la notizia del 30 dicembre 2002 Tre tecnici
dell'Asl e tre infermieri del centro San Gregorio Magno IL LIBRO CHE VI CONSGILIAMO : Vestita di Nuvole, DI - MARIA SIMONA BELLINI, Sperling & Kupfer Editori, 1996, pp. 184,
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LA NOTIZIA DEL 28 DICEMBRE 2002 "Eva, prima bimba clonata
IL LIBRO CHE VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE John HarrisTorino, (Salone del libro) 24-05-1997"La clonazione ci renderà immortali?"SOMMARIO:
INTERVISTA:
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LA
NOTIZIA DEL GIORNO 26 DICEMBRE 2002 Raid israeliano nei Territori IL LIBRO CHE VI CONSIGLIAMO IL
CONFLITTO ISRAELE - PALESTINA
Noam Chomsky, insegna al MIT (Massachussets Institute of Tecnology) lingue moderne e linguistica. Esponente di spicco della sinistra radicale americana ha pubblicato fra l'altro: Il potere dei media (Vallecchi, 1994), Il club dei ricchi (Gamberetti, 1996), La fabbrica del consenso (Marco Tropea, 1998), Sulla nostra pelle (Marco Tropea, 1999). Linguaggio e libertà (Il Saggiatore, 2002). |
LA NOTIZIA DEL 21 DICEMBRE
2002 Rosy Bindi:
"Si assiste alla riapertura delle case-chiuse" IL LIBRO CONSIGLIATO : Isabel Pisano: "Io puttana, parlano le prostitute", Marco Tropea Editore A
Miroslava il suo boss ha detto che senza la prostituzione
lAlbania avrebbe fatto di nuovo bancarotta. Ci
sarebbero state altre rivolte, altre morti. «Un po
alla volta leconomia albanese si sta risollevando,
grazie a noi, sì proprio grazie a noi» ripete convinta
Miroslava: «Nessuno dieci anni fa avrebbe immaginato che
le albanesi potessero piacere così tanto agli
italiani». Il suo boss le dice che devessere
orgogliosa di ciò che fa per il suo paese, per i suoi
fratellini, per i genitori. «In Albania stanno riaprendo
negozi, alberghi, ristoranti, compagnie
dimport-export e questo grazie ai trafficanti che
prima mettono da parte un sacco di soldi con il nostro
lavoro sulle strade italiane e dopo tornano in patria ad
investire quanto guadagnato». Lalternativa era
lavorare per le imprese italiane che operano in Albania:
«Quando sono partita un operaio di una vostra fabbrica
di scarpe guadagnava 150 mila lire il mese e una donna la
metà. Non capisco perché in Italia vi meravigliate che
gli albanesi vengano qua e si diano tanto da fare per
guadagnare soldi velocemente. Ragazze come me prendono
ottocento mila lire, a volte anche un milione a notte, e
dovremmo restare in Albania a fabbricarvi scarpe o
camicie o vestiti per settantacinque mila lire il
mese?». |
la notizia del 19
dicembre 2002 Il garante della
concorrenza sarà sentito oggi in audizione IL LIBRO CHE VI PROPINIAMO : Karl R. Popper, Cattiva maestra televisione, (a cura di
Giancarlo Bosetti) I libri " Una democrazia non può esistere se non si mette sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto". Così Karl Popper, austriaco, filosofo della scienza e della politica, neopositivista e teorico del pensiero liberale, indica alcune ragioni della sua posizione radicalmente anti-tv. Il suo Una patente per fare tv è ormai un classico, che ha suscitato un dibattito inesauribile e oggi è più che mai attuale.Questo libro ne presenta un una nuova edizione, arricchita da un saggio introduttivo di Giancarlo Bosetti e dai testi di John Condry, Karol Woytila, Raimondo Cubeddu e Jean Baudoin. Tutti i contributi sono nel solco della denuncia di Popper a proposito della cattiva televisione, e delle sue riflessioni su come trasformare la potenza della Tv in uno strumento di crescita civile.
