MICHELE
SANTORO volevo farvi sentire il silenzio.... ma abbiamo questa sera troppe cosa da dirci per prolungarmi in questo ascolto.... bisogna sentire il silenzio... bisogna sentire come taglia l'anima... perche' e' una dimensione importante della nostra vita..... se noi scegliamo di stare zitti... ricordiamo e riflettiamo ed entriamo in contatto con quello che noi siamo veramente .... con la nostra natura pietrosa, la pietra alla quale e' ancorato L'IO di ognuno di noi. ma se il silenzio ti viene imposto... se il silenzio e' una imposizione ... allora e' una violenza indescrivibile. ci sono molte violenze piu' gravi... le torture ... i bambini che restano vittime della pedofilia... il silenzio e' una strana violenza... perche' se noi vediamo che a qualcuno di noi viene impedito di esprimersi ad alta voce e' come se un pezzo di ogni persona venisse tagliata e limitata... direi che il silenzio e' insopportabile e io trovo insopportabile che ENZO BIAGI non possa essere come sempre nelle case di tutti gli italiani... - applausi - lo trovo insopportabile perche' non si puo' celebrare un sondaggio senza che gli italiani dicono .... e' il giornalista piu' autorevole... quello che noi preferiamo... lo trovo insopportabile perche' le sue trasmissioni non sono terminate per mancanza di pubblico.... lo trovo insopportabile perche' intorno ad ENZO BIAGI noi abbiamo incardinato l'idea stessa del servizio pubblico della rai.... e pensare che in questo momento biagi non possa affacciarsi dal televisore nelle case degli italiani e' vergognoso per tutti noi... prima di tutto per i giornali che si dicono liberali... il corriere della sera... la stampa... non possono accettarlo e non devono accettare che ci siano pezzi di pubblico ... giornali che andavano in edicola o in televisione... pezzi di industria culturale che il pubblico sceglieva... giornali che seguiva con affetto .... che oggi deve sentirsi dire....... QUESTO GIORNALE NON C'E'. e perche' non posso piu' trovare in edicola il mio giornale preferito... il mio conduttore preferito... COLUI AL QUALE SENTO DI VOLER VINCOLARE UN PEZZO DELLA MIA OPINIONE .... perche' l'opinione pubblica esiste fin quanto esistono giornali che danno forma a questa opinione pubblica. il passo successivo che noi dobbiamo fare e' pensare che non e' stato tolto solamente biagi che non e' stato tolto solo sciuscia'.... ed io che ho fatto televisione per tanti anni e non trovo insopportabile l'idea di non esserci... trovo IGNOBILE ... non mi viene altro... vedere che le persone che hanno lavorato con me per tanti anni... gente conosciuta in tutta europa - come RUOTOLO - IACONA - MARIA CUFFARO ...reporter che sono tra i migliori fra la scena del giornalismo italiano... sono impediti nel fare il loro lavoro... cioe' MUTILATI NELLA LORO DIGNITA' PERSONALE... - applausi - ma quello che vorrei fosse chiaro AL CORRIERE DELLA SERA - ALLA STAMPA - A MENTANA A COSTANZO... quello che vorrei fosse chiaro a tutti e' che attraverso queste persone messe a tacere si e' messo a tacere un pezzo di opinione pubblica... si e' messo a tacere un pezzo di quel mondo che trova la guerra INSOPPORTABILE ... e che aveva in quelle trasmissioni l'occasioni per poterlo dire... e io dico che bisogna INFRANGERE QUESTA BUGIA - del racconto piatto... che va bene a tutti... perche' abbiamo vissuto l'esperienza di SAN GIULIANO e abbiamo visto che cosa significa avere dei bambini sotto le macerie.... ogni persona di noi ha sentito... nelle proprie case ... di dover fare qualcosa... di tirare via una pietra... di dare un pezzo della sua pensione per poter RICOSTRUIRE UNA SCUOLA... e questo lo abbiamo sentito perche' le telecamere a SAN GIULIANO erano poste in maniere da trasferirci la sofferenza di quei bambini. E ALLORA QUANDO CI SARA' UNA GUERRA SU BAGDAD ... quando le telecamere non ci saranno dalla parte di quei bambini che saranno uccisi in questa guerra... quando nelle case non potra' arrivare l'odore di quella guerra... il sapore di quella guerra la RESPONSABILITA' DI QUELLA GUERRA... io non dico che sia giusta la guerra o che sia sbagliata... dico che pero' VOGLIO SENTIRE NELLA MIA CASA TUTTI GLI ODORI DI QUELLA GUERRA PER PRENDERE UNA POSIZIONE per poter decidere se e' giusta o se sbagliata... invece quello che si sta facendo e' di tagliare dal video quelle telecamere che mi restituirebbero quell'odore... e questo vale anche per l'articolo 18 per i diritti che questo ha riportato in scena... e per questo.... ringrazio l'uomo che sta alla mia sinistra SERGIO COFFERATI. - applausi - lui ne ha fatto una battaglia centrale - e mi sono reso conto - di come esista nel ventre di questo paese - tra quelli che lavorano in quelli che sentono la produzione come un loro dovere primario... una sensibilita'... che si e' materializzata quando quelle telecamere sono arrivate davanti alle fabbriche e soprattutto quando le telecamere si sono spostate sui giovani che avevano fatto l'esperienza della flessibilita' e che non negavano l'importanza di quella esperienza. perche' badate la televisione e' come era il teatro nell'antica grecia... all'improvviso un'attore prende la scena - UN'ATTORE VI PARLA - all'improvviso la faccia di un giovane entra nelle vostre case... e voi sentite che tutto quello che ci hanno detto sui diritti e della contraddizione tra padri e figli - tra flessibili e impiegati a tempo pieno... NON E' VERO ...non ci sono.... E' FALSA... perche' i giovani sono in prima fila oggi.... a dire che L'ARTICOLO 18 NON SI TOCCA. - applausi - noi dobbiamo ricostruire una visione del lavoro e della nostra funzione che non e' piu' INDIFFERENTE ... RIFIUTARSI CIOE' DI DIRE CHE LA FABBRICA APPARTIENE SOLTANTO ALL'IMPRENDITORE... come io RIFIUTO di dire che la mia azienda RAI... appartenga ad un partito politico che ha vinto le elezioni... l'azienda nella quale lavoro e' anche mia e' una cosa che io sento come parte della mia vita... e separarmi DA QUESTA AZIENDA - DAL MIO LAVORO... E' SEPARARMI DA UN PEZZO DELLA DIGNITA' DELLA MIA VITA... CI HANNO RACCONTATO la favola che per cambiare questa realta' bisogna sacrificare la DIGNITA' E LA RETRIBUZIONE DEL LAVORO DIPENDENTE.... guardate il resto del mondo ... ci avete detto che con i fondi delle pensioni saremmo diventati tutti piu' ricchi ? e adesso in america cosa succede con questi ? sono tutti flagellati dai crolli in borsa... quale certezze potranno avere i lavoratori per il futuro in questa situazione economica... ed in giappone che non riesce piu' ad uscire da una crisi avvitata su se stessa di una economia diventata solo FINANZA... io dico cheb isogna tornare in dietro con la moviola e immaginare le vicende della FIAT... MA CHI HA PARLATO DI QUEI modelli automobilistici che oggi ci dicono tutti sbagliati ? ... quali articoli giornalistici hanno criticato i modelli della FIAT ?... la crisi della FIAT non e' una crisi monopolistica... ma e' crisi CULTURALE - e' crisi dell'informazione.... perche' attenuare l'informazione con i mezzi di comunicazione potenti che ha la fiat ... non e' servito alla FIAT - non e' servito a dargli una lunga vita e un futuro diverso... e mettere il lavoratore in condizione di non poter dire nulla sul futuro della sua fabbrica... di non poter spendere una voce per consigliare come si possono fare le macchine... NON E' UNA COSA BUONA... se tutto diventa costrizione... se e' una TRAPPOLA .... per creare un futuro con disaffezione al proprio lavoro... questo non e' dignitoso ma in contrasto con le idee che ci hanno fatto diventare grandi dall'800 ad oggi e che hanno costruito la liberta' delle societa' occidentali. ECCO QUELLO CHE VOGLIO DIRE SU BERLUSCONI... si dice di noi che porremmo sulla questione... una questione morale... e' falso... io non credo che noi solleviamo per quanto riguarda SILVIO BERLUSCONI ... una questione morale... NO NON LA PONIAMO... per quanto mi riguarda non pongo neanche una questione di CONFLITTI D'INTERESSI perche' trovo questo estremamente secondario nel discorso che noi facciamo... BERLUSCONI E' UNA GRAVE QUESTIONE ISTITUZIONALE DEL NOSTRO PAESE... non e' una questione MORALE... la televisione e' fondamentale per formare l'opinione dei cittadini... ci sono 3 MILIONI DI PERSONE - che usano solo questa come nuovo mezzo di comunicazione...non hanno neanche il telefonino... ci sono OTTO MILIONI DI PERSONE ...CHE USANO QUASI ESCLUSIVAMENTE LA TELEVISIONE PER FORMARSI UN'OPINIONE sociale e politica ... c'e' la meta' cioe'... della popolazione italiana... che si forma prevalentemente con la televisione la propria idea... E ALLORA NOI CI TROVIAMO DI FRONTE AD UNA VIOLAZIONE COSTITUZIONALE con un signore che possiede tutto il potere che possiede berlusconi .... che sottolinea almeno tre aspetti... ATTACCA LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE METTENDO IN DISCUSSIONE LA SEPARAZIONE DEI POTERI CHE CI DEVONO ESSERE TRA CHI FA INFORMAZIONE E CHI COSTRUISCE IL GOVERNO DEL PAESE. METTE IN DISCUSSIONE IL PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA DEI CITTADINI CHE DEVONO ESSERE MESSI IN CONDIZIONE DI DECIDERE LE SORTI DEL LORO PAESE SUL PIANO ECONOMICO. E SOPRATTUTTO VINCOLA LA LIBERA CONCORRENZA L'IDEA DI MERCATO CHE LA NOSTRA COSTITUZIONE METTE ALLA BASE DEI SUOI PRINCIPI. ci sono tre violazioni... io credo... che non si possa sfuggire al problema delle riforme ma che si debba dire con chiarezza che c'e' una prima grande riforma ISTITUZIONALE da operare in questo paese.... la separazione del BERLUSCONI POLITICO DALLE SUE TELEVISIONI. - grande applauso -. |