E' di queste ore
la notizia che un giornale italiano (di cui taccio il
nome non tanto per pietą quanto per disprezzo), ha
pubblicato le fotografie dei parlamentari italiani che
hanno votato contro il nostro intervento armato nella
rappresaglia americana in Afganistan, etichettandoli come
conniventi con il "nemico"! L'illegalitą legalizzata di questo squallido e triste periodo storico sta raggiungendo livelli francamente inimmaginabili. Allora! Innanzi tutto, fino a prova contraria, la Costituzione Italiana bandisce l'uso della guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali. Dunque la partecipazione ad una guerra (anch'essa con forti connotazioni di illegalitą e non dichiarata) č di per sč un atto illegale in quanto incostituzionale. Quando la Costituzione Italiana verrą modificata secondo gli intendimenti e i desideri dell'amministrazione americana o di altre terze parti, allora sarą diverso, ma fino a quel momento, piaccia o non piaccia, č cosģ. Ragion per cui, non chi ha votato contro, ma chi č stato favorevole all'intervento ha semmai tradito il proprio mandato di parlamentare, mettendosi ipso facto al di fuori della legalitą costituzionale. Inoltre, anche non volendo considerare l'incostituzionalitą della decisione presa (incostituzionalitą che comunque sussiste), al Parlamento spetta il potere legislativo, che si esplica appunto mediante il voto, libero e incoercibile dei parlamentari. E tanto basta. Il presidente della Camera ha espresso parole di condanna nei riguardi del giornaletto che ha preso questa miserevole iniziativa, affermando che tutti i Parlamentari, anche quelli che hanno votato contro la partecipazione italiana alla guerra, meritano rispetto. Caro signor Presidente, grazie della Sua (dovuta) presa di posizione, ma come sarebbe a dire "anche quelli che hanno votato contro"? Perchč? Crede forse che ci sia una scontata ragione di onorabilitą ad aver votato a favore? E crede forse che qualcuno potrebbe pensare che un Parlamentare potrebbe non meritare rispetto in ragione di una sua libera decisione di voto, nel rispetto della Costituzione e delle Leggi, qualunque sia tale decisione. in qualsivoglia circostanza? I Parlamentari che, secondo coscienza, hanno votato contro, hanno difeso la lettera e lo spirito della Costituzione e non hanno bisogno della misericordia di nessuno per essere "rispettati". Semmai il "rispetto" (o quantomeno la pietą) potrebbe essere invocato per coloro che hanno votato a favore! Auspico risolute azioni legali nei confronti del foglio in questione: l'iniziativa potrebbe potrebbe essere presa dagli stessi parlamentari tanto irresponsabilmente ingiuriati, in difesa della propria rispettabilitą e del mandato dei cittadini che li hanno eletti. Roberto Amato |