DA - LA REPUBBLICA
Ecco il vertice
Rai ROMA - Paolo Mieli è il nuovo presidente
della Rai. Sarà eletto dal nuovo consiglio di
amministrazione dell'azienda che è stato appena nominato
dai presidenti del Senato Marcello Pera e della Camera
Pier Ferdinando Casini. Oltre a Mieli, giornalista e
storico, attuale direttore della Rizzoli, faranno parte
del cda lo storico Giorgio Rumi, il giornalista Marcello
Veneziani, il sociologo Francesco Alberoni e il professor
Angelo Maria Petroni, direttore della scuola superiore
della pubblica amministrazione. "E' una soluzione che va nel senso di
quanto avevamo già annunciato - aggiunge Pera - con
persone di alto profilo e rilievo culturale, e siamo
convinti che ciò garantisca l'equilibrio, il pluralismo
e l'efficienza di cui ha bisogno l'azienda". Il
presidente del Senato ricorda poi la presenza di un
garante "appartenente" all'opposizione. Appunto
quel Paolo Mieli indicato oggi nella rosa di tre nomi
(gli altri erano Eco e Fabiani) proposta da Fassino e
Rutelli per la presidenza di viale Mazzini. ----------------------------------- DA - LA REPUBBLICA
Rai, ecco chi
sono ROMA - Ecco un breve profilo dei cinque nuovi
consiglieri di amministrazione della Rai attuale direttore editoriale di Rcs, è nato a
Milano nel 1949, ha frequentato il classico a Roma al
Liceo Tasso e si è poi laureato all'Università La
Sapienza discutendo una tesi sul fascismo con Renzo De
Felice, al cui fianco, negli anni Settanta, ha svolto
un'intensa attività didattica. Da giornalista, sempre
negli stessi anni, ha lavorato prima a L'Espresso,
poi a Repubblica,
infine a la Stampa,
di cui è diventato direttore nel 1990. Dal 1992 al 1997
ha diretto Il Corriere della Sera.
Ha pubblicato molti volumi, tra cui quelli sulla storia
della sinistra italiana, come "Litigio a
sinistra", "Storia del partito socialista negli
anni della Repubblica", e "Le storie la
storia". Ha collaborato alle riviste Storia
contemporanea, Tempi
moderni e Mondoperaio. sociologo, saggista e editorialista del Corriere
della Sera, è nato a Piacenza il 31
dicembre 1929. Dopo la laurea in Medicina a Pavia, ha
studiato psicoanalisi e poi statistica con Giulio
Maccacaro. Libero docente di Psicologia nel 1962, di
Sociologia nel 1963, nel 1964 è diventato professore
ordinario di Sociologia alla Cattolica di Milano. Ha
insegnato poi a Trento, Catania, Losanna, alla Statale di
Milano e dal 1986 è allo Iulm, di cui è stato anche
rettore. Tra le sue opere più note, "Innamoramento
e amore" (1979), tradotta in 22 lingue;
"L'amicizia" (1984); "L'erotismo"
(1986); "Il volo nuziale" (1992); "Ti
amo" (1996); "Il primo amore" (1997).
Negli ultimi anni si è occupato di sociologia della
morale applicata ("L'ottimismo", "Abbiate
coraggio", "Le sorgenti dei sogni",
"La speranza"). E' stato, tra l'altro, membro
del Binational Committee Social Science Research e
presidente dell'Associazione italiana di sociologia; ha
fondato il Crs, un istituto di ricerca per la previsione
dei fenomeni culturali e sociali, e l'Istur per lo studio
del turismo e delle differenze culturali. Angelo Maria Petroni è professore ordinario di sociologia
all'università di Bologna e direttore della Biblioteca
della libertà. Membro del consiglio generale della
compagnia Sanpaolo è anche responsabile del dipartimento
politiche istituzionali europee di Forza Italia. Nel 2001
è stato nominato direttore della Scuola Superiore della
Pubblica Amministrazione e successivamente riconfermato
(dicembre 2002) consigliere di Cinecittà Holding.
Collabora infine a il quotidiano Il
Tempo. nato nel 1928 a Milano, insegna Storia
contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università Statale di Milano. E' uno dei più
autorevoli storici di area cattolica e la sua
specializzazione, come campo di indagine archivistica, è
quella in storia sociale della carità. Si è occupato,
in numerosi lavori, di storia delle relazioni
internazionali in età moderna e contemporanea, della
realtà milanese e lombarda fra antico regime e società
industriale, del cattolicesimo politico e sociale in
Italia, con grande attenzione allo sviluppo della cultura
religiosa ed alla formazione della coscienza nazionale. giornalista, editorialista, ma anche studioso di filosofia e storia politica, è nato 47 anni fa a Bisceglie. Appassionato di politica e filosofia fin dagli anni dell'adolescenza, Veneziani è direttore editoriale della rivista Il Borghese, storica testata della destra italiana, oltre che editorialista del Giornale e del Messaggero. Ha fondato il settimanale l'Italia e lo Stato. Ma di questi giorni è anche l'esordio in video e proprio sulla Rai (con la quale già collaborava) con la conduzione del programma "Oblò", in onda il sabato e la domenica su RaiDue alle 19.45, con l'obiettivo di occuparsi di "temi di cogente inattualità ". Saggista apprezzato, Veneziani è da sempre particolarmente attento alle questioni politiche, ed è considerato uno degli intellettuali di spicco della destra. ------------------------------- DA - IL CORRIERE DELLA SERA Nuovo Cda Rai: i commenti Gavino Angius, capogruppo Ds al Senato «Mi sembra ci
troviamo di fronte a una soluzione squilibrata che ci
lascia piuttosto perplessi al di là del profilo
individuale delle singole persone. Ci auguriamo che il
nuovo direttore generale possa offrire quelle garanzie di
effettivo rilancio del servizio pubblico radiotelevisivo
e di pluralismo dell'informazione tante volte invocato
dal presidente della Repubblica». egretario dei Radicali (Margherita), ex presidente del Senato portavoce di Forza Italia segretario dell'Udc deputato di An responsabile informazione di An presidente dei senatori di Forza Italia segretario Ds coordinatore dell'Ulivo ----------------------------- DA - L'UNITA' La Rai ha un
nuovo Cda: Mieli, Alberoni, Veneziani, Petroni e Rumi La decisione è stata presa dopo che l'Ulivo aveva fatto i nomi di Fabiano Fabiani, Paolo Mieli, Umberto Eco, superando le riserve delle prime ore, rispetto alla proposta dei presidenti di Camera e Senato per un presidente Rai riferito all'opposizione e sceglie di indicare tre nomi. «Personalità di alto profilo, in grado di dare autorevolezza al ruolo che devono ricoprire e che per personalità competenza esperienza, possono essere garanzia, in primo luogo di autonomia dell'azienda, di rilancio della Rai e di pluralismo nella conduzione dell'azienda» ha spiegato il segretario dei ds Piero Fassino. «Abbiamo proposto un grande intellettuale - ha detto Fassino riferendosi a Eco - che è uno dei più grandi romanzieri di questo paese e che da sempre si occupa di comunicazione. Fabiani, un manager di Stato che ha svolto gran parte della sua attività proprio nella Rai e infine l'ex direttore della Stampa,del Corriere della sera e attuale direttore della Rizzoli. Tre personalità significative - ha aggiunto - che ci sembrano bene possano assolvere a quella funzione che consente alla Rai di guardare al proprio futuro con maggiore sicurezza». «Noi crediamo di aver dato un contributo molto serio - ha sottolineato il leader della coalizione Francesco Rutelli - non una postazione ai partiti, ma a personalità di prim'ordine» -------------------------------------
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