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Iraq, Martino annuncia:
"L'Italia fornirà le basi" - 18
dicembre 2002 il libro consigliato. William
Rivers Pitt, Ritter Scott Guerra all'Iraq. Tutto quello che Bush non vuole far sapere al mondo di William Rivers Pitt e Ritter Scott
UNA PICCOLA PERFETTA APOCALISSE Oggigiorno,
ogni abitante della terra La
leggenda del nodo di Gordio risale ai tempi di Alessandro
il Grande, il cui dominio, tra il 336 e il 323 a.C., si
estendeva sull'Asia Minore, la Siria, l'Egitto, Babilonia
e la Persia. Si racconta che Gordio, re della Frigia,
avesse fatto un nodo talmente complicato che nessuno era
in grado di scioglierlo. Un oracolo rivelò ad Alessandro
che l'uomo che fosse riuscito a disfare quel nodo era
destinato a conquistare l'Asia. Allora, sguainata la
spada, Alessandro recise il famoso nodo, risolvendo così
l'enigma con un fendente.
William
Rivers Pitt è
noto commentatore e saggista americano e insegna a
Boston.
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17 dicembre 2002 -
LA notizia di oggi riguarda i pacchi bomba inviati da
diversi giorni in diversi luoghi d'italia - l'ultimo alla
RAI - tutti regolarmente rivendicati dalla sigla - CCCCC
- un gruppo spagnolo anarchico vi presentiamo : Lo spirito del
terrorismo è un virus antiglobal |
16 dicembre -
2002 - MANIFESTAZIONE DEI NO GLOBAL A GENOVA - CONTRO
L'ARCHIVIAZIONE DELL'ASSASSINIO DI CARLO GIULIANI il libro che vi presentiamo : Collana: Documenti Storia Titolo: Il g8 di Genova Autore: Fabrizio Cicchitto Pagine: 290 - brossura Prima Edizione: Aprile 2002 Prezzo: 16,00 Così comincia "I fanatici e gli ideologi non sono mai ambigui o reticenti circa le loro idee, la loro visione del mondo o i loro obbiettivi. I fanatici e gli ideologi mentono sui fatti". In questo libro il lettore troverà la ricostruzione oggettiva di ciò che è accaduto a Genova, le intenzioni e i comportamenti di tutti i protagonisti, la descrizione precisa della tragedia annunciata e voluta, rappresentata dalla morte di un contestatore, Carlo Giuliani, in uno scontro con un carabiniere restato isolato, la vera storia del saccheggio alla città e degli attacchi alle forze dell'ordine. Le versioni contrastanti sugli interrogatori alla caserma di Bolzaneto e la perquisizione alla scuola Diaz. Ma soprattutto il lettore potrà conoscere i veri artefici della campagna di disinformazione su quello che realmente è avvenuto a Genova e la demistificazione seguita ai lavori della commissione parlamentare. Fabrizio Cicchitto, nato a Roma nel 1940, ha lavorato all'ufficio studi della CGIL, ha scritto articoli e saggi sulla situazione economica e sul sistema politico italiano collaborando ad Astrolabio, Mondo Operaio, La Giovane Critica.. E' stato parlamentare per tre legislature. Ha scritto L'Alternativa socialista (Marsilio), La DC nel primo ventennio (Marsilio), Dal Centro Sinistra all'alternativa (Feltrinelli), Il governo Craxi (Sugar), Il PSI e la Lotta Politica in Italia dal 1976 al 1994 (Spirali), "La disinformazione in Commissione Stragi"(Bietti 2002). Attualmente Vice capogruppo dei deputati di Forza Italia e rappresentante della stessa nella Commissione Parlamentare che ha indagato sui fatti relativi al G8 di Genova. |
ENZO BIAGI -
SI DIMETTE DALLA RAI - 15 DICE.2002 vi presentiamo il libro del grande giornalista - nel quale sono rAccolti i suoi interventi SCRITTI PIU' IMPORTANTI. Biagi, Enzo Cose loro & fatti nostri Rizzoli - Collana: Opere di Enzo Biagi Pagine 223 -
Formato 14x22 - Anno 2002 - ISBN 881787101X Prezzo
di copertina 15.00
