Risultati choc alle
elezioni presidenziali francesi
I dati definitivi decretano la disfatta della sinistra
Ballottaggio
Chirac-Le Pen
Jospin, sconfitto, se ne va
PARIGI - Jacques Chirac e Jean
Marie Le Pen al ballottaggio; il premier socialista
Lionel Jospin, che è il grande sconfitto, annuncia che
abbandonerà la vita politica. Questo il risultato a
sorpresa uscito dalle urne delle elezioni presidenziali
francesi. Un ciclone, un terremoto politico che ha
lasciato allibiti non solo i francesi, ma tutta l'Europa.
I dati definitivi hanno confermato gli exit poll. Ma già
fin dalle proiezioni che il premier sconfitto ha
annunciato il ritiro dalla vita politica. In questo clima
di grande incertezza, l'unica sicurezza è la vittoria
dell'astensionismo: il 28 per cento dei francesi,
infatti, non è andato a votare.
Il ciclone Le Pen che ha sconvolto la politica francese
si è materializzato subito dopo la chiusura dei seggi
quando sono stati diffusi i primi exit poll che davano
Chirac in testa e al secondo posto il leader xenofobo,
con Jospin solo terzo. Risultati che hanno portato lo
sconforto all'Atelier, il quartier generale dei
socialisti, rimasto attonito di fronte a quel dato che
metteva militanti e dirigenti della sinistra di fronte a
una disfatta storica: dopo 33 anni il candidato della
sinistra non avrebbe partecipato al ballottaggio.
Al contrario Le Pen esultava: "E' una grande
sconfitta per i due maggiori candidati, si devono fare da
parte".
Lo sgomento dei seguaci di Jospin aumentava dopo i primi
dati reali, quelli che uscivano dal 20 per cento delle
schede scrutinate. I dati ufficiali davano il presidente
della Repubblica Chirac al 20 per cento dei suffragi, il
capo del Fronte Nazionale al 16,80 mentre Lionel Jospin
era fermo al 14,75 per cento. Un disastro per il premier
Jospin e per la sua promessa di "un presidente
diverso", addio 35 ore, lotta alla disoccupazione,
riconoscimento delle coppie di fatto (compreso il
matrimonio gay). Le battaglie del governo di sinistra
sembrano buttate a mare dagli elettori francesi.
Un disastro per il candidato socialista e per una gauche
estremamente divisa alla quale non resta che fare scudo
contro la vittoria dell'estrema destra. "E' un colpo
per il paese, è una sconfitta ingiusta e crudele",
ha commentato sbigottito il segretario del partito
socialista Francois Hollande che poi ha aggiunto:
"Faremo ciò che dobbiamo fare al ballottaggio
perché siamo repubblicani e democratici. E' compito
delle forze progressiste costruire una diga contro
l'estrema destra". E il leader dei Verdi Noel Mamere
di rimando: "Bisogna fare di tutto per sconfiggere
Le Pen. Votare Chirac è l'unico modo per sbarrare la
strada all'estrema destra".
(21 aprile 2002)
Dopo
la sconfitta Lionel Jospin davanti ai suoi militanti
rivendica l'opera svolta dal governo ma lascia
"Mi
assumo ogni responsabilità
mi ritiro dalla vita politica"
"Se
confermato è un risultato preoccupante"
PARIGI - "Se questi sono i
risultati mi ritiro dalla vita politica". Lionel
Jospin non ha perso un minuto per trarre le conclusioni
del disastro elettorale, nel momento più difficile del
socialismo francese a 20 anni dalla vittoria di Francois
Mitterand, il premier si è presentato ai suoi militanti
delusi, irritati per quei risultati ancora non definitivi
che condannavano il Ps ad assistere al ballottaggio nel
ruolo scomodo del grande escluso.
L'annuncio di Jospin è venuto durante un intervento dai
grandi accenti emotivi. Accolto sul palco dell'Atelier,
il suo quartier generale elettorale, da un'ovazione che
non gli permetteva di parlare, Jospin era visibilmente
commosso. Dopo oltre un minuto di applausi, ha esordito:
"Se, come si può pensare, le stime sono esatte, il
risultato del primo turno è come un colpo di fulmine.
L'estrema destra rappresenta il 20% nel nostro paese e il
suo candidato affronterà la destra al secondo turno. E'
un segnale preoccupante".
Il premier sconfitto ha difeso con passione l'opera dei
socialisti: "Dopo cinque anni di lavoro al governo,
integralmente al servizio del nostro paese, questo
risultato è profondamente deludente per me e per chi mi
ha accompagnato in quest'azione. Resto fiero del lavoro
compiuto. Al di là della demagogia della destra e della
dispersione della sinistra, che hanno reso possibile
questa situazione, mi assumo pienamente la
responsabilità di quanto accaduto, ritirandomi dalla
vita politica dopo le presidenziali".
Un boato di disapprovazione si è levato dalla sala
gremita, mentre un gruppo di militanti sollevava un
cartello con la scritta "mi vergogno di essere
francese". Accanto a lui, i più stretti
collaboratori erano in lacrime. Jospin ha concluso il suo
intervento con i ringraziamenti ai francesi, che - ha
detto - "ho servito facendo del mio meglio".
"Invito la sinistra a unirsi per le legislative, fin
da ora, per preparare la ricostruzione del futuro",
ha aggiunto, concludendo con le parole "vi
ringrazio".
(21 aprile 2002)
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