DALLA SCUOLA ALLIMPEROI libri scolastici del fondo della Braidense (1924-1944)[1] La Biblioteca Nazionale Braidense realizza, in collaborazione con lUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nellambito del progetto generale di riordinamento e di ricatalogazione dei fondi librari, uniniziativa editoriale basata su un programma espositivo che ripropone materiale librario della letteratura scolastica dal 1924 al 1944, per dare inizio alla ricerca relativa ad un fondo librario fino ad oggi ignorato e per analizzare e archiviare documenti, in modo specifico e articolato, relativamente alleditoria scolastica, in particolare milanese, riconducibile al periodo fascista. Liniziativa è stata motivata dal recupero di uningente quantità di libri scolastici ritrovati nelle cantine della Biblioteca Braidense. Lopportunità di presentare il materiale bibliografico recuperato e salvato dal tempo, potrà costituire motivo e oggetto di studio, di attenzione e riflessione per tutti quanti si cimentino nello studio e nella ricerca e per tutti i visitatori che vorranno approcciarsi ai testi in maniera propositiva e costruttiva, riproponendo i contenuti alle nuove generazioni. Tale atteggiamento di incuria e abbandono nei confronti del materiale bibliografico, ha condotto a gravi danni, come accaduto anche nella Braidense, dove, con troppa facilità, è stata lasciata deperire unintera biblioteca. Sono stati ritrovati volumi di notevole importanza e rarità che lincuria del tempo avrebbe portato al disfacimento. Limportanza del libro scolastico come fonte storica e documento dalle molteplici implicazioni risulta quale dato ormai acquisito a livello di scientificità. Il libro scolastico, particolarmente, si pone nel delicato punto di incontro tra le esigenze della pratica didattica e le indicazioni precise della politica scolastica, tra le influenze condizionanti del mercato editoriale e la dialettica culturale più libera fra tradizione e cambiamenti, in campo pedagogico. Infatti questi libri scolastici, a distanza di parecchi decenni dalla loro stampa, testimoniano lattività editoriale milanese in un periodo importante dal punto di vista storico e rappresentano, per gli studiosi di storia delleducazione e delle istituzioni didattiche, uno strumento di analisi e ricerca. Inoltre possono fornire anche materiale di analisi e oggetto di studio agli insegnanti e alle scolaresche. Il Catalogo librario della Braidense costituisce una Biblioteca ritrovata, come primo corpo bibliografico che, con tanti altri documenti e volumi, recuperati e schedati nel tempo, costituirà una fonte di documentazione per la Storia dellEducazione in Italia. Il nucleo bibliografico troverà sede nelle sale della sezione distaccata della Biblioteca Nazionale Braidense, allinterno del castello di Vigevano, e verrà aperto e reso disponibile ai visitatori. La disponibilità di consultazione offerta allutenza costituisce il vero proposito di tale iniziativa editoriale ed espositiva. I volumi del fondo bibliografico della Braidense, che consistono in variegate tipologie di testi raccolti in una minuziosa antologia, sono esposti in una mostra che pone in luce una varietà di stili editoriali e la ricchezza di illustrazioni e fotografie che offrono interessanti spunti e motivi di informazione e curiosità. Risulta possibile ripercorrere la storia dellistruzione in Italia negli anni che seguirono la riforma Gentile fino alla Carta della Scuola, dallautarchia alla seconda guerra mondiale. Sono esposti i manuali su cui molte persone studiarono per essere avviati al lavoro: i testi in uso nelle scuole secondarie di avviamento professionale, nella scuola media unica, fondata nel 1940 dal ministro Bottai, nella scuola media superiore, dalla cultura militare alleconomia domestica, dallagraria alla geografia, dalla storia alle lingue, al disegno.
[1] Recensione al libro Dalla scuola allimpero. I libri scolastici del fondo della Braidense (1924/1944), Viennepierre, Milano 2001. Presentazione presso la Biblioