LA NOTIZIA 1 febbraio 2003 Bilancio Auditel del 2002, Italia 1 supera Raidue LA FACCENDA era chiara a tutti - chi di noi continua a vedere la RAI dichiaratamente di destra ? e la destra che affermava di avere cultura quale capacita' sa mettere in campo attraverso quei tg1 - tg2 - che parlano per ore della moda ? malgrado tutto cio' ecco un bel libro sull'auditel - come funziona e quali errori. LA FAVOLA DELL'AUDITEL
EDITORI RIUNITI Un libro finalmente coraggioso e ben documentato questo "La favola sullAuditel" (Editori Riuniti) su uno degli eterni "affaire" poco chiari e irrisolti della vita nazionale e del nostro sistema di telecomunicazioni. In quanti si saranno chiesti, magar in cuor loro, in questi anni, se i rilevamenti sullascolto televisivo dellAuditel fossero o meno, e se sì fino a che punto, credibili. La Gisotti, giornalista di Radio Vaticano, non ha mai nascosto il suo completo scetticismo in materia. Nel libro motiva ogni sua perplessità, legandola a fatti precisi e a dichiarazioni di stessi "telespettatori campione" muniti in casa del misteriosissimo meter. Alla fine si giunge, attraverso anche una serie di ragionamenti e di citazioni da interventi in pubblico di personaggi del settore e da articoli di stampa (non molti, ma accesi) usciti in questi anni, che forse questo sistema di rilevamenti statistici andrebbe rifondato. Fa acqua da tutte le parti. Serve solo alle sei televisioni pubbliche e private più importanti per conservare i loro introiti pubblicitari a dispetto di altri potenziali concorrenti o aspiranti tali. Eppure nessuno vuole saperne di intervenire in merito e di sollecitare la soppressione di un servizio non certo utile alla maggioranza degli italiani e per giunta pagato da Rai e Mediaset e dalle grandi agenzie pubblicitarie. Siamo alle solite: strumenti democratici che dovrebbero servire a tutti vanno a curare solo molto poco nobili interessi oligarchici. Prefazione di Giulietto Chiesa. Da leggere e diffondere, nellinteresse generale. |
la
notizia : 3 febbraio 2003 La tragedia in
fase di atterraggio, la navetta si è disintegrata il libro che vi consigliamo GORDON
COOPER Gordon Cooper, uno
degli astronauti della Mercury Sette, ha fatto parte
della élite di piloti militari ed è stato anche
lultimo americano a volare da solo nello spazio.
Durante quel viaggio, risalente a quasi 40 anni fa, non
riscontrò la presenza di intelligenza extraterrestre, ma
scoprì un profondo senso di fede personale. Ultimamente
Cooper ha dichiarato che tutte le storie riguardanti suoi
presunti incontri con ET erano false, ma ha confermato di
avere vissuto un"esperienza fuori dal
mondo" mentre era in volo su un aereo nel periodo
della Guerra Fredda con la Russia. "Vedevamo quei
velivoli, molto più alti e veloci di noi, e non potevamo
raggiungerli con i nostri aerei. Non sapevamo a quale
livello di avionica si trovasse allora la Russia, quindi
poteva trattarsi di un aereo avanzato che stavano
costruendo, o di un UFO". Dallepoca di quel
volo Cooper ha cominciato a credere fermamente
nellintelligenza extraterrestre. Il suo nuovo
libro, Leap of Faith, an Astronauts Journey into
the Unknow, racconta la sua esperienza. Cooper aggiunge
che aver visto la Terra dallalto ha cambiato la sua
vita. "Credo che sia una delle esperienze più
sconvolgenti che abbia mai vissuto. Ti rendi conto di
essere una piccolissima parte di questo enorme universo
creato da Dio e ti senti minuscolo". |
LA NOTIZIA DI OGGI 5 FEBBRAIO 2003 Sì alla
sospensione condizionata dell'esecuzione di 3 anni della
pena IL LIBRO CHE VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE Repressione o recupero? Un libro di Vincenzo Guagliardo Dei dolori e delle
pene Già Brecht aveva richiamato l'attenzione sulla sottile differenza tra chi le "banche le fonda e chi le sfonda", cogliendo una verità che risuonerà più volte nelle rivolte sociali e politiche del Novecento: criminale è chi condanna gran parte degli uomini all'alternativa tra la miseria dell'esclusione o l'esclusione dell'asservimento. Fu
l'antiautoritarismo degli anni Sessanta e Settanta con la
sua critica Poi più nulla, anzi il contrario. Nel volgere al tramonto il secolo sembrò volersi rivoltare contro se stesso, quasi a vendicarsi delle aspettative sollevate e tradite; gli strumenti del sistema penale divennero altrettante armi per quella "controriforma" che invaderà l'immaginario collettivo di magistrati difensori della patria, pionieri di quella cultura della penalizzazione che ha colonizzato i territori del nuovo millennio. Disagio
giovanile, culture e comportamenti sociali, proteste e
L'ultimo
libro di Vincenzo Guagliardo, Dei dolori e
delle pene - Saggio E' un viaggio
attraverso la sofferenza legale quello che ci propone,
Quello del
sistema penale non è solo un fallimento
"relativo" a Questi numeri
raccontano drammaticamente di un universo totalitario in
Ma ben più
grave è la crisi del sistema penale se la si confronta
con Ormai è
l'Inquisizione che parla, attraverso la reclusione non si
Riprendendo
l'idea di Bruno Bettelheim dello "stato di massa
Pietro
Fumarola, curatore del libro, ci restituisce nelle sue
"Note" il peso del condizionamento
"giudiziario" che grava sulla vita politica e
Si arriva
così a "trasformare la funzione giudiziaria in
funzione poliziesca". Una trasformazione che ha
lasciato un segno indelebile sino al punto che, come
afferma Fumarola: "l'identificazione tra consenso
alla giustizia penale e quello ai partiti politici è
ormai in Italia quasi un dato La denuncia
di Guagliardo quindi non si ferma di fronte alla soglia
del Proprio per questo il suo urlo di dolore non è solo quello di una "nazione" ferita, affranta, vinta che accusa la società del crimine peggiore che si possa commettere: quello contro il genere umano. Il "popolo delle carceri", drappello invisibile di quell'esercito in rotta di uomini battuti da una "modernità" che li sospinge ai margini della dignità e del lecito, attraverso le parole di Guagliardo sottolinea i limiti di una concezione stravolta del diritto che ci costringe a fare i conti con i frutti avvelenati di una società malata di giustizialismo. La stessa "cultura della riforma" ne esce malconcia alla luce delle nuove forme di violenza e di arbitrio che vanno ogni volta inevitabilmente ad aggiungersi alle vecchie. E' il caso della Gozzini; approvata nel 1986 come riforma della legge penitenziaria, fa perno su quella stessa premialità del trattamento introdotta nella cultura giuridica dallo stravolgimento emergenziale. "Pene più alte, discrezionalità totale, aumento della sofferenza psichica legata sia alle umiliazioni da pretesa collaborazione che all'incertezza della pena, raddoppiamento del numero dei prigionieri 'classici' dopo l'invenzione delle pene alternative portate dalla Gozzini!: questo è il caso del sistema penale italiano, un caso di 'perversione positivista' che è arrivato alla pretesa di cambiare la classe dirigente italiana; un'illusione certo, ma che è servita tuttavia a diminuire le libertà... L'intero movimento abolizionista dovrebbe assumere come esempio il caso italiano per riflettere su se stesso, per capire più in profondità l'anima del sistema penale, le sue perversioni. Questa
riflessione potrebbe aiutare a inventare una politica
dell'abolizionismo che in Italia dovrebbe anzitutto
ottenere, |
la notizia di oggi L'annuncio
dell'Istituto Roslin dove il mammifero era stato clonato
nel 1996. Da tempo l'animale soffriva per una malattia
polmonare il libro che vi consgiliamo di leggere : SYLVIE COYAUD Il diario dell'uomo che creò Dolly La storia veritiera, e tutt'altro
che trionfalistica, di uno dei più straordinari
esperimenti biologici Ian Wilmut, Keith Campbell e Colin Tudge, "The Second Creation. The age of biological control, by the scientists who cloned Dolly", Headlines Press, Londra, Farrar, Strauss and Giroux, New York, pagg. 362, s.i.p. La pecora Dolly ha 4 anni, 6 figli fatti
all'antica e un paio di biografie, però The
Creation resterà attuale e utile
finché si discuterà della liceità di fare ricerca con
cellule prelevate da embrioni. Il libro è scritto a
volte da Wilmut e Campbell insieme, a volte un capitolo
per uno, e Colin Tudge, uno scrittore di divulgazione,
cuce il tutto con pezze descrittive e raccordi
cronologici. Bill Richtie l'altro protagonista, non
interviene ma è molto citato. |