PER INTERVENIRE - GIORNALE@NAMIR.IT

 

 

 

RISPOSTA ALLA SINISTRA DI PRODI.

 

Carissimo PRODI – lei spesso e senza offesa ma con dignitosa riflessione, mi ricorda le riflessioni dei commercianti, quando dicono che l’importante e’ guadagnare a proprio vantaggio senza mai pensare che aumentando i prezzi, cosi’ come hanno fatto con l’euro, prima o poi rischiano che la gente smetta di comprare i prodotti.

La stessa cosa aveva fatto silvio berlusconi all’inizio del suo mandato, cercando di aumentare le giocate del lotto e senza pensare assolutamente che chi gioca non ha altro danaro e quindi avrebbe inevitabilmente boicottato la sua idea.

Ora lei con la sua lettere pubblicata sul quotidiano la repubblica – invita tutti a prendere un decisione – o cosi’ o me ne vado - …. Comprendiamo pienamente il suo dolore per la precedente situazione governativa, quando con una serie di mosse politiche ma poco strategiche qualcuno la spedi’ in europa lasciando poi cadere baracca e burattini in mano alla destra.

La colpa maggiore del precedente governo di sinistra non fu’ il suo complotto, ma non comprendere di lasciare riforme delicate in mano alla destra che le avrebbe successivamente trasformate in quel delirio che stiamo vivendo.

Ora lei caro prodi – vuole e pretende piu’ potere – ma se non riesce ad organizzarsi bene e con moderazione, fara’ la fine dei commercianti, la gente di sinistra non entrera’ piu’ nel suo negozio… lei quindi non puo’ dire con me o senza di me quando nella sua lettera o nella vita da commerciante sceglie i ricchi per bruciare i poveri, come pretende poi di fare dialogo con le moltitudini di persone che a sinistra vedono proprio la difesa dei deboli e delle classi emarginate.

In questo caso sceglie i partiti maggiori per azzittire i cosi’ detti partiti che non hanno grandi quantita’ di voti, ma che non sono piccoli di scatola cranica e cervello.

Fino al federalismo tutti la seguono – poi pero’ questo federalismo, al contrario di quanto lei scrive, non deve essere come e’ strutturata e organizzata l’europa, in cui il parlamento conta poco o niente ed uno spesso pensa a cosa serva realmente. Lei non deve organizzare una sinistra in cui i pochi conteranno sul serio e i tanti piccoli non conteranno nulla. E’ proprio su questo che l’europa ha dimostrato spesso di bloccarsi e di perdere tempo su questioni importanti per discutere del potere interno in mille cavilli che non hanno ancora risolto la matassa.

Il federalismo all’italiana non ci piace affatto –innesca … se passa quello della lega – sistemi in cui le regioni del sud non avranno piu’ nulla da offrire, e quelle del centro idem… solo quelle del nord con le loro industrie potranno sganciarsi definitivamente in azioni discutibili con guadagni da dividere solo in quei luoghi.

Ora non si puo’ proprio proporre un federalismo di sinistra se non si eliminano le problematiche della diversita’, della disuguaglianza, e queste si possono risolvere solo con un concetto politico rivolto al confronto non al potere.

Comprendo anche che lei proviene non dalla politica ma da una storia tecnico-manager eccellente- e politicamente criticabile, ma non puo’ pretendere, anche se capiamo la difficolta’ economica del paese, di risolvere il tutto con privatizzazioni senza controllo, e unioni bancarie e finanziarie senza salvaguardare la vita e i bisogni degli operai.

Ecco perche’ deve sapersi confrontare con rifondazione comunista – i verdi – i comunisti italiani – di pietro – e cosi’ via… perche’ sono partiti che insieme possono dare molto, anche in voti per vincere le future elezioni e perche’ comunque quando una persona o una federazione e’ grande – umanamente e storicamente – sa come confrontarsi con tutti.