Dall11 febbraio 1994 al 26 maggio 2002: otto anni della recente storia dItalia rivissuti attraverso gli interventi più significati di un cronista deccezione. Fedele al motto di Beumarchais che scriveva: «senza la libertà di criticare, non cè elogio lusinghiero; e soltanto i piccoli uomini hanno paura dei piccoli scritti», Enzo Biagi non esita a far sentire la sua voce su fatti e personaggi della società e della politica italiana. Lo scrittore e giornalista emiliano racconta, esterna opinioni, propone le sue riflessioni e non teme di prendere posizione in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da molteplici conflitti in campo politico, giudiziario e della libertà dinformazione.Cose loro & fatti nostri propone articoli e interviste apparse in quotidiani, riviste e nella striscia quotidiana Il fatto di Rai Uno. I pezzi raccolti nel volume sono distribuiti in tre sezioni, dedicate rispettivamente alla vita politica, ai fatti Rai e alle vicende che hanno toccato lautore in prima persona. Utili cronologie allinizio di ogni capitolo ricordano le vicende principali legate al tema trattato e permettono di cogliere successione e collegamenti tra i fatti. Tra gli argomenti del libro: il primo ministero Berlusconi, la sua caduta, linterregno di Dini, il buon governo dellUlivo di Romano Prodi, la presa del potere di Massimo dAlema, la stolta guerra civile allinterno del centrosinistra, il revanscismo di una destra che minacciava, in caso di vittoria, di «non fare prigionieri», il nuovo successo elettorale del Cavaliere di Arcore e la confusione in cui è precipitata lItalia. E inoltre riflessioni sulla Rai e la libertà di informazione insieme alle amare considerazioni personali di un giornalista che ha sempre osservato con animo libero lo svolgersi della vita pubblica italiana a ha sempre espresso chiaramente le proprie idee.
Note di Copertina "Il vero
giornalismo rimane una scoperta continua, un esercizio e
un'avventura intellettuale. Ed è per questo che si può
fare solo se si è indipendenti" (Abe Rosenthal,
direttore del New York Ttimes) Erano passati poco più di due anni da quando Silvio Berlusconi aveva comunicato la sua decisione di entrare in politica. Era stato annunciato, con uno stupefacente lancio mediatico, come l'inizio del "nuovo" e l'introduzione di un modo di governare che avrebbe amministrato l'Italia "come un'azienda". Ma, dopo un successo elettorale che aveva dell'incredibile, erano bastati pochi mesi - otto - per vedere il primo Governo Berlusconi dimettersi travolto dalle contraddizioni, dall'incapacità di mantenere le promesse fatte, dal conflitto con la magistratura, dal dissolversi stesso dell'alleanza di centrodestra. Enzo Biagi prima di esprimere un giudizio su questo tentativo aveva, come di consueto, aspettato che i fatti parlassero e, una volta visti i risultati, non aveva tardato a formulare un giudizio severo, in quanto una politica non fondata su rigorosi principi morali è fatalmente destinata a degenerare. I risultati di tutto ciò sono, oggi, sotto i nostri occhi. Mai l'imbarbarimento della vita pubblica è sceso a questi livelli, mai le forze politiche - che dovrebbero badare al bene del Paese - si sono cosi distinte in lotte intestine con un unico obbiettivo: quello di difendere un "particulare" imbarazzante per chi osservi con animo libero lo svolgersi della vita pubblica italiana. Questo libro raccoglie i più significativi interventi che il "cronista" Enzo Biagi ha dedicato dal 1994 a oggi a protagonisti e comprimari di questa storia confusa, non esitando a prendere posizione non per un'ostilità preconcetta, ma perché, come lui stesso afferma, "la colpa più grave sarebbe tacere quando invece la coscienza, e i fatti, ti impongono di parlare". Il primo ministero Berlusconi, la sua caduta, l'interregno di Dini, il "buon governo" dell'Ulivo di Romano Prodi, la presa del potere di Massimo D'Alema, la stolta guerra civile all'interno del centrosinistra, il revanscismo di una destra che minacciava, in caso di vittoria, di "non fare prigionieri", il nuovo successo elettorale del Cavaliere di Arcore e la confusione in cui è precipitata l'Italia. Non mancano anche riflessioni sulla Rai e la libertà di informazione e le amare considerazioni personali di un giornalista che non si è mai unito al coro degli adulatori e, infrangendo un triste costume nazionale, non è mai corso in aiuto del vincitore. Nel 1781 Beaumarchais scriveva: "Senza la libertà di criticare, non c'è elogio lusinghiero; e soltanto i piccoli uomini hanno paura dei piccoli scritti". Mai come oggi, in Italia, queste parole sono vive e attuali.
