Ciao Luana,
ho letto con molta attenzione il tuo mail "sotto la guerra", e mi viene
spontaneo risponderti.

E’ del tutto vero quando dici che le nuove generazioni hanno un idea
della guerra da "televisione" o ancor peggio da film di rambo o simili.
Io, che pur avendo 47 anni mi considero di nuova generazione, lavoro in
una o.n.g. ed ho vissuto in prima persona la guerra di Bosnia, in
Angola ed in Guinea Bissau, ti posso assicurare che l’esperienza di
vedere quanto ci sia di più abbominevole in una guerra rimane dentro
alle persone per tutta la vita. Ti dico solo che il sentire i "botti"
di Capodanno mi da paura!

Sono anche d’accordo con te quando parli delle persone morte nello
scoppio delle torri americane e affermi che se si trovavano li, in un
contesto di "business" alla ricerca del loro Dio denaro, era per loro
scelta. E vorrei aggiungere che i milioni di donne, bambini, e civili
morti per mano americana in Vietnam, o a Hiroshima o in Iraq, e tanti
altri ancora, sono morti non per loro scelta ma perché chi li ha uccisi
si è preso il POTERE di farlo.

L’immininete guerra santa (come la definiscono i capi dell’Occidente) è
ormai l’unica notizia che viene trasmessa dai mezzi dell’informazione,
e come al solito, fa da COPERTA a tutto quello che accade di DELETERIO
nel nostro Paese e nel mondo. Anni fa, quando si voleva far passare
inosservato un avvenimento importatante che poteva dare adito a
contestazioni, si ricorreva allo sport, l’italia che vinceva i mondiali
di calcio o il tal ciclista che vinceva la tappa!

Ora dobbiamo anche sentire che il nostro primo ministro afferma
pubblicamente che la nostra civiltà è superiore a quella islamica.
Sono certo che questa convinzione sia nella maggior parte delle persone
che venerano il Dio denaro e vivovono solo alla ricerca del benessere
individuale. A questo punto mi chiedo se, nel caso di un possibile atto
terroristico in italia, proverò lo stesso dolore che NON ho provato
l’11 di settembre.

Credo che ormai l’opinione generale sia:
L’america attaccherà l’afghanistan? Milioni di persone moriranno? poco
importa, l’importante che l’occidente spazzi via il "male", e che tutti
possano continuare a sognare di vivere nel "mulino bianco".

massimo
Contro la guerra? ma... siamo da sempre in guerra o ti lo sei dimenticate le repressioni e l'apartaid in sud Africa, le guerre intestine in medio oriente:Palestina, Iran/Iraq, Algeria, Iraq/Kuvait, Iraq/Occidente, Messico, Kossovo, Bosnia, Croazia, Turchia, Russia/Cecenia ecc... ora l'attentato in America e forse una nuova guerra a Kabul.

L'america per sua indole ha sempre condotto con azioni di forza guerre finalzzate all'espansione territoriale con il preciso presupposto di ampliare la sua immensa potenza egemonizzando l'economia mondiale i il pianeta. Ha iniziato massacrando milioni di nativi americani, le sue armi e le genti sono praticamente presenti in ogni sito del mondo, la CIA ha costruito governi fittizii li ha armati, sconvelgendo ideali e radici di interi popoli, si è posta a supremo gendarme del mondo, parlava di pace e si preparava alla guerra, ed ora le torri di New York. Chi semina vendo prima o poi raccoglie tempesta. Ora sappiamo tutti che l'America non è intoccabile al contrario solo un gigante dai piedi di argilla che puoi colpire come e quando vuoi. Molti bravi ragazzi americani lasceranno la pelle sulle roccie dell'Afganistan, cvosi come è accaduto agli inglesi e russi.

Non sono dispiaciuto di quello che è accaduto in America, quando sutti i giorni vedo ragazzini palestinesi ammazzati dagli ebrei nazione abusiva messa in piedi dagli anglo americani nel 48, e proprio quegli ebrei decimati dal nazismo si comportano proprio come i loro antichi carnefici.