Questo confronto nasce da un progetto e il progetto si forma con tutte le forze in campo non solo con alcune – e tutti proprio per il bene del paese che lei citava, sono disposti a fare dei passi indietro, a rinunciare da una parte per guadagnare dall’altra – e’ questa la forza di un progetto collettivo.

Quando nacque la costituzione italiana – la repubblica – veda lei chi erano e come si sono unite tutte le idee per fare un progetto che ancora oggi e’ sostenibile e la maggior parte degli altri paesi mondiali ci invidia, meno silvio che vuole cambiarla a proprio piacimento.

Ecco cosa deve fare la sinistra per non perdersi neanche un pezzetto di chi porta sulla propria pelle una bandiera rossa – non discutere di solo potere ma di come organizzare un’unione in cui tutti e dico tutti, sanno dare e ricevere – non solo stare zitti o comandare.

M – d.

 

 

DIBATTITO - MOVIMENTI E SINISTRA.

LETTERA CRITICA A BERTINOTTI.

Vede mio caro e intelligente bertinotti – essere il primo rappresentate di un partito eletto dalle persone significa molto – e molto di piu’ se questo partito rappresenta le minoranze sociali e quindi il concetto di sinistra reale.

Lei afferma che per la liberazione delle due ragazze e’ disposto a tutto – ma lo dice oggi e dopo una dura critica da parte del movimento – quel movimento a cui lei spesso fa richiamo per condividerne battaglie – dolori – contestazioni idee – e gioia per la pace.

Lei ci comunica che la sua scelta di non parlare del ritiro delle truppe italiane dall’iraq, e’ stata fatta per poter liberare le ragazze e gli iracheni in ostaggio non si sa bene di chi, se non che la dinamica del loro rapimento come quello di enzo baldoni , e’ dinamica oscura ed estranea al popolo iracheno, compreso quello che lei chiama – terrorista – e non piu’ – o non lo ha mai chiamato facendoci credere altro per nostra confusione, resistenza con la erre minuscola.

Pero’ – e’ stata pubblicata la sua intervista sulle pagine del quotidiano – la repubblica – e in molti l’abbiamo letta – e abbiamo compreso il suo desiderio di rinnovare – rispetto a quanto accade di drammatico – la strategia politica intrapresa precedentemente e insieme.

Avevamo avuto dubbi forti – per quanto e’ accaduto a nunzio d’erme – e la scelta di non aiutarlo ad andare in europa – certo nunzio e’ un tantino fuori dalle righe e quella specie di censura attuata alla sua linea politica in fondo potevamo comprenderla anche se inevitabilmente ci ha dato profondamente fastidio.

Nunzio – anche se spesso si esprime con atteggiamenti poco consoni ad una linea di comportamento istituzionale – e’ uomo che ha dato tanto alle battaglie e l’estetica personale e storica delle stesse supera quanto egli e’ istintivamente.

Come non premiare il bitume di cacca scaricato davanti alla casa di berlusconi ? – se proprio lo si vuole vedere dal punto di vista estetico –

perche’ ci siamo limitati ad analizzarlo soltanto come gesto fuori dai comportamenti etici e morali istituzionali?

– per quale motivo non ci e’ venuta in memoria la cacca di un noto artista che la chiudeva in un barattolo ed esponendola cambiava il comportamento borghese di tante teste vuote ?

un politico non puo’ essere anche artista ? eppure e’ l’arte l’unica rivoluzionaria reale che io abbia mai conosciuto… il resto e’ finito sempre drammaticamente.

Di Nunzio non potevamo ricordare come esempio la sua manifestazione pacifista fino alla sede di arafat, mentre gli israeliani la circondavano minacciandolo di ucciderlo ? non bastava questo per superare i conticini dei voti e le regole assurde ?

OPPURE desideriamo parlare di terrorismo, come quello fatto dalle tv di berlusconi inquesti giorni – per il quale tutte le sue tv ci invitano ad odiarlo ?

Il secondo errore e’ la partecipazione ad una manifestazione grossolana e pietosa indetta dal buon veltroni – troppo buono per poter comprendere l’orrore politico di una manifestazione insieme al centro destra e candeline accese solo per le vittime della scuola russa - non solo bambini – e’ bene precisarlo – ma anche adulti… se candeline dovevano essere… potevamo illuminare anche i ceceni – gli africani – i cinesi – e via dicendo.

