Cari amici, ci giunge dagli Stati Uniti, in queste ore, tra le tante terribili notizie, anche quella della scomparsa avvenuta del poeta ed amico Martin Matz.  Martin è stato uno dei poeti del gruppo storico della beat-generation, da anni era stato dimenticato, ma poi riscoperto in questi ultimi anni quando già la sua salute era minata.   Ricordiamo con grande affetto la sua partecipazione a Napolipoesia ‘99, accolta con grande entusiasmo dal pubblico napoletano; a “Parole di Mare” in Amalfi, quando aveva dedicato con commozione la sua lettura a Gregory Corso allora in agonia, insieme ad altri poeti americani del calibro di Lawrence Ferlinghetti, John Giorno, Ira Cohen, Janine Pommy Vega, Jack Hirschman.   E poi ricordiamo il suo reading bellissimo a Casa della poesia, accompagnato al pianoforte da Gaspare Di Lieto, e la sua gioia quasi da bambino nello scoprire l’affetto e l’amore che la gente italiana mostrava per lui, per la sua poesia, per il suo vissuto. Martin amava l’Italia dove sognava di venire a vivere. Nel corso di Napolipoesia si presentò dicendo "La mia anima è italiana, quando in America mi chiedono chi sono, io rispondo.. sono tutto il vino che non hai mai bevuto, sono tutto quello che non hai mai fumato, sono le ali che non ti sono mai cresciute, sono la canzone che non hai mai cantato..."   Nei prossimi giorni troverete nel nostro sito una pagina che lo ricorderà ai nostri amici e al pubblico italiano.   Sarà il nostro ultimo abbraccio per te, Martin       Raffaella               Sergio   ________________________________

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