Le truppe ,  L¹Eni ,  e  la Fiat  : i dolori del giovane Fassino.

di mara muscetta.

Sul ritiro delle truppe italiane dall¹Iraq in seguito al sequestro degli ostaggi  si registrano varie prese di posizione:
a) Frattini vuole un cambiamento  di rotta rispetto alla gestione unilaterale dell¹economia e della ricostruzione in  Iraq , da parte della coalizione anglo-americana :  auspica un  doppio comando  da parte  dell¹Onu  e da parte degli americani, come in  Afganisthan  .  
Berlusconi ,  invece ha anticipato che gli italiani debbono restare  in  Iraq ,  senza se e senza ma. Lui é rimasto l¹ unico fedele amico di Bush. Finalmente soli.
Una spaccatura nel  Polo della libertà? Frattini punta a un voto del parlamento by-partisan.  
E l¹Ulivo ,  invece? Divisi, come sempre .  
b) Fassino  vuole una nuova risoluzione Onu per l¹unica   gestione internazionale dell¹economia irakena, contro la tesi del doppio comando , (malgrado gli scandali che hanno investito il numero due delle Nazioni Unite , connessi al vecchio programma dell¹ Onu , ³oil for food² ) .
Dopo i primi entusiasmi filo- Zapatero, Fassino  ha riflettuto ritenendo  che  la data del ritiro  non debba essere  immediata,  ma fissata a giugno,  e condizionata ad una  nuova  urgentissima risoluzione Onu , con il monocontrollo internazionale sulle risorse e la ricostruzione.    Prodi  é favorevole a questa soluzione.
Tuttavia ha già innescato una nuova  strategia energetica europea  favorevole alla  svolta di un nuova economia all¹ idrogeno : questa linea compare anche nella bozza programmatica del Triciclo , redatta da Giuliano Amato per  le prossime elezioni europee.
Ma sulla guerra in  Irak  lo
stesso documento afferma:
Europa-potenza civile non significa una politica estera priva di strumenti militari. Significa una potenza che sceglie di integrare interessi e valori; e che subordina l¹uso della forza all¹esterno, necessario in casi estremi, ad obiettivi politici democratici, alla difesa dei diritti umani e a regole multilaterali.

Altra é la linea della  sinistra DS, dei Verdi,  R. C.  del  Pdci ,   della lista Di Pietro Occhetto  e dei pacifisti No-global . Vogliono, come  Zapatero,
 il ritiro immediato delle nostre truppe , per meglio  isolare e condizionare  la linea  Bush - Blair e gli  interessi  petroliferi neo-colonialisti  degli occupanti.  

La sinistra  DS prospetta  ,  dopo il  ritiro della coalizione ,  una grande conferenza  di pace internazionale, con partecipazione della Siria, del Libano, dell¹Iran  dell¹India,  della Russia, della Cina e del Brasile , che veda la partecipazione di tutte le parti in  lotta in  Iraq ,  ostili alla presenza angloamericana.
Per la stabilizzazione  di tutta l¹area,  auspicano  una soluzione equa del   conflitto  israelo-palestinese ,  cosi¹ come delineata a Ginevra dagli uomini di buona volontà.
E al posto delle forze militari di guerra altre forze di pronto in tervento per il peace keeping.   la data del 30 giugno é troppo ravv icinata,  per tutto questo.   

Al riguardo  allora é lecito porsi , al di là delle chiacchiere superficiali di mera propaganda,  alcuni interrogativi di fondo :

1) Perché Fassino esita  e aspetta solo l¹Onu , mentre é evidente l Œ estremo degrado  della situazione irakena, dove nulla é più  possibile , allo stato attuale delle cose : né lo sfruttamento delle risorse, né l¹azione  per la ricostruzione delle infrastrutture,  e nemmeno  l¹azione   umanitaria ?
In questa situazione anche l¹Onu avrebbe notevoli difficoltà ad essere efficace. Kofi Annam é stato esplicito al riguardo.

2) Qual¹é il ruolo della Fiat  in  questi  procellosi distinguo fassiniani,  dal momento che il sig. De  Piccoli ,é il capo della  sua segreteria ,  (lui già implicato negli anni Œ90 ,  in alcune inchieste giudiziarie per tangenti Fiat alla corrente dalemiana  del PDS veneto, e salvato dalla  condanna,  per prescrizione del reato ) ?
3) Perché l¹azienda Torinese  non ha manifestato la  sua tradizionale capacità innovativa sul piano tecnologico (auto elettrica o altro) ,  preferendo far ricorso ai licenziamenti  massicci,  soprattutto al Sud ,  piuttosto che affrontare  una svolta radicale  competitiva con gli altri gruppi europei ?  
 Perché la Punto idea  non ha cambiato  tipo di motore ?  

4)  E allora, se così é,  chi comprerà in futuro  le macchine Fiat   che funzionano ancora a combustibili fossili ,  se l¹Eni  non potrà provvedere  a fornire  benzina  a buon mercato, grazie ai contratti favorevoli  per lo sfruttamento dei pozzi di Nassiryia ?  
(La Fiat ha dato un  appoggio indiretto al governo  Berlusconi, contando  soprattutto sulla legge N.30, in  materia di contratti ,  e sulle  eventuali spaccature sindacali di fronte ai licenziamenti , e non come avrebbe dovuto sull' innovazione energetica )
Le capacità di mediazione  da parte di Fassino  tra le posizioni della sinistra del suo partito e le pressioni del gruppo Torinese sono messe a dura prova.
FIAT VOLUNTAS TUA IN SAECULA SAECULORUM .  Amen ?
                                                      ***  
NEL FRATTEMPO GLI AMERICANI   si  sono convinti  DI AVER SBAGLIATO TUTTO ,  perché hanno puntato  sulla denazificazione dell¹Iraq: ora indietro tutta,  e per dirla con Barbara Spinelli ,   siamo in  pieno  Termidoro.  Puntano sul ricupero immediato dei sunniti, e degli affiliati al partito Baat , troppo presto epurati .
Ora anche Sergio Romano , nel suo editoriale di oggi sul Corriere della Sera ,  ricorda  le analogie con quanto accaduto, dopo la seconda guerra mondiale,  in  Germania ,  con il ricupero degli ex affiliati del partito nazista, e , (aggiungiamo noi, ) anche in  Italia , col ripescaggio di     Valerio Borghese e degli eroi di Salò ,in  funzione anti comunista.
Ora che gli Sciiti si  rivelano  capaci di superare  i ricordi  delle persecuzioni musclées di Saddam  , in vista di una radicale strategia nazionale  anti-coloniale ,  gli Usa realizzano la complessità della situazione.  Le carte da gioco non bastano più.  Ora bisogna far fronte agli sciiti  utilizzando i Sunniti.  Se  l' obiettivo  di Al kaeda e del terrorismo  é  sempre il barile di greggio a 140 dollari, allora  la lotta si fa  dura .
Ma tornando  alla pace e alla reale situazione del nostro paese l¹unica cosa realistica mi sembra quel manifesto  elettorale che chiede agli italiani: ce la fate ad arrivare alla fine del mese?  La gente che sfila per la pace ha anche questo problema.