Non si puo’ e non si deve manifestare con una destra che si lacera i vestiti per quelli che sono morti in quell’attentato tremendo – e’ vero – ma anche poco chiaro… e quando arrivano gli immigrati li prende a calci in culo – e accusa le donne di abortire divertendosi perche’ non pagano il tiket – e vuole tasse per le prostitute – opprime e reprime ogni giorno migliaia di operai – pensionati – snobbando sindacati e gente che e’ al limite della sopportazione e di sopravvivenza… con quale diritto marciare insieme a loro senza porre una critica seria rispetto a quella vicinanza ?

Terzo errore – candidarsi per le primarie… primarie italiane ? … ma stiamo scherzando ?…se le facessero gli USA… vogliamo perdere altro tempo prezioso ? – se e’ vero che bisogna collaborare con i diesse – invece di chiacchierare inutilmente per le conferme di prodi – bisogna criticare costruttivamente e ferocemente senza lasciare dubbi…

Lei si e’ candidato per le primarie – pur criticandole debolmente e poi lasciare il campo libero al romano di bologna. Le primarie sono un’assurdita’ – una perdita di tempo che faranno scorrere molto sangue interno alla coalizione di sinistra … e tutto cio’ prima e in ridosso delle elezioni regionali del 2005… sono utili ?…… non poteva dire lei – visto che rappresenta anche il movimento – che tutti noi stiamo aspettando non le primarie ma una coalizione su un progetto politico per il futuro di tutti ?

Cambierete le leggi di berlusconi ?- prenderete di petto i conflitti d’interesse dello stesso ? – la comunicazione - la rai – liberta’ di stampa – lavoro – e tratterete con i sindacati invece di azzittirli come precedentemente avete fatto per quasi cinque anni ?

Tutte e tante altre domande che dovete gettare sul tavolo per trovare rapidamente un accordo invece che un leader.

Altro errore – o almeno tale lo considero io che faccio parte dei movimenti e alla soglia di 40 anni passati non mi sono mai legato a nessuna schiera… forse perche’ le sogno unite… o forse perche’ non le sogno affatto… e’ un’indicisione che in parte mi ha salvato la pelle in parte mi costringe a stare in campo con chiarezza e confusa decisione – come sono confuse tutte le decisioni da prendere prima di farle diventare un progetto – per certo so che il comunismo purtroppo non c’e’ mai stato – e che bisogna ancora realizzarlo.

Difficile da fare se non si sono ancora criticate e in modo profondo le precedenti questioni storiche di quello che e’ sembrato – comunismo – ma non lo e’ stato.

Ma puo’ dire – lei persona attenta - non sciocco e distratto - che le sue decisioni sono decisioni e non gli interessa perdersi un pezzetto di coloro che fino ad oggi lo hanno seguito riponendo in Rifondazione Comunista tante speranze ?

 E come possiamo chiamarlo quel pezzetto ? – prostitute ? disadattati ? donne ? ragazzi ? pensionati ? movimento ?

… come puo’ avere il coraggio di fare questa affermazione – lei – che certo non e’ il rappresentante di una borghesia piatta – o di ricchi benestanti allo sbaraglio del brivido di sinistra ?

Un uomo che rappresenta milioni e milioni di persone ha il dovere di non decidere per nessuno – mussolini e stalin sono andati via da un pezzo e mai vogliamo rivederli ombreggiare a sinistra – lei deve comunicare con la base e all base dare fiato – non viceversa – con struttura piramidale…

E con questo chiudo - … comprendo la sua posizione difficile per battere le destre e aprirsi a sinistra… c’e’ qualcuno poi che la vuole anche come ministro futuro del nuovo governo che speriamo tutti di poter vedere… ma se l’attuale maggioranza e’ criticata proprio per aver rappresentato bene una parte drammatica e ignorante del nostro paese, non possiamo proprio permetterci di votare persone che poi -invece di rappresentarci ed ascoltarci – vanno – come sinistra al governo – per poter parlare a quella parte di societa’ civile che noi prima di tutto dobbiamo spingere e sostenere alla critica costruttiva e storica di quanto abbiamo passato e dobbiamo passare nel libero confronto.

