MA QUALE MEMORIA ?

fabio gargano

 

Sono passati alcuni giorni da quando abbiamo celebrato tutti insieme la "GIORNATA DELLA MEMORIA". Sono stati aperti musei, si sono fatte conferenze, si sono fatti speciali in TV, si sono visti manifesti che invitavano la gente a partecipare alle manifestazioni e i miliardari che giuocano a pallone domenica pomeriggio hanno persino indossato una maglia per ricordare "l'evento". Così, ORA, tutti hanno la coscienza pulita. Per non dimenticare. Già. Ma chi s''o scord'!! Il problema è che questi cari personaggi che pubblicizzano così tanto questo giorno non fanno  un cazzo per evitare altre giornate della memoria. Il problema è che ogni giorno, nel mondo, tante persone vengono emarginate, sfruttate, ammazzate in stermini di massa, chiuse in pseudo-campi di concentramento che qualcuno conosce ma non ne vuole parlare. Sono i nuovi "Ebrei", ma di loro non ci si ricorda mai. E' questo quello che vorrebbe un sopravvissuto della Shoah? Che ci si faccia tanto guadagno sullo sterminio dei propri consanguinei o evitare che altre persone vivano il suo stesso dramma? Sarà perchè gli "Ebrei" di oggi non hanno la stessa potenza finanziaria di altri, sarà perchè chi li massacra li nasconde così bene da non farceli vedere. Ma, (cazzo!), come dell'eccidio degli Ebrei siamo stati tutti complici (perchè siamo stati noi, come popolo italiano, a non far niente per evitare che il fascismo salisse al potere), così saremo complici di tutti questi nuovi stermini di massa se taceremo sempre la loro esistenza e non eviteremo di dare carta bianca a chi li determina! PORCA PUTTANA, POI NON USCIAMOCENE FUORI CON UN ALTRO GIORNO DELLA MEMORIA!!!! 

-----------------------------------------------------------------------------------

 

1944-2004 60 anni dalla strage delle Fosse Ardeatine... e ancora non ci siamo liberati di questa feccia

Si è tenuta a Roma nel Residence Ripetta (a testimonianza dei soldi e mezzi a disposizione dei neofascisti) l'incontro che avrebbe dovuto tenersi a P.zza Santi Apostoli per la grazia al macellaio nazista Priebke.
L'assenza dell'avvocato Taormina (parlamentare di FI) e del ex parlamentare di AN (cacciato ed ora nel gruppo misto) Antonio Serena è stata ben coperta dalla presenza di Paolo Giachini protettore dell' ex SS agli arresti domiciliari e dalla presenza di Paolo Signorelli (già indagato per numerosi reati e condannato per banda armata in primo grado al processo sulla strage di P.zza Fontana a Bologna, negli anni settanta una delle menti del Circolo "La Fenice" vicino a Ordine Nuovo e oggi ideologo dell'estrema destra estremamente attivo).
In sala un centinaio di persone, una strana mescolanza di subumani neonazisti da battaglia (giunti anche dalla germania), pseudo intellettuali destrorsi, giornalisti dell'area, reduci della r.s.i.

---------------------------

LA MANIFESTAZIONE DI ROMA PER LA PACE

  Carissimi sono appena tornato dalla manifestazione per la pace di Roma. Una marea stupenda, colorata, differenziata. Non ho mai visto il Circo Massimo così pieno. A caldo penso utile inviarvi alcuni slogans che ho annotato.   PER AZNAR E' BASTATA UNA BUGIA. QUANTE ANCORA PER BERLUSCONI, BUSH, BLAIR?   Non confondiamo l'Europa con gli USA e con Israele   UNA BAMBINA: LASCIATECI CRESCERE IN PACE   Un nonno: per i nipoti un mondo di pace   BEATI I COSTRUTORI DI PACE   no all'occupazione, no al muro, sì a una giusta pace, sì all'uguaglianza tra palestinesi e israeliani   No alle violenze. Non rivendico nessuna appartenenza, tranne quella al mondo degli esseri viventi col diritto di piantare le radici e di essere felice. Sogno un mondo in cui ogni differenza è un'occasione per fare conoscenza    CARA SOCIETA' CIVILE VIVI PROSPERANDO IN PACE PERCHE' E' SUI NOSTRI SOGNI CHE TU CAMMINI   INSIEME SI PUO' Movimento palestinese democrazia e cultura Rete Ebrei contro l'occupazione   COMMESSE PER RICOSTRUIRE = RUBARE PETROLIO   Berlusconi facci sognare parti per la guerra e non tornare   IRAQ: NE' TRUPPE NE' TERRORE, MA STATI, POPOLI LIBERI  AUTODETERMINATI   LA BEFANA CONTRO LE BASI AMERICANE   Diversi ma uniti, cacciamo il cialtrone prima che triti la costituzione   VOSTRE LE GUERRE NOSTRE LE VITTIME DA BAGDAD A MADRID   Bombe, guerre, talebani, sono tutti prodotti americani   se Rutelli è di sinistra Berlusconi è comunista    NO ARMY TO KEEP THE PEACE NO MONEY TO SAVE  THE WORLD   A FURIA DI ESPORTARE LA DEMOCRAZIA VA A FINIRE CHE NE RESTIAMO SENZA      occhio per occhio il mondo diventa cieco        Domani è il primo giorno di primavera

                                                                   Un saluto      Paolo Tranchina

-----------------------------

COORDINAMENTO CONTRO LE CENTRALI TERMOELETTRICHE IN CAPITANATA

Legambiente, WWF,  Medicina Democratica, Cittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato, Comitati per la tutela e la valorizzazione del territorio e dell’agricoltura di  S.Severo, Serracapriola, San Paolo Civitate, Sannicandro Garganico, Torremaggiore, Manfredonia, Troia, Ascoli Satriano, Candela

 

 

COMUNICATO STAMPA

San Severo 23 febbraio 2004

 

 

IL SINDACO DI SAN SEVERO GIULIANI SBUGIARDATO DAL PROF. SALVATORE BELLOMÌA DOCENTE DI ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO PRESSO L'UNIVERSITÀ AGLI STUDI DI ROMA DI TOR VERGATA SUL REFERENDUM RIGUARDANTE LA CENTRALE TERMOELETTRICA.

