la notizia di oggi 23 dicembre 2003

In quasi tutte le città è partita la precettazione
La situazione sta tornando lentamente alla normalità
Trasporti, a Genova bus fermi tutto regolare a Roma e Milano
Liguria, dipendenti si autotassano; Torino, strappate tessere sindacali

IL LIBRO CHE VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE

NOTTURNO BUS

di RIGOSI GIAMPIERO

casa editrice einaudi - anno 2000

Un romanzo ambientato in una Bologna cupa e notturna, un noir che procede con un rapido alternarsi di sequenze, una trappola spietata come la tela di un ragno, una storia intricata, dipanata con la padronanza di un maestro del genere: mentre la città, dal finestrino di un tram, prende la forma di un magico mosaico di punti di vista. Protagonisti Leila, una ragazza che sfrutta il suo fascino per abbordare e rapinare uomini dall'aspetto danaroso, e Franz un autista d'autobus annoiato e depresso, con il vizio del gioco e un mare di debiti in agguato.

Prende allo stomaco, il ritmo serrato di Notturno bus di Giampiero Rigosi. Affatica la respirazione, la rende irregolare. Il che, per un romanzo inserito nella neonata collana "Stile Libero Noir" di Einaudi, è un gran complimento, perché il giallo (mi si passi la generalizzazione) è suspense e spiazzamento. E, da questo punto di vista, Rigosi ha senza dubbio il talento di chi assedia il lettore. La storia è costruita a rapidi incastri, in un montaggio di vite parallele che finiscono poi, inevitabilmente, per trovarsi indissolubilmente intrecciate. Leila è una donna che sbarca il lunario abbordando uomini nei night-club e derubandoli poi di ogni loro avere. Francesco un autista di autobus perseguitato dai creditori. Il luogo del delitto è Bologna. I due si trovano coinvolti in un intrico di politica, denaro e documenti scomodamente imbarazzanti. E soldi, tanti soldi. Del plot è meglio non aggiungere altro. Soltanto una nota a margine: il romanzo tiene, risucchia il lettore in una spirale di curiosità che è difficile scansare, con una tecnica che è pura maestria; la storia è avvincente, i personaggi autonomi e senza sbrodolature. Ma poi? Chiuso il libro e ripreso fiato, in mano rimane poco, soltanto l'idea di fondo che nel mondo politico, sono ministri & company, sempre, a farla franca. Ma questa è un po', in fondo, storia vecchia, e Rigosi la usa forse con un po' di leggerezza. D'altra parte ai libri chiediamo qualcosa di più di una storia raccontata con tecnica da maestro.

la notizia di oggi 19 dicembre 2003

Il premier conferma: "Il tema è in agenda per il 7 gennaio"
Il leader di An: "Cambiare non sarebbe una eresia"
Par condicio, Cdl divisa
Fini con Berlusconi, Follini no
Il no del leader dell'Udc: "Che tutti partano uguali è un principio sacrosanto". Violante, Ds: "Inaccettabile, se così, sarà scontro"

ROMA - Sulle modifiche alla legge sulla par condicio Berlusconi conferma ("Il tema è in agenda") ma la Casa delle libertà si divide.

PAR CONDICIO - REGOLE OPINIONI E FATTI

di bettinelli ernesto

casa editrice einaudi - 1995

Il libro si propone di entrare nello spazio di un "luogo comune". Dopo la dichiarazione del Presidente della Repubblica, infatti, i termini di par condicio sono diventati occasione per ogni tipo di sproposito ed equivoco. Nel concetto articolato di par condicio sta invece racchiusa un'idea fondamentale della democrazia, quella che, garantendo i meno potenti, mantiene il regime in uno stato di accettabilità, sia pure da sottoporre continuamente a verifica. Il termine tuttavia, non è solo una parola d'ordine; esso implica, al contrario, tutta una serie di regole e di comportamenti che il libro aiuta a capire, non solo per l'immediato, ma anche per il futuro della vita politica nazionale.

