Il povero taliban Mohammad Abdul ha appena ascoltato alla radio: "Arrenditi.
Consegnati ai soldati americani. Diversamente morirai...". E' il programma
radiofonico dell'operazione Solo: un programma della guerra psicologia per
invitare ad arrendersi il nemico. A Mohammad non gli restava che arrendersi.
C'era solo da cercare i soldati americani. Ma dove erano? Si sentivano
dappertutto ma non si vedevano; si sentivano scoppi, aerei, elicotteri,
missili, bombe ma di soldati americani niente. "Le tue armi sono
superate...", anche questo diceva il proclama. Che fregatura. Gli americani
ti fregavano anche su quello: le armi diventano vecchie già il giorno dopo.
Il suo fucile sparava 20 colpi al minuto, quello nuovo li spara al secondo.
Gli americani infatti stavano buttando via i missili e le bombe intelligenti
che con gli anni erano diventate un pò rimbambite. Le buttavano tutte sulla
sua testa. Mohammad aveva deciso di arrendersi e aspettava il soldato
americano a cui presentarsi: "con le mani alzate e il fucile per terra";
come diceva il programma Solo.
L'agfano Mohammad Abdul ha due mogli e sei figli piccoli che doveva salvare.
In quel buco buio, sempre più insicuro, non ci voleva più stare. Ora dalla
radio doveva togliere le pile per trasferirle sulla torcia...Sperava di
arrendersi prima che le pile si esaurissero; sperava  di incontrare il
soldato Ryan presto. Mohammad su New York non aveva nulla da dire: per lui
era una città lontana; Allah lo sentiva più vicino...Che non si sia
mascherato da americano? Allah è grande deve per forza essere il più forte:
lo "shirk" - il peccato di politeismo- era in agguato. Il taliban non cede:
Allah è Grande, Unico e Solo, ma non è certo Ryan, l'americano.
Questo è il verosimile reportage di una guerra da vincere che non convince.

Giorgio Boratto