IL RE DEI
FORMAGGI SI MACCHIA DI OGM? DI ANGELA MAMMA
Dichiarazione di
Simona Capogna (Verdi Ambiente e Società)
Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Il fiore all'occhiello della produzione tipica italiana,
il Parmigiano Reggiano, subisce un duro colpo dalle
parole del Presidente del Consorzio, Andrea Bonati: le
aziende che forniscono il latte utilizzano come mangime
anche soia e mais transgenici.
Tale affermazione si legge in un'intervista del
Salvagente, in cui si fa riferimento all'esplicita
richiesta di Verdi Ambiente e Società e Federconsumatori
di inserire nel disciplinare produttivo il divieto di
usare mangimi Ogm.
Il Parmigiano Reggiano viene descritto dalla pubblicità
come un prodotto artigianale, ottenuto con
"ingredienti essenziali e genuini, con latte
pregiato della zona tipica, con metodi antichi, con una
maturazione affidata ai lenti ritmi della natura". E
per tutte queste caratteristiche non solo il consumatore
è disposto a pagare prezzi esorbitanti che vanno dalle
13 fino alle 37 euro al chilogrammo, ma tutta la società
civile è scesa in piazza in difesa del suo marchio di
qualità quando, nel luglio di quest'anno, qualche membro
del Codex Alimentarius aveva proposto di liberalizzarne
l'uso con il generico "Parmesan".
A quanto sembra, invece, il Parmigiano non si fa, ma si
"fabbrica" e il suo marchio di qualità non è
più una garanzia. La genuinità, la pregiatezza, la
tipicità, l'arte, la sapienza diventano, infatti, solo
una questione di marketing o addirittura pubblicità
ingannevole se ancora oggi non è stato preso nessun
provvedimento che assicuri una produzione Ogm-free.
A questo punto perché il consumatore non dovrebbe optare
per un prodotto più conveniente economicamente? Se il
mais o la soia per gli animali vengono importati
dall'Argentina, dal Canada o dagli Usa, perché non
acquistare direttamente un formaggio generico Parmesan
prodotto in tali Paesi?
Ciò che chiediamo è di contribuire a tutelare i
produttori e i consumatori e l'agricoltura italiana in
maniera coerente, ieri in piazza insieme al Consorzio per
difendere il Parmigiano Reggiano come "made in
Italy", oggi per chiedere a gran voce al Consorzio
un confronto serio per arrivare a far sì che il suo
prodotto sia "libero da Ogm" e quindi
effettivamente "genuino, tipico e pregiato".
Roma, 28 settembre 2005
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