la notizia di oggi 16 dicembre 2003

La figlia di Saddam contraria ad un giudizio espresso
dalla giustizia irachena. Kofi Annan: "No alla pena di morte"
"Mio padre venga processato
da un tribunale internazionale"

AMMAN - "Mio padre deve essere processato da un tribunale internazionale". Da Amman la figlia di Saddam Hussein entra nel dibattito sul tipo di processo che il dittatore iracheno dovrà subire dopo la cattura. "Mio padre non deve comparire davanti al Consiglio di governo (provvisorio iracheno) che è stato designato dalle forze occupanti- ha detto Raghad Hussein - vogliamo un processo internazionale, giusto e legittimo".

il libro che vi consigliamo di leggere :

DIES IRAQ

dal regime di emergenza al dopo saddam hussein.

di calogero carlo lo re

editrice castelvecchio :

La pianura della Mesopotamia, sede di uno dei regimi totalitari più duraturi del Novecento, è al centro di tensioni e appetiti non sempre coincidenti con le buone dichiarazioni d'intenti degli Stati occidentali. Il Tigri e l'Eufrate sono gli assi di una guerra dell'acqua e della sete che si preannuncia come una delle partite più scottanti del prossimo futuro. La produzione di greggio è l'altra grande questione aperta, che si porrà sempre e comunque, anche nel caso che l'attuale regime iracheno crolli sotto la pressione degli Stati Uniti. Una terza e fondamentale problematica è quella della della posizione geopolitica di quell'area, che non interessa solo per il diritto di suolo nel passaggio di oleodotti e gasdotti, ma anche per la sua delicata collocazione di crocevia internazionale dei commerci (e dei contrabandi). All'Iraq settentrionale curdo guarda oggi con inquietitudine la Turchia. La Russia è combattuta tra una tradizione politica di buon vicinato e il richiamo alla nuova alleanza con i paesi Nato. L'Iran è il nemico storico, che oggi attende il volgere degli eventi per trarne in ogni caso vantaggio, soffiando sul fuoco mai sopito delle minoranze sciite presenti nel sud del Paese. La Siria, che ufficialmente mostra buone intenzioni, in realtà contende al regime di Baghdad la leadership su quello che resta del partito transnazionale Baath. E così via, in una catena di interessi e dichiarazioni ufficiali non sempre facilmente interpretabili.
In questo contesto il regime autocratico di Saddam Hussein, della sua famiglia e dei suoi fedelissimi ha trovato elementi di consenso (e di insospettabile stabilità) in molti settori del Paese. Basti pensare al relativo «laicismo» del raìs che (cosa impensabile in altri Stati arabi) consente ad un cristiano come Tariq Haziz, di essere addirittura il Vice Primo Ministro in carica.
E basti pensare al tacito sostegno di alcune famiglie del Suq di Baghdad, quell'élite commerciale che, sotto la sorveglianza occhiuta dei servizi segreti iracheni, continua imperturbabile a commerciare e fare affari con tutto il mondo (incluso l'arcinemico Israele), in barba a proclami ed embarghi ufficiali ...

la notizia di oggi 10 dicembre 2003

I ministri nell'inchiesta sulla corruzione del pm Woodcock
Le accuse: corruzione per uno, favoreggiamento per l'altro
Marzano e Gasparri
indagati a Potenza

di GIANLUCA MONASTRA

ROMA - Spuntano anche due ministri nell'inchiesta della procura di Potenza. Sono Antonio Marzano (Attività produttive) e Maurizio Gasparri (Comunicazioni), entrambi indagati, ultimi due nomi eccellenti nell'inchiesta del sostituto procuratore di Potenza, Henry John Woodcock, nella quale sono già coinvolte 76 persone: dal presidente del Perugia calcio, Luciano Gaucci, al cantante Tony Renis, dalla giornalista Rai Anna La Rosa agli ex segretari della Cisl Sergio D'Antoni e Franco Marini, dall'ambasciatore italiano presso l'Unione Europea Umberto Vattani al manager di Formula 1 Flavio Briatore, fino ad Ernesto Marzano, fratello del ministro.

