OGM UGUALE CANCRO E LEUCEMIA

OGM UGUALE CANCRO E LEUCEMIA

GIUSEPPE NACCI, M.D.

Il cibo OGM, contenendo RETRO-VIRUS transgenici, può provocare tumori maligni come il Cancro o la Leucemia, e può essere causa di nuove malattie infettive

La biotech, o bio-tecnologia, applicata alle piante è nata dalla ricerca del DNA ricombinante degli anni ’70.

La speciale natura della RICOMBINAZIONE GENETICA, che è alla base della tecnica impiegata per modificare il DNA, è basata sull’utilizzo di speciali "mosaicismi virali", capaci di modificare il DNA. Fra essi, il più noto e il più impiegato è il CaMV (Cauliflower Mosaic Virus: virus del Mosaico del Cavolfiore): un "mosaicismo virale" incapace di sopravvivere in assenza della sua cellula–ospite: un vero e proprio parassita virale che le Multinazioni OGM hanno scelto nell’ultimo decennio di utilizzare per modificare moltissime piante ad uso alimentare animale e/o umano.

E’ stato negli anni 70-80 che debuttò nei centri di ricerca genetici la RICOMBINAZIONE GENETICA.

Ma, all’inizio, gli scienziati erano molto cauti nell’utilizzo di queste tecniche, ravvisando gravissimi pericoli di inquinamento genetico sia nelle piante che negli animali, nei batteri e soprattutto nell’uomo: si coniò allora il termine di "genetic bomb", paragonando la RICOMBINAZIONE GENETICA artificiale provocata dall’uomo alle modificazioni genetiche provocate sul DNA delle cellule animali e vegetali dalle stesse radiazioni ionizzanti della bomba atomica, inventata e già sperimentata meno di 30 anni prima su Hiroshima e Nagasaki.

Per RICOMBINAZIONE si intende infatti la modifica genetica casuale del DNA, in maniera analoga a quanto si osserva sottoponendo il DNA delle cellule a radiazioni ionizzanti.

NOTA: in merito agli effetti delle radiazioni ionizzanti sul DNA delle cellule, è disponibile in ALLEGATO PDF No.1 una serie di tabelle inerenti alle aberrazioni cromosomiche e altri danni indotti al DNA umano dall’esposizione a radiazioni ionizzanti, da dati di letteratura scientifica internazionale.

In anni recenti, con la legalizzazione dei brevetti genetici che autorizzano la liberazione in campo aperto delle piante OGM, i regolamenti governativi dell’America e dell’Europa hanno scelto di ignorare i pericoli che la speciale natura della RICOMBINAZIONE GENETICA del DNA attuata dall’uomo su piante e animali rappresenta per il futuro del nostro mondo.

Si ignorarono così questi pericoli a causa delle pressioni economico-affaristiche delle lobby delle nuove industrie bio-tecnologiche che vedevano nella modificazione genetica delle piante e degli animali una nuovo campo di applicazione scientifico-commerciale.

Si scelse di basare la sicurezza o la pericolosità delle nuove piante OGM unicamente sui regolamenti e sulle strutture governative o sopranazionali già esistenti, basandosi unicamente sulla tossicità chimica e sulla presenza o meno di organismi patogeni…

E’ ben noto che il CaMV (Cauliflower Mosaic Virus) è usato oggi per guidare la replicazione di retrovirus introdotti delle piante dalle Multinazionali OGM per modificare il DNA delle piante (piante OGM).

Questo virus è attivo sia nelle piante definite "Angiosperme" che nelle piante definite "Gimnosperme", cioè in pratica in tutte le piante.

L’utilizzo di questo particolare virus dalle Multinazionali OGM per modificare geneticamente le piante è dovuto ai suoi particolari promoters ("motori" di attivazione genetica) contenuti in esso.

Il CaMV ha due di questi promoters: il 19S e il 35S.

Di questi due, il 35S è il promoter più usato dalle Multinazionali .

Il promoter 35S è una sequenza di DNA di circa 400 basi (unità di sequenza genica, caratterizzata da 4 diverse molecole : Adenina, Citosina, Guanina o Timina)

Il promoter CaMV è il preferito fra tutti i promoters impiegati dalle Multinazionali OGM per modificare le piante, perché non è influenzato dalle diverse condizioni dei tipi di tessuto cellulare vegetale, e dove ha così modo di agire.

Purtroppo, esso è in grado di penetrare e di replicarsi anche nelle cellule degli animali, comprese quelle dei mammiferi e anche quelle umane, come ben dimostrato dal lavoro di Vlasak, del 2003 (vedi ALLEGATO PDF No.2 in PDF (Vlasak J.: Comparison of hCMV immediate early and CaMV 35S promoters in both plant and human cells, Journal of Biotechnology No. 103, pp.: 197-202, 2003).

Questi para-retrovirus artificiali, così creati e così impiegati dalle Multinazionali per modificare il DNA delle piante, sono simili ai retrovirus già presenti in natura come il retrovirus HIV dell’AIDS, quello della LEUCEMIA UMANA, o quello dell’Epatite B umana (Bonneville : Retrovirus, Viroids and RNA recombination, RNA Genetics, Vol. 11, pp: 23-42, 1988).

Si sa infatti, sempre dalla letteratura scientifica, che il CaMV è strettamente correlato al virus dell’Epatite B umana e a quello dell’AIDS (Doolitte: Quart.Rev.Biol. 64, 2, 1989) ; (Xiong and Eickbush, EMBO Journal 9, pp. 3353, 1990)

Nota: l’uso del promoter CaMV nelle piante è analogo all’uso dei promoters per vettori retrovirali usati nella terapia genica di malattie umane. Le sperimentazioni cliniche di terapia genica umana usano infatti il sistema dei promoters per fornire un "motore" di attivazione dei geni estranei che essi portano con se nel DNA bersaglio delle cellule umane geneticamente malformate.

