Fermiamo chi scherza col fuoco atomico" Oggi Beppe Grillo, l'ex (?) comico diventato capopopolo, presenta a Milano, al Teatro Smeraldo, dalle ore 15.00, il suo "Movimento a 5 Stelle" che dovrebbe liberarci dalla dittatura della politica criminale. Personalmente non credo che la "liberazione nazionale dal regime" avverrà mediante percorsi verticistici, quali quelli promossi da personaggi, stimabili per alcuni aspetti, ma in cui si fatica a riconoscere, nel loro background culturale, l'ABC del senso comune democratico. Grillo, come Di Pietro, è un oppositore del berlusconismo, ma anche l'antiberlusconismo da pasdaran ispira una logica faziosa che etichetta ogni opinione come "presa di parte", e quindi uccide in partenza ogni possibilità di vero dialogo democratico. La libertà di stampa che mi interessa non è quella di Santoro e dei lottizzatori e lottizzati RAI, non è quella dei gossipari di professione che rivendicano il diritto di linciare il prossimo garantendosi la privacy solo per la propria casta. La categoria dei giornalisti - è quasi un luogo comune - trabocca di corrotti e di venduti nel senso più corrente. Ma la vera corruzione è quella dell'intruppamento generale nelle cordate intrecciate alla politica partitica (e ai "poteri forti" che la intrecciano e condizionano). La "Giornata Mondiale per la nonviolenza", per fare un esempio, è stata completamente ignorata dai media antiberlusconiani, persino dai quotidiani "comunisti". Non credo, per riferirsi al "Manifesto", che sia una opinione soggettiva ritenere che riflettere sul pensiero e sul lascito di Gandhi abbia meno valore di attualità che le vecchie ipotesi di Marx sulla "crisi da sovrapproduzione" (debitrici di una "legge del valore" che è stata ampiamente superata dalla autonomizzazione assoluta del denaro dalla moneta-merce e dalla in-contabilità della ricchezza sociale con le ore di lavoro). Mentre Santoro, invece di portare alla ribalta la D'Addario, magari poteva ricordare che, notizia fresca fresca, sulla scia della ispirazione Gandhiana, Obama ha fatto accettare all'ONU la prospettiva di un mondo senza armi nucleari, che diventa più vicina dopo che a Ginevra sono partiti i colloqui con l'Iran. L'avvio delle trattative "5+1 vs Iran" è stata definita "costruttiva" dallo stesso presidente USA; e ci mancherebbe: l'Iran ha rinunciato ad un autonomo, completo arricchimento dell'uranio. Praticamente ha, per ora, rinunciato a farsi la Bomba e questo la gente lo potrebbe capire solo se ci fosse una informazione che le spiegasse cose veramente serie, come la "via dell'uranio" e la "via del plutonio" per dotarsi di arsenali nucleari. Che stiamo vivendo una partita delicatissima e cruciale a livello mondiale per uscire dalla "guerra infinita", che le lobby militari, petrolifere, e assicurative stanno tentando di screditare l'immagine di un presidente anomalo additandola come "debole", "parolaia", "simpatizzante del socialismo", che sulla questione iraniana rischiamo una prima guerra nucleare limitata, ai nostri campioni della "libera informazione", non interessa per nulla. Aspettiamo il vero scoop: Berlusconi ce l'ha lungo 25 cm. perchè si è protesizzato il pene così come si è fatto trapiantare i capelli. Il chirurgo che ha fatto l'operazione è pronto a vuotare il sacco... Un uomo di Stato non può fare queste cose se non vuole trovarsi in condizioni di ricattabilità... Comunque chi vuole seguire in diretta la manifestazione di Grillo, lo può fare collegandosi al suo blog o a quello di Di Pietro P.S. Mi permetto di diffondere queste considerazioni di Pietro Ancona, di cui non condivido il vetero-antimperialismo. Ma l'abbozzo che traccia della stampa italiana mi pare in buona parte azzeccato... "La stampa italiana è composta da spartani ed iloti, padroni e schiavi, sfruttatori e negri sfruttati. I giornalisti della RaiTV con privilegi e stipendi scandalosi che non hanno eguali al mondo non sono eguali ai giornalisti che vendono i loro scritti a venti euro al pezzo e scarpinano per realizzare servizi ed interviste al servizio di giornali che li sfruttano spietatamente. Sono a migliaia di giovani che hanno seppellito nell'amarezza e nel disinganno le loro speranze, le attese che coltivarono prima della laurea. La FNSI è rappresentativa degli interessi dei baroni del giornalismo, gente che divulga e riempie di belle parole e di ragionamenti spesso fasulli le veline che passa il Potere. Che cosa ha in comune un giovane giornalista che sta incanutendo da precario con i superprivilegiati dipendenti della RaiTV molti dei quali assunti perchè fedeli scudieri di questo o di quel politico? Ieri sera ero sbalordito. Il TG3 che ha un nuovo direttore in Bianca Berlinguer appena nominata nella ultima superlottizzazione spartitoria non ha fatto vedere e non ha detto niente dei cortei dei precari della scuola, non ha mostrato i due grandi fiumi di professori ai quali è stata tagliata la strada, rubato il futuro, preclusa la possibilità di esprimersi nella scuola pubblica , di vivere e di far vivere la più grande e benemerita istituzione italiana: la scuola pubblica, la scuola statale. E' evidente che c'è una grande insincerità nella manifestazione per la libertà della informazione se questa ignora ed oscura le lotte dei precari in difesa della scuola pubblica... Se la RAI TV non ha fatto finora il contratto a Travaglio non mi interessa niente e non credo che la cosa possa interessare la democrazia italiana. Non mi piace il potere che certi anchorman acquistano magari ritagliandoselo nel "mercato" della sinistra. Della
libertà garantita da contratti miliardari ho soltanto
ribrezzo. Non si può pretendere libertà e
democrazia accettando un sistema in cui il denaro
pubblico viene spartito in quantità scandalose tra
privilegiati. Il narcisismo e l'indifferenza sociale
di tanti campioni della libertà di stampa costruiscono
una scenario di cartapesta a sinistra così come ed allo
stesso modo come Berlusconi ed i suoi costruiscono il
loro scenario di cartapesta a destra". |