ECONOMIA -
CRITICHE AL SIGNORAGGIO di claudio E' vero che l'istituto del Signoraggio "appaltato" consente agli istituti di emissione un vantaggio economico (aggio) che storicamente remunerava un servizio, talvolta comprensivo del mantenimento di una riserva che garantisse la redimibilita' della moneta, ma sostanzialmente servizio di cassa e di controllo. L'effetto economico (cioe' il "guadagno") degli Istituti di emissione non è la differenza tra il valore nominale (facciale) della moneta stampata e il costo di stampa, bensì la possibilità di guadagnare dalla concessione ricevuta e vedremo dopo come. Il meccanismo in sintesi funziona così: lo Stato chiede all Istituto di emissione di svolgere il servizio di fornitura della moneta cosi' come chiede all'ENEL di effettuare l'erogazione dell'energia elettrica, all'ENI di occuparsi di idrocarburi, alla RAI di effettuare trasmissioni radiotelevisive ecc. ecc., e consentendo di guadagnarci sopra. Tutti questi istituti sono ormai delle S.p.A. cioe' operano in regime di diritto privato ma tutti, Banca d Italia compresa, fanno capo allo Stato per quello che riguarda la nomina dei rappresentanti, le decisioni politiche e le politiche generali tante che per qualsiasi scelta importante si scatenano i partiti che ohime non essendoci piu i Giolitti o gli Einaudi cercano di imporre decisioni non proprio tecniche. Va fatta quindi, in prima battuta, piazza pulita di questi fantomatici "signori" (magari all'estero) che guadagnerebbero fortune indescrivibili da questa prassi. Tornando alle banche (la Banca d'Italia, le altre Banche centrali e La Banca Centrale Europea il cosiddetto Eurosistema che chiamero per brevità Banca) cui è concesso il Signoraggio il guadagno che ne ricavano non è dato dalla differenza tra il costo di stampa e il valore nominale (facciale in gergo) delle banconote, come se la Banca dItalia stampasse moneta a volontà per poi mandare i suoi funzionari a farci la spesa al supermercato! Se così fosse, per redimere il debito pubblico sarebbe sufficiente stampare moneta a profusione e ripagarci tutti i debiti dello Stato con grande sollievo generale. Qui si impone unaltra nozione di politica monetaria: Di per se la moneta non varrebbe nulla se non vi fosse nella società (cioè in coloro che la utilizzano) la certezza che il valore su di essa stampato corrisponde a quello dei beni che tale valore acquista. In alternativa ci sarebbe come e successo piu volte nella storia (vedi questi cinquecentomiliardi di dinari del 1993 ) uninflazione spaventosa che in poco tempo porterebbe a moltiplicare il valore stampato sulle banconote, per recuperare, in una rincorsa senza fine, la perdita di valore inflattivo della carta. Per questo motivo la moneta, sin da tempi antichissimi, e stata emessa e stampata da e con leffigie dei Regnanti, dei Signorotti o dei Governi che si impegnavano a riconoscerne il valore. Quindi, perche la carta straccia assuma un valore, lemittente non puo introdurne quanta ne vuole, ma quanta ne richiede, in un certo sistema economico e in un certo momento, il volume di scambi sviluppato indipendentemente dalleconomia. LIstituto di emissione, quindi, con la moneta emessa non ci fa la spesa, ma la passa al Regnante, al Signorotto o al Ministero del Tesoro (Governo) che ne garantisce la circolazione e, da quel momento il pezzo di carta assume un suo valore di rappresentanza. Dove il guadagno? Tralascio la Storia e vengo alloggi: per cedere la moneta (o immetterla nel sistema bancario che e solo una diversa strada per ottenerne limmissione nel sistema) la Banca, a fronte di uno specifico decreto del Ministero del Tesoro, acquista Obbligazioni dello Stato (altra carta straccia se non fossero appunto garantite dello Stato) e quindi, in sostanza, incamera carta straccia contro carta straccia, e questo e il motivo per cui la Banca da una parte (nellattivo del bilancio) riporta i titoli del Tesoro in portafoglio e dallaltra (nel passivo) riporta lammontare della moneta immessa nel sistema. Ma ce un pero, anzi due. Il primo pero è che le obbligazioni del Tesoro rendono un interesse e quindi quellinteresse (e non il valore della carta moneta stampata) garantisce un guadagno - appunto il compenso del