Mezzucci

di salvatore mica

 

Tante foglie di fico che l’attuale potere ha appiccicato alle sue vergogne; mai come in quest’epoca sono risultate patetiche.

Non mi riferisco ovviamente al complesso degli squallidi rituali a cui la tecnocrazia ci ha oramai abituati, conosciuti sotto il nome di “propaganda”. Mi riferisco a tutto il managment del potere globale in questo lasso di tempo. A mio avviso gli imbellettatori di regime, i “curatori dell’immagine occidentale” ultimamente hanno proprio fatto flop. In Italia, ad esempio, la gestione pre e post elettorale è stata fondamentalmente: noiosa, squallida, inutile e prevedibile.

 

Unica vera novità di queste elezioni sono state le accoppiate: “Sgarbi – La Malfa, Di Pietro – Occhetto, Segni  -  Scognamiglio”

 

Un paio di jolly falliti che si son messi assieme per non boccheggiare nel mare magnum della politica, novità clamorosamente fallita come i risultati delle europee ci dimostrano. In effetti a tutti è apparso chiaro che questi partitelli nati così estemporaneamente erano “inutili quanto un culo senza il buco” parafrasando un famoso comico.

 

Berlusconi dalle elezioni europee si aspettava tanti calci che puntualmente sono arrivati, ma dobbiamo dargli atto di aver fatto veramente TUTTO per attutire il colpo.

Berluska non ha dovuto sforzarsi molto per avvertire il pericolo, la terra bruciava sotto i piedi già nei suoi potentati: Fini scalpitante chiedeva un giorno si e l’altro pure una “verifica”, l’Udc mugugnava chiedendo maggiore spazio, la lega, spina nel sedere di tutta la coalizione di centro destra, tirava il governo per la giacchetta costringendolo ad approvare stronzissimi atti che avrebbero dovuto tener buono (l’ormai esiguo) ”popolo della Lega”.

Dall’altra parte, nonostante i “si no ni so” della sinistra per bene, un popolo sempre più folto si riuniva sempre più spesso sotto i palazzi del potere per manifestare contro “l’epoca di Tahanatos” inaugurata dalle destre del pianeta.[1] Berluska, da uomo previdente quale è sempre stato è corso ai ripari.

 

Gli ostaggi, oscuri individui di cui non si conosce bene il lavoro, ne il passato, ne i compiti da loro svolti in Iraq, sono divenuti rapidamente degli eroi nazionali: vedere i parenti di questi signori mi era diventato familiare quanto vedere il mio vicino di casa, ogni italiano fremeva per il loro civile compatriota tenuto ostaggio dai barbari. Inutile per tutti ricordare che “i nostri compatrioti” erano militari assassini in terra d’occupazione, vero?

Dopo questo re-styling, il presidentissimo dei Media (sempre Berlusconi) ha combinato un paio di cazzate, asserendo senza alcuna nozione di causa, che “la liberazione era questione di ore” e che “Si era riusciti ad intavolare delle trattative”, entrambe le affermazioni sono state smentite da operatori sul territorio iraqeno,e non dimentichiamo il tatto e la delicatezza di Frattini che ha ben deciso di dare la notizia della morte di Quattrocchi in diretta, senza che ancora i genitori ne fossero informati.

Dopo queste “piccole” defaillances il Presidentissimo ha tacitato i Media. Imperativo immediatamente accolto da TUTTO il mondo dell’informazione, a sottolineare la sua indipendenza dalla sfera politica.

Pochi giorni prima delle elezioni, ecco pronto IL CIRCO NAZIONALE! Gli ostaggi sono liberi! Diretta su Studio aperto del loro arrivo in Italia, lacrime di gioia e sceneggiata del padre dell’ostaggio sempre-affranto-ma-fedele-ai-valori-italiani inginocchiato davanti al figlio con il tricolore in mano.

Come sono stati liberati? Sono stati i nostri virili uomini in Iraq a liberare i loro compatrioti! Non pensate neanche per scherzo che sia stato pagato un riscatto! Altrimenti i nervi scoperti della Crocerossa saltano, sono già a pezzi per aver colpevolmente taciuto le vergognose torture che i “nostri ragazzi” infliggevano agli Iraqeni[2]. Non mi sto qui a chiedere comemai le nostre forze in Iraq sono riuscite a localizzare e a stanare i terroristi, proprio poco prima delle elezioni.

