COMUNICATO STAMPA Con una scandalosa sentenza, i giudici veneziani hanno assolto tutti i 28 dirigenti ENIMONT, MONTEDISON ed ENICHEM de Petrolchimico di Porto Marghera per la strage di operai negli impianti che lavoravano il CVM e il PVC. Vorremmo gridare la nostra rabbia, urlare vergogna, vergogna come hanno fatto, con gli occhi lucidi, in tribunale tutti quei famigliari degli operai di Marghera ammazzati dalla logica del profitto padronale che disprezza la vita umana. E una vergognosa decisione che ribalta le tesi dellaccusa, che chiedeva 185 anni di carcere per strage, omicidio e disastro ambientale, e la sanzione amministrativa dellavvocato di Stato che chiedeva un risarcimento di 80 mila miliardi per quei reati, ma, soprattutto, fa carta straccia delle conoscenze scientifiche sulla natura cancerogena del CVM-PVC, la cui tossicità è nota fin dagli anni 70, ma che i padroni hanno preferito nascondere agli operai, anzi, li hanno fatti lavorare in impianti vecchi, inadeguati e con scarsa manutenzione, gestiti a cielo aperto così le conseguenze nocive per la salute hanno minacciato pesantemente tutti i cittadini e lambiente attorno alla fabbrica. In spregio al desiderio di giustizia per le centinaia e centinaia di operai morti di tumore da CVM-PVC, ai loro famigliari, alla stessa Costituzione e allart. 9 dello Statuto dei Lavoratori, i giudici di Venezia hanno sancito la non punibilità per i padroni che non mettono in sicurezza gli impianti nocivi e che la salute degli operai conta meno che niente. Se non viene riconosciuto il diritto alla salute per i lavoratori nelle fabbriche allora questa sentenza preoccupa anche gli operai del petrolchimico di Ravenna, coloro che lavorano nei reparti a contatto col CVM, ma anche chi attende giustizia per lesposizione allamianto. Per questi operai si preannunciano altre ingiustizie. La risposta non può essere che la lotta dura e senza regole, perché il lavoro degli operai nelle fabbriche è come una guerra con morti e feriti dove le regole vengono decise solo dal padrone e le morti fanno parte del bilancio aziendale. I lavoratori devono dare un segnale subito per difendere la dignità di esseri umani, non carne da macello! Questa sentenza ci fa capire ancora una volta che i diritti degli operai non possono essere i tribunali a difenderli, ma solo le lotte dei lavoratori stessi. Ravenna 3/11/01 Lavoratori ENICHEM SLAI COBAS Tel. 388-7451704 |