Ascoltare la base e quanto si deve fare – altrimenti la politica diventa solo una carriera come un’altra – non ha senso – e ci si puo’ iscrivere tranquillamente in una scuola di attori ma senza farlo ed esserlo mai in uno Stato nel quale si deve dare e dire altro diversamente dal piazzista che tutti conosciamo –

 in favore del popolo che vi sostiene ed anche per quello che vi critica votando altro o non votando affatto nel 2005.

M -D

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Ieri abbiamo risposto a bertinotti oggi rispondiamo ora al nostro amico Agnoletto.

Strumentali e politiciste le critiche a Fausto

intervista pubblicata nel quotidiano L’unita’ –

ROMA Vittorio Agnoletto, eurodeputato eletto come indipendente nelle liste di Rifondazione, bolla come «strumentali» e «pericolose per il movimento» le critiche rivolte in questi giorni a Bertinotti, ma al tempo stesso sostiene che il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq «non va messo tra parentesi», anche perché «non è in contraddizione con la liberazione delle due ragazze italiane».

Onorevole Agnoletto, condivide o no quanto detto da Bertinotti dopo l'incontro tra governo e opposizione?

«Sono d'accordo che oggi è in assoluto prioritario ottenere la liberazione delle due ragazze italiane, che bisogna fare il possibile, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione e chiedendo fino in fondo al governo di compiere il proprio dovere senza commettere gli errori e le scorrettezze che ci sono state nel passato, come nel caso Baldoni».

CARO AGNOLETTO CHE LEI SCENDA IN CAMPO A DIFENDERE IL NOSTRO BERTINOTTI – CI SEMBRA OVVIO E GIUSTO – VISTO CHE LEI FA PARTE DI QUESTO PARTITO… MA SINCERAMENTE NON C’E’ BISOGNO… NOI STIAMO PONENDO DELLE CRITICHE ALLE QUALI NON SI DEVE RISPONDERE CON –DIFESA E CHIUSURA – MA CON INTENZIONE DI METTERE IN CAMPO COMPRENSIONI E SOLUZIONI – VISTO CHE POI CI SONO NUMEROSE ASSOCIAZIONI – COMPRESO LE – DONNE IN NERO – CHE AFFERMANO ALCUNE IPOTESI SULLE QUALI BISOGNA RIFLETTERE NON CENSURARE.

E’ VERO – C’E’ UNA PRIORITA’ CHE NOI TUTTI RISPETTIAMO – FIGURIAMOCI… MA QUESTA PRIORITA’ NON DEVE ASSOLUTAMENTE FAR CANCELLARE O METTERE IN SECONDO ORDINE LA CAUSE DELL’EFFETTO – CIOE’ LE GUERRE CHE BUSH INTENDE CONTINUARE – E NON SOLO PER PROPAGANDA ELETTORALE – QUANDO EGLI AFFERMA CHE GLI AMERICANI NON SONO ANCORA DEL TUTTO AL SICURO – VUOL DIRE CHE INTENDE PROSEGUIRE LA LINEA DELLA REPRESSIONE CON LA SCUSA DEL TERRORISMO E CIO’ NON E’ DA SECONDO PIANO… ANZI… IO CREDO CHE BASTI FARE SILENZIO O CHIEDERE SCUSA PER QUANTO RIGUARDA LE AFFERMAZIONI FATTE SU QUESTA IPOTESI CONFUSA CHE PUO’ SCONGIURARE MANIFESTAZIONI CONTRO BOMBE E NUOVI ASSASSINI ISTITUZIONALI.

Ad esempio?


