FUORI
I COMPAGNI DALLE GALERE
FUORI I MIGRANTI DAI CPT
SALVO LIBERO
Ieri sera davanti al famigerato
luogo di transito per migranti espulsi
dall'Italia, denominato "Regina Pacis" è stato
arrestato Salvatore, reo, per
gli sbirri, di aver solidarizzato con i migranti,
rinchiusi in quel lager,
che protestavano per le condizioni in cui erano costretti
a "vivere" in
attesa dell'estradizione.
La rivolta dei migranti detenuti era stata seguita dal
tentativo di evasione
di uno di loro.
Quando i compagni hanno cercato di ostacolare
l'intervento dei carabinieri
di stanza nel lager, questi hanno subito scatenato i
pestaggi contro i
manifestanti ed infine hanno arrestato Salvatore.
Questa notizia fa il paio con quella della denuncia
contro il comandante
della nave Cap Anamur, reo di aver portato in salvo a
Porto Empedocle i 37
migranti africani.
La politica della repressione e della segregazione
perseguita dallo stato
italiano, in combutta con gli altri stati europei, è la
vera faccia di
un'Europa, che alcuni vorrebbero "dei diritti",
ma che in realtà è quella
della difesa ad oltranza dei privilegi e dei soprusi. Il
lager di Lecce,
consegnato dagli allora sinistri di governo alla Curia
vescovile è uno degli
esempi di ciò.
Questo lager, dei cui finanziamenti qualcuno ha anche
fatto man bassa,
funziona in tutti i sensi come una galera.
E' anche pieno di secondini, vestiti da carabinieri, che
da diversi anni
sono stati insediati direttamente nel carcere-cpt.
E sin dalla sua apertura, e specialmente da quando è
stato trasformato in
centro di transito per gli espulsi, periodicamente si
susseguono le rivolte
e i tentativi di evasione.
Perchè evadere da un carcere, anche se denominato cpt è
normale ed anche
giusto, come è giusto solidarizzare con chi protesta e
si rivolta contro la
struttura-carcere.
Se Salvatore è colpevole tutti noi siamo complici, e
continueremo ad
esprimere la nostra complicità continuando a lottare per
la libertà dei
detenuti in tutti i tipi di carcere, compresi i cpt
avamposto degli incompatibili
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