SOPRAsopra le bombe la borsa
campa sotto le bombe la gente crepa
Patrizia Monaco
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tutto d' un fiato perche sembra
assurdo che mille e mille uomini possano
scagliarsi verso un manipolo di uomini, per
annientarli, credendo che cosi
tutto si risolva in un festeggiare di popoli e il
terrorismo finisca in un
bicchiere di lacrime...
E sembra altrettanto assurdo che c'e' ora chi si
vanta di aver liberato un
popolo oppresso da anni...un popolo che urlava,
sanguinava..morivagiorno
dopo giorno a causa di una dittatura
orrenda...dentro e fuori l' anima.
Sembra assurdo perche ci sono voluti 5 mila
morti,morti americani, gente
secondo il resto del mondo al di fuori del
comune, grazie alle quali il
mondo gira (in un senso sbagliato o giusto ditelo
voi), a me sembra tanto
ipocrita e soprattutto progettato...si progettato
Progettato con la stessa cura con cui sono state
designate le maggiori
ingiustizie nel mondo, con la cura di chi esiste
e continuera' ad esistere
solo per creare morte, terrore...odio...profitto.
Chissa se davvero esistono queste prove
misteriose...
Chissa se esisteva un' altro paese arabo con
un'altro famoso
anti-americano come Bin Laden.
Chissa se esiste un altra dittatura cosi
occidentalmente inpensabile,e
soprattutto tale da far indignare l'opinione
pubblica del mondo in modo
cosi inreprensibile..."E' stato Bin
Laden...avete visto che merde i
talebani?Guerra Guerra!!"
E cosi' il mondo capitalista si unisce, porta nel
suo club altri mondi, i
nuovi soci arabi, l' america fa la corte a mezzo
mondo, Bush(chissa perche
solo sotto i Bush(Padre e Figlio) si fa guerra
agli arabi?Clinton ha
governato per piu dei due messi insieme e non e'
successo nulla...)invita
Putin a fare un Barbecue di anime...chissa' con
quali scopi..chissa con
che indegni risultati...gli aerei continuano a
cadere, cosi le lettere
all'antrace...ottimo mezzo per tutti i gruppi del
mondo che vogliono
danneggiare l'umanita'...altra gente muore, altro
odio cresce...
E cio sembra solo il risultato di una politica
stragista...di golpe
militari sovvenzionati...di multinazionali
colonialistiche, di sete di
potere e di espansione...di
americanizzazione...di incomprensibilita'
verso culture tutte diverse da noi...
Il mondo, l' america con tutti i suoi alleati
amici,leccapiedi
berlusconiani...ha iniziato l' odio duraturo...
Il Terrorismo la diffusione...permanente.
Pace
FLiP |
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Vorrei chiedere a tutti la parola,
pace ocidentale che cosa sia?
distinti salutiArtan SHabani
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Cara Luana, la guerra é nelle carni dell'uomo...
Sarebbe stato
meglio ch'io non fossi nato.
L'uomo non
impara mai perché la guerra é l'uomo.
Baciotto,
Sal
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Cara Luana, per Tua conoscenza mi permetto
di indicarti questa pagina che definire
allucinante è poco.
Purtroppo è in
inglese, ma non ci vuole una laurea in lingue per
capire cosa dice e cioè che alcuni dei pretesi
piloti kamikaze che avrebbero guidato gli aerei
contro le torri gemelle sono stati... TROVATI
VIVIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!
http://www.holywar.org/S13.htm
La pagina in questione
è piena zeppa di riferimenti giornalistici con
links che tolgono ogni dubbio sulla veridicità
di quanto afferma...
Queste vicende
dimostrano a che punto si trovino, IN REALTA', le
indagini per scoprire i colpevoli degli attentati
dell'11 settembre...
Ti saluto e Ti
ringrazio per il Tuo bollettino, sempre molto
gradito ed interessante
Ciao!