Risolva l'America, principale sponsor la questione palestinese e forse per buona parte si risolveranno le problematiche di quella regione.

No non mi dispiace affatto di quanto è accaduto in America e di quanto potrà accadere nel resto del mondo, se tutte ciò è accaduto accade e accadrà perchè due miliardi di persone muoiono di fame. di malattie, sono vittime di guerra e di bombe dei paesi democratici e umanitari, che provino anche questi Stati liberi l'umanità di una bomba di mille kg di tritolo sulla propria testa, che piangano i figli morti vittime innocenti della pazzia umana.

Osama Bin Laden è il colpevole di turno, forse si, forse no, come mai in anni di preparazione di un attentato come le torri nessuno sapeva nulla, nemmeno la Cia, FBI, il Mossad, i servizi segreti di tutto il mondo e come mai ci sono state speculazioni finanziarie prima della strage, e se il vero nemico dell'America fosse la stessa America? chi può dirlo, e come mai gli stessi ebrei quell'11 Settembre non frequentarono le torri, almeno così come alcuni organi d'informazione riferiscono?

Non non mi dispiace che questo Stato Farabutto sia stato colpito, perchè egli e responsabile di innumerevoli colpe, un Presidente americano, B. Franklin disse" l'America non sarà mai amata da nessuno, solo rispettata " ora è stata posta al pari di tutti. ferita e disperata, ora comprenderà che le sue bombe non sono in grado di portare la democrazia ma terrore e non esiste azione ove non sia presente una risposta a quella data azione.

Unità Democratica Sinistra Europea

Ci saranno mille motivi da nascondere in occasione degli attentati capricciosi dei talebani (ormai tutto il mondo ha scovato - grazie ai mass-media - che sono stati proprio loro a lanciarsi contro gli obiettivi capisaldi degli U.S.A.), ma Bush - e non solo lui - intanto ne approfitta per farsi pagare da tutti gli stati il tributo per ora di sottomissione ai suoi voleri, poi si vedrà: chissà non vorrà qualche miliardo per nazione, per dimostrare che non si è contro di lui, o financo, dopo, la vita di qualche migliaio di giovani per ogni paese a lui soggiogatosi.

Borislav & Kathrina Longojev

Cara Luana,

grazie per i tuoi messaggi, ma francamente ho l'impressione che la tirino troppo in lungo e che alla fine nessuno legga niente. A mio parere personale andrebbero sintetizzati un po' di più.

Per quello che riguarda la guerra e tutti gli altri argoneti trattati, io penso che una società per sua natura intrinseca inpedisce agli individui di essere diversi dal modello prestabilito, altrimenti non è una società. Solo in casi di declino e riassetto ci sono queste ondate di permissività, come accade ai giorni nostri. La nostra, ch'è una società in stato di riorganizzazione, permette agli altri di stabilirsi qui e di professare le proprie opinioni, ma solo perché non è ancora stato deciso esattamente che cosa si debba fare o che cosa si debbe pensare. Gli Islamici questo problema non ce l'hanno, ma solo perché la tecnologia non è ancora arrivata pesatemente nei loro territori a mutare le condizioni di vita, così vengono qui da noi a dirci che cosa dobbiamo pensare e come dobbiamo comportarci. Non è colpa loro, li hanno abituati a comportarsi così e sono troppo ignoranti e troppo affamati per capire che può esistere qualcuno che la pensa in modo differente. Nel frattempo, però, ci dobbiamo convivere. La tolleranza è tale se viene da entrambe le parti. Del resto, se i governi lasciano spazi liberi all'immigrazione è solo per questione d'interesse, almeno all'inizio. Poi, quando i popoli si mettono in movimento, non c'è più niente da fare e sono sempre i poveri e gli ignoranti a vincere, perché è più facile meno dispendioso buttare i figli per la strada di quanto non sia istruirli e nutrirli.