Le voci libere, zittite su tutta la linea, sono riuscite a levare qualche sussurro per quanto riguarda il fatto che probabilmente il covo dei rapitori era oramai praticamente vuoto, vi erano solo due persone che non vedevano l’ora di liberarsi degli ostaggi anche perché (probabilmente) avevano già ottenuto quello che volevano. Prontamente le forze occulte della (dis) informazione hanno risposto rinvenendo da internet la “prova inconfutabile” che i rapitori stavano per uccidere gli ostaggi. Strano che la credibilità di Internet, vituperata e combattuta sotto ogni forma dal potere dominante sia riconosciuta per una volta ed addirittura elevata al rango di sacrosanta verità!

 

Un lavorone è stato fatto quindi, per la sezione “ostaggi” dall’ufficio elettorale del governo!

 

Ma Berlusconi sapeva di non poter contare solo su questo: la maggioranza degli italiani non vede assolutamente di buon occhio tutta la vicenda Iraq.

 

Ha lanciato quindi un’altra idea iperinnovativa! Direi quasi demenziale nella sua originalità! La bomba anarco insurrezionalista! Una mossa tanto scontata, inutile, scialba, prevedibile, noiosa da non aver suscitato l’interesse neanche dei Media più venduti al potere. Inutile star qui a parlarne.

Se tutte le bombe imputate agli anarco insurrezionalisti nella storia italiana, fossero state realmente piazzate da loro, ogni anarchico sarebbe stato costantemente indaffarato tipo broker di borsa: ce ne sarebbe stato di lavoro da sbrigare!

 

Lontano dalle luci della ribalta, nell’oscurità della periferia il Potere si è mosso altrettanto vivacemente. Reprimendo, controllando, inibendo, spaventando “i soliti noti” attivi in politica, dalla parte sbagliata

 

Il mio compagno Antonio Rollo[3] già accusato ed incarcerato per aver violato il Codice Rocco tuttora vigente in Italia, mi segnala:

 

“QUANDO SI ARRIVA  ALL'INFAMIA

Ieri sera un compagno ed una  compagna del Comitato cittadino contro il
carcere e la repressione sociale di Viterbo sono stati fermati e portati in
questura.
Questa volta gli sbirri hanno organizzato le cose in modo particolare per
non far vedere come ci sia un accanimento nei confronti del Comitato.
Infatti si sono inventati "un'informazione confidenziale", che voleva i
compagni in procinto di spacciare ingenti quantità di cocaina, e li hanno
fermati appena scesi dal pulman e li hanno portati in questura.
Lì sono stati sottoposti non ad una, ma a due perquisizioni corporali, e
sono stati minacciati di essere portati in ospedale per  delle radiografie.
Solo a tarda serata sono stati rilasciati.
Che di una provocazione si tratta è notorio, in quanto i due compagni (come
gli altri del Comitato del resto) sono costantemente sotto controllo della
Digos, per l'attività politica svolta.
Tanto è vero che negli ultimi mesi sono stati soggetti a diverse
perquisizioni, e spesso portati in questura. In una di queste perquisizioni,
fra l'altro, i solerti funzionari del disordine pubblico  sfasciarono casa
ai compagni fermati ieri.
Questa ennesima provocazione segue solo di pochi giorni
l'installazione di un sofisticato congegno di intercettazione nella macchina
di un altro compagno di Viterbo.
Ed avviene subito dopo l'apposizione della targa commemorativa al compagno
Gasparone.
E' evidente il progetto vergognoso di voler inquinare i legami fra il
comitato e la cittadinanza improntato al reciproco rispetto e alla reciproca
considerazione.
Evidentemente gli sbirri non sono soddisfatti delle persecuzioni finora
portate avanti nei nostri confronti con teoremi politici e denunce per il
270 bis e cercano di provocarci e intimidirci con queste montature
infamanti.
Ma, come al solito, hanno fatto male i loro conti.
Noi continueremo a portare avanti le nostre iniziative, e non saranno certo
queste provocazioni a zittirci.