SART
(Scipione Antonio Rino Tagliaferro)
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Cara Luana mi
ha fatto piacere leggere la tua risposta. Qualche
chiarificazione io vivo In Albany NY, e non voto
Destra, in fatti non voto in Italia, e qui in NY
sono registrato Democratico. Noi abbiamo molte
prove della colpevolezza di Bin Laden, e lui non
lo ammettera' mai perche e un vile. Lui va in
televisione e dice che e' contento che tutti gli
Americani sono spaventati, ma noi non viviamo
nelle cave come lui, noi viviamo nelle nostre
case comodamente, e quando lo bobardiamo lo
diciamo apertamente. Se lui fosse una buona
persona, invece di spendere miglioni di dollari
per fare attentati, perche' non li spende
perdiffamare i popoli dell'Afganistan, or della
Somalia, Sudan or altri che lui ha usato per
distruggere altre persone. Lui vive in una
nazione che ha parecchio bisogno di aiuto, e che
fa lo aiuta a distruggere. Il popolo Afgano lo ha
capito che questa persona pensa solo per se.
Guarda cosa ha fatto ha lasciato morire tutte
quelle persone in Afganistan I Taliban sono quasi
distrutti, e lui sta ancora nascosto. Qualsiasi
persona con un po di coscienza si sarebbe arreso.
Purtroppo devo lasciare, ma mi ha fatto piacere
rispondere alla tua e-mail. Ciao
LUIGI. Baci.
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Beh, non c'è molto da aggiungere,
anche se mi sembra che il tuo messaggio
dia per scontate cose che non lo sono affatto.
Comunque non è mia intenzione
mettermi a fare le pulci a ciò che affermi. Sul
contenuto sostanziale sono
perfettamente d'accordo: questa non è una guerra
contro il terrorismo, come
vogliono farci credere, ma una banale operazione
militare che risponde agli
interessi degli americani, punto e basta.
Sull'intervento dell'Italia che
c'è da dire? Mi fa un po' ridere, tutto qua. La
nostra partecipazione,
pomposamente sbandierata dai TG ormai
completamente asserviti alla
propaganda governativa, serve soltanto a
garantirci le briciole della torta
(che grazie ad un'accurata strategia di marketing
il governo Berlusconi ci
spaccerà per sublimi leccornie) senza
comprometterci troppo. D'altronde, ci
potevano illudere che un governo del genere
assumesse una posizione diversa
da questa? Tutto sommato, poteva andare anche
peggio...
Mi fermo qui.
Ciao
Donatella |
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Sveglia!!!
Da tempo Bin Laden ha ammesso di essere stato
l'autore degli attentati
dell'11 sett.
La guerra è discutibile, ma mettere in
discussione anche questo mi sembra
inutile polemica...
per favore cancellateci dalla vs. mailing list.
cordiali saluti
<br><br><br>Comitato di
quartiere
Stella Polare Stadio
OSTIA |
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NO ALLA
GUERRA............SPERO NON PENSIATE CHE IO NON
SIA ITALIANO........PERCHE' SONO CONTRARIO ALLA
GUERRA......STASERA HO SEGUITO IL MONOLOGO DI
BISIO ALLA TV.......VADANO I 500 E PASSA
ONOREVOLI FAVOREVOLI..........SPERO CHE CI SI
RENDA CONTO.......LA PACE NON SI FA CON LA GUERRA
CIAO.......
FABIO
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11/11/2001 L'Eco di Bergamo
Oltre
Mazar-el-Sharif
Fabrizio
Vielmini
Dopo oltre
un mese segnato quotidianamente dalla monotonia
dei bombardamenti, dalle cifre inconcludenti
snocciolate dai rappresentanti del Pentagono e
dalle minacce apocalittiche dei loro avversari
talebani, la presa di Mazar el Sharif da parte
della coalizione del nord segna il primo
autentico evento militare della strana guerra in
corso fra le montagne del Centro Asia.
