L'ALTA
VELOCITA' COMINCIA E TERMINA DAL MINISTRO LUNARDI ? Pesanti ed inaccettabili le
dichiarazioni di Lunardi ...... lui sì che sa come far
passare il suo tempo, subappaltando ......... leggo bene
....... alla "francese RockSoil, di proprietà della
moglie ......
Dietro alla cementificazione, interessi poco pubblici?!
L'OPERA DI Alta Velocità se va
avanti fa rischiare la vita per l'amianto a migliaia di
persone, mentre lo spreco di soldi per un'opera inutile
riguarda tutti.
Lunardi (recentemente
rilanciato dalle agenzie di stampa), che praticamente
paragona gli abitanti della Valle che stanno protestando
(che sono la
maggioranza, vi ricordiamo che al corteo di protesta
avvenuto alcuni mesi fa
erano 30mila su 50mila abitanti della valle) a dei
perditempo che non hanno
niente di meglio da fare ... ogni commento è superfluo.
E' evidente che in simili
individui non vi è la benché minima presenza culturale
e spirituale del senso dello stato, inteso come servizio
reso al cittadino (al quale va
portato il massimo rispetto), ma si tratta di figure
simili ai medievali
cortigiani feudali, il cui scopo è esclusivamente la
promozione ad oltranza
del cosiddetto sviluppo, cui ovviamente si partecipa in
ogni modo (anche se
immorale, sospetto e discutibile) a scopo di business.
Possiamo solo rammaricarci di
essere così indegnamente rappresentati. Se solo il
ministrofacesse una full immersion nel mondo del
volontariato (che temo non sappia
neppure cosa sia veramente, dal suo punto di vista
composto da altri
perditempo ...) troverebbe una miriade di persone che
avrebbero molto da
insegnargli.
Da diversi anni è in corso in Val Susa una manovra di
resistenza organizzata contro la linea ad alta velocità
ferroviaria Torino-Lione (TAV).
Quello che fanno credere i media è che gli oppositori
siano pochi e comunque motivati solamente dal fatto che
"gli passa il treno sotto casa". Nella
manifestazione di giugno c'erano 30000 persone (in tutta
la Val Susa ci sono 50000 abitanti).
Non posso di certo smentire questa motivazione, ma in
realtà i motivi veri (che vengono metodicamente nascosti
dai media) sono ben altri:
1.
La tratta
Torino-Lione è completamente inutile: nella Val Susa
esiste già una linea ferroviaria sottoutilizzata, in
grado di reggere il traffico richiesto (considerando i
tassi di crescita) almeno fino al 2050.
2.
La linea in
costruzione è esclusivamente merci, non si avrebbe alcun
vantaggio in termini di tempo per la percorrenza da
Torino a Lione. I treni passeggeri comunque
continuerebbero a transitare nella linea storica con i
tempi di percorrenza attuali.
3. Nel tratto montano, e quindi da Torino
alla Francia, non sarebbe comunque una tratta ad alta
velocità perchè la conformazione del terreno montano
non la rende possibile.
4.
L'amianto sotto al
Musinè c'è veramente (è già ampiamente dimostrato), e
nei progetti non c'è il minimo accenno ad un piano di
messa in sicurezza dell'amianto estratto (è previsto
semplicemente uno stoccaggio in valle a cielo libero),
che con i frequenti venti della Val Susa verrebbe
distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di
Torino e su Torino stessa. Le malattie causate dalla
respirazione di anche una sola fibra di amianto vengono
diagnosticate 15 anni dopo l'inalazione. Dal momento
della diagnosi la mortalità è del 100%, ed il tempo di
vita medio è di 9 mesi.
5.
Il corridoio 5
(tratta Lisbona-Kiev), di cui questa tratta sarebbe parte
fondamentale, non esiste: da Trieste verso est l'opera è
bloccata in tutti i suoi aspetti.
6. Finanziariamente è un disastro
annunciato: perchè vada in attivo, nella tratta dovrebbe
passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al giorno.
Per questo motivo, al momento nessun privato si è
impegnato finanziariamente, banche e fondazioni comprese.
La tratta è costosissima, ed i soldi non ci sono: è
notizia recente che nella finanziaria di questi giorni
sono stati tagliati quasi tutti i fondi per le grandi
opere. Gli unici soldi su cui si regge l'opera sono i
finanziamenti europei.
7. Se dovessi elencare tutte le
implicazioni legali del ministro Lunardi (! mi spiace, ma
non riesco proprio a dare dell'onorevole ad una persona
del genere) questo documento diverrebbe troppo lungo.
Dico solo che l'appalto per la costruzione del tunnel di
52 km (7,5 miliardi di euro) è stato vinto da una ditta
francese che l'ha subappaltato alla francese RockSoil, di
proprietà della moglie.
Forse ora è più chiaro e motivato perchè nelle
proteste dei ValSusini sono presenti sempre, in prima
fila, tutti i sindaci e le istituzioni di tutti i paesi
della Valle, indipendentemente dal partito politico di
appartenenza.
Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha
già eliminato la tratta Torino-Lione dalle opere da
finanziare dallo stato italiano (nonostante quanto
riferito dai media). L'unico obiettivo di chi il TAV lo
vuole fare è quello di agganciare la pioggia di
finanziamenti europei per le grandi opere; per far
questo, entro fine anno devono poter dire che i lavori
sono iniziati.
Lunedì 1 novembre ho partecipato al blocco dei lavori a
Mompantero: in 500 persone (saremmo stati molti di più,
ma alla maggior parte delle persone è stato impedito di
raggiungere i luoghi della protesta, militarizzando Susa)
abbiamo bloccato senza alcuna violenza per un giorno
intero 1200 demotivati esponenti delle forze dell'ordine.
La notizia che i siti siano poi stati presi in possesso
dalle forze dell'ordine in nottata (quando non c'era più
nessuno ad opporsi e verificare) sembrerebbe falsa,
alcune persone hanno verificato il giorno successivo che
i siti erano ancora sgombri.
La questione NoTAV non è una questione di sinistra o
destra: l'opposizione è trasversale, ed ogni persona di
buon senso che sia informata sul problema non ha
difficoltà a capire le nostre ragioni. Il problema è
che la voce dei NoTAV viene puntualmente soffocata dai
media, per la grande quantità dei finanziamenti europei
in gioco. Personalmente penso che anche i più accesi
interessati questo lo sappiano benissimo, e dell'opera
non gli importi proprio nulla. L'unica loro
preoccupazione è farsi rigirare nelle loro casse i
soldoni europei.
Non chiedo a chi legge questo messaggio di crederci
ciecamente, ovviamente può essere inteso come propaganda
di parte, ma di informarsi anche da altre fonti
indipendenti. Purtroppo il quotidiano La Stampa ed il
telegiornale regionale di Rai 3 sono le fonti di
informazione che si sono rivelate più corrotte e di
parte, non solo nei commenti alle notizie ma anche nel
continuo riportare di notizie false.
Qualche anno fa è venuta una troupe di Report diversi
giorni in valle a fare un servizio sul problema.
Risultato: il servizio non è mai andato in onda ed il
giornalista è stato quasi licenziato.
Il mio intento non è solo di convincervi sulle nostre
ragioni, ma prevalentemente di informarvi. Se credete che
le informazioni di questo messaggio siano false, vi
invito a verificarle.
Penso che poi la convinzione venga da sola.
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