il libro che vi consigliamo di leggere

Il prezzo della tangente. La corruzione come sistema a dieci anni da «mani pulite»

curato da forti.g

editore - vita e pensiero

La tangente ha un prezzo. Anche e soprattutto perché produce danni spesso non evidenti, ma sempre profondamente corrosivi del tessuto sociale. Sotto il profilo economico comporta una cospicua sottrazione di risorse al mondo produttivo: determina distorsioni nei meccanismi di mercato; costituisce un aggravio per il bilancio dello Stato; altera le scelte degli amministratori verso le iniziative più lucrose per le casse personali e/o del partito. Ma il prezzo si fa ancora più alto sul versante etico-civile. Gli interventi raccolti in questo volume, in cui convergono varie prospettive (penalistica, criminologica, politologica e internazionalistica), intendono descrivere il fenomeno della corruzione e di capire i suoi meccanismi, anche occulti.

la notizia di oggi 6 dicembre 2003

La falsa coscienza dell'Ulivo in provetta
Procreazione assistita fuori dal servizio sanitario nazionale. Al senato passa l'articolo 3, si ripetono il sì dei petali della Margherita e il dissenso laico nella Cdl. Ultimo appello del centrosinistra per cambiare il testo. Martedì il voto sull'eterologa
IDA DOMINIJANNI
ROMA
Se siete una coppia (eterosessuale) feconda, ma che rischia di trasmettere a un figlio una malattia genetica, non potrete risolvere questo problema facendo ricorso alla procreazione assistita, e questo il senato della Repubblica italiana l'aveva deciso mercoledì. Se siete una coppia (eterosessuale) sterile ma non ricca, invece, in teoria potrete farvi ricorso ma in pratica no, perché la procreazione assistita non rientra nelle prestazioni del servizio sanitario nazionale e vi toccherà sganciare mediamente 10.000 euro per ogni tentativo, e questo il senato l'ha deciso ieri, insieme al fatto che dovrete sorbirvi alcune prediche pedagogiche nei consultori per tormentarvi fino all'ultimo

il libro che vi invitiamo a leggere

fecondazione artificiale una scelta etica ?

di Jean-Louis Bruguès

editrice internazionale - anno 1991

I progressi delle tecniche di fecondazione artificiale hanno risolto ormai quasi ogni problema di sterilità, aprendo però il campo a prospettive di cui è difficile prevedere la portata. Avere un figlio è un diritto? È lecito volerlo avere ad ogni costo, con qualsiasi mezzo? Una provetta può sostituire padre e madre, il camice bianco dello scienziato può sovrapporsi alla mano del Creatore? La gente si interroga, i politici tentennano, i biologi discutono di fronte alla domanda fondamentale: la fecondazione in vitro è moralmente accettabile? Con serenità e competenza, l'Autore illustra la complessità del problema ed i principi etici di riferimento, sottolineando la posizione della morale cristiana, tesa a salvaguardare la dignità dell'uomo

la notizia di oggi giovedi 4 dicembre 2003

Il Movimento in piazza al Pantheon si affida al capo dello Stato
"Contro la Gasparri e la censura in difesa della democrazia"
Roma, l'urlo dei Girotondi
"Ciampi, non firmare"

Manifestazioni in contemporanea in altre città d'Italia
e il 14 diembre un'altra mobilitazione nazionale

il libro che vi consgiliamo di leggere

Televisione: dal monopolio al monopolio. La Legge Gasparri «azzera» il pluralismo ed è pericolosa per la democrazia 

di zaccaria roberto.

editore - baldini castoldi dalai anno 2003.