Mazar el
Sharif costituisce un importante caposaldo
strategico per la sua posizione sullarteria
che collega lest e lovest del paese
e, soprattutto, per la sua vicinanza
allex-frontiera sovietica, al di là della
quale sono oggi attestate le forze
anglo-americane. Già dai primi giorni del
conflitto la conquista di questa città veniva
considerata fondamentale per il suo ulteriore
svolgimento. Qui è possibile mettere in piedi
una grossa base logistica (cosa che già aveva
fatto lArmata rossa negli anni 80), dalla
quale gli eserciti occidentali potranno operare
autonomamente sul terreno afgano, con la certezza
di rifornimenti continui e senza sottoporre gli
Stati alleati a maggioranza mussulmana (Pakistan
ed Uzbekistan in primo luogo) al rischio di
rappresaglie delle loro opposizioni islamiche
estremiste.
Se sul
piano tattico finalmente qualcosa si muove, la
situazione continua ad essere fosca su quello
politico. Anzi proprio leffetto
galvanizzante della vittoria militare potrebbe
spingere gli uomini dellAlleanza a compiere
gesti avventati, estremamente destabilizzanti per
il futuro del paese. I vari "signori della
guerra" ed i loro mujahidin non sono nuovi a
gesti del genere. Nellinterminabile notte
della guerra civile afgana, alla presa dei
baluardi del nemico sono sempre seguiti massacri
e regolamenti di conti. Nella psicologia delle
genti centrasiatiche, le divisioni interne ed i
personalismi dei vari capi sono un fattore di
gran lunga più potente della necessità di
perseguire la vittoria comune. Anche quando, come
ora, la strada di Kabul sembra aperta. In
particolare è rischioso il fatto che la
personalità del generale uzbeko Dostum, figura
macchiata da numerose ambiguità e tradimenti, si
trovi ad occupare il centro della scena. Tale
fatto susciterà linvidia dei vicini
tagiki, orfani della guida di Ahmed Shah Massud e
con essa la loro disponibilità a prestarsi alle
manovre delle potenze interessate al
prolungamento della crisi.
Non a caso
dopo la presa di Mazar el Sharif, Colin Powell si
è affrettato a dichiarare che gli USA non
appoggeranno la presa di Kabul da parte
dellalleanza fino a quando non sarà pronto
laccordo per un governo di riconciliazione
nazionale accettabile per la maggioranza dei
notabili afgani. I timori di Powell sono più che
comprensibili. La paura delle rappresaglie dei
"nordisti" potrebbe stringere la
popolazione pashtun del sud intorno alla guida
dei talebani. In tal modo la guerra diventerebbe
ancora più cruenta e di difficile risoluzione.
Anche sul
piano delle relazioni regionali, se il potere dei
mujahidin del nord dovesse sembrare
inarrestabile, le conseguenze potrebbero essere
molto pericolose. In questo caso il perdente
sarebbe il Pakistan di Musharaff. Messi alle
strette in tal modo, è probabile che i talebani
cerchino di attivare la solidarietà etnica dei
pashtun, letnia storicamente dominante in
Afghanistan, di cui gli "studenti" sono
lultima espressione. Il problema per il
Pakistan è che i pashtun costituiscono la
maggioranza della popolazione delle sue zone di
frontiera del nord-ovest. Se il fattore etnico
divenisse lelemento principale del
conflitto, la prospettiva della nascita di un
Pashtunistan spaccherebbe questo paese - dotato
di bombe atomiche, ricordiamolo - provocando un
salto di scala nella magnitudine della guerra.
FABRIZIO
VIELMINI
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Per
l'ennesima volta chiedo : datemi un'alternativa
sensata alla guerra e cambierò idea. La guerra è sempre
una cosa orribile e sporca, ma credo che talvolta
sia necessaria.
E questa
è una di quelle volte.
Ciò
detto...
Bin
Laden era stato appoggiato dagli
americani ? Mah, forse....quello che è
certo è che i talebani erano stati
sicuramente aiutati dagli americani. E'
anche vero che, fino all'attentato,
nessuno si sognava di intervenire contro
uno dei regimi peggiori della storia
intera come quello talebano. E allora ?
