Ciao Luana,
ho letto con molta attenzione il tuo mail
"sotto la guerra", e mi viene
spontaneo risponderti.
E del tutto vero quando dici che le nuove
generazioni hanno un idea
della guerra da "televisione" o ancor
peggio da film di rambo o simili.
Io, che pur avendo 47 anni mi considero di nuova
generazione, lavoro in
una o.n.g. ed ho vissuto in prima persona la
guerra di Bosnia, in
Angola ed in Guinea Bissau, ti posso assicurare
che lesperienza di
vedere quanto ci sia di più abbominevole in una
guerra rimane dentro
alle persone per tutta la vita. Ti dico solo che
il sentire i "botti"
di Capodanno mi da paura!
Sono anche daccordo con te quando parli
delle persone morte nello
scoppio delle torri americane e affermi che se si
trovavano li, in un
contesto di "business" alla ricerca del
loro Dio denaro, era per loro
scelta. E vorrei aggiungere che i milioni di
donne, bambini, e civili
morti per mano americana in Vietnam, o a
Hiroshima o in Iraq, e tanti
altri ancora, sono morti non per loro scelta ma
perché chi li ha uccisi
si è preso il POTERE di farlo.
Limmininete guerra santa (come la
definiscono i capi dellOccidente) è
ormai lunica notizia che viene trasmessa
dai mezzi dellinformazione,
e come al solito, fa da COPERTA a tutto quello
che accade di DELETERIO
nel nostro Paese e nel mondo. Anni fa, quando si
voleva far passare
inosservato un avvenimento importatante che
poteva dare adito a
contestazioni, si ricorreva allo sport,
litalia che vinceva i mondiali
di calcio o il tal ciclista che vinceva la tappa!
Ora dobbiamo anche sentire che il nostro primo
ministro afferma
pubblicamente che la nostra civiltà è superiore
a quella islamica.
Sono certo che questa convinzione sia nella
maggior parte delle persone
che venerano il Dio denaro e vivovono solo alla
ricerca del benessere
individuale. A questo punto mi chiedo se, nel
caso di un possibile atto
terroristico in italia, proverò lo stesso dolore
che NON ho provato
l11 di settembre.
Credo che ormai lopinione generale sia:
Lamerica attaccherà lafghanistan?
Milioni di persone moriranno? poco
importa, limportante che loccidente
spazzi via il "male", e che tutti
possano continuare a sognare di vivere nel
"mulino bianco".
massimo |
|
Contro la
guerra? ma... siamo da sempre in guerra o ti lo
sei dimenticate le repressioni e l'apartaid in
sud Africa, le guerre intestine in medio
oriente:Palestina, Iran/Iraq, Algeria,
Iraq/Kuvait, Iraq/Occidente, Messico, Kossovo,
Bosnia, Croazia, Turchia, Russia/Cecenia ecc...
ora l'attentato in America e forse una nuova
guerra a Kabul. L'america per sua
indole ha sempre condotto con azioni di forza
guerre finalzzate all'espansione territoriale con
il preciso presupposto di ampliare la sua immensa
potenza egemonizzando l'economia mondiale i il
pianeta. Ha iniziato massacrando milioni di
nativi americani, le sue armi e le genti sono
praticamente presenti in ogni sito del mondo, la
CIA ha costruito governi fittizii li ha armati,
sconvelgendo ideali e radici di interi popoli, si
è posta a supremo gendarme del mondo, parlava di
pace e si preparava alla guerra, ed ora le torri
di New York. Chi semina vendo prima o poi
raccoglie tempesta. Ora sappiamo tutti che
l'America non è intoccabile al contrario solo un
gigante dai piedi di argilla che puoi colpire
come e quando vuoi. Molti bravi ragazzi americani
lasceranno la pelle sulle roccie dell'Afganistan,
cvosi come è accaduto agli inglesi e russi.
Non sono
dispiaciuto di quello che è accaduto in America,
quando sutti i giorni vedo ragazzini palestinesi
ammazzati dagli ebrei nazione abusiva messa in
piedi dagli anglo americani nel 48, e proprio
quegli ebrei decimati dal nazismo si comportano
proprio come i loro antichi carnefici.
