CURE ESTETICHE DEL SENO

Il concetto "meglio prevenire che curare" è valido anche per il seno; la prevenzione è una regola fondamentale per evitare modificazioni spiacevoli.

Trattamento quotidiano con prodotti

Il primo passo per avere un seno bello è quello di curare la cute in modo costante, perché la pelle in questa parte del corpo svolge il compito di contenitore e quello di sostegno. Indispensabile mantenere una buona idratazione cutanea, elasticità e compattezza, che sono i punti chiave della stessa forma del seno.
Il seno deve essere pulito con attenzione e usando prodotti delicati, ad esempio quelli utilizzati per il viso. Evitare prodotti che contengono tensioattivi, i quali tendono a disidratare la pelle: perciò
sarebbe meglio non usare il bagnoschiuma o rimanere per tempi troppo lunghi immersi nel bagno. Il latte detergente usato per la pulizia del viso, seguito da un risciacquo con acqua tiepida, mai calda, è un mezzo valido per la detersione del seno. Dopo la pulizia bisogna tamponare la pelle con delicatezza e spalmare un prodotto idratante specifico.
Molti sono i prodotti formulati per la pelle del seno che usati con assiduità e costanza, aiutano a prevenire il rilassamento, mantengono la pelle elastica, contrastano la disidratazione e i danni dell'invecchiamento cutaneo.
Nella formulazione dei prodotti per la cura del seno si trovano diverse sostanze, alcune, come il collagene e l'elastina, normalmente presenti nel derma, con proprietà di idratazione, di sostegno e di protezione; altre di origine vegetale hanno un'azione tonificante, rassodante e rivitalizzante.
Il prodotto deve essere massaggiato delicatamente, con un movimento circolare verso il collo per stimolare la microcircolazione cutanea e favorire l'assorbimento dei principi attivi, senza passare sul capezzolo.
Molto adatti per il massaggio al seno sono alcuni prodotti naturali come l'olio di mandorle, l'olio di germe di grano o l'olio di oliva.

Trattamento con acqua

Per la cura del seno rilasciato o flaccido sono molto utili le docce con acqua fredda. Esistono in commercio apparecchi specifici di idroterapia a docce rotatorie per idromassaggi al seno. Lo scopo di questo trattamento è di sottoporre la parte ad un abbassamento della temperatura per determinare prima una contrazione e poi una dilatazione dei capillari con conseguente aumento del flusso sanguigno in superficie. Viene così stimolata l'ossigenazione cellulare e si ottiene un effetto di rassodamento dei tessuti e dell'epidermide. Se non si possiede l'apposito apparecchio, si può utilizzare anche la doccia di casa oppure un pezzo di stoffa, lino o cotone, bagnata in acqua fredda, strizzata e passata sulla pelle.
La stimolazione mediante applicazione alternata di acqua calda e fredda agisce come tonificante sull'epidermide del seno. I benefici sono dovuti alla differenza delle due temperature. Si usano due spugne morbide, strizzate ed appoggiate sulla parte fino a che il seno non abbia assorbito il calore o il freddo. Ripetere tre o quattro volte e terminare sempre con l'acqua fredda.

Il sole e l'aria

I pareri sull'effetto del sole sono contrastanti: il sole è certamente un amico, ma deve essere trattato con molta cautela, perché le sue radiazioni, sono la causa di problemi responsabili soprattutto dell'invecchiamento cutaneo precoce. La pelle del seno, così importante per la sua funzione di sostegno, deve mantenere sempre l'elasticità, perciò l'esposizione al sole deve essere fatta usando cautele e attenzioni. Utilizzare sempre un buon prodotto solare con un adeguato fattore di protezione, esporsi con gradualità evitando le ore più calde ricche di radiazioni dannose e, dopo la doccia serale, idratare il seno con un leggero massaggio per reintegrare l'umidità perduta. Stare scoperti, all'aria aperta, specialmente al mare, aiuta la pelle a respirare meglio, i pori si dilatano e questo ci fa sentire bene e il corpo ne trae un giovamento. In una località marina si può godere di tutti i mezzi terapeutici che il mare ci mette a disposizione: aria, brezza, acqua e sabbia. La balneoterapia, cioè il bagno in mare, oltre ai benefici dell'acqua, ricca di elementi come il bromo, il potassio, il sodio e il cloro, ha una azione stimolante anche grazie al suo naturale movimento.