Forse perchè non si è mai fatto prima
non si dovrebbe fare nemmeno adesso ? I
talebani possono essere una creatura
americana ma, secondo me, è un vantaggio
che gli americani si siano finalmente
accorti di aver creato un mostro che
merita di essere colpito e distrutto
Bin
Laden dice di essere estraneo ai
fatti...però i suoi video non mi
sembrano tanto da santarellino....
Prove
chiare : non so nemmeno se ci possano
essere prove chiare,
da tribunale, in un caso simile. Resta il
fatto che le parole stesse di Bin Laden
nei suoi video sono in pratica
un'autoaccusa
Certamente
le multinazionali del traffico d'armi e
altri speculeranno su questa guerra (come
su qualsiasi altra). Sarà un paragone
strambo, ma consideriamo
un'organizzazione umanitaria che opera in
regimi corrotti. Si sa già in questi
casi che il 10-20% finisce nelle mani dei
potenti di turno e non certo ai
bisognosi. Ma è un motivo per non
mandare gli aiuti ? C'è gente che
specula sulle guerre: si tratta allora di
limitare al minimo le speculazioni come
ovviamente le guerre stesse. Ma il minimo
non è zero.
Sarebbe
certamente meglio se l'ONU funzionasse
bene e fosse lui a regolare questi casi;
ma l'ONU non funziona bene, quindi
dobbiamo accontentarci di ciò che c'è
(salvo magari cercare di migliorare l'ONU
e simili)
Si
dice che le forze sono eccessive per
catturare pochi uomini. Ma :
Non
è detto che siano così pochi
Se
anche lo sono sono appoggiati da
un intero regime e da chissà chi
altro (qualcuno parla di una
parte dei servizi segreti arabi)
Ancora
una volta : che qualcuno mi dica
un altro modo per prendere i
terroristi, pochi o tanti che
siano !
C'entra
il petrolio ? In Afghanistan non se ne
trova poi molto. Potrebbe interessare
come luogo di snodo, ma non mi pare che
ci fossero particolari problemi, prima, a
procurarsi il petrolio o a farlo
transitare di lì. Perchè un gruppo di
capitalisti dovrebbe decidere una guerra
per controllare qualcosa che nessuno
prima gli disputava ? Mi sembra un pò
paranoico...
ebrei
che determinano e decidono sulla meta'
delle risorse USA....questo
non lo credo assolutamente : sapete cosa
vuol dire metà delle risorse ? Mi sembra
un'esagerazione estrema ed anzi ha
l'odore dei famigerati Protocolli
di Sion, il geniale
e crudele falso con cui si pretendeva di
dimostrare che gli ebrei cospiravano per
dominare il mondo.
L'antrace
: con molta probabilità Bin Laden non
c'entra e lo dice la CIA stessa : prova,
se ce ne fosse bisogno, che Bin Laden non
è poi stato accusato così a caso tanto
per trovare un capro espiatorio. Tuttavia
i settori di estrema destra americana che
si sospettano responsabili delle buste
all'antrace sono, guarda caso, molto
vicini all'anti-semitismo e ai movimenti
islamici radicali se non terroristi. Tale
è l'odio, in questa destra estrema, per
tutto ciò che è moderno (ivi comprese
tolleranza, libertà, diritti civili ecc.
ecc.) che, per quanto siano razzisti, si
alleano anche con gli arabi. Davvero
disgustoso.
L'Italia
deve andare in guerra ? Alcuni sostengono
che la domanda non si pone nemmeno. C'è
un alleanza, dicono, e va rispettata.
Altri dicono che il Cavaliere l'ha fatto
solo perchè si era offeso di essere
stato escluso da Inghilterra, Germania e
Francia. Mi sembrano due posizioni
semplicistiche. L'allenza non impone che
si andasse in guerra, nemmeno, credo, in
base al famoso articolo 5 della NATO che
parla appunto di risposta congunta ad
atacchi ad uno stato memrbo: in quel caso
si parla di attacchi convenzionali non di
terrorismo. Che poi il Cavaliere, per
quanto male lo si possa giudicare, sia
così pazzo da lanciarsi in guerra per
puro orgoglio privato non lo credo.