La legge Gasparri è una legge che non riguarda solo la televisione ma ha un'influenza diretta sulla forma di governo. La negazione clamorosa del pluralismo e del diritto all'informazione, la concentrazione nei media, e soprattutto nella pubblicità, a favore dell'impresa di proprietà del Presidente del Consiglio, la non soluzione del conflitto di interessi, sono altrettanti tasselli di un più generale disegno di concentrazione dei poteri al vertice dello Stato. Nessuno dei paragoni con i modelli precedenti sull'influenza dei mezzi di comunicazione di massa sulla politica regge più di fronte a questa "devastazione" delle regole. Se la legge Gasparri verrà approvata, non avrà più senso sedersi al tavolo delle riforme.

la notizia di oggi 1 dicembre 2003da - l'unita'

Da Roma un appello dei Nobel: «No alla pena di morte, no alla guerra preventiva»
di Cinzia Zambrano

Roma, Campidoglio. Si chiude con la sessione dedicata al «mondo contro la pena di morte» il quarto summit mondiale dei Premi Nobel per la pace organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio e dal sindaco Veltroni e che per quattro giorni ha visto riuniti nella capitale l’ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov, l’ex capo di Solidarnosc, Lech Walesa, il Dalai Lama, Shimon Peres, Betty Williamas e molte altre personalità insignite del prestigioso riconoscimento. Un «no» categorico alle esecuzioni ribadito dai 10 Nobel in una dichiarazione a margine del summit e nel documento finale, in cui alla netta condanna della «guerra preventiva» inaugurata da Bush si aggiunge la richiesta di abolire una «pratica crudele» in uso in oltre 80 Paesi.

il libro che vi consigliamo di leggere

Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte

di turrow scott

editrice mondadori - anno 2003

Scott Turow è conosciuto da milioni di lettori nel mondo per aver messo in luce nei suoi legal thriller l'ambiguità e la complessità dell'applicazione delle leggi. Nella vita reale è un notissimo avvocato che si è trovato più volte coinvolto in casi di pena di morte. Recentemente è stato nominato dal governatore dello Stato dell'Illinois membro di una commissione d'inchiesta sull'applicazione della pena di morte. Questo trattato ripercorre una breve storia della pena capitale negli USA, analizzando i pro e i contro, le componenti psicologiche e sociali, nonché il ruolo dei familiari delle vittime di criminali, arrivando a dimostrare come spesso la pena di morte sia stata applicata indiscriminatamente. Partendo dalla sua esperienza, Turow spiega di pari passo quale sia stata la sua personale evoluzione al riguardo. Il risultato della commissione ha fatto sì che il governatore abbia commutato ben 164 sentenze nel corso di quest'anno.

"Spero che questo breve libro, nato nel tentativo di fare chiarezza nel dibattito sulla pena di morte in America attraverso la mia esperienza personale di avvocato, possa essere visto come una finestra aperta non solo sul mondo degli Stati Uniti. Le domande politiche, morali e legali che riguardano il problema della pena di morte - il valore della vita, il ruolo del governo e lo scopo della pena stessa - sono interrogativi eterni affrontati da ogni società evoluta." (Scott Turow)

la notizia di oggi 28 novembre 2003

Fini: 'Antifascista da 10 anni'
La Mussolini
dura: 'Traditore'

Il leader di An difende i giudizi sul duce e rincara: "Lasciata la casa del padre per non tornarci". Bufera nel partito: Alessandra -Mussolini esce - FINI da 10 anni siamo antifascisti.

il libro che vi consigliamo di leggere

I giovani di Mussolini. Fascisti convinti, fascisti pentiti, antifascisti.

di grandi aldo

editrice - baldini castoldi dalai - anno 2003

Erano nati o cresciuti durante il fascismo e avrebbero dovuto costituire, nelle intenzioni del regime, la futura classe dirigente dell'Italia di Mussolini. Parteciparono, quasi tutti, ai littoriali della cultura e dell'arte, istituiti a partire dal 1934 a Firenze e destinati a raccogliere il fior fiore della gioventù intellettuale in camicia nera. Dovevano essere fascisti "naturaliter" e invece, per molti di loro, le tormentate vicende dei vent'anni di regime li fecero approdare a sponde diverse, addirittura opposte, a quella da dove erano partiti.