Signoraggio alla Banca che li detiene. Abbiamo però già ridotto il beneficio da circa centomiliardi di euro in continua crescita ipotizzati dallispiratissimo Fredrigo (valore della circolazione di moneta oggi in Italia) ai circa due miliardi, che rappresentano annualmente il compenso per il servizio non solo della stampa, ma del controllo della massa monetaria, della Vigilanza sul sistema, della sostituzione della cartamoneta rovinata (per la quale non si procede a riemissioni in Signoraggio) e altre attività tecniche su tutto il territorio. Poco? Troppo? Su questo si puo discutere ed è giusto discutere. Alla B.C.E. oggi viene lasciato l8% del valore della massa monetaria in circolazione nei Paesi aerea euro acquistando in obbligazioni solo il 92% degli euro immessi dai Paesi che lo utilizzano. Ciò perche alcune funzioni tecniche sono ancora lasciate alle banche centrali. Il secondo pero è che alcune banconote si perdono, si bruciano, finiscono in fondo al mare o restano nelle case dei collezionisti. Bene, su quelle, tecnicamente, il guadagno è totale ma anzitutto si tratta di cifre marginali e poi il fenomeno riguarda essenzialmente le monete metalliche che sono battute dallo Stato (tramite la Zecca) e quindi non danno luogo a signoraggio. Diverso e molto piu serio - il discorso che anche la Banca dItalia abbia altri peccati sulla coscienza: è vero, ad esempio, il fatto di operazioni speculative effettuate su mercati finanziari esteri anche offshore e questo e veramente scandaloso; come è scandaloso che la Banca dItalia, che tra i propri scopi istituzionali ha quello della vigilanza sulle Banche di credito ordinario, sia posseduta (quote di capitale) proprio da quelli che dovrebbero essere i suoi controllati, ma questo è un discorso completamente estraneo al meccanismo del signoraggio! Ancora, la Banca dItalia non ha, in pratica controlli tecnici sul proprio operato e solo i criteri di nomina dei Governatori dovrebbero essere una garanzia contro questi clamorosi conflitti di interesse: ma morto Einaudi, morto Menichella, uscito Ciampi (gentiluomini vecchio stampo) con governatori come il Sig. Antonio Fazio, ci si può aspettare una gestione adamantina? E poi (chissà perche) in Italia i conflitti di interesse non suscitano particolare preoccupazione!!! Va anche detto, a questo proposito, che recentemente sono state avviate alcune azioni legali che contestavano la proprietà della moneta in circolazione; in realtà tali azioni sono state respinte dalle Corti sostenendo il principio che il Giudice non puo sindacare le funzioni sovrane dello Stato, tra cui quella dei meccanismi di gestione dellEconomia monetaria. Se si fosse entrati nel merito si sarebbe però chiarito che il servizio remunerato dellemissione della moneta e semplicemente lappalto di una funzione dello Stato, il quale immettendola in circolazione tramite lemissione di un debito che solo lui (Stato) puo onorare, ne mantiene la proprietà di fatto e vincola lemittente a contabilizzarla come debito e non come provento. Linteresse su tale debito costituisce la remunerazione del servizio appaltato. In estrema sintesi e come per tantissime altre facoltà istituzionali non è il meccanismo del Signoraggio negativo in se ma eventualmente luso distorto che se ne puo fare. Qui il discorso si allarga perché con linfimo livello di moralità spesso dimostrato dalla classe dirigente del nostro paese andrebbero potentemente rafforzati quei meccanismi di controlli incrociati e esterni che soli garantiscono una gestione corretta degli strumenti del potere. Putroppo in Italia questa attenzione democratica è assolutamente carente e rappresentare il Signoraggio come lorrida rapina ai danni della cittadinanza come qualcuno (secondo me con qualche interesse) vuol far credere, sposta proprio lattenzione dal problema piu grave. Infine una mia forse malevola interpretazione dei deliri fantaeconomici ascoltati nellintervista: il continuo ricorso all'espressione "questi signori" mi ricorda molto il lessico berlusco-bossiano e gia' questo dovrebbe un po' impensierire: soprattutto perche' da queste furibonde battaglie antistataliste a tutto campo in Italia ne ha sempre beneficiato qualche furbissimo privato cittadino. |