Tuttavia
credo che fosse necessario impegnarsi
perchè anche l'Italia può essere un
obiettivo (anzi ne abbiamo moltissimi,
con tutta l'arte che c'è nel nostro
paese). L'impegno può forse aumentare il
pericolo di rappresaglie terroristiche,
ma esse potevano arrivare anche se
fossimo rimasti buoni e zitti.
La
manifestazione di Berlusconi : non credo
sia una genuina manifestazione di
solidarietà al popolo americano (ce ne
sono state, sia pure in tono minore, i
primi giorni dopo l'attentato, per
esempio a Torino), pertanto non la
approvo anche perchè mi pare una mossa
della più limitata politica locale, ben
lontana dalla serietà con cui si
dovrebbero trattare certi temi. Ma anche
quella di Assisi, devo dire, non mi pare
sia stata molto meglio.
Un'ultima
nota su cui sono invece d'accordo con te,
Luana; è vero, in simili momenti è
facile che "passino" leggi
estramemente discutibili e anche del
tutto sbagliate quasi senza colpo ferire.
E' il caso della legge sulle rogatorie
(che fra l'altro può facilitare gli
stessi terroristi) o di quella sul TFR,
che verrebbe diluito sulla busta paga (ed
inoltre tassato con una perdita secca per
i lavoratori) nella malcelata speranza
che la gente se lo spenda tutto per
incrementare i consumi. Però non sono
d'accordo su Marghera : da quanto ne so
mi sembra di poter dire che, per gravi
che fossero i fatti, non c'era, allora,
evidenza scientifica che certi materiali
o procedimenti fossero dannosi o almeno
non c'erano leggi in proposito. Può
esserci responsabilità morale, magari
anche grave, ma non legale.
Ciao
Luca
Varrese
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I cinque comandamenti di HACARUS:
1. Tutto ciò che un paese forte e ricco decide,
intraprende e sceglie ogni giorno ha come
conseguenza e necessità:
- preparare la guerra
- coltivare la guerra
- prevedere la guerra
- accettare la guerra
- avere bisogno della guerra
- scegliere, ogni tanto,
per quale guerra indignarsi
e quale guerra dimenticare.
2. Arma e alleva un dittatore, se un giorno vuoi
avere
il merito di combatterlo.
3. Chi è più debole massacra, chi è più forte
interviene.
4. Non esiste guerra tanto crudele da non
scomparire
appena si smette di parlarne...
5. Ogni multinazionale economica ha bisogno di
invadere,
sfruttare, scacciare e uccidere proprio come un
esercito.
Da "Spiriti" di Stefano Benni
(pubblicato nel febbraio 2000)
Con
tristezza,
Fabio |
|
I Fanti
********
Lo rivedro' sempre, ogni volta che pensero' al
soldato italiano.
Sempre ricordero' la sua risposta umile e
sublime. Era un soldato di
fanteria qualunque, un povero buon diavolo di
contadino meridionale,
forse analfabeta. Non era più giovanissimo, e
non aveva nessun'aria
marziale. Non era un bel soldato, come ce ne sono
tanti, che si
guardano passare e si dice con commosso orgoglio:
Bei ragazzi! e si
immaginano nell'atteggiamento fiero dell'attacco
alla baionetta.
Quello no: era un fante piuttosto scalcinato,
come si dice in
linguaggio da trincea. Era uno dei tanti, una
delle particelle umane
infinitesime, che fanno la grande massa-esercito.