Alimentazione

Il rapporto tra mangiare sano, salute e bellezza è molto stretto, ma sovente non si segue un regime alimentare corretto. Un'alimentazione equilibrata assicura al fisico e alla mente un giusto apporto energetico, evita inutili e dannosi sbalzi di peso e ci aiuta a stare in salute.
La corretta alimentazione migliora l'estetica del seno attraverso la bellezza della pelle, aiuta un suo armonioso sviluppo e contribuisce ad un miglior funzionamento della ghiandola mammaria. La quantità di cibo e la sua qualità sono intimamente correlate con lo sviluppo del seno, con la sua forma e con il suo volume.

Il peso è un fattore importante per il seno e per la sua bellezza. Aumenti e dimagrimenti eccessivi minacciano l'elasticità cutanea e la tonicità del tessuto. Un seno grasso, essendo pesante, tende a rilasciarsi e diventa più frequentemente flaccido. Un calo di peso troppo repentino indebolisce il tessuto connettivo e conferisce al seno un aspetto cascante. Se una donna rimane in sovrappeso per molto tempo, è possibile che abbia uno stiramento del connettivo e una lacerazione del tessuto fibroso; al momento del dimagrimento sul seno si formeranno le smagliature, che sono un inestetismo difficile da cancellare.
Seguire una dieta adeguata risulta essere estremamente importante sia per la salute sia per la bellezza. Può essere utile, al momento del bisogno, integrare la dieta con alimenti che ci diano una sferzata di energia come il lievito di birra o l'olio di fegato di merluzzo. Sono sostanze che, per la loro ricchezza di contenuto in vitamine, in oligoelementi e proteine, aiutano il nostro organismo a reagire a condizioni di stanchezza o di stress e contemporaneamente fanno bene alla pelle.
La dieta deve essere ricca di verdura e di frutta fresche, perché sono ricche di vitamine e di minerali; inoltre si devono usare pochi grassi, non si deve mangiare troppa carne e sarebbe meglio limitare molto, o addirittura eliminare, il caffè e l'alcol. Bere molta acqua oligominerale durante la giornata, salare poco le vivande, non esagerare con i dolciumi e mangiare yogurt, latticini e cereali fa bene alla salute. Masticando lentamente si tende a mangiare di meno.
Seguire una dieta bilanciata aiuta a prevenire la formazione di carcinoma mammario, secondo il decalogo di prevenzione formulato dalla Scuola europea di Oncologia.

Il reggiseno

Opinioni diverse riguardano l'uso del reggiseno, ma forse si potrebbe dire che, in linea generale, un seno piuttosto piccolo può farne a meno mentre un petto prosperoso deve essere sorretto per contrastare il rilassamento dei tessuti provocato dal peso stesso. Esistono oggi molti modelli, ma la scelta deve essere fatta tenendo conto che il reggiseno deve seguire la sagoma del seno, sostenerlo senza comprimerlo né separarlo in modo innaturale. Meglio i tessuti naturali, come il cotone o la seta, solidi ed elastici, permeabili all'aria che permettono la traspirazione della pelle.
E' meglio dare maggiore importanza alla forma del modello, scegliendo quello più adatto alla forma e alla grandezza del seno, piuttosto che alla bellezza e all'estetica del capo. In situazioni particolari, per esempio quando si pratica sport, è consigliato l'uso del reggiseno per evitare eventuali traumi dovuti al movimento. Quando il seno è sottoposto ad aumenti di volume, come in gravidanza, durante l'allattamento e, talvolta, in concomitanza del ciclo mestruale, è preferibile indossare il reggiseno. Durante il sonno notturno è meglio lasciare il seno libero, per permettere alla pelle di respirare.

sviluppo della sessualità infantile

Secondo gli studi di Freud, la sessualità è presente nell'uomo fin dalla nascita. La sessualità del bambino è comunque indipendente dalla funzione riproduttiva, serve soltanto a procurare piacere e la fonte principale del piacere sessuale infantile è l'eccitamento di particolari parti del corpo come: bocca, ano e organi genitali.