Cordiali Saluti

Mary

forse è la non guerra, è tutto quel lungo tempo in cui la guerra la facevano gli altrio lontani, noi qui a lavorare, e fare belle vacanze, il terzo mondo e bla bla e le donne e la non violenza ( LA NON VIoLENZA? MA DOVE? MA QUANDO?), la pace è quella cosa naturale per noi primo mondo. Anche ora gli italiani maschi partono guerra ( alcuni) gli altri la allontanano, guardano ER sì una giornalista ci lascia la pelle ma anche quello com'è lontano!
La pace è fare le stesse cose di sempre, magari un po' noiose, ogni giorno, ora arriva natale e i regali e i cenoni e ti ho visto! Forse che quest'anno i consumi natalizi saranno diversi? Nooooo! Vogliamo scommettere? La pace, dicendo sul serio, è poter camminare per le strade senza che ti arrivi una bomba, uno sparo, un aereo lanciato , respirare l'aria, pensare di poter andare in giro a zonzo. Sapere che si mangerà, si berrà, si dormirà al caldo, che i problemi sraanno solo quelli un po' miseri, del quotidiano. Non sarà mica che la pace ottunde gli animi e li addormenta alla coscienza civile? Non sarà mica che ci vuole una guerra per tenerci più all'erta, più tesi, s ensibili?
Chi lo sa.

La pace, questo bene di noi popoli ricchi, benestanti, evoluti ( così si dice), pasciuti e capitalistici. Eh sì, questo è.

Abbracci e pace a tutti finchè si può

Cristina Viani

La guerra nn da mai dei vinti e dei vincitori. Alla fine si uscirà sempre perdenti. Cmq nn capisco perche dici che bin laden nn sia colpevole! E soprattutto xke lo definisci americano? Secondo me gli italiani nn dovrebbero partecipare a questa assurda guerra. Guerra che berlusconi usa come paravento per i suoi giochi di potere.

REVIVO

all'inizio della II guerra mondiale l'Italia occupò l'Albania ,vi furono dei bombardamenti ,la stampa del regime mise in risalto che Galeazzo Ciano al comando di una squadriglia di bombardieri aveva partecipato alle operazioni di guerra,dimenticando

un piccolo particolare, gli Albanesi non avevano nessun areo da caccia e non avevano mai visto una batteria contraerea, Cosa accade oggi? l'Italia scende in guerra tuona Berlusconi , una cerimonia per la partenza dei nostri militari riproposta in continuazione dalle reti TV ,Emilio Fede commosso con le lacrime agli occhi , anche adesso si dimentica un piccolo particolare quale guerra? ,dato che quando arriveremo sul posto questa sarà finita

