SALVIAMO
L'UNITA' di
bruno pierozzi
C'è un assoluto silenzio della
sinistra italiana nelle sue diverse articolazioni, sulle
sorti del quotidiano fondato da Antonio Gramsci:
l'Unità. Se non ci sarà un intervento adeguato il
quotidiano rischia di finire in mano ad un soggetto
privato - con forte vocazione speculativa verso il
capitale finanziario - che nulla ha a che spartire con la
storia del movimento operaio e del lavoro in questo
paese.
Vorrei perciò fare un appello a tutte le forze politiche
della sinistra, affinché l'Unità non finisca per essere
uno dei tanti quotidiani "indipendenti" che
producono articoli fotocopia sui fatti e gli avvenimenti
interni ed esteri. In tal senso invito tutti coloro che
oggi si riconoscono in una politica di sinistra
riformatrice ad "uscire fuori" per dare un
concreto sostegno all'unico quotidiano sopravvissuto alla
fine dei grandi partiti della sinistra storica italiana:
PSI e PCI.
L'Unità ha rappresentato la voce del Pci nella sua
evoluzione dal rivoluzionarismo consiliare fino al
riformismo degli anni '80 e alla scelta di superare
l'esperienza comunista operata con la nascita del Pds e
poi Ds. L'Unità non è stata soltanto "l'organo
ufficiale del Pci" ma anche la voce di milioni di
lavoratrici e lavoratori che hanno creduto nella lotta
per la costruzione di una società più giusta, dove i
princìpi costituzionali di quella Carta di cui in questo
anno festeggiamo il sessantesimo anniversario,
divenissero realtà concreta. Paradossalmente il
quotidiano nato in contrapposizione all'Avanti!
socialista, ne è alla fine diventato l'unico figlio
legittimo e vivente.
Oggi che abbiamo alle spalle le assurde diatribe tra
socialisti e comunisti, possiamo e dobbiamo valorizzare
quanto di buono ha espresso la cultura riformatrice sia
socialista che comunista. L'Unità è un patrimonio di
questa cultura, della nostra comune storia fatta di
lotte, sacrifici, a volte di pesanti sconfitte, ma anche
di vittorie che hanno fatto progredire i lavoratori, i
pensionati, la società nel suo complesso.
La proposta che vorrei fosse presa in considerazione è
quella di creare un polo di forze per sostenere l'Unità
costituito dai partiti della sinistra italiana che
vogliono partecipare a questa impresa, dalla Cgil, dalla
cooperazione, nonché da un azionariato diffuso tra le
tante compagne e compagni che certamente sarebbero
disponibili a sottoscrivere per questa impresa.
* Sindacalista Spi Cgil
nazionale
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