FAVOLETTA

di lidia menapace

  Mentro ero ad Atene, mi è venuto in mente un mito, una favoletta che possa
contraddire un errore storico spacciato da tempo. Ho detto mito, favola, cioè
uno di quei racconti che non sono storici nè hanno coerenza spazio-temporale
precisa però hanno un fondo di verità e servono appunto per controbattere i
veri e propri errori storici spesso fabbricati anche molto sommariamente e
sostenuti dal potere autorità privilegio di chi li diffonde. Invece le favole
si reggono solo sulla loro gradevolezza e razionalità intrinseca, anche se non
storica.

  Faccio più presto a raccontarvela che ad arzigogolarci su. Stando ad Atene in
mezzo a deliziose persone politiche greche, vivaci, spiritose, ospitali,
settarie quanto basta e anche un po' di più, sottili come bizantini (del resto
sono parenti),orgogliosi al massino ma piacevolmente e quasi sornionamente,
insomma una goduria, mi è tornata in mente una riflessione che ho fatto spesso
sulla tradizione culturale greca, un popolo straordinario, hanno inventato il
logos e anche il mito, la razionalità più cogente (il sillogismo) e il
racconto delle passioni più sfrenate e oscure, davvero un  mix singolare e
unico.

   Dovendo poi prendere la parola a nome delle alcune centinaia di persone che
in Italia si riconoscono nell'impresa della Sinistra europea, ma non nel suo
solo significato partitico, bensì con l'intenzione di costruire un più ampio
sistema di relazioni  politiche tra soggetti e una cultura molteplice,  ho
detto per iniziare quanto segue, che sarebbe finalmente la favola.

   "Dopo una non gradevole avventura con Zeus, che le lasciò per sempre una
fondata diffidenza verso religioni dei e patriarchi, la ninfa Europa, la
fanciulla Europa sbarcò sulla terra di Grecia che divenne il luogo della sua
nascita civile e politica. Lì cresciuta, a suo tempo, con l'aiuto della madre
di Socrate che era ostetrica, mise al mondo la sua prole, cioè appunto Logos e
Mythos, e poi anche Polis e Oiconomia e Democratia, due maschi e tre femmine
giustamente. Qui è la nascita d'Europa, non ha radici altrove, qui il suo
carattere molteplice e laico: in fin dei conti i Greci che hanno inventato
quasi tutto (persino l'antecedente di Pearl Harbour quando discutevano se si
potessero andare a incendiare le navi nemiche alla fonda nei loro porti e
decisero di no, perchè ciò che non è onesto alla fine non può nemmeno
essere utile, come si vide ancora migliaia di anni dopo) sono stati poco
originali solo nella religione e le hanno anche dato un posto abbastanza
marginale, insomma hanno anche inventato la laicità".

  Non c'entra nulla, ma è comunque un effetto del logos: ho sempre criticato i
Palestinesi quando sostenevano di voler buttare a mare lo stato di Israele, che
pure era stato collocato con violenza e senza fondamento di diritto
internazionale sul loro territorio, dopo che noi europei avevamo perseguitato
fino al delirio dello sterminio hitleriano gli Ebrei. Sono stata molto contenta
quando hanno deciso per la convivenza tra due stati. Li ho criticati per l'uso
del terrorismo e approvati per la prima Intifada, una forma di lotta popolare
nonviolenta. E giudicato negativamente Arafat quando lanciò la seconda
Intifada armata e militarista, che tra l'altro ridusse le donne palestinesi da
partecipi in prima persona e laiche a madri di eroi e sottomesse a un destino
prefissato. Ho sempre criticato lo stato di Israele perchè usa  rappresaglie,
bombarda case di supposti terrorristi uccidendoli con i loro famigliari senza
processo, ha campi di concentramento, ha usato i coloni per occupare territorio
 palestinese, ignora l'uso del diritto verso i "nemici", fa muri ecc. e possiede
tutto ciò che gli può servire per farsi l'atomica. Sono naturalmente del tutto
contraria alle espressioni del nuovo presidente iraniano. Però penso che sia
davvero ipocrita che lo scandalo per le sue dissennate dichiarazioni venga
lanciato da paesi che possiedono il più diffuso e incontrollato arsenale
atomico o lo ospitano -senza nemmeno poterlo controllare- sul loro territorio e
addirittura sono alleati di quell'unica potenza che fino ad oggi l'atomica e gli
armamenti nucleari li ha usati e li usa.

  A quelli che ogni momento invocano le radici cristiane si dovrebbe ricordare
un racconto evangelico, quando  Gesù Cristo non si unisce a quelli che
scagliano pietre contro una adultera osservando:"Chi è senza peccato scagli la
prima pietra"  e tutti a uno a uno se ne vanno, a cominciare dai più vecchi,
come osserva il testo . Vale non solo per le adultere.

 

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