la notizia di oggi 25 novembre 2003

Fini in Israele: "Il fascismo
fu parte del male assoluto"

Nel primo giorno della sua storica visita il leader di An condanna le "infami" leggi razziali, ma anche il regime e la repubblica di Salò.

il libro che vi consigliamo di leggere

Il fascismo e gli ebrei. Le leggi razziali in Italia

di Enzo collotti

casa editrice laterza - anno 2003.

Sanzioni, obblighi, espulsioni, privazioni, fino poi all’internamento e alla deportazione: l’Italia non fu seconda a nessuno per la meticolosità e la severità delle misure imposte agli ebrei. Con una prosa netta e incisiva, Collotti ricostruisce la genesi e la natura della legislazione antiebraica dalla sua fase di avvio, alla confluenza tra razzismo coloniale e antisemita, fino ai tardivi risarcimenti da parte della Repubblica. Una persecuzione che non conobbe tregua fino all’armistizio del 1943 e che ebbe il suo culmine in una vera e propria dichiarazione di guerra da parte del fascismo della Repubblica sociale, durante l’occupazione dell’Italia da parte della Wehrmacht. Senza cittadinanza, trattati alla stregua di stranieri nemici, gli ebrei furono privati di qualsiasi tutela giuridica da parte dello Stato italiano, alla totale mercé dei tedeschi. L’estensione all’Italia della ‘soluzione finale’ fu una conseguenza quasi automatica. Il debito contratto per i torti inflitti non è stato mai veramente pagato.

1. Ebrei e antisemitismo tra emancipazione, nazionalismo e fascismo - 2. Razzismo anticoloniale e antisemitismo - 3. La campagna contro gli ebrei. Prima fase: la propaganda - 4. La campagna contro gli ebrei. Seconda fase: dal censimento alle leggi razziste - 5. Le leggi contro gli ebrei e la società italiana - 6. La guerra e l’ulteriore progressione dell’emarginazione degli ebrei - 7. Continuità e salto di qualità: l’occupazione tedesca e la Repubblica sociale italiana - 8. Il bilancio della tragedia. Gli ebrei in Italia dopo il 1945 - Bibliografia ragionata - Appendice - Indice dei nomi

la notizia di oggi 24 novembre 2003

Nino Burdzhanadze prende il posto del presidente uscente
e resterà in carica per 45 giorni, fino alle nuove elezioni
Shevardnadze si è dimesso
La folla festeggia in piazza

Decisiva la mediazione del ministro degli Esteri russo

TBILISI - Eduard Shevardnadze si è dimesso dal suo incarico. Dimissioni annunciate dallo stesso presidente che, parlando a una tv privata ha detto: "Me ne vado a casa". E ha aggiunto: "Mi rendo conto che tutto questo non può andare avanti così. Se domani fossi costretto a usare la mia autorità, questo porterebbe a un bagno di sangue. Non ho mai tradito il mio Paese e ritengo che questo non si possa fare, per questo ho firmato la dichiarazione delle dimissioni", ha detto il 75enne presidente, alla guida del Paese dal 1992. Alla domanda su chi prenderà il suo posto, Shevardnadze ha risposto: "Non è una questione che mi riguarda".

il libro che vi consigliamo di leggere

L'IMPERO SOVIETICO. DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE AL DOPO GORBACIOV

Autore: Mink Georges

Anno Edizione: 1999 Editore: Giunti (Gruppo Editoriale)

A cura di: Turi G. Traduzione di: Scaffei D.

