LASTRONOMIA
NELLA DIVINA COMMEDIA IL SOLE NELL INFERNO Canto I v.13 - 18 Ma poi ch'i' fui al piè d'un
colle giunto, guardai in alto, e vidi le sue
spalle §§ Giunto ai piedi del colle, principio e cagione di tutte le gioie, Dante perde la virtù lasciando il Sole alle spalle. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° CANTO 1° V. 37 - 40 Temp'era dal principio del
mattino, mosse di prima quelle cose belle; §§ Era la prima ora del
giorno: il Sole ascendeva sullorizzonte della
Terra, congiunto alla Costellazione dellAriete con
il quale quando Dio °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
E qual è quei che volontieri
acquista, tal mi fece la bestia sanza
pace, °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Canto 24 v. 1- 5 In quella parte del giovanetto
anno quando la brina in su la terra
assempra lo villanello a cui la roba
manca, §§ Tra gennaio e febbraio lanno è al suo nuovo inizio: il Sole invia più tiepidi raggi poiché sotto la costellazione dellAcquario e le notti durano metà del giorno °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Canto 26 v. 25- 28 Quante 'l villan ch'al poggio
si riposa, §§ Nelle notti destate, dopo il tramonto del Sole, il contadino si riposa e vede le lucciole nei campi, giù per la valle. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° LA LUNA NELL'INFERNO Canto VII v. 61 -66 Or puoi, figliuol, veder la
corta buffa ché tutto l'oro ch'è sotto la
luna §§ Puoi qui vedere quanto dura poco linganno che fanno a voi uomini i beni materiali governati dalla fortuna, facendovisi credere veri beni. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Canto X v. 79-81 Ma non cinquanta volte fia
raccesa (la Luna) Non passeranno 50 pleniluni che tu sperimenterai quanto sia doloroso lesilio, annunciato con tono di greve mistero. Dante sperimentò quanto fosse difficile tornare in patria nel 1304. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Canto XV v. 16-21 quando incontrammo d'anime una
schiera guardare uno altro sotto nuova
luna; §§ Ci eravamo allontanati (rimossi) dalla selva, quando la schiera delle anime non potè fermarsi costrette dal rigore della pena a correre lungo lo spazio sabbioso, sferzate dal fuoco. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Canto XX v. 124 - 127 Ma vienne omai, ché già tiene
'l confine e già iernotte fu la luna
tonda: §§ La Luna tocca il confine dei 2 emisferi e il mare di là della Spagna, (Siviglia). Dante accenna alla leggenda che credeva di ravvisare nelle macchie lunari la figura di Caino condannato a portare sulle spalle per sempre un fascio di spine. ,***************************** Canto XXVI v. 130- 135 Cinque volte racceso e tante
casso quando n'apparve una montagna,
bruna §§ Qui Dante ci fa presente come fossero trascorsi quasi cinque mesi da quando avevano affrontato larduo passaggio dello Stretto di Gibilterra (Montagna del Paradiso). °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Canto XXIX v. 10 -13 E già la luna è sotto i
nostri piedi; §§ Il Maetro elenca i motivi che gli impediscono lindugio: la Bolgia è ampia; la Luna è sul meridiano del Purgatorio, agli antipodi di Gerusalemme. Ricerca di Alessandro DAngelo |