Risolva
l'America, principale sponsor la questione
palestinese e forse per buona parte si
risolveranno le problematiche di quella regione.
No non mi
dispiace affatto di quanto è accaduto in America
e di quanto potrà accadere nel resto del mondo,
se tutte ciò è accaduto accade e accadrà
perchè due miliardi di persone muoiono di fame.
di malattie, sono vittime di guerra e di bombe
dei paesi democratici e umanitari, che provino
anche questi Stati liberi l'umanità di una bomba
di mille kg di tritolo sulla propria testa, che
piangano i figli morti vittime innocenti della
pazzia umana.
Osama Bin
Laden è il colpevole di turno, forse si, forse
no, come mai in anni di preparazione di un
attentato come le torri nessuno sapeva nulla,
nemmeno la Cia, FBI, il Mossad, i servizi segreti
di tutto il mondo e come mai ci sono state
speculazioni finanziarie prima della strage, e se
il vero nemico dell'America fosse la stessa
America? chi può dirlo, e come mai gli stessi
ebrei quell'11 Settembre non frequentarono le
torri, almeno così come alcuni organi
d'informazione riferiscono?
Non non mi
dispiace che questo Stato Farabutto sia stato
colpito, perchè egli e responsabile di
innumerevoli colpe, un Presidente americano, B.
Franklin disse" l'America non sarà mai
amata da nessuno, solo rispettata " ora è
stata posta al pari di tutti. ferita e disperata,
ora comprenderà che le sue bombe non sono in
grado di portare la democrazia ma terrore e non
esiste azione ove non sia presente una risposta a
quella data azione.
Unità
Democratica Sinistra Europea
|
|
Ci saranno mille
motivi da nascondere in occasione degli attentati
capricciosi dei talebani (ormai tutto il mondo ha
scovato - grazie ai mass-media - che sono stati
proprio loro a lanciarsi contro gli obiettivi
capisaldi degli U.S.A.), ma Bush - e non solo lui
- intanto ne approfitta per farsi pagare da tutti
gli stati il tributo per ora di sottomissione ai
suoi voleri, poi si vedrà: chissà non vorrà
qualche miliardo per nazione, per dimostrare che
non si è contro di lui, o financo, dopo, la vita
di qualche migliaio di giovani per ogni paese a
lui soggiogatosi. Borislav &
Kathrina Longojev
|
|
Cara Luana, grazie per i tuoi
messaggi, ma francamente ho l'impressione che la
tirino troppo in lungo e che alla fine nessuno
legga niente. A mio parere personale andrebbero
sintetizzati un po' di più.
Per quello che
riguarda la guerra e tutti gli altri argoneti
trattati, io penso che una società per sua
natura intrinseca inpedisce agli individui di
essere diversi dal modello prestabilito,
altrimenti non è una società. Solo in casi di
declino e riassetto ci sono queste ondate di
permissività, come accade ai giorni nostri. La
nostra, ch'è una società in stato di
riorganizzazione, permette agli altri di
stabilirsi qui e di professare le proprie
opinioni, ma solo perché non è ancora stato
deciso esattamente che cosa si debba fare o che
cosa si debbe pensare. Gli Islamici questo
problema non ce l'hanno, ma solo perché la
tecnologia non è ancora arrivata pesatemente nei
loro territori a mutare le condizioni di vita,
così vengono qui da noi a dirci che cosa
dobbiamo pensare e come dobbiamo comportarci. Non
è colpa loro, li hanno abituati a comportarsi
così e sono troppo ignoranti e troppo affamati
per capire che può esistere qualcuno che la
pensa in modo differente. Nel frattempo, però,
ci dobbiamo convivere. La tolleranza è tale se
viene da entrambe le parti. Del resto, se i
governi lasciano spazi liberi all'immigrazione è
solo per questione d'interesse, almeno
all'inizio. Poi, quando i popoli si mettono in
movimento, non c'è più niente da fare e sono
sempre i poveri e gli ignoranti a vincere,
perché è più facile meno dispendioso buttare i
figli per la strada di quanto non sia istruirli e
nutrirli.
