Michele Santoro vince il primo incontro con la RAI - ma questi vertici che non vogliono abbandonare le proprie poltrone, potrebbero ricorrere alla giustizia per prolungare i tempi e far slittare il ritorno del grande giornalista sulle rete RAI in un futuro remoto. attendiamo tutti che questa battaglia per la LIBERTA' D'INFORMAZIONE si vinca - e vi invitiamo - perche' le nostre firme sono valse a qualcosa, di inviare un nuovo messaggio a questa RAI - a questa prepotenza e a questa dirigenza che ridotta a soli due uomini intende ancora farci vedere cio' che piu' non ci piace.

BERLUSCONI SILVIO - rivolgendosi ad una giornalista della RAI che gli chiedeva un commento su una notizia, gli ha detto di rivolgersi al giornalista di MEDIASET al quale l'aveva da poco concessa - finendo con l'affermare - TANTO A VOI VI INGLOBIAMO TUTTI.

per inviare un vostro commento sulla RAI ATTUALE e sulle trasmissioni piu' brutte che vi sono capitate di vedere - email giornale@namir.it INTERVENITE COME NON MAI.

al solito pubblichiamo tutto.

per tornare all'hom page di namir

http://utenti.lycos.it/namirnamir

oppure

http://artenamir.interfree.it

Il tribunale del lavoro di Roma accoglie il ricorso del conduttore
"L'azienda deve rispettare il contratto e affidargli tv di attualità"
Santoro vince la causa
"Deve lavorare in Rai"
Euforia nella redazione di Sciuscià

ROMA - Michele Santoro deve tornare a lavorare per la Rai. Stavolta a chiederlo non è l'opposizione, e nemmeno qualche illustre opinionista. Stavolta è un ordine della magistratura. Che ha accolto il ricorso presentato dal conduttore. Un ricorso in cui veniva richiesto "il reinserimento nell'attività lavorativa".

Il caso era finito al Tribunale del lavoro in ottobre, al termine di una estate trascorsa in roventi polemiche tra il giornalista (messo in parcheggio dal direttore di RaiDue Antonio Marano) e i vertici di viale Mazzini. Polemiche seguite alla - criticatissima - presa di posizione di Berlusconi il quale, durante un viaggio ufficiale a Sofia, aveva chiesto la soppressione dei programmi di Santoro, Biagi e Luttazzi.

Così, dopo settimane e settimane di botta e risposta con Saccà e Baldassarre, e l'alternarsi di schiarite e scontri, il giornalista decide la strada giudiziaria. Alla vigilia della prima udienza il Consiglio di amministrazione della Rai tenta una riconciliazione in extremis, ipotizzando (ma senza concretizzare) nuovi incarichi per la redazione di
Sciuscià. Si parla della realizzazione di documentari non legati all'attualità. Alla fine le posizioni restano distanti. E la parola passa ai giudici. Che stamattina hanno dato ragione a Santoro.

La Rai deve "adibire" Michele Santoro "alla realizzazione e alla conduzione di programmi televisivi di approfondimento dell'informazione di attualità". Così recita il primo passo della sentenza emessa dal giudice del Tribunale del lavoro di Roma, Massimo Pagliarini. In sostanza il provvedimento (che è immediatamente esecutivo), chiede all'azienda di rispettare il contratto firmato nel 1999, vale a dire quello di assunzione al rientro a viale Mazzini dopo il "trasloco"' a Mediaset.

Atmosfera di euforia nella redazione di
Sciuscià: "Abbiamo vinto", esulta Sandro Ruotolo. E Santoro annunciando una conferenza stampa, dice che "hanno vinto quelle migliaia di cittadini che hanno firmato a nostro favore, e quei milioni di telespettatori che vogliono rivedere il nostro programma".

Una vittoria che non si è trasformata in un trionfo solo perché il giudice ha rigettato il secondo ricorso presentato dal conduttore. Quello contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Il giudice ha respinto la domanda - spiega l'avvocato di Santoro, Domenico D'Amati - con cui si chiedeva di ordinare al premier di astenersi da ogni comportamento diretto ad impedire il suo impiego dentro la Rai". Il motivo - è sempre D'Amati a spiegarlo - sta nel fatto che si è ritenuta "non provata l'attualità della condotta attribuita al premier". Non risulta, insomma, che dopo le dichiarazioni di Sofia Berlusconi abbia continuato a chiedere che Santoro non lavorasse.

Ora si tratta solo di capire cosa ha intenzione di fare il vertice Rai. O meglio, ciò che resta del vertice dopo le dimissioni di Zanda, Donzelli e Staderini. I Ds e la Margherita già chiedono di restituire a Santoro i suoi spazi nel palinsesto. Del resto il provvedimento del Tribunale è immediatamente esecutivo. Ma viale Mazzini può fare ricorso. La sfida, insomma, non è ancora finita.

(9 dicembre 2002)