«Aveva sbagliato Frattini ad andare su Al Jazira e sostenere che gli italiani proseguiranno il loro impegno in Iraq. E purtroppo sbaglia oggi Berlusconi a ripeterlo: si sta giocando con il fuoco, c'è il rischio di far precipitare la situazione mettendo a repentaglio vite umane. E poi bisogna evitare di dare incarichi alla Croce rossa italiana, la Croce rossa più anomala al mondo, visto che per statuto è indipendente ma da noi ha un commissario di nomina governativa».

IN QUESTA AFFERMAZIONE LE RICONOSCIMO IL NOSTRO CORAGGIO DI DIRE CIO’ CHE BISOGNA DIRE – LA CROCE ROSSA ITALIANA – FRATTINI E BERLUSCONI HANNO DELLE GRAVI RESPONSABILITA’ POLITICHE – MA PROPRIO PER QUESTE SI DEVE FARE UN’ALTRO PASSO AVANTI – PER BALDONI E PER LE NOSTRE ITALIANE E GLI IRCHENI RAPITI.

E’ EVIDENTE CHE LA LINEA POLITICA ATTUATA DA QUESTO GOVERNO SIA COLLABORAZIONISTA CON LE IDEE MALSANE E DI IMPERO USA – CIO’ FA SOSPETTARE E NON SOLO A NOI – CHE CI SIA UNA POLITICA DI REPRESSIONE NEI CONFRONTI DEL PACIFISMO ATTUATA DAL GOVERNO IRACHENO PER MANO DI BUSH – DI CUI IL RESPONSABILE SEMBRA ESSERE ALLAWI – ANCHE QUESTO BISOGNA DIRE… E SE I PARTITI DI SINISTRA NON SOLO NON LO DICONO MA AFFERMANO QUESTA TENDENZA – VUOL DIRE FORSE CHE IL MOVIMENTO SI DEVE SCIOGLIERE PER FARLO RIENTRARE POI NELLE ISTITUZIONI COSI’ DETTE DI SINISTRA ?A QUESTO RICATTO NON CI PIEGHIAMO ANZI – IL FATTO CHE SIAMO SCESI IN PIAZZA OGGI COME DOMANI – DIMOSTRA CHE DESIDERIAMO – MALGRADO I DRAMMI IN ATTI – PROSEGUIRE SU QUESTA LINEA DI CONTESTAZIONE.

E con quel che ha detto Bertinotti sul terrorismo è d'accordo?


«Certo, perché la lotta al terrorismo e il no alla guerra non possono essere disgiunti e vanno assunti dal movimento come elementi fondanti. E condivido le parole di Bertinotti quando dice che il terrorismo non è solo la risposta alla guerra, ma ha radici proprie, una sua soggettività e una sua strategia politica autonome, che sono in opposizione a noi non solo per i mezzi che usa, ma anche per la società che vuole costruire. Detto questo, qui c'è un primo appunto che va fatto a Bertinotti, e cioè che il batterci contro il terrorismo non ci deve impedire di vedere che c'è una resistenza civile, di massa, contro l'occupazione ma che è anch'essa contro le pratiche terroristiche. Questa resistenza civile la dobbiamo riconoscere, anche se non condividiamo gli ideali per cui si batte, come la costruzione di una società islamica. Con essa dobbiamo dialogare e riconoscerne il diritto all'autodeterminazione».

NOI AGGIUNGIAMO CHE SPESSO – NON QUASI SEMPRE – E’ LA GUERRA CHE GENERA LA CAUSA DEL COSI’ DETTO TERRORISMO… E QUINDI COMBATTERE LA PRIMA LINEA DI FUOCO VUOL DIRE INTERVENIRE SULLA SECONDA E AFFIEVOLIRLA.

CHE POI IN IRAQ LA SITUAZIONE SIA MOLTO COMPLESSA – E’ ANCHE QUESTA UN’ANALISI CHE LA SINISTRA ITALIANA DEVE FARE E AL PIU’ PRESTO PROPRIO PER DARE CHIAREZZA ALLA BASE – IN UN MOMENTO DI CONFUSIONE GENERALE IN CUI TERRORISMO ESPORTA PAURE PER LE QUALI SI GIUSTIFICA LA GUERRA COME METODO PRINCIPALE PER COMBATTERLO.