Cordiali Saluti
Mary
|
|
forse è
la non guerra, è tutto quel lungo tempo in cui
la guerra la facevano gli altrio lontani, noi qui
a lavorare, e fare belle vacanze, il terzo mondo
e bla bla e le donne e la non violenza ( LA NON
VIoLENZA? MA DOVE? MA QUANDO?), la pace è quella
cosa naturale per noi primo mondo. Anche ora gli
italiani maschi partono guerra ( alcuni) gli
altri la allontanano, guardano ER sì una
giornalista ci lascia la pelle ma anche quello
com'è lontano!
La pace è fare le stesse cose di sempre, magari
un po' noiose, ogni giorno, ora arriva natale e i
regali e i cenoni e ti ho visto! Forse che
quest'anno i consumi natalizi saranno diversi?
Nooooo! Vogliamo scommettere? La pace, dicendo
sul serio, è poter camminare per le strade senza
che ti arrivi una bomba, uno sparo, un aereo
lanciato , respirare l'aria, pensare di poter
andare in giro a zonzo. Sapere che si mangerà,
si berrà, si dormirà al caldo, che i problemi
sraanno solo quelli un po' miseri, del
quotidiano. Non sarà mica che la pace ottunde
gli animi e li addormenta alla coscienza civile?
Non sarà mica che ci vuole una guerra per
tenerci più all'erta, più tesi, s ensibili?
Chi lo sa. La pace, questo
bene di noi popoli ricchi, benestanti, evoluti (
così si dice), pasciuti e capitalistici. Eh sì,
questo è.
Abbracci e
pace a tutti finchè si può
Cristina
Viani
|
|
La guerra nn da mai
dei vinti e dei vincitori. Alla fine si uscirà
sempre perdenti. Cmq nn capisco perche dici che
bin laden nn sia colpevole! E soprattutto xke lo
definisci americano? Secondo me gli italiani nn
dovrebbero partecipare a questa assurda guerra.
Guerra che berlusconi usa come paravento per i
suoi giochi di potere. REVIVO
|
|
all'inizio della II
guerra mondiale l'Italia occupò l'Albania ,vi
furono dei bombardamenti ,la stampa del regime
mise in risalto che Galeazzo Ciano al comando di
una squadriglia di bombardieri aveva partecipato
alle operazioni di guerra,dimenticando un piccolo particolare, gli
Albanesi non avevano nessun areo da caccia e non
avevano mai visto una batteria contraerea, Cosa
accade oggi? l'Italia scende in guerra tuona
Berlusconi , una cerimonia per la partenza dei
nostri militari riproposta in continuazione dalle
reti TV ,Emilio Fede commosso con le lacrime agli
occhi , anche adesso si dimentica un piccolo
particolare quale guerra? ,dato che quando
arriveremo sul posto questa sarà finita
SD
|
|
Allora preferisci un nuovo attacco da
parte di quei "poveri" talebani?
Purtroppo in questo caso, o attacchi o soccombi.
Finalmente l'Italia sta
pagando il "debito" che ha con
l'America (prima e seconda guerra
mondiale...ti ricorda qualcosa?), dimostrando di
non essere un paese di
buffoni come al solito. Mi spiace per i civili
Afghani, ma non è colpa mia
se il loro governo di merda non li tutela...ti
sei scordata
dell'incommensurabile numero di americani sepolti
sotto le torri?
Dici che non è sicuro che il barbuto sia
colpevole..ma allora perchè
continua a fuggire e a nascondersi? Non voglio
(nessuno vuole) un pazzo
fanatico che ha apertamente dichiarato la guerra
santa. Siamo doppiamente
ipocriti: non vogliamo il terrorismo, ma non
vogliamo neanche dare il nostro
contributo...bei vigliacchi!
Dici che sei contro la guerra...allora proponi
tu, o saggia, una soluzione
concreta per porre fine al terrorismo di stì
figli di puttana.
