Il caso Welby

MA CHE C’ENTRA LA CHIESA CATTOLICA?

È vero che la vita è sacra, ma da quando è stata rispettata come tale?

di Luigi Melilli

Grandi ed anche dottissime discussioni si vanno facendo da tempo sul dilemma se staccare o meno il respiratore che fa conservare al povero Welby la coscienza di essere condannato a soffrire questo scientifico e nuovissimo della tecnologia. La macchina pompa ossigeno nelle sue arterie per lasciar desta la coscienza di condannato alla disperazione.

Colpa della scienza, che si lascia influenzare dal gusto di discettare a spese di chi può solamente soffrire, senz’altra risorsa o possibilità.

Colpa anche della così detta “Santa Sede” di cui si fa finta di ignorare il delitto di aver imposto un indottrinamento tanto precoce da lasciare agli uomini quell’imprinting che Lorenz lasciava alle sue oche. Come altrimenti spiegare lo spirito di irrazionale dipendenza da essa di tante menti pur dotate di facoltà a volte anche eccelse?

Tale diffusissimo precoce indottrinamento ha fatto sì che gli uomini dimenticassero che “papa” Silvestro, abbandonato l’insegnamento di Cristo, si alleasse con Costantino per entrare a far parte dei potenti di questo mondo, mediante la guerra che insieme a Costantino condusse contro Massenzio. Da allora il comandamento “Non uccidere” fu dimenticato dai sedicenti cristiani, che si diedero ad ogni sorta di contesa sanguinaria, dalle guerre per le investiture alle crociate e a quato altro da a quell’infame patto seguì.

Ma tutto questo non conta più. Non contano le guerre di religione, non contano le condanne al rogo dell’inquisizione (seguite magari da canonizzazioni, come fu per Giovanna d’Arco’), non contarono più le guerre di conquista che la chiesa cattolica – in mano ormai alla nobiltà – combattè, cambiando amici e alleati e giungendo fino al punto di attribuire alla Madre di Cristo il vanto di aver vinto a Lepanto, novella Minerva, premiata con il titolo di “Regina delle vittorie”.

Tutti ormai si genuflettono non ricordando che ci vollela Bfeccia di Porta Pia, perché la cosiddetta Santa Sede si privasse del sacro apostoli Boia Mastro Titta,che, in nome di Cristo, partiva baldanzoso, scure in spalla da Tordinona per andare a tagliare caritatevolmente la testa si condannati a morte, prima che fosse dai papi dotato della ghigliottina, noncuranti del fatto che era nata durante l’odiata Rivoluzione Francese del 1789.

Guarentigie, patti Gentiloni, Concordati con il Duce (e poi con Craxi) le hanno permesso di riconquistare anche politicamente l’italia, mentre insegna ancora a parola che il Regno di Cristo non è di questo mondo”.

Bene scrive Matteo nel cap. 23 del suo Vangelo (copio e incollo):

“Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. 4Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. 10E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.”

È la prefigurazione perfetta di quello che oggi è la chiesa cattolica, che pontifica sull’amore, compreso quello tra uomo e donna, sulla giustizia, se non tocca gli interessi suoi, sulla santità della vita, che nei secoli passati a falciato ecc. ecc.

Ma ritorniamo all’eroico Welby: egli combatte da leone, sapendo che la forza di farlo gli viene da una macchina e non dall’afflato vitale naturale, che se fa soffrire lo fa fino a che l’uomo può vivere una vita sopportabile senza aiuto a tempo indeterminato di macchine.

Quando si finirà di spaccare il capello in quattro, per decidere quale sia la differenza tra accanimento terapeutico ed eutanasia?

Un metro potrebbe essere la determinazione legale ed universale del tempo massimo di vita sostenuta da una macchina, oltre la quale non si può più parlare di aiuto ma si deve parlare di inutile tortura.