TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE. Trieste per secoli non e' stata e non ha voluto essere italiana, dall'epoca delle lotte per mantenere la propria indipendenza nei confronti della "italica" Repubblica di Venezia, conclusasi con il porsi sotto la protezione dei Duchi d'Austria nel 1381. Dopo una parentesi di dominazione italiana dal 1919 al 1943, e due anni di dominazione nazifascista, nel 1945, secondo gli accordi di Yalta, venne iniziata la realizzazione del Territorio Libero di Trieste, con una zona sotto controllo anglo-americano e un'altra sotto controllo yugoslavo, ma dopo nove anni di controversie tra Triestini, Italiani, Yugoslavi e Alleati, di fatto si rinuncio' alla realizzazione integrale del TLT, e si affidarono le due zone A e B in amministrazione fiduciaria civile provvisoria, in attesa della realizzazione del TLT, a Italia e Yugoslavia (memorandum di Londra del 1954). Nel 1975 a Osimo Italia e Yugoslavia si accordarono (ma solo tra loro due, senza effetti nei rapporti con le Nazioni Unite) di non procedere alla realizzazione del TLT e di considerare definitiva la situazione (ma non restituirono le due zone del TLT alle Nazioni Unite, perche' deliberasse in merito). Ora come ora si assiste ad una situazione paradossale, per cui il TLT esiste "de jure", ma non di fatto, l'Italia (non parliamo degli Stati eredi della ex Yugoslavia) non ha nessuna intenzione di adempiere alle sue obbligazioni (mentre nel caso della Somalia si comporto' correttamente), e' forse l'unico territorio annesso (di fatto) all'Italia senza un regolare plebiscito, mentre una revisione dei Trattati di pace di Parigi (10/2/1947) (allegati 21 e 22) sembra fuori discussione perche' alcuni dei Paesi firmatari (URSS) non esistono piu', e questo comporterebbe difficolta' enormi. Ai cittadini originari del TLT l'Italia non riconosce la cittadinanza del TLT, li fa passare per italiani. E fino ad oggi chi nasceva a Trieste veniva chiamato a prestare il servizio di leva per l'Italia, cosa alquanto discutibile. Il TLT dovrebbe essere smilitarizzato, ma ci sono Carabinieri ed altri militari italiani. Il colmo e' che l'Italia rischia di trascinarsi dietro, nella costituzione di un prossimo Stato europeo, anche un territorio che non le appartiene, con tutte le possibili complicazioni che potrebbero sorgere in seguito. Pahor Paolo |