Non so se hai visto il telegiornale ultimamente,
ma l'alleanza del nord è
riuscita a conquistare alcune importanti città
Afghane, riportando un pò di
civiltà e per costruire (si spera) un nuovo
governo, operazione che non
sarebbe stata possibile senza il contributo
americano. E poi...basta con
questo anti- americanismo!!!!
Personalissime opinioni.
Federica
|
|
Io sono Ivano
Franzini.Mi piace da sempre dialogare con
te,pertanto sono il primo a chiederti di inviarmi
messaggi.Nella Carta Costituzionale dell'ONU e
nella nostra costituzione si dichiara
esplicitamente che si bandisce la guerra come
strumento per risolvere le controversie
internazionali.Sono stati proprio gli americani
-dopo la guerra-ad obbligare gli altri stati a
sottoscrivere il documento che compare nella
Carta dell'ONU.Hanno anche voluto bandire il
termine stesso! Alla marcia per la pace-voluta
dai frati francescani,che in più di
un'intervista hanno detto che è organizzata per
chi è contrario alla
guerra-hanno partecipato persone che in
parlamento si sono schierate a favore
dell'intervento armato! Nel tuo scritto poni nel
giusto rilievo tante incongruenze ed errori del
nostro parlamento e degli alleati."Alleati
che devono recuperare" Non sono certo gli
americani che devono dare all'Italia il patentino
di credibilità internazionale:spetta a noi,con
il nostro lavoro e con le iniziative di
pace,costruircelo,come del resto in più
occasioni abbiamo fatto."Questa guerra
assurda".La guerra (che io detesto) riguarda
lo scontro militare tra più stati.Qui c'è solo
una coalizione contro un nemico che nessuno
conosce.Alte personalità americane hanno ammesso
apertamente che contro Bin Laden sono state
raccolte prove talmente labili da non permettere
di organizzarle per un processo con buone
possibilità di successo finale.Pier Ferdinando
Casini non le ha mostrate al parlamento
italiano,e le ha considerate top secret.Solo una
persona in Italia le conosce.Ricordo inoltre che
tutti questi stati hanno apertamente violato
l'integrità di un altro.Ho trovato in un forum
una domanda curiosa:"Se gli americani
scoprono che il Giappone ha protetto per anni i
terroristi,fanno la guerra contro i
nipponici?" Attenta Luana:vicino a casa tua
potrebbe esserci da anni un covo di
terroristi...Paradossalmente solo ora si ha
qualche informazione sulla meta finale dei nostri
militari.Non siamo neanche certi che la guerra
terminerà con la soluzione del problema afgano e
con l'eliminazione fisica di Bin Laden.Sono
sessanta gli stati sospettati di aiutare i
terroristi.Chiedo:ci saranno altre sessanta
guerre? Gli americani si stanno opponendo alla
creazione di un tribunale
internazionale.Perchè?Per assurdo:Milosevic
viene in questi giorni processato (giustamente)
per i crimini di guerra:per Bin Laden si parla di
una taglia:vivo o morto.Gino Strada poi rifiuta
gli aiuti umanitari del governo italiano,per la
sua adesione alla guerra.Che senso ha curare
persone e poi accettare aiuti dagli stati che le
hanno mutilate o che hanno ucciso loro parenti o
altri innocenti? Fa bene ad accettare aiuti solo
dalle organizzazioni internazionali o dal
volontariato.La guerra in realtà è un ombrello
protettivo che serve per nascondere ben altri
interessi nazionali ed americani.Tu sei tanto
brava che hai elencato in sintesi molto bene le
vergogne che si nascondono.Io mi limito a dire
che ci pigliano per cretini.Quelle manovre fatte
con gli aerei contro le Torri Gemelle sono frutto
di una preparazione meticolosa,che non si può
certo improvvisare da un giorno all'altro.Quelle
manovre sono state fatte da piloti d'aereo con
parecchie ore di volo alle spalle.Ci vuole una
sensibilità sui comandi pressochè unica.Ogni
aereo poi richiede una preparazione
specifica.Come hanno fatto quei piloti ad
allenarsi? Chi ha messo a loro disposizione gli
aerei per le prove? Tu alla fine scrivi:" è
giusto andarci noi italiani?".La guerra è
il più grande crimine contro l'umanità e non
deve essere compiuto da nessuno. A tutti
consiglio di leggere il libro:"Le ultime
lettere da Stalingrado"ed Einaudi.Sono state
raccolte dai nazisti per parlare del carattere
dei tedeschi in guerra,ma visti i risultati,hanno
pensato bene di non renderle pubbliche.La lettura
serve per far capire fino in fondo che cos'è la
guerra,con tutte le sue atrocità. Cordiali
saluti:Ivano
|
|
Ho molte
cose da dire : non sono d'accordo su nessuna
delle tue affermazioni. 1) LA guerra non la
abbiamo iniziata noi ma loro
2) la
nostra non è una guerra : è una risposta, e
purtroppo le parole non bastano
3)
finiamola di dire che non sono stati loro e non
ci sono le prove !!!
