Invio il testo di un appello sulla proposta di riforma dell'ordinamento giudiziario elaborato da alcuni docenti universitari ed aperto alle adesioni nel sito :   http://www.ordinamentogiudiziario.it     





APPELLO AI SENATORI




Il Governo ha imposto la fiducia su una "riforma" contro la magistratura che altera profondamente il principio di uguaglianza di fronte alla legge e colpisce diritti fondamentali dei cittadini.

Alle urgenze da tempo sul tappeto volte a garantire la ragionevole durata dei processi e l'imparziale esercizio del controllo di legalità nei confronti di tutti, si risponde non già assicurando al sistema giudiziario i mezzi necessari al suo funzionamento ed al Consiglio superiore della magistratura gli strumenti indispensabili per svolgere meglio i propri compiti istituzionali, quanto invece:
  *         sottraendo al Consiglio, in contrasto con l'art. 105 della Costituzione, importanti attribuzioni in tema di formazione professionale e
di organizzazione degli uffici giudiziari, e rendendo possibile l'ingerenza del Ministro nelle funzioni ad esso riservate;
*         spostando verso la Corte di cassazione le funzioni di "governo" della magistratura;
*         modificando la composizione degli organi consultivi coinvolti nei compiti di amministrazione della giurisdizione, in modo da alterare le caratteristiche costituzionali dell'autogoverno della magistratura e le condizioni del suo funzionamento;
*         riaprendo la strada - in contrasto, tra l'altro, con gli artt. 107 e 112 della Costituzione - a controlli gerarchici ed a interferenze sull' esercizio dell'azione penale;
*         reintroducendo il metodo dei concorsi interni vigente nell'assetto precostituzionale e già allora fortemente criticato perché aveva dato vita ad un sistema di cooptazione idoneo a garantire docilità e conformismo giurisprudenziale, ma controproducente rispetto all'efficienza del servizio ed incapace di assicurare la selezione meritocratica delle carriere;
*         proponendo  un intricato sistema di illeciti disciplinari che, per l'ambigua formulazione delle fattispecie, può favorire indebite pressioni e condizionamenti sull'attività di interpretazione ed applicazione della legge;
*         consentendo, attraverso i poteri disciplinari attribuiti al Ministro, la violazione del segreto investigativo.

Contro ogni ragionevolezza, viene proposto in nome dell'efficienza una "riforma" che non risolve nessuno dei problemi da cui è afflitta la giustizia e che introduce, con una ancor più plateale violazione del sistema costituzionale, odiosi privilegi a favore dei magistrati distaccati al Ministero su scelta e gradimento del Ministro.

La burocratizzazione della magistratura - sotto il profilo organizzativo e del ridimensionamento del principio dell'esclusiva soggezione alla legge (art. 101, II co. Cost.) - non riguarda soltanto l'ordine giudiziario, ma attiene direttamente ai caratteri costitutivi dello Stato di diritto, in particolare nella sua versione di Stato costituzionale, e della democrazia liberale. Ciò che sta accadendo riguarda tutti i cittadini, nel cui interesse primario la Costituzione ha voluto che i magistrati fossero autonomi e indipendenti.

Vittorio Angiolini
Sergio Chiarloni
Giorgio Costantino
Alfonso Di Giovine
Mario Dogliani
Leopoldo Elia
Elio Fazzalari
Paolo Ferrua
Carlo Federico Grosso
Alessandro Pizzorusso
Andrea Proto Pisani
Gaetano Silvestri
 

inviare al sito sopra citato la vostra firma.

 

 

 

 

 

 

 

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