Intervista a Giorgio Panattoni Parlamentare dei Democratici di Sinistra. di massimo dandrea. Vogliamo parlare di questa risoluzione dellOnu, visto quanto accade in Iraq ? La risoluzione dellOnu, e stato un passo avanti, ma non ha cambiato nulla. Cli iracheni non vedono mutato il rapporto con le truppe di occupazione , fino a quando continueranno ad esserci, difficilmente la situazione cambiera realmente. Che poi un governo, pilotato dagli americani, possa chiedere agli stessi di restare, mi sembra un circolo vizioso e ridicolo. La Russia e lEuropa, avevano fatto accordi economici con Saddam Hussein, per avere il petrolio, prima della guerra americana, sara per questo motivo che ora bene o male hanno accettato le nuove proposte pianificiate da Bush per la nuova risoluzione ? ma come mai non si riesce a trovare una alternativa per investire in nuove fonti energetiche pulite e non inquinanti, le quali eliminerebbero anche la nostra indipendenza dal petrolio, e quindi dalle politiche di chi lo detiene ? I nuovi accordi che sono stati raggiunti, naturalmente, tuteleranno gli interessi di tutti, e difficile fare unaccordo senza salvaguardare i propri interessi, la questione del petrolio sara stata tutelata a priori. LIraq fara la parte del comprimario, rispetto ad interessi mondiali cosi schiaccianti, ma bisogna vedere quanto sia disposto ad accettare questa parte. Per quanto riguarda lenergia alternativa, non e che nel mondo non ci sia, e che non si puo fare, che e qualcosa di diverso. Fino a quando non ce via libera da parte dei grandi poteri internazionali, sara molto difficile passare con queste nuove energie, dalla forma attuale sperimentale, in una forma consistente e determinante. Ci stiamo avvicinando, lentamente, a queste nuove realta, e sono ottimista, basta citare il protocollo di Kyoto, per capire che nel futuro le fonti di energia estremamente dannose per il mondo, non avranno vita facile. Certo bisogna ancora sperimentare queste fonti energetiche alternative e migliorarle in parte, senza queste condizioni sara difficile cambiare realmente. Da quanto si evince, sembra che i poteri forti economici, hanno abbandonato lattuale politica del governo, cioe' il famoso asse Bossi, Berlusconi. La chiave di svolta era attesa, sorprendeva che una classe imprenditoriale fosse cosi supina a quanto di negativo e stato fatto fino ad oggi economicamente da questo governo. Certo e che non si poteva parlare con Tremonti di ricerca, innovazione e valore aggiunto. Speriamo naturalmente che lesigenze di bilancio, la manovra bis, il fallimento dello stato non comportino ulteriori svarioni. La cosa che piu preoccupa e di ereditare un paese talmente alle corde e distrutto da non sapere da che parte cominciare. Come procede la nostra economia e su cosa intervenire ? La nostra economia va molto male, la ripresa e poca, il potere dacquisto dei salari e ridotto in modo drammatico, linflazione reale sfiora il 10 per cento, poi sara il 7, l8, il 9, ma dipendera molto dai redditi, di cui i piu colpiti sono quelli bassi. I consumi di lusso stanno crescendo in modo disastroso, questo per mettere in evidenza per lennesima volta che quel tipo di consumo e ad elastico e quindi la riduzione delle tasse ai redditi elevati non comporta assolutamente un rilancio o un aumento degli stessi al consumo. Io credo che per ricominciare bisogna rivoltare la situazione dallinizio, ripartire con una politica fiscale diversa, che ridefinisca il potere dacquisto, il processo di ridistribuzione, un nuovo welfare, e diritti. Abbiamo energie sufficienti per cominciare e per cercare di mettere in piedi qualcosa di meno disastroso che fino ad ora e stato fatto. Tutto cio pero passa attraverso un cambiamento radicale della politica che non si puo che ottenere con un cambiamento di guida al governo, altrimenti non ce nessuna speranza. Cirio, Parlamalat. Alitalia,LAzienda Calcio, tutte regolarmente in crisi , e solo un problema economico o di chi opera leconomia ? Si e persa la capacita di fare industria e ci si e innamorati della finanzia , cosi detta creativa, attraverso provvedimenti dubbi, sfruttando, come sempre, i piccoli risparmiatori, come si sfruttano gli operai, come si sfruttano, con uneconomia di questa natura, i soggetti piu deboli. Questo modo di fare industria, veda appunto la New Economy, e rischiosissimo, quando ci si e accorti che si parlava di valori di carta e non di valori reali e diventato devastante. Poi mettiamo lincentivazione dei grandi manager, gli enormi stipendi, gli enormi premi, hanno deformato dallinterno tutta una serie di meccanismi che sono diventati perversi. Dentro questo quadro, anche dei sistemi di controllo, se ci sono non funzionano, e si finge che si puo andare avanti lo stesso, inclini a dire si al sistema di poteri interconnessi. Ma come mai ce stata da parte dellattuale governo, una guerra nei confronti del Governatore della Banca dItalia ? Per Fazio, non cerano spazi in partenza, la squadra era una squadra costruita su progetti personali ed interessi che dovevano funzionare in un certo modo, Tremonti era anche lasse della bilancia di certi rapporti