4) se
anche non verranno presi i capi : se per voi i
milioni di afgani ( soprattutto le donne ) che
ora sono liberi ( la musica, la tv, l'istruzione,
l'uscire da sole e andare al mercato, il burqa )
non significano un ottimo risultato allora la
guerra è stata inutile
5) noi ora
possiamo starcene tranquilli e discutere ed
esporre le nostre opinioni solo perchè gli Usa
ci hanno salvati nella seconda guerra mondiale e
ci hanno "regalato" milioni e milioni
di dollari, questo è facile
dimenticarlo...........quando non si sa cosa fare
si dice
sono
CONTRO : gli usa, gli ebrei, le multinazionali,
il petrolio....finiamola con questa
storia.......non sono di principio per la guerra
però (
come in questo caso ) serve, lo dicono i
risultati
6) dicende
no alla guerra le belle parole non avrebbero
cambiato nessuna situazione
ALEX
|
|
Normalmente
io sono totalmente contrario a qualsiasi tipo di
conflitto. Normalmente
considero la vendetta un sentimento riprovevole.
Secondo
alcuni la giustizia è vendetta, quegli stessi
che approvano i bombardamenti.
Chiedo
a tutti: vogliamo pareggiare i conti, causare gli
stessi morti da una parte e dallaltra? Mi
va bene
considerato che la maggior parte
delle armi con cui si combattono i conflitti
provengono dagli states, che il mondo occidentale
ha impiantato industrie che sfruttano i popoli
indigeni in ogni parte del mondo ( Indigeno =
abitante del posto) e inventano conflitti (vedi
la maggior parte dellAfrica e delle sue
guerre), che gli occidentali riescono a
convincere le madri africane che il loro latte è
peggiore del latte in polvere che viene mandato
lì, che non è altro che il latte in polvere
scaduto o invenduto dei nostri supermercati, e
meglio del latte del seno materno, non importa
che lunica acqua con cui allungarlo sia
quella di quelle poche fangose pozzanghere di cui
dispongono
considerate queste poche
bazzecole rispetto alla totalità della
situazione, se vogliamo pareggiare il numero di
morti non dobbiamo far altro che
aspettarci
unimmensa atomica che ci spazzi via tutti
noi opulenti occidentali.
Naturalmente
non me lo auguro ma spero che queste poche righe
ridimensionino il sentimento di vendetta che
molti covano, magari seduti davanti al
televisore.
Deathmaster
|
|
Non posso che essere d'accordo
con tutto quello che ha detto sulla guerra. é
scontato nessuna guerra ha mai portato alla pace.
dovrebbe fare la guerra solo
chi la propone.
Tua
Grazia
|
|
Esiste una guerra giusta?
O, se non giusta, necessaria.
O, se non proprio necessaria, legittima?
In generale direi di sì, così come esiste la
difesa legittima (non giusta) per un singolo
individuo secondo me può esistere anche una
guerra legittima (non giusta) di uno stato nei
confronti di un altro stato.
Ovviamente, ma non tanto ovviamente forse, non
pretendo che tutti condividano la mia opinione,
ma in tal caso mi aspetterei un po' di coerenza
sui principi. Per questo mi sono sempre chiesto
perchè ad un ex obiettore di coscienza è
permesso, ad esempio, essere dipendente del
Ministero della difesa o addirittura Ministro.