Comitato cittadino contro il carcere e la repressione sociale di Viterbo”

 

un compagno, una delle poche persone che possono fregiarsi realmente del titolo di Giornalista, scrive amareggiato:

 

“[…]poco prima di chiamare al voto, le forze dell’ordine costituito ci hanno richiamato nelle loro caserme. Domattina, di domenica si precisa, ci vediamo io e gli altri[…], alle 11, a piazza Verga: ufficialmente comunicazioni, al comando di piazza Verga[…]

Vedremo, intanto, di domenica si vota e si viene chiamati dai carabinieri. Che bello! Meno male che –per me- è l’ultima volta che vado a votare. Buona democrazia a tutti. La mia –e non è uno sfogo infantile- è finita, da un pezzo. Auguri a chi ancora ci crede.”

 

Nessun commento. Purtroppo non è stata la prima volta e non sarà neanche l’ultima, ciò che importa a mio modo di vedere, è che sempre più gente si renda conto del paese in cui vive.

 

In provincia si sono tessute però tante altre trame neglette per conservare il conservabile.

La metà degli abitanti della mia città sono iscritti in corsi organizzati estemporaneamente dalla provincia o comunque da enti parastatali. Corsi strabilianti! Corsi magici! Ove per pochi euro(ed un voto) si possono prendere preziose certificazioni e/o brevetti difficilissimi e costosissimi da prendere altrimenti, nessuno ne parla, anche perché…Il borghesuccio pensa che sia bene tenere la cosa segreta, visto che è capitata “solo a lui” questa fortuna!

Ci sarà una città intera qualificata a fare, ciò che quantomeno per sovrabbondanza di personale, non potrà fare.

Ma tutti abboccano, inesorabilmente.

 

Nelle zone popolari delle mie parti (Siracusa) si è sentito ancora vociferare di qualche candidato che ha “fatto la spesa” agli elettori, che gli ha mandato pacchi di pasta, un paio di chili di pesce…

 

Ovviamente la cosa non bastava ancora! Berlusconi ha tentato il tutto per tutto, pensando bene di impoverire ancora una volta le nostre tasche per favorire la sua campagna elettorale, violando in un sol colpo tutte le norme sulla privacy assieme a tutte le norme anti spam e sulla par condicio: spedendo migliaia di sms che “ricordavano al cittadino l’impegno elettorale”, ma guarda com’è premuroso! Sicuramente questo tentativo (fallimentare) di “propaganda atipica” verrà studiato in sociologia della comunicazione, assieme a tante altre innovazioni che ha apportato alla politica l’avvento del “partito leggero”: Forza Italia.

Peccato che anche questo tentativo non sia servito a granchè.

 

Il potere si nasconde e si protegge quindi, scimmiottando ancora una volta se stesso, Berlusconi ha fatto in piccolo ciò che ha fatto Bush nel mondo.

“Le foto?Sono false!”

Lo hanno fatto ammettere al giornalista, hanno fatto cadere anche qualche testa eccellente del giornale che le aveva pubblicate…”E’ tutta una montatura per fare uno scoop!”, ma piano piano sono cominciate le confessioni, le teste interne al potere che rotolavano, dal grado più basso via via a quello più alto, sono spuntate altre foto, pubblicate da altri giornali, oramai l’opinione pubblica ha le idee chiare su chi diceva la verità e chi mentiva sulla questione  - TORTURA – in Iraq:

“I prigionieri sono come cani, non bisogna lasciar pensare loro di avere il controllo” l’ ha detto un generale americano.

 

Berlusconi avrebbe dovuto capire quindi dall’esempio del fratello maggiore Bush che le foglie di fico non servono a  molto in questo periodo: c’è troppo vento.


[1] Tengo a sottolineare che sono fiero del fatto che i partiti coerenti nel dire NO alla guerra, alla tortura, alle barbarie mercantili, sono stati lautamente premiati dal movimento: CONTINUATE COSI’!

 

[2] Stavolta non vi sono prove che gli Italiani siano implicati, ma non mi stupirebbe, ricordate Ercolano e l’elettroconduzione ai coglioni dei prigionieri somali?

[3] www.controappunto.org

 

 

 

 

 

 

 

 

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