Lucciole extracomunitarie avevano il permesso di soggiorno firmato da ...
Dio (i comboniani colpiscono ancora)


 Avevano un permesso di soggiorno firmato nientemeno che da Dio le lucciole
fermate nella zona di Busto Garolfo dai Carabinieri della compagnia di
Legnano. Le donne, di nazionalità nigeriana, all'atto del controllo hanno
esibito dei falsi permessi di soggiorno, intestati al "Ministero del Regno
di Dio - Dipartimento della pubblica accoglienza", firmati da un parroco
della provincia di Caserta.

Il lasciapassare celeste non ha valore sulla Terra - Un lasciapassare
certamente divino ma che sulla Terra non è servito a salvarle da una
denuncia a piede libero e, per una di loro, dalle manette. Lo speciale
documento, tuttavia, non doveva esser un falso ma un banale pezzo di carta
che i padri comboniani di Castelvolturno avevano rilasciato in occasione
della giornata mondiale del rifugiato, celebratosi lo scorso mese di giugno.
"Si tratta di un documento che non vuole avere alcuna valenza legale - ha
spiegato padre Giorgio Poletti, parroco di Castelvolturno e ideatore
dell'insolita iniziativa -. E' un gesto simbolico, che vuole fornire un
identità a persone che, per la loro condizione di clandestini non ce
l'hanno, che si sentono rifiutate. Ecco, questo permesso di soggiorno divino
dice loro che Dio li autorizza a vivere. E' una posizione evangelica, non
vuole provocare nessuno, anche se spesso crea qualche polemica".

In Italia migliaia di permessi fasulli con firma divina - Intanto è emerso
che di questi permessi celesti ne esisterebbero parecchi. Il parroco
sostiene di averne firmato circa 4.500 ad altrettanti immigrati che ora,
certi di avere un pezzo da novanta alle spalle, esibiscono questo documento
un po' in tutta Italia.