Ma a parte queste considerazioni generali, nel
caso specifico come classificare la guerra in
corso?
Iniziamo a dire che, tecnicamente, ancora non è
proprio una guerra, dal momento che non è mai
stata dichiarata e che, se da una parte vede
belligerare stati sovrani, sull'altro fronte
presenta organizzazioni (radicate o no sul
territorio) generalmente non riconosciute come
stati.
Non riesco a trovare analogie storiche a questa
situazione. Persino nelle "guerre
indiane" dall'altra parte c'erano nazioni
(Dakota, Apache etc..) e non organizzazioni
"culturali".
Forse il caso più simile è (con le dovute
proporzioni) quello dei fatti di Genova in cui
gli esponenti di un sottomovimento
"culturale" all'interno del movimento
"NoGlobal" si sono sentiti in diritto
di sottolineare le proprie idee con azioni
violente (anche su innocenti passanti) fino a
scatenare reazioni tragiche.
Dobbiamo renderci conto che oggi le possibilità
di offesa messe a disposizione anche del singolo
individuo possono, per limitati periodi di tempo,
trascendere la capacità di controllo
"civile" degli altri. E così, come gli
alieni del pianeta proibito, dobbiamo fare i
conti con i mostri dell'id nostri ed altrui.
Nel film la soluzione prospettata a Leslie
Nielsen è la morte.
E da bravo statunitense Bush Junior sta agendo di
conseguenza.
Ma io penso che l'uomo abbia la possibilità di
evitare tale finale, anche se per questo è
necessario che la capacità di offesa che ha in
mano l'altro non sia mossa dall'odio, dal
fanatismo, dalla disperazione.
E per questo, magari guardando una riserva
pellerossa, dobbiamo porci un'altra domanda.
Esiste una pace sbagliata?FRANCESCO
MILILLO
|
|
Non credo che nessuno
possa gradire la guerra, nessun tipo di guerra... La lotta al terrorismo è
sicuramente cosa sana, se non fosse che sulla CNN
era scritto a grandi caratteri "USA STRIKE
BACK", questo fa sorgere qualche dubbio
sulle reali motivazione... io direi che si tratta
più di vendetta che di lotta al terrorismo...
In tutti i casi alcune
cose che dici sono sacrosante, non trovo belle
però le parole sui soldati Italiani...
"Assurdo mestiere
del soldato per fame personale e di
fantasia..."
Queste parole sono
razziste ed intolleranti tanto quelle di Bush e
seguito...
Se i soldati ci vanno
bene quando con i loro genieri tirano fuori la
gente dalle macerie, salvano persone disperse nel
mare, spengono incendi nelle foreste (anche la
forestale è un corpo dell'esercito), controllano
i cieli italiani e le coste evitando
contrabbando, spaccio di droga, tratta di ragazze
per la prostituzione ecc. ecc., non mi sembra il
caso di considerali delle bestie privi di
fantasia o in cerca di facili guadagni...
Il fatto che te od io
non faremmo mai i soldati, non significa che
farlo sia indice di idiozia... se lo affermi
l'idiota sei tu..
L'intervento Italiano
sarebbe stato utile, se invece di partire unità
della marina, fossero partite unità dei
Carabinieri da mandare in quelle città (tipo
Kabul) dove sono seriamente messi a rischio i
diritti umani...
Visto che è chiaro che
gli anti-talebani sono esattamente come i
talebani dal punto di vista delle garanzie dei
diritti umani, delle unità di polizia per
evitare linciaggi, stupri o sciacallaggio non
credo sarebbero da vedere con occhio malevolo.
Quindi in qualche modo
affermo che un nostro "aiuto" sarebbe
stato gradito dalle popolazioni Afgane stesse...
Così come è fatto ora
è del tutto inutile.
Per finire, lancio un
motivo di riflessione...
Visto quello che oggi
riesce a fare la macchina propagandistica
anglosassone, stravolgendo i fatti e
"riscrivendo" di fatto la storia....
perchè pensare che questo non sia avvenuto in
qualche modo anche durante la seconda guerra
mondiale?