Questa energia fondamentale di vita che coinvolge sia l'anima che il corpo è chiamata anche PULSIONE VITALE, la quale è differente dall'ISTINTO: l'uomo, infatti, non si può ridurre ad animale, il quale per istinto di sopravvivenza si riproduce, ma ha dentro di sé qualcosa che lo coinvolge interamente.

Questa pulsione vitale fa parte di ognuno di noi, e alla sua base c'è la LIBIDO, ovvero l'energia, l'istinto sessuale, la quale è presente nell'uomo già nell'infanzia. In questo periodo abbiamo un'eziologia sessuale pur nell'immaturità sessuale del bambino: al momento della nascita del bambino è presente un'energia che tende a svilupparsi, a crescere.

Il bambino, più o meno dalla nascita ai quattro/cinque anni, compie un cammino giungendo alla maturità sessuale, cioè alla scoperta delle proprie zone erogene. Se questo cammino dovesse essere, in qualche modo, interrotto, il bambino da adulto presenterà "anomalie" al livello dell'inconscio.

Egli teorizza tre fasi nello sviluppo della sessualità infantile: La prima, in cui la zona erogena del bambino è la bocca (fase orale), ne succede una in cui si manifestano sadismo e aggressività (fase anale) e una in cui si prende coscienza del proprio sesso (fase genitale).

La fase orale (da 0 a 1 anno e mezzo) ha come zona erogena la bocca ed è connessa con il poppare (il bisogno gratuito di succhiare). In questa fase il bambino trae piacere dall'incorporare ciò che è buono e dallo sputare ciò che non lo è, sia esso il cibo (importanza del seno materno, che non ha solo una funzione di nutrimento fisico, ma anche erotico-affettivo; c'è un "seno buono" ed un "seno cattivo"), un dito, un oggetto.

La fase anale (da 1 anno e mezzo a 3 anni) ha come zona erogena gli sfinteri (anale, ma anche urinario) ed è collegata con le funzioni escrementizie, che per il bambino sono di particolare interesse e piacere. Nel periodo dell'educazione sfinterale, trattenere o espellere costituisce uno scambio amoroso, un dono che il bambino fa alla madre, soddisfacendone le aspettative. Si tratta anche di un modo per attirare l'attenzione su di sé. Inoltre, il bambino si ribella all'educazione e alla pulizia che reprime il suo erotismo anale: picchia, si agita con rabbia, diventa geloso.

La fase genitale ha come zona erogena i genitali e si articola in due sottofasi: la fase fallica (da 3 a 5 anni) e, dopo un "periodo di latenza" (durante il quale gradualmente l'energia libidica si indirizza al primato delle zone genitali), la fase genitale in senso stretto (che inizia con la pubertà). La fase fallica è così chiamata per due motivi:

perché la scoperta del pene costituisce un oggetto di attrazione sia per il bambino che per la bambina, che, in ordine alla freudiana ipotesi della "originaria bisessualità del bambino", soffrono entrambi di un "complesso di castrazione": appagando il desiderio di guardare e di essere guardati, esplorando il proprio corpo e l'altrui, il maschietto vive la "minaccia dell'evirazione", mentre la femminuccia prova "invidia del pene";

perché l'organo di eccitamento è il pene o il clitoride (considerato come l'equivalente femminile del pene).

Sia nel bambino che nella bambina (durante la fase orale-anale) il primo oggetto erotico è il petto della madre. In un primo momento l bambino non lo differenzia dal suo corpo, poi gli manca spesso e lo considera come oggetto: poi si tramuta nella figura della madre, che grazie alle cure che gli offre diventa la prima "seduttrice" e diventa il prototipo di tutte le relazioni affettive ulteriori.

Quando entra nella fase fallica il bambino si "innamora" sessualmente della madre, ed il padre diventa suo rivale: di ciò il bambino si mostra deluso e irritato. Nasce una situazione di odio del padre, denominata complesso di Edipo.

Per la bambina avviene invece la scoperta della mancanza del pene, che comporta la proibizione di fruire della madre: ciò dà origine al complesso di castrazione, che produce nella bambina il desiderio di possedere il pene: questo desiderio del pene evolve nel desiderio di chi lo possiede, e cioè del padre. E' per questo che la bambina aspirerà a trovare nell'uomo amato le qualità del padre. Questo processo è denominato "complesso di Elettra".