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14 DICEMBRE 2002 PALERMO - muore VERONICA - la bambina di cinque anni con il cuore da poco trapiantato. Aramini Michele, Di Nauta Silvana, Etica dei trapianti di organi, Paoline, Milano 1998, pp. 207,
L.24.000. Il volume affronta la
tematica dei trapianti, mostrando il valore non solo
terapeutico che questa pratica medica ha in sé. Dopo un
breve percorso storico-legislativo, la riflessione si
focalizza sul significato del dono interpersonale e lo
specifico valore che assume la volontà di donare organi.
Vengono esposte, inoltre, le condizioni etiche perché il
trapianto non diventi una terapia per soli ricchi o che
violi la libertà e l'integrità delle persone. Scola Angelo (a cura di), Quale
vita? la bioetica in questione, Mondadori, Segrate 1998,
pp. 415, L.32.000. Gli autori entrano in modo
particolare nel dibattito sulla bioetica, senza cercare
di indagare sugli sconvolgimenti dell'ingegneria genetica
ma semplicemente cercando di rispondere alla domanda:
quale vita? I contributi dei vari autori analizzano da
punti di vista diversi il fenomeno della vita. Si parla
così della specificità della vita umana con particolare
riguardo alla vita nella postmodernità e ai rapporti fra
biologia ed etica. |
13 DICEMBRE
2002 della notizia vi tiportiamo un breve sunto - il quale spiega che il governo di centro destra - vuole comunque controllare i libri di storia contemporanea che i ragazzi sul quale studiano i ragazzi-e delle scuole - e non ci spiega cosa vogliono cambiare : ROMA - Il ministero vigilerà
sull'insegnamento della storia. Non sul programma didattico, ma sulla
faziosità dei testi su cui studieranno gli alunni. La
storia, soprattutto quella contemporanea, dovrà essere
insegnata "secondo criteri oggettivi rispettosi
della verità storica", attraverso "l'utilizzo
di testi di assoluto rigore scientifico che tengano conto
di tutte le correnti culturali e di pensiero".