Era quasi buffo,
aveva un viso scarno e giallognolo, due grandi
orecchie a ventola, e
la barba nera, non fatta da quindici giorni, a
chiazze ineguali:
aveva una giubba striminzita, delle brache
enormi, le fasce legate
con lo spago. Si era seduto su un sasso con
addosso tutto il carico
di robe, sotto cui quasi scompariva: zaino,
tascapane, coperta,
mantellina, telo da tenda, gamella, elmetto,
cartuccera. Era
infangato fino agli orecchi. Da poco era arrivato
coi suo
battaglione, un battaglione di rincalzo, che
stava per andare sulla
prima linea, un chilometro piu' avanti dove si
combatteva. Si sentiva
lo strepito dei fucili delle mitragliatrici; e
tutto intorno
tuonavano le artiglierie da assordare. Il magro
fante se ne stava
li', sotto una pioggerella sottile, col fucile
fra le gambe come un
bastone, con quel viso giallognolo che non diceva
nulla, asciugandosi
tratto tratto il viso colla manica e guardando
dinanzi con uno
sguardo assente.
Un ufficiale di artiglieria, che in quel momento
non
aveva da fare, gli si avvicino'. Mi aveva detto
poco prima: - lo
adoro questi buoni modesti veri eroi della
guerra, i fanti. Se non
amassi tanto i miei cannoni, vorrei essere
ufficiale di fanteria per
vivere con loro. A volte mi fermo con uno o con
un altro e li
interrogo. Non sono mai insignificanti. Talora mi
rispondono delle
cose che non avevo mai pensato, che mi rivelano
l'Italia, la grande e
vera Italia che noi non conosciamo: che mi
portano a immergermi nelle
acque profonde dell'anima nazionale, di cui non
vediamo e non
consideriamo che le poche spume della superficie.
La verità è laggiù,
in fondo a quella massa immota, dove la luce che
illumina i nostri
spiriti arriva come un chiarore di crepuscolo..'.
Bravi e buoni
fanti! Dovremo ad essi la vittoria, a questi
contadini italiani che
hanno un fucile e che muoiono senza neppure
sapere bene il perche'.
Noi, morendo, siamo compensati della perdita
della vita, dalla
coscienza e dalla bellezza del nostro sacrificio.
Sappiamo che cosa
la Patria acquistera'. Essi, nella loro penombra
spirituale, seguono
soltanto chi li guida, e si sacrificano per un
dovere oscuro di cui
sentono la forza, ma di cui non vedono la
bellezza. Ci sono anche fra
essi gli illuminati, ma sono pochi, sono
l'eccezione. La grande massa
ubbidisce al comando terribile senza discutere e
senza domandare, con
la stessa anima con cui dicono a Dio: Signore,
fate di noi quel che
volete! Quasi tutti, infatti, sono dei credenti,
anche quelli che al
loro paese ostentano di non esserlo, qui lo sono.
Bravi buoni fanti!
Bisognerebbe baciare dove passano -.
- Cosa fai qui? - domando' ora, al soldato che si
era alzato
rimettendo a posto il suo carico con un colpo di
spalla.
- Songo col battaglione - rispose il fante nel
suo dialetto
meridionale annacquato, storcendo un po' il capo
per indicare i suoi
compagni.
- Di che brigata sei ?
Il fante esito' un poco, e poi rispose
timidamente:
- Nun 'o saccio.
- Come, non lo sai? E chi è il tuo colonnello,
lo sai?
- Signorno'.
- Il tuo maggiore?
Il fante scosse il capo sconsolato.
- Nun 'o saccio.
- Ma come, non sai nulla tu?
Venne allora la risposta grande. Il fante
abbozzò nel viso
giaIlognolo un sorriso umile, e rispose
quietamente:
- Signor tenente... Nuie tante cose nun 'e
sapimmo... Nuie simmo ca
per l'avanzata.
Guelfo Civinini
Racconto tratto da: La Strada Maestra. Letture
educative,
morali e di istruzione civile per le scuole
serali e festive; volume
terzo, curato da Mario Sacchetti. Anno
quattordicesimo dell'era
fascista. (libro di scuola di mia mamma).
gordon |
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