SD

Allora preferisci un nuovo attacco da parte di quei "poveri" talebani?
Purtroppo in questo caso, o attacchi o soccombi. Finalmente l'Italia sta
pagando il "debito" che ha con l'America (prima e seconda guerra
mondiale...ti ricorda qualcosa?), dimostrando di non essere un paese di
buffoni come al solito. Mi spiace per i civili Afghani, ma non è colpa mia
se il loro governo di merda non li tutela...ti sei scordata
dell'incommensurabile numero di americani sepolti sotto le torri?
Dici che non è sicuro che il barbuto sia colpevole..ma allora perchè
continua a fuggire e a nascondersi? Non voglio (nessuno vuole) un pazzo
fanatico che ha apertamente dichiarato la guerra santa. Siamo doppiamente
ipocriti: non vogliamo il terrorismo, ma non vogliamo neanche dare il nostro
contributo...bei vigliacchi!
Dici che sei contro la guerra...allora proponi tu, o saggia, una soluzione
concreta per porre fine al terrorismo di stì figli di puttana.
Non so se hai visto il telegiornale ultimamente, ma l'alleanza del nord è
riuscita a conquistare alcune importanti città Afghane, riportando un pò di
civiltà e per costruire (si spera) un nuovo governo, operazione che non
sarebbe stata possibile senza il contributo americano. E poi...basta con
questo anti- americanismo!!!!
Personalissime opinioni.
Federica
Io sono Ivano Franzini.Mi piace da sempre dialogare con te,pertanto sono il primo a chiederti di inviarmi messaggi.Nella Carta Costituzionale dell'ONU e nella nostra costituzione si dichiara esplicitamente che si bandisce la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali.Sono stati proprio gli americani -dopo la guerra-ad obbligare gli altri stati a sottoscrivere il documento che compare nella Carta dell'ONU.Hanno anche voluto bandire il termine stesso! Alla marcia per la pace-voluta dai frati francescani,che in più di un'intervista hanno detto che è organizzata per chi è contrario alla guerra-hanno partecipato persone che in parlamento si sono schierate a favore dell'intervento armato! Nel tuo scritto poni nel giusto rilievo tante incongruenze ed errori del nostro parlamento e degli alleati."Alleati che devono recuperare" Non sono certo gli americani che devono dare all'Italia il patentino di credibilità internazionale:spetta a noi,con il nostro lavoro e con le iniziative di pace,costruircelo,come del resto in più occasioni abbiamo fatto."Questa guerra assurda".La guerra (che io detesto) riguarda lo scontro militare tra più stati.Qui c'è solo una coalizione contro un nemico che nessuno conosce.Alte personalità americane hanno ammesso apertamente che contro Bin Laden sono state raccolte prove talmente labili da non permettere di organizzarle per un processo con buone possibilità di successo finale.Pier Ferdinando Casini non le ha mostrate al parlamento italiano,e le ha considerate top secret.Solo una persona in Italia le conosce.Ricordo inoltre che tutti questi stati hanno apertamente violato l'integrità di un altro.Ho trovato in un forum una domanda curiosa:"Se gli americani scoprono che il Giappone ha protetto per anni i terroristi,fanno la guerra contro i nipponici?" Attenta Luana:vicino a casa tua potrebbe esserci da anni un covo di terroristi...Paradossalmente solo ora si ha qualche informazione sulla meta finale dei nostri militari.Non siamo neanche certi che la guerra terminerà con la soluzione del problema afgano e con l'eliminazione fisica di Bin Laden.Sono sessanta gli stati sospettati di aiutare i terroristi.Chiedo:ci saranno altre sessanta guerre? Gli americani si stanno opponendo alla creazione di un tribunale internazionale.Perchè?Per assurdo:Milosevic viene in questi giorni processato (giustamente) per i crimini di guerra:per Bin Laden si parla di una taglia:vivo o morto.Gino Strada poi rifiuta gli aiuti umanitari del governo italiano,per la sua adesione alla guerra.Che senso ha curare persone e poi accettare aiuti dagli stati che le hanno mutilate o che hanno ucciso loro parenti o altri innocenti? Fa bene ad accettare aiuti solo dalle organizzazioni internazionali o dal volontariato.La guerra in realtà è un ombrello protettivo che serve per nascondere ben altri interessi nazionali ed americani.Tu sei tanto brava che hai elencato in sintesi molto bene le vergogne che si nascondono.Io mi limito a dire che ci pigliano per cretini.Quelle manovre fatte con gli aerei contro le Torri Gemelle sono frutto di una preparazione meticolosa,che non si può certo improvvisare da un giorno all'altro.Quelle manovre sono state fatte da piloti d'aereo con parecchie ore di volo alle spalle.Ci vuole una sensibilità sui comandi pressochè unica.Ogni aereo poi richiede una preparazione specifica.Come hanno fatto quei piloti ad allenarsi? Chi ha messo a loro disposizione gli aerei per le prove? Tu alla fine scrivi:" è giusto andarci noi italiani?".La guerra è il più grande crimine contro l'umanità e non deve essere compiuto da nessuno. A tutti consiglio di leggere il libro:"Le ultime lettere da Stalingrado"ed Einaudi.Sono state raccolte dai nazisti per parlare del carattere dei tedeschi in guerra,ma visti i risultati,hanno pensato bene di non renderle pubbliche.La lettura serve per far capire fino in fondo che cos'è la guerra,con tutte le sue atrocità.