 

Nella trasmissione la “Radio a colori” andata in onda oggi su Radio Rai Uno (http://www.radio.rai.it/radio1/beha/index.htm)  condotta da Oliviero Beha, il prof. Bellomìa dell’Università di Roma ha affermato che i cittadini sanseveresi hanno tutto il diritto di chiedere – come stanno facendo da due anni – un referendum sulla centrale termoelettrica e che la scelta del Sindaco e dell’Amministrazione da lui diretta di non attivare l’iter referendario è “un caso evidente e clamoroso di inerzia amministrativa, evidentemente dovuto non a problemi di procedura ma a scelte di natura esclusivamente politica”.

 

In effetti ben due comitati promotori, costituitisi seconda norma, hanno richiesto ai sensi di legge di attivare un referendum comunale, da due anni, su tematiche energetiche riguardanti l’impianto della centrale termoelettrica. Le argomentazioni di lana caprina opposte dal Sindaco in ordine alla inammissibilità del referendum sono state contestate in toto dal prof. Bellamìa, il quale afferma che “la mancanza di un nuovo regolamento non può in alcun modo essere utilizzata per giustificare la mancata attivazione del referendum” e che fin quando il Comune non firmerà la convenzione con l’Azienda proponente (Mirant) il referendum si può fare perché ”non ci sono motivi per dire che l'atto di firma di un Accordo di programma rende impossibile lo svolgimento di referendum consultivi dato che la consultazione riguarda al momento atti amministrativi che sono ancora nel loro pieno svolgimento”.

 

A questo punto che possono fare i cittadini per sbloccare la situazione? Il prof. Bellamìa non ha dubbi: “Possono senz'altro agire in sede giudiziale mettendo in mora l'amministrazione e ricorrendo quindi al giudice amministrativo per far valere illegittimità degli atti dell'ente locale”.

 

Durante la trasmissione è intervenuto anche il vescovo di San Severo, mons. Michele Seccia, il quale ha sostenuto, riferendosi alla vicenda della centrale termoelettrica, che “quando le scelte amministrative investono la vita della persona occorre coinvolgere, consultare e sentire, nelle forme democratiche previste, non solo le rappresentanze di categoria e delle associazioni, ma anche e soprattutto le persone comuni”. Ha concluso ribadendo che “è importante che questo referendum si faccia, prima che gli atti amministrativi relativi alla Centrale termoelettrica creino una situazione di fatto definitiva”.

-------------------

Le invasioni di campo del presidente Due Punte non si contano piu'. Troppe le sue proprieta', troppi i suoi interessi, troppo il suo potere economico, mediatico, politico. Dall' allucinante stettacolo orwelliano di ieri sera anche chi ne dubitava ha potuto constatare che il Padrone d'Italia considera' sua proprieta' anche la RAI. E' l'ora di dire basta alla protervia, alla prepotenza, all'arroganza del potere e a quello che ormai nessuno puo' negare essere un vero e proprio regime!  Il presidente Due Punte ha ormai sorpassato ogni limite di decenza. E di indecenza. Le due punte, come le vedo io, sono quelle di un forcone, piu' che di una fiocina, con cui inforcarlo dal di dietro alla prima occasione e catapultarlo nella discarica per i politici piu' vicina.   brian

----------------------------

   

Lasciamolo riposare in pace

Che senso ha tutto questo accanimento sulla vicenda Pantani da parte della magistratura? Perché bisogna necessariamente sapere chi lo ha visto per ultimo? Cosa cambierà sapere chi gli ha venduto l’ultima dose?

Pantani non è morto per quella e non è l’unico ad essere finito per una simile ragione. Eppure non mi sembra che qualche magistrato abbia aperto indagini tanto accurate per accertare le ragioni della morte dei tanti signor Nessuno che riempiono le nostre città. Dall’autopsia si sa che Pantani non è morto di morte violenta e questo dovrebbe bastare per far calare un velo di tristezza e silenzio  definitivo sulla sua storia.
Invece no, la Procura di Rimini non riesce a darsi pace e tiene sotto controllo ben quattro persone, sospettate di aver avuto contatti con il Pirata. Oggi la giustizia è spettacolo e non si può perdere questa grossa occasione di avere i riflettori puntati sulla propria procura. Bisogna acquistare la visibilità necessaria, bisogna mettersi in mostra a tutti i costi. Non si perseguono i piccoli reati, non si perseguono gli spacciatori e i trafficanti di morte in quanto tali, ma solo e unicamente perché si sono imbattuti sulla strada dell’ultimo Pantani.

E noi continuiamo a chiederci: che senso ha?

Paolo Carotenuto, Napoli

www.legnostorto.com

--------------------------

 

 

 

 

 

per tornare in namir - www.namir.it