Questo è quanto prevede una risoluzione di Forza Italia,
vincolante per il governo, approvata dalla commissione
Cultura della Camera. per scrivere cosa ne pensate - giornale@namir.it il libro di oggi 12 dicembre 2002 che vi consigliamo - e' il seguente : [a cura di] - Salvo Vaccaro
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mercoledi' 11
diecembre 2002 - gli usa annunciano l'uso del nucleare
contro Saddam. Bracken Paul Fuochi a Oriente Corbaccio - Collana: Storica Pagine
XXXIII-181 - Formato 13,5x20,5 - Anno 2001 - ISBN
8879724118 Prezzo di vendita: 14.46 Note: IL SORGERE DEL POTERE MILITARE ASIATICO E LA SECONDA ERA NUCLEARE Caratteristiche: brossura Note di Copertina ""Fuochi
a Oriente" è un antidoto efficace, provocatorio e
informato contro la mentalità occidentale del dopo
guerra fredda. Manda in frantumi il nostro compiacimento
e stabilisce le regole di un dibattito politico
intelligente nel nuovo millennio" (John le Carré) Prefazione / Introduzione Negli ultimi
duecento anni il mondo è stato modellato dalla realtà
del predominio militare dell'Occidente. Come agenti del
potere nazionale le cannoniere sono state rimpiazzate
dagli aerei da guerra e questi a loro volta da missili,
satelliti e computer, ma tutti questi mezzi fino a ieri
sono stati monopolio dei paesi europei e nordamericani.
Adesso il monopolio è finito. Entro i prossimi dieci
anni missili in grado di portare testate atomiche o armi
biologiche saranno alla portata di almeno dodici nazioni
asiatiche, da Israele alla Corea del Nord e il mondo che
l'Occidente ha conosciuto, un mondo costruito in parte
secondo i suoi, interessi, cambierà in maniera drastica.
L'argomento di questo libro è capire se questo
cambiamento sarà un cambiamento catastrofico. |
martedi' 10
dicembre 2002 - operai fiat licenziati - libro
consigliato NON FIAT di LORIS CAMPETTI edito dalla cooper - 2002 - 128 pagine. In questa fase la Fiat ha attirato nuovamente l'attenzione su di se e giunge a proposito il libro di Loris Campetti "Non Fiat, come evitare di svendere l'Italia", Cooper Castelvecchi. Si tratta di un libro in grado di introdurre anche il neofita in quel mondo particolare che è il conflitto di classe visto dal punto di vista degli operai. Non il conflitto di classe in generale ma nell'ambito della più grande azienda italiana - la Fiat -, della più grande fabbrica d'Europa - Mirafiori - e della città che ospita la sede dell'azienda e della fabbrica: Torino.
Un libro quindi che si legge tutto di un fiato, e che affronta di petto le due questioni che sono sul tappeto oggi. In primo luogo si pone la domanda se val la pena salvare la Fiat? Campetti risponde di si in modo netto avendo ben chiaro la necessità di mantenere nel paese un apparato industriale degno di questo nome. Un apparato industriale cioè in grado di operare sul terreno dell'innovazione e della ricerca e di non competere solo sul terreno della compressione del costo del lavoro e dei diritti. Campetti afferma con chiarezza che questa possibilità non può essere affidata alla Fiat ma deve passare per l'intervento pubblico dello stato. A sostegno di questa tesi, oltre a quelle più conosciute e ben note ai lettori di questo giornale, ci segnala e descrive nei particolari la crisi organica della Fiat e del suo apparato di comando.
In questa prospettiva Campetti non si chiude in un orizzonte subalterno all'industrialismo padronale, indifferente al prodotto. Affronta di petto il nodo del prodotto auto, ponendo la questione della mobilità come punto centrale verso cui riorientare la produzione, sia migliorando sul piano ambientale il prodotto auto, sia proponendone un superamento del suo carattere di merce "privata", sia ponendo il tema dell'integrazione tra trasporto collettivo e trasporto individuale. La salvaguardia del settore industriale attraverso l'intervento pubblico è quindi ben intrecciata con la necessità di una riconversione dell'industria medesima per mettere al centro la soddisfazione del bisogno di mobilità in termini ambientalmente compatibili. Un libro da leggere ora, utile per sostenere discussioni, intervenire nelle assemblee e costruire consenso attorno alle lotte dei lavoratori Fiat. Un libro, come si evince da quanto sopra esposto, in forte sintonia con le proposte avanzate da Rifondazione Comunista che però - ahimè - non viene nemmeno citata. Una lacuna, prima che politica informativa, che poteva essere evitata. Sarà per la prossima volta? |