E’ IN QUESTO PESSIMO ERRORE CHE FACCIAMO IL GIOCO DELLA DESTRA NON NELLE CRITICHE – CHE A SINISTRA DEVONO ESSERE SEMPRE PRESENTI SOPRATTUTTO QUANDO UN PARTITO CHE PIU’ RAPPRESENTA IL MOVIMENTO – IMMEDIATAMENTE DOPO LE ELEZIONI ELETTORALI HA COMMESSO DEGLI EVIDENTISSIMI ERRORI.

Condivide anche quanto detto dal segretario di Rifondazione sul ritiro delle nostre truppe?


«Intanto, non sono d'accordo con la tesi secondo cui per ottenere maggiori risultati per la liberazione delle due ragazze bisogna lasciare in sospeso la richiesta del ritiro. Le due cose non sono affatto in contraddizione».

E IN QUESTO VIA VIA – STIAMO GIUNGENDO ALLO STESSO PUNTO FINO AD ORA PRESO IN CONSIDERAZIONE.

Bertinotti ha spiegato che una richiesta del genere, al tavolo con il governo, avrebbe interrotto subito le relazioni.

«Un simile incontro è finalizzato a uno scambio di informazioni, sul modello francese, e ognuno ci deve andare con le proprie identità, chiedendo al governo di agire in modo trasparente e senza smettere di porre il problema del ritiro. Essendo la richiesta del ritiro nata ben prima di qualunque ricatto, non rischia di essere letta come un cedimento alle iniziative dei terroristi, quindi non c'è nessun motivo per sospenderla neanche per un periodo di tempo limitato. Semmai da sospendere sarebbero i bombardamenti delle forze occupanti, cosa che credo dovrebbero chiedere tutte insieme le forze di opposizione».

MA C’E’ ANCHE DELL’ALTRO – BISOGNA SEMPRE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE CHI INDICE UNA MANIFESTAZIO E – E LE MANIFESTAZIONI IN ATTO SONO STATE ORGANIZZATE DA – UN PONTE PER – QUINDI NON CI SI PUO’ PROPRIO TIRARE DIETRO SE A RICHIEDERLE E’ L’ORGANIZZAZIONE IN CUI LAVORAVANO LE RAGAZZE. MA SE C’E’ DELL’ALTRO CHE BERTINOTTI CONOSCE – E CHE LO HA SPINTO A FARE QUESTE DICHIARAZIONI – DEVE COMUNQUE COMUNICARLO ALLA BASE O LASCIARE FILTRARE LE NOTIZIE.

SE INVECE E’ UNA DICHIARAZIONE PER DIRE ALLA SINISTRA DIESSINA CHE LA COMUNITA’ RIMANE UNITA – NON CI SEMBRA IL MOTIVO E IL MOMENTO ADATTO PER CONFERMARLO.

Insomma, è d'accordo con le critiche di Casarini, che ha parlato di "strappo definitivo" col movimento, o da Caruso che reclama "un urgente chiarimento politico", o da Diliberto e Rizzo, dei Comunisti italiani?

«No, quello è politicismo, si tratta di accuse strumentali. Bertinotti ha commesso un errore, anche se secondo me si tratta più di un infortunio. Ma certe polemiche mi preoccupano».

NO … NON SONO POLEMICHE STRUMENTALI – SONO RICHIESTE DI INTERVENTO E CHIARIMENTO… RICORDIAMO POI A TUTTI – COMPRESO CASARINI – COMUNISTI ITALIANI – CARUSO – CHE QUEL CHE PIU’ CI PREOCCUPA NON E’ IL SALTARE SULLA SEDIA RISPETTO A CERTE AFFERMAZIONI – MA IL COMINCIARSI A MORDERE L’UNO CON L’ALTRO.