Cordiali saluti:Ivano

Ho molte cose da dire : non sono d'accordo su nessuna delle tue affermazioni.

1) LA guerra non la abbiamo iniziata noi ma loro

2) la nostra non è una guerra : è una risposta, e purtroppo le parole non bastano

3) finiamola di dire che non sono stati loro e non ci sono le prove !!!

4) se anche non verranno presi i capi : se per voi i milioni di afgani ( soprattutto le donne ) che ora sono liberi ( la musica, la tv, l'istruzione, l'uscire da sole e andare al mercato, il burqa ) non significano un ottimo risultato allora la guerra è stata inutile

5) noi ora possiamo starcene tranquilli e discutere ed esporre le nostre opinioni solo perchè gli Usa ci hanno salvati nella seconda guerra mondiale e ci hanno "regalato" milioni e milioni di dollari, questo è facile dimenticarlo...........quando non si sa cosa fare si dice

sono CONTRO : gli usa, gli ebrei, le multinazionali, il petrolio....finiamola con questa storia.......non sono di principio per la guerra

però ( come in questo caso ) serve, lo dicono i risultati

6) dicende no alla guerra le belle parole non avrebbero cambiato nessuna situazione

ALEX

Normalmente io sono totalmente contrario a qualsiasi tipo di conflitto.

Normalmente considero la vendetta un sentimento riprovevole.

Secondo alcuni la giustizia è vendetta, quegli stessi che approvano i bombardamenti.

Chiedo a tutti: vogliamo pareggiare i conti, causare gli stessi morti da una parte e dall’altra? Mi va bene…considerato che la maggior parte delle armi con cui si combattono i conflitti provengono dagli states, che il mondo occidentale ha impiantato industrie che sfruttano i popoli indigeni in ogni parte del mondo ( Indigeno = abitante del posto) e inventano conflitti (vedi la maggior parte dell’Africa e delle sue guerre), che gli occidentali riescono a convincere le madri africane che il loro latte è peggiore del latte in polvere che viene mandato lì, che non è altro che il latte in polvere scaduto o invenduto dei nostri supermercati, e meglio del latte del seno materno, non importa che l’unica acqua con cui allungarlo sia quella di quelle poche fangose pozzanghere di cui dispongono… considerate queste poche bazzecole rispetto alla totalità della situazione, se vogliamo pareggiare il numero di morti non dobbiamo far altro che…aspettarci un’immensa atomica che ci spazzi via tutti noi opulenti occidentali.

Naturalmente non me lo auguro ma spero che queste poche righe ridimensionino il sentimento di vendetta che molti covano, magari seduti davanti al televisore.

Deathmaster

Non posso che essere d'accordo con tutto quello che ha detto sulla guerra.

é scontato nessuna guerra ha mai portato alla pace.

dovrebbe fare la guerra solo chi la propone.

