Da una borsa
lavoro nasce la "Biblioteca di Itaca"
Due mila i volumi ospitati presso la sede centrale di
Pordenone
di fabio della
pietra
Pordenone
Nel corso dei suoi 15 anni di vita, i libri disponibili
presso la sede centrale della Cooperativa sociale Itaca
sono aumentati a dismisura, fino a raggiungere oggi la
quota di 2 mila volumi. Sono passati attraverso un
trasloco, quello dalla storica sede di via San Francesco
alla attuale di vicolo Selvatico, sempre a Pordenone. In
questo lavoro e nella progettazione di un sito più
idoneo, una mano importante l'hanno data gli stessi soci
lavoratori della Coop friulana. La scelta di Itaca è
stata pertanto quella di dare la giusta dignità a questa
mole di carta e renderla disponibile nel quotidiano
impegno rivolto ai servizi con le persone.
Il lavoro è stato lungo ma fruttuoso. A partire dal
gennaio 2008, quindi, presso la sala riunioni della sede
di Pordenone, è ora ospitata la Biblioteca di
Itaca.
I libri sono classificati con
un programma consultabile anche dal portale della
Cooperativa (www.itaca.coopsoc.it), così che i soci lavoratori possano
usufruire del nuovo servizio di prestito gratuito. Tutto
ciò è stato possibile grazie al lavoro assiduo, attento
e certosino di Monica che, durante il percorso come borsa
lavoro presso la Cooperativa pordenonese (percorso che
prosegue tuttora), e con l'aiuto di molte altre persone,
ha realizzato l'organizzazione della Biblioteca con
pazienza e tenacia.
Il ruolo di Monica è stato infatti fondamentale.
Iniziato due anni fa con una borsa lavoro, la ha vista
impegnata costantemente per cinque giorni la settimana,
piena d'entusiasmo per svolgere un compito che la
attraeva molto, ossia catalogare tutti i libri di Itaca.
Sostegno e supporto prezioso le è stato fornito da
Laura, referente del progetto.
I libri che ho amato fin da piccola, che mi
permettevano di evadere dalla realtà quotidiana e
sognare luoghi lontani, storie damore contrastate,
esistenze avventurose e che appagavano la mia sete di
sapere che pareva non avere mai fine -racconta oggi con
soddisfazione la stessa Monica-. Libri che in Cooperativa
non mancavano di certo. Ce nerano dogni tipo
e degli argomenti più disparati: un vero e proprio
patrimonio.
Ma organizzare la Biblioteca non significava solo
avere accesso illimitato alla possibilità di leggere
tutto ciò che volevo, ma anche tutta una serie di altre
cose che ho imparato a fare, con fatica, ma di cui ora
sono orgogliosa -prosegue-. Ho imparato a rispettare gli
orari, arrivando puntuale sul luogo di lavoro, a
rispettare delle scadenze precise, che non posso
pretendere da me la perfezione, che ho dei limiti e che
li devo accettare. Ho imparato che non ho solo dei
diritti, ma anche dei doveri.
Un percorso impegnativo quello di Monica, ma che le ha
anche regalato delle soddisfazioni. Con mia grande
meraviglia, ho anche imparato che le persone mi accettano
e mi apprezzano per quella che sono, cercano la mia
compagnia e non sono lì pronte a giudicarmi. Un
percorso, inoltre, di crescita, umana e interiore prima
che professionale. Ho capito che se mimpegno
sono in grado di portare a termine quanto inizio.
Infatti, anche se quasi io stessa non ci credo, il lavoro
di catalogazione dei libri è stato ultimato e con
gennaio viene ufficialmente aperto il prestito ai
soci.
A disposizione dei soci di Itaca vi sono ora circa 2 mila
testi, classificati utilizzando il software PMB,
utilizzato tra laltro da molte biblioteche tra cui
quella dellUniversità Cà Foscari di Venezia.
A proposito -tiene a precisare Monica-, un grazie
enorme va a Tiziano per il grosso aiuto che mi ha dato e
per la pazienza e la disponibilità che ha dimostrato nei
miei confronti.
I 2 mila testi che compongono il prezioso patrimonio
della Biblioteca di Itaca sono ora
collocati sugli scaffali della sala riunioni della
sede centrale della Cooperativa, sita a Pordenone in
vicolo Selvatico 16), ora adibita anche a Biblioteca,
suddivisi per argomento e catalogati utilizzando il
Codice Dewey. Gli argomenti presenti sono vari: si
va dallinformatica alla psicologia e sociologia, al
diritto e al marketing aziendale, alla geriatria e
gerontologia ma non manca anche un fornito settore con
fiabe per bambini e non, e uno di narrativa italiana e
straniera. Cè veramente di che sbizzarrirsi.
Ora, a lavoro finito, posso essere fiera di ciò
che sono riuscita a fare. Sono felice di essere maturata
come persona -conclude Monica- e non posso non ricordare
e ringraziare tutti, ma proprio tutti, i miei colleghi di
Itaca che, ognuno a suo modo, mi hanno accolto, aiutato,
responsabilizzato. In una parola, mi hanno aiutato a
crescere.
Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it
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