Nel bambino il complesso di Edipo si evolve, nel migliore dei casi (cioè senza dar origine a patologie o blocchi dello sviluppo), nella rinuncia a possedere la madre e in identificazione con il padre, che diventa il suo modello, la fonte del prodursi del suo io ideale (o Super-Io): inversamente per la bambina, che si identificherà con la madre.

Interessante notare alcuni passaggi che evidenziano le cause profonde della sessuofobia storica e specialmente quella presente nella società attuale.

Prima di tutto la "improduttività" della sessualità del bambino: serve solo a procurare piacere, è perciò inutile non serve per lo sviluppo della società né per la produzione di ricchezza.

Inoltre, il piacere fino a se stesso, è notoriamente avverso alle grandi religioni basate sulla sofferenza terrena in attesa della terra promessa. E, basandosi la nostra cultura (ormai globale e vincente) su queste, non è difficile capire il perché di una società sessuofobica, repressa e violenta.

Più importante ancora, l'interruzione che di questo sviluppo si ha quando l'attenzione del bambino, venendo a contatto con la sua genilità (nella fase genitale), passa a qualcosa facilmente riconoscibile come sessuale dall'adulto, che diventa perciò vietato, peccato. E qui che si crea la grande frattura nello sviluppo armonico e naturale della personalità, quando si sviluppa il senso di pudore e ripugnanza per il sesso, identificandolo con qualcosa che non si può fare.

Questo trauma caratterizza tutto il resto dell'infanzia fino a quando la pulsazione diventa irrefrenabile con l'avvento della pubertà e supera per necessità il senso del pudore, non superando però il trauma, che viene portato dietro per tutta la vita, e causa l'intervento dei meccanismi di difesa dell'io, meccanismi inconsci che attraverso fissazione, regressione, rimozione e proiezioni si manifestano principalmente con l'ansia di vivere, i sensi di colpa, la violenza.

La sessualità infantile segue spontaneamente la propria via e ci si deve fidare e affidare alle risorse naturali della maturazione senza bloccare, ostacolare o accelerare i tempi e i modi dello sviluppo psico-sessuale. L'importante è non ostacolare questa attività naturale e intima, senza esibizionismi e senza pudori/pruderie. Ansia, scandalismo, severità, minacce, disapprovazione, castighi e rimproveri sono sempre contrari alla naturale evoluzione del comportamento sessuale infantile.

I mass media e la moda tendono a banalizzare la sessualità e il corpo, svilendoli dei significati più intensi. Ma nei bambini questi sollevano emozioni e sentimenti forti ed è criminale negargli uno sviluppo naturale e felice.

Il seno: pubblico e privato

Simbolo per eccellenza della femminilità, il seno sazia i neonati e popola i sogni degli uomini. Vantato, descritto, disegnato o cantato, il seno occupa da sempre una posizione privilegiata nella storia dell’umanità. Sguardi pubblici e sguardi privati su uno dei più universali oggetti del desiderio.

Di seni si parla moltissimo: argomento di conversazione, i seni vengono guardati nell’intimità delle nostre case dalle persone che amiamo, ma anche dagli estranei che incrociamo per strada, nei bar, al lavoro. I seni sono in televisione, sui manifesti, sulle copertine dei rotocalchi, insomma, sono dappertutto. Trasformati dalla chirurgia estetica, esaminati dai medici, i seni vengono valorizzati, truccati, esposti, filmati, raccontati, desiderati, temuti, criticati…

E’ possibile non farsi condizionare da tutte queste immagini? E’ possibile non essere toccati da tutti questi commenti? Istituzioni, industrie, correnti ideologiche, religioni, scienza: c’è un enorme interesse riguardo al seno femminile, oggetto di studi, di esperienze, di esposizioni pubbliche. Guida minima al seno pubblico, e ai suoi significati privati.

Condizionamenti
Il nostro modo di guardare il seno può essere condizionato da una moltitudine di elementi: gli altri, la pubblicità, ma anche molti altri ambiti possono influenzare il nostro rapporto con il seno femminile