Alla fine della Seconda guerra mondiale l'Aramata Rossa libera dall'occupazione nazista la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria, la Romania, la Bulgaria e la futura Repubblica Democratica Tedesca. Con l'inizio della guerra fredda questi Paesi dell'Europa orientale diventano "satelliti" dell'impero sovietico e sono inglobati nel blocco comunista. Malgrado le loro reciproche diversità e la loro peculiare storia, registrano tutti l'avvento al potere di un Partito comunista che applica i dettami di Mosca per rilanciare la crescita economica e instaurare un modello di società alternativo a quello del capitalismo occidentale. Ma nella storia quarantennale della sovietizzazione dell'Europa dell'Est si registrano periodiche crisi (Berlino 1953, Budapest 1956, Praga 1968, la Polonia di Solidarnosc nel 1980-81) fino a quando, con l'avvento al potere di Gorbaciov a Mosca e con la caduta del Muro di Berlino nel 1989, viene ripristinata la democrazia e si aprono nuove prospettive di sviluppo e di integrazione economica e politica con il resto dell'Europa.




la notizia di oggi 22 novembre 2003

La sentenza Sme
Previti condannato
a cinque anni

All'epilogo un processo che è stato anche un caso politico. Gli imputati riconosciuti colpevoli di corruzione semplice e non in atti giudiziari come chiesto dall'accusa. Otto anni all'ex giudice Squillante, quattro all'avvocato Pacifico, assolto Verde

il libro che vi consigliamo di leggere.

Bravi ragazzi. La requisitoria Boccassini, l'autodifesa di Previti & C. Tutte le carte dei processi Berlusconi-toghe sporche

di - Gomez Peter; Travaglio Marco

Edizitrice - Editori Riuniti - Anno 2003.

"E allora pensai di trasferire questi soldi all'estero, perché non fossero corrosi dall'inflazione. Lo so, fu un errore, ma giustificato: sapete, l'inflazione era al 22%. Comunque sono una persona onesta". La persona onesta è Renato Squillante, fino a pochi anni fa il più potente giudice di Roma e d'Italia, che si difende dall'accusa di corruzione giudiziaria davanti al tribunale di Milano. "Uno che gli esportatori di capitali li doveva arrestare, non imitare", osservano Peter Gomez e Marco Travaglio nell'introduzione al loro nuovo libro intitolato Bravi ragazzi (esce oggi da Editori Riuniti, pagg. 384, euro 14) e raccoglie la requisitoria di Ilda Boccassini, l'autodifesa di Previti & C., tutte le carte dei processi Berlusconi-toghe sporche. Un vademecum tipo L'odore dei soldi, dedicato questa volta non ai misteri siciliani, ma ai processi milanesi.

Tutto ciò che si deve sapere sui casi Mondadori, Imi-Sir e Sme-Ariosto, che da sette anni terremotano la politica italiana e che la prossima settimana rischiano di essere trasferiti a Brescia dalla Cassazione. In copertina, la leggendaria fotografia dall'album di Stefania Ariosto, con l'allegra brigata in maglietta rosso-nera sul "Barbarossa", lo yacht di Cesare Previti. Gli autori non fanno commenti. Lasciano la parola alle carte e ai protagonisti. Ilda Boccassini, nella requisitoria orale (finora inedita), snocciola dati e conti svizzeri: "Abbiamo trovato i piccioli, un sacco di soldi, una miniera d'oro. Questi sono giudici corrotti nel Dna".

Previti confessa di aver mentito per sei anni sulla "parcella" da 21 miliardi, "per non scatenare i fisco nei miei confronti, con effetti rovinosi". L'avvocato Pacifico cita una "scrittura privata", purtroppo scomparsa: "Volevo affidarla a un notaio, ma poi l'ho consegnata a un ex portiere d'albergo". Impressionante la cronologia, dalle prime rivelazioni della Teste Omega (1995) a oggi: sette anni di mobilitazione generale (e legislativa) per bloccare i giudici e i processi. Inquietanti i documenti finali, con i due rapporti dell'Onu sugli attacchi ai magistrati italiani e il dossier Mancuso sul presunto ricatto a Palazzo Chigi. Bravi ragazzi, appunto.