con la lega. Non poteva che venirne fuori un conflitto, per difendere il recinto, un conflitto molto piu apparente che reale nella sostanza delle cose. Fazio ha fatto sempre unalisi molto lucida della nostra situazione economica, ed ha per questo trovato una serie di difficolta enormi, anche se poi io non sono affezinato alle sue soluzioni. La realta e che bisogna fare un progetto collettivo e questo governo non ci pensa assolutamente, non ha questo concetto, governano contro gli italiani, sono riusciti solo a mettere insieme il sistema di reazione che mai sia capitato nella storia del nostro paese. Hanno scioperato e manifestato contro questo governo tutti, dai ricercatori, ai medici, ai professori, pensionati, operai, cioe tutti, e stato ed e purtroppo ancora un governo assurdo. Eppure questo governo rispetto ad altri governi in Europa, ha retto con il proprio elettorato, in merito ad una forma di comunicazione, quella delle tv, che la sinistra non ha mai pensato di proteggere da eventuali domini e prepotenze che vediamo in atto ad opera della destra. Oggi ci ritroviamo come non mai a rincorrere questa forma di espressione per tentare di renderla libera da questi controlli e democratica nella sua comunicazione. Da una serie di sondaggi, viene fuori che gli italiani esprimono, al momento delle elezioni, il loro consenso basandosi proprio su quanto vedono in tv, se questo strumento di comunicazione si lascia in Italia, totalmente in mano alla destra, si puo anche comprendere come sia stata ridotta la loro batosta politica rispetto a chi governa negli altri paesi europei. Lei tocca un punto importante, sul quale bisognerebbe fare unautocritica mancata fino ad ora allinterno della sinistra italiana. Il centrosinistra ha sbagliato, sbagliato sul conflitto dinteressi, ha sbagliato per non aver fatto la riforma radio-televisiva, traccheggiando e lasciando il paese e questo riforme in mano alla destra che poi le sta facendo come le vuole fare e tutto a suo vantaggio. Bisogna fare una autocritica seria, non tanto per attribuire responsabilita passate, ma per ridisegnare un progetto futuro per il paese. Bisogna ripartire facendo proprio unelenco delle leggi da abrogare, sarebbe un bellesercizio e chiarirebbe molto idee anche allinterno della nostra attuale configurazione, darebbe piu fiducia agli elettori e chiarirebbe anche le eventuali posizioni tra Rutelli, Letta, Bersani, Boselli. Ci capiremmo meglio sulla Riforma Moratti, sulla legge trenta, forse varrebbe la pena che su questo ci esercitassimo di piu nei prossimi mesi, perche e fondamentale che un progetto non sia solo : - contro - , ma che sia un progetto che dia speranza e spazi al nostro paese. Bisogna spostare lasse, non solo critiche al centro destra, ma anche presentare un progetto che sia vincente. Ma il progetto ce ? Siamo partiti proponendo una fase Costituente, un modo diverso dei partiti, un modo diverso di costruire il consenso del paese, luso dei mezzi di comunicazione alternativi, rispetto a quelli ufficiali, meccanismi di partecipazione completamente diversi da quelli tradizionali, bando alle burocrazie, alle stanze dei partiti dei poteri, meccanismi allargati per formare una palestra e un disegno per un paese che vuole relamente voltare pagina. Su questo abbiamo trovato ostacoli, anche comprensibili dal punto di vista delle gerarchie del potere politico, ma adagio adagio riusciremo a cambiare. Lei tocca un problema della sinistra, antico e mai passato, queste gerarchie che ricordano la Russia dei tempi della guerra fredda, sono ancora presenti allinterno di tutti i partiti di sinistra dai D.S a Rifondazione Comunista, non sarebbe il caso di girare definitivamente pagina anche da questo antico concetto strutturale ? In sede territoriale alcune iniziative sono sicuramente diverse, oggi la distinzione non e piu quella tradizionale, di destra e di sinistra, ma una distinzione dei valori condivisi, che sono trasversali. Se lei pensa alla societa multietnica e multirazziale, al problema dellintergrazione e quantaltro, scopre che il concetto di destra e di sinistra di cattolico o di radicale o di socialista , sono estremamente mescolati. Noi abbiamo fatto la Consulta della scuola, e talmente trasversale che diventa difficle dire che la politica attuata ed espressa in quella sede e dei DS o di Rifondazione. No e una scuola diversa che il paese sta spingendo per costruirla dal basso. Quindi credo che certi meccanismi siano meccanismi virtuosi, e che bisogna dare spazio. Non e vero che debbono vincere i movimenti, ne che deve vincere la politica, devono vincere le nuovi sintesi che mettono insieme un diverso modo di partecipazione e di fare politica. La pace e lontana o vicina ? La pace secondo me e sempre lontana, in questo mondo dominato da queste tensioni e da questi poteri e difficile pensare alla pace. Poi non ce solo la guerra, ma ce un modo di non essere in pace anche tra il nord e il sud del mondo, quando si discute dei paesi sottosviluppati, quando si parla di Africa, una pace in queste condizioni la vedo purtroppo lontano. |
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