Il grande e rischioso azzardo dell’utilizzo del CaMV in piante da utilizzo per l’alimentazione animale e/o umana è caratterizzato dalla RICOMBINAZIONE GENETICA dei cromosomi (DNA) delle piante, ma questo determina la possibile ricombinazione dello stesso promoter 35S anche con il DNA dell’animale o della persona che ha ingerito il frutto, la verdura, la pasta o la soia OGM e contenenti appunto tali para-retrovirus artificiali.

I virus possono anche incorporare, nella RICOMBINAZIONE GENETICA, dei geni cellulari presenti nella pianta o nell’animale che si è nutrito precedentemente di tale pianta OGM, per passare poi all’uomo (che si era nutrito dell’animale), con effetti genetici assolutamente sconosciuti.

Una delle conseguenze più probabili è l’insorgenza di cancri e di leucemie.

Un’altra conseguenza è quella delle modificazioni genetiche sulla discendenza.

In entrambi i casi, il sistema del DNA "salterebbe" in maniera analoga all’esposizione alle radiazioni ionizzanti (vedi ALLEGATO 1)

A differenza però delle radiazioni ionizzanti, vi sarebbe anche la minaccia dell’insorgenza di nuove malattie infettive

NUOVE MALATTIE INFETTIVE: è stato dimostrato che i geni del CaMV incorporati nei cromosomi di piante (Canola) si ricombinano con virus infettivi per produrre malattie virali molto più virulente.

Tale modello sperimentale sulla questione della sicurezza delle piante transgeniche contenenti geni virali transgenici come il CaMV è riportato in ALLEGATO PDF No.3 (Gal S.: Agroinfection of transgenic plants leads to viable Cauliflower Mosaic Virus by intermolecular recombination, Virology, No.187, pp.: 525-533, 1992)

Sulla ricombinazione tra CaMV e vari virus coinvolgenti il promoter vedi ALLEGATO PDF No.4 (Ray Vaden: Recombination sites in Cauliflower Mosaic Virus DNAs; implications for Mechanisms of recombination, Virology, No.177, pp: 717-726, 1990)

Altri studi scientifici hanno dimostrato che questi retrovirus possono scambiare fra loro catene di DNA con altro DNA ed RNA con altro RNA, creando nuove infezioni virali (Mol.Plant-Microbe Interactions 5, 48, 1992).

Esperimenti simili suggeriscono che le alterazioni delle piante possono provocare malattie mortali

Vedi ALLEGATO PDF No.5 (Greene A.e.: Recombination between viral RNA and transgenic plant transcripts, Science, Vol. 263, 11 march 1994).

Pericolosissime catene di DNA virale prodotte da normali virus a RNA sono così frequentemente propagati nell’ambiente vegetale (piante OGM) usando CaMV 35S promoter per guidare la produzione di virus ad RNA che altrimenti non potrebbero propagarsi nel DNA delle piante. Ma da qui possono anche passare nel DNA di animali (compreso l’uomo) o in quello di batteri e/o virus.

Vedi ALLEGATO PDF No.6 (Boyer J.C.: Infectious transcripts and cDNA clones of RNA Viruses, Virology, No. 198, pp.: 415-426, 1994).

Altra documentazione utile : J. Desuns and G. Lomonossoff: J.Gen. Vir. 74, pp.: 889, 1993

In conclusione: il CaMV promoter si ricombina con i virus infettivi per produrre nuove malattie virulenti.

IL CaMV virus e i suoi promoters 19S e 35S possono incorporare geni del DNA della pianta–ospite, dell’animale–ospite, o di un batterio-ospite, o di un altro virus (purchè a DNA), creando nuove malattie virulente.

In quest’ultimo caso (virus a DNA), il CaMV si può ricombinare con i virus a DNA degli insetti, e propagarsi così nelle cellule degli insetti (Zuidema D.: J.Gen.Vir. 71, pp.312, 1990).

E’ così plausibile che una larga parte della popolazione umana, consumando pomodori modificati geneticamente con il CaMV (ricombinato ad esempio con virus dell’Epatite umana B), possa creare un SUPER-VIRUS capace di propagarsi così nelle piante ad uso alimentare, negli insetti (es.: zanzare) e quindi da essi arrivare all’uomo.

Si riportano in ALLEGATO No. 7 un elenco di retro-virus naturali che negli animali o nell’uomo provocano la Leucemia, i Linfomi, i sarcomi o il cancro della mammella (tratto dal capitolo 8 del libro di Giuseppe Nacci: "Diventa Medico di te stesso".

Essi sono molto pericolosi, e una ricombinazione casuale con il promter 35S del Cauliflower Mosaic Virus dev’essere considerata come altamente probabile, una volta introdotte le piante OGM nell’alimentazione animale e/o umana

Ulteriori dati scientifici utili:

Allegato No.8 (Allison R.F.: Recombination in plants expressing viral transgenes, Seminars in Virology, Vol. 7, pp.: 417-422, 1996)

Allegato No.9 (Wintermantel W.M.: Isolation of recombinant viruses between Culiflower Mosaic Virus and a viral gene in transgenic plants under conditions of moderate selection pressure, Virology, No. 223, pp.: 156-164, 1996)

Allegato N.10 (Latham J.: GM Gene Flow (B): Horizontal gene transfer of viral inserts from GM plants to viruses, Technical paper, February 2004). www.econexus.info

Fine articolo