Tua Grazia

Esiste una guerra giusta?
O, se non giusta, necessaria.
O, se non proprio necessaria, legittima?
In generale direi di sì, così come esiste la difesa legittima (non giusta) per un singolo individuo secondo me può esistere anche una guerra legittima (non giusta) di uno stato nei confronti di un altro stato.
Ovviamente, ma non tanto ovviamente forse, non pretendo che tutti condividano la mia opinione, ma in tal caso mi aspetterei un po' di coerenza sui principi. Per questo mi sono sempre chiesto perchè ad un ex obiettore di coscienza è permesso, ad esempio, essere dipendente del Ministero della difesa o addirittura Ministro.
Ma a parte queste considerazioni generali, nel caso specifico come classificare la guerra in corso?
Iniziamo a dire che, tecnicamente, ancora non è proprio una guerra, dal momento che non è mai stata dichiarata e che, se da una parte vede belligerare stati sovrani, sull'altro fronte presenta organizzazioni (radicate o no sul territorio) generalmente non riconosciute come stati.
Non riesco a trovare analogie storiche a questa situazione. Persino nelle "guerre indiane" dall'altra parte c'erano nazioni (Dakota, Apache etc..) e non organizzazioni "culturali".
Forse il caso più simile è (con le dovute proporzioni) quello dei fatti di Genova in cui gli esponenti di un sottomovimento "culturale" all'interno del movimento "NoGlobal" si sono sentiti in diritto di sottolineare le proprie idee con azioni violente (anche su innocenti passanti) fino a scatenare reazioni tragiche.
Dobbiamo renderci conto che oggi le possibilità di offesa messe a disposizione anche del singolo individuo possono, per limitati periodi di tempo, trascendere la capacità di controllo "civile" degli altri. E così, come gli alieni del pianeta proibito, dobbiamo fare i conti con i mostri dell'id nostri ed altrui.
Nel film la soluzione prospettata a Leslie Nielsen è la morte.
E da bravo statunitense Bush Junior sta agendo di conseguenza.
Ma io penso che l'uomo abbia la possibilità di evitare tale finale, anche se per questo è necessario che la capacità di offesa che ha in mano l'altro non sia mossa dall'odio, dal fanatismo, dalla disperazione.
E per questo, magari guardando una riserva pellerossa, dobbiamo porci un'altra domanda.
Esiste una pace sbagliata?

FRANCESCO MILILLO

Non credo che nessuno possa gradire la guerra, nessun tipo di guerra...

La lotta al terrorismo è sicuramente cosa sana, se non fosse che sulla CNN era scritto a grandi caratteri "USA STRIKE BACK", questo fa sorgere qualche dubbio sulle reali motivazione... io direi che si tratta più di vendetta che di lotta al terrorismo...

In tutti i casi alcune cose che dici sono sacrosante, non trovo belle però le parole sui soldati Italiani...

"Assurdo mestiere del soldato per fame personale e di fantasia..."

Queste parole sono razziste ed intolleranti tanto quelle di Bush e seguito...

Se i soldati ci vanno bene quando con i loro genieri tirano fuori la gente dalle macerie, salvano persone disperse nel mare, spengono incendi nelle foreste (anche la forestale è un corpo dell'esercito), controllano i cieli italiani e le coste evitando contrabbando, spaccio di droga, tratta di ragazze per la prostituzione ecc. ecc., non mi sembra il caso di considerali delle bestie privi di fantasia o in cerca di facili guadagni...

Il fatto che te od io non faremmo mai i soldati, non significa che farlo sia indice di idiozia... se lo affermi l'idiota sei tu..

L'intervento Italiano sarebbe stato utile, se invece di partire unità della marina, fossero partite unità dei Carabinieri da mandare in quelle città (tipo Kabul) dove sono seriamente messi a rischio i diritti umani...

Visto che è chiaro che gli anti-talebani sono esattamente come i talebani dal punto di vista delle garanzie dei diritti umani, delle unità di polizia per evitare linciaggi, stupri o sciacallaggio non credo sarebbero da vedere con occhio malevolo.

Quindi in qualche modo affermo che un nostro "aiuto" sarebbe stato gradito dalle popolazioni Afgane stesse...

Così come è fatto ora è del tutto inutile.

Per finire, lancio un motivo di riflessione...

Visto quello che oggi riesce a fare la macchina propagandistica anglosassone, stravolgendo i fatti e "riscrivendo" di fatto la storia.... perchè pensare che questo non sia avvenuto in qualche modo anche durante la seconda guerra mondiale?