CIO’ E’ VERGOGNOSO – ED E’ EVIDENTE CHE APRE UN’ALTRA E NUOVA PESANTISSIMA CRITICA.

ESSERE APERTI ALLE CRITICHE SIGNIFICA DIALOGARE E QUESTO SIA RIFONDAZIONE COMUNISTA CHE I MOVIMENTI DEVONO UNA VOLTA PER TUTTE COMPRENDERLO – COSI’ COME BISOGNA COMPRENDERE CHE NON CI SONO LEADER PER CUI PERDERE TEMPO CON INUTILI PRIMARIE… ANCHE NELLE OPPOSIZIONI DIFFERENTI AI DIESSE… NON ESISTONO LEADER – ESISTE UNA CAPACITA’ AL CONFRONTO… ALTRIMENTI E’ INUTILE PARLARE DI RAZZISMO – PACE – LIBERTA’ – ECCETERA ECCETERA QUANDO QUESTE REGOLE NON LE ABBIAMO BEN EVIDENTI IN NOI STESSI.

FARE PARTE DEI MOVIMENTI – ED ERA UESTA LA COSA PIU’ CHIARA CHE SMPRE CI SIAMO DETTI – NON SIGNIFICAVA TROVARE DEGLI EROI PER FARCI RAPPRESENTARE – NON SIAMO IN PARLAMENTO… NE IN ALTRO LUOGO CHE UNA SOCIETA’ INCIVILE E’ CAPACE DI COSTRUIRE… SIAMO – IL MOVIMENTO – E IN QUESTO NESSUNO E’ CAPO – NESSUNO E’ SUDDITO… SI TRACCIANO IDEE E PROGETTI COLLETTIVI E NON E SI COLLABORA PER METTERLE IN CAMPO.

Perché?

«Mi identifico con il percorso del movimento, e sono convinto che si debba discutere mantenendo l'unità, la vera forza del movimento italiano contro la guerra. E chiederei a tutte le forze politiche che sono dentro il movimento di non usarlo come arena per le loro battaglie, ma anzi di evitare le polemiche e lavorare per la sua unità».

ED E’ ACCADUTO ESATTEMENTE IL CONTRARIO – QUANDO PER PRIMI CI SIAMO SPINTI ALLA CRITICA – ERA PROPRIO PERCHE’ PARTECIPANDO AD ALCUNE FESTE DELL’UNITA’ – ABBIAMO SENTITO PARLARE VIOLANTE E INTINI ED ALTRI ESPRIMENDOSI SULLA POLITICA DELLA DISTRUZIONE DEL MOVIMENTO – COME DIRE – SCIOGLIAMO LE FILE E POI OGNUNO NE PRENDA UN PEZZETTO.

VOGLIAMO ANCORA UNA VOLTA RICORDARE CHE MOLTI DI VOI OCCUPANO UN POSTO NELLE ISTITUZIONI PROPRIO PERCHE’ A VOTARVI – E NON POTETE NEGARLO – E’ STATO IL MOVIMENTO… COSI’ COME IL MOVIMENTO VI HA DATO UNA MANO A PRENDERE CERTE DECISIONI. ORA CHE LA PRATICA POLITICA SIA QUELLA DI DIMENTICARE VA BENE… LA CONOSCIAMO… MA CHE CI SI DIMENTICA DI NOI QUANDO SIAMO ANCORA VIVI – PUO’ TRASFORMARSI IN UN COLPO DI CODA TREMENDO ALLE PROSSIME ELEZIONI ELETTORALI.

PER QUESTO VI INVITIAMO AL CONTINUO CONFRONTO CON LA BASE – … NON ABBIAMO NESSUNA INTENZIONE DI SALIRE IN ALTO – MA NEANCHE CHE DALL’ALTO QUALCUNO INTENDA RAPPRESENTARCI MALE E IN MODO CONFUSO - PER ESSERE BUONI.

 

SOSTITUIRE LE FORZE MILITARI DI OCCUPAZIONE IRACHENA CON QUELLE MULTINAZIONALI di Ulisse di toritto

 

 

 

 

 

 

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