Vigili del
fuoco: stralcio del comunicato sulla LINEA TORINO LYON "Proprio la capillare conoscenza del territorio ci consente ragionevolmente di non aver bisogno di attendere lanalisi geologica dei carotaggi per ricevere conferma della presenza di amianto e di materiali con significativa attività nucleare nelle montagne della ValSusa. Per questa ragione ci stupisce lindirizzo progettuale di sviluppo dellopera che pare non volerne tenere conto, minimizzando forse banalizzando la potenzialità dei rischi indotti, tanto a breve che a medio e lungo termine. Ma se per le imprese costruttrici, le ragioni del guadagno possono influenzare le scelte tecnologiche, ci stupisce la politica, che invece di pretendere garanzie scientificamente sostenibili e tecnologicamente fattibili si appoggia su ragioni comode ma vecchie, poco fondate ed in taluni casi palesemente sbagliate. Se le nostre convinzioni tecniche sono giuste, e dunque fino a quando non riceveranno garanzie scientifiche, non politiche, sulleliminazione alla fonte dei rischi per la salute, proprio il rispetto della nostra missione istituzionale ci porterà ad esprimere un fermo e motivato dissenso. Infine, e senza voler gettare benzina sul fuoco, dobbiamo aggiungere ai dubbi sulle attività di realizzazione dellopera, quelli inerenti la gestione della sicurezza ad opera conclusa e delle eventuali operazioni di soccorso in caso di incidente ferroviario. Anche in questo caso sono lesperienza e la conoscenza delle enormi difficoltà ad intervenire nelle gallerie, che ci lasciano perplessi sulle dimensioni dellopera e sui sistemi di sicurezza ipotizzati, da quelli per garantire la tempestività e lefficacia dellintervento di soccorso, a quelli per garantire se necessario un esodo sicuro ai passeggeri, per finire a quelli per la sicurezza degli stessi operatori del soccorso."... Qui sotto- Documento estratto da Legambientevalsusa dai progetti ufficiali RFI riguardante la sicurezza nelle gallerie. -sintesi estrema- RFI progetto Torino Lione, parte nazionale, sicurezza nel tunnel di oltre 23 km. NODO URBANO DI TORINO POTENZIAMENTO LINEA TORINO BUSSOLENO E CINTURA MERCI PROTEZIONE VIE DI ESODO ED IMPIANTI SECURITY - RELAZIONE TECNICA PROGETTO LOTTO CODIFICA DOCUMENTO REV. FOGLIO L161 00 R 13 RO AI0000 004 A 12 di 17 3) COMPONENTI DEL SISTEMA DI RIVELAZIONE INCENDI (estratto) 4.1 Centrale di controllo e segnalazione In caso di allarme la centrale: segnalerà sul display LCD il/i sensori allarmati, visualizzando il gruppo di appartenenza e la descrizione in chiaro della zona interessata, stamperà levento sulla stampante (se prevista), attiverà, se previste tramite combinatore telefonico, le chiamate telefoniche o radio, attiverà i moduli predisposti, per lattivazione di dispositivi in campo (targhe ottico/acustiche, sirene, teleruttori per ventilatori, ecc.). 3) IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO (estratto) 3.1) CONFIGURAZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI Le tubazioni in galleria saranno normalmente tenute vuote e limpianto potrà essere azionato, solo dopo la conferma dellavvenuta tolta tensione della linea di contatto, esclusivamente da personale RFI/VV.F., direttamente in loco o tramite un comando a distanza. Per permettere il riempimento della condotta primaria lungo la stessa saranno installati degli sfiati. 6) DIMENSIONAMENTO DELLIMPIANTO. Limpianto idrico antincendio sarà dimensionato in modo da alimentare contemporaneamente tre idranti posti nella posizione idraulicamente più sfavorevole per un tempo non inferiore a 30 minuti. Dati di progetto: Tempo massimo di riempimento della condotta primaria (con alimentazione bilaterale) 30 minuti Per info più approfondite vedere allegato S Per altre notizie e dati tecnici progettuali consultate www.legambientevalsusa.it LEGAMBIENTE info@legambientevalsusa.it |
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