Infondo all'epoca i "liberatori" si fregiavano di tale nome esattamente come lo fanno oggi, bombardando ospedali, bambini e "soldati inermi"...

Queste mie parole possono sembrare da fascista incallito... ma a pensarci bene, tengono solo a mente il fatto che ciò che è vero oggi deve anche essere stato vero ieri...

Un saluto

Fabio

P.S.

In tutti i casi non mi risulta che gli Italiani abbiano mandato soldati di leva in missione... quindi solo professionisti... correggimi se sbaglio

Ho visto le scene di giubilo tra gli Afgani, per essere stati liberati dalla
dittatura mostruosa dei Talebani.
Per quei poveracci era un sogno potersi finalmente tagliare la barba,
vestirsi come cazzo vogliono, poter parlare liberamente, ridere, scherzare,
cantare, ascoltare la radio.

Le donne finalmente possono muoversi da sole, uscire di casa, parlare tra di
loro. Possono perfino studiare, addirittura lavorare.

In confronto ai Talebani, i Fascisti del ventennio erano degli illuminati
democratici. Ma per liberarci dei Fascisti, e dei Nazisti di Hitler, qui in
Italia, ci sono volute le bombe americane. Erano bombe molto meno
sofisticate di quelle di allora, e hanno causato vittime tra i civili
innocenti di tre ordini di grandezza superiori a quelle dei bombardamenti
afgani. La mia cittadina, l'8 settembre del 1943, fu rasa al suolo, e molti
miei parenti ci hanno rimesso le penne. Eppure sono grato alle bombe
americane che mi hanno liberato dai Fascisti e mi hanno permesso di vivere
in un paese, con tanti difetti, ma dove chiunque può andare al seggio e, se
vuole, votare comunista.

Il futuro del popolo Afgano ha ancora molte incognite davanti a sè, ma sotto
tutti i punti di vista essersi liberati della dittatura degli studentelli
puzzolenti di Allah, appoggiati e sostenuti dal miliardario terrorista Bin
Laden e dai suoi scagnozzi, è sicuramente un grande passo in avanti. Anche
maggiore di quello che fu per l'Italia liberarsi di Mussolini. Il prezzo di
vite umane pagato per questa svolta in fondo è addirittura modesto, in
proporzione.

Se qualcuno si illude che l'11 settembre è stato qualcosa che non ci
riguarda direttamente come italiani, che riguardi solo gli Stati Uniti, si
sbaglia di grosso. Io, come italiano, ne sono stato colpito, emotivamente,
politicamente, economicamente. Non voglio che succeda più. Pretendo che i
colpevoli vengano presi e condannati. Pretendo che le organizzazioni
terroristiche vengano sgominate e distrutte. E voglio che il mio paese sia
in prima fila, insieme agli altri paesi democratici, a combattere questa
piaga, con le cattive se necessario.

Il mio essere di sinistra non ha assolutamente crisi di coscienza se lotto
contro i terrorismi, e contro le dittature in nome di Allah o qualsiasi
altra bufala di divinità monoteistica. Il mio essere di sinistra non ha
paura di combattere per difendere i diritti e le libertà democratiche.
Il mio essere di sinistra non ha crisi di identità.

Non posso dire lo stesso di certi movimentismi ridicoli (dagli
antiglobalisti in su) che sembrano completamente disorientati davanti alla
complessità del mondo di oggi, e non sanno far altro che esprimere confuse
lamentazioni e proteste (spesso anche in modo odiosamente violento) senza
saper proporre uno straccio di modello o soluzione percorribile, ai problemi
che magari giustamente denunciano.

Se poi c'è da combattere (democraticamente) Berlusconi, sono pronto a
scendere in trincea. Ma se Berlusconi manda le FF.AA. italiane a dar
manforte, per quello che possono, alle forze degli altri paesi democratici,
fa nient'altro che il suo DOVERE.

Sì, "In my name", e lo dico forte.


Xlater

 

 

 

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