Infondo all'epoca i
"liberatori" si fregiavano di tale nome
esattamente come lo fanno oggi, bombardando
ospedali, bambini e "soldati inermi"...
Queste mie parole
possono sembrare da fascista incallito... ma a
pensarci bene, tengono solo a mente il fatto che
ciò che è vero oggi deve anche essere stato
vero ieri...
Un saluto
Fabio
P.S.
In tutti i casi non mi
risulta che gli Italiani abbiano mandato soldati
di leva in missione... quindi solo
professionisti... correggimi se sbaglio
|
|
Ho visto le scene di
giubilo tra gli Afgani, per essere stati liberati
dalla
dittatura mostruosa dei Talebani.
Per quei poveracci era un sogno potersi
finalmente tagliare la barba,
vestirsi come cazzo vogliono, poter parlare
liberamente, ridere, scherzare,
cantare, ascoltare la radio.
Le donne finalmente possono muoversi da sole,
uscire di casa, parlare tra di
loro. Possono perfino studiare, addirittura
lavorare.
In confronto ai Talebani, i Fascisti del
ventennio erano degli illuminati
democratici. Ma per liberarci dei Fascisti, e dei
Nazisti di Hitler, qui in
Italia, ci sono volute le bombe americane. Erano
bombe molto meno
sofisticate di quelle di allora, e hanno causato
vittime tra i civili
innocenti di tre ordini di grandezza superiori a
quelle dei bombardamenti
afgani. La mia cittadina, l'8 settembre del 1943,
fu rasa al suolo, e molti
miei parenti ci hanno rimesso le penne. Eppure
sono grato alle bombe
americane che mi hanno liberato dai Fascisti e mi
hanno permesso di vivere
in un paese, con tanti difetti, ma dove chiunque
può andare al seggio e, se
vuole, votare comunista.
Il futuro del popolo Afgano ha ancora molte
incognite davanti a sè, ma sotto
tutti i punti di vista essersi liberati della
dittatura degli studentelli
puzzolenti di Allah, appoggiati e sostenuti dal
miliardario terrorista Bin
Laden e dai suoi scagnozzi, è sicuramente un
grande passo in avanti. Anche
maggiore di quello che fu per l'Italia liberarsi
di Mussolini. Il prezzo di
vite umane pagato per questa svolta in fondo è
addirittura modesto, in
proporzione.
Se qualcuno si illude che l'11 settembre è stato
qualcosa che non ci
riguarda direttamente come italiani, che riguardi
solo gli Stati Uniti, si
sbaglia di grosso. Io, come italiano, ne sono
stato colpito, emotivamente,
politicamente, economicamente. Non voglio che
succeda più. Pretendo che i
colpevoli vengano presi e condannati. Pretendo
che le organizzazioni
terroristiche vengano sgominate e distrutte. E
voglio che il mio paese sia
in prima fila, insieme agli altri paesi
democratici, a combattere questa
piaga, con le cattive se necessario.
Il mio essere di sinistra non ha assolutamente
crisi di coscienza se lotto
contro i terrorismi, e contro le dittature in
nome di Allah o qualsiasi
altra bufala di divinità monoteistica. Il mio
essere di sinistra non ha
paura di combattere per difendere i diritti e le
libertà democratiche.
Il mio essere di sinistra non ha crisi di
identità.
Non posso dire lo stesso di certi movimentismi
ridicoli (dagli
antiglobalisti in su) che sembrano completamente
disorientati davanti alla
complessità del mondo di oggi, e non sanno far
altro che esprimere confuse
lamentazioni e proteste (spesso anche in modo
odiosamente violento) senza
saper proporre uno straccio di modello o
soluzione percorribile, ai problemi
che magari giustamente denunciano.
Se poi c'è da combattere (democraticamente)
Berlusconi, sono pronto a
scendere in trincea. Ma se Berlusconi manda le
FF.AA. italiane a dar
manforte, per quello che possono, alle forze
degli altri paesi democratici,
fa nient'altro che il suo DOVERE.
Sì, "In my name", e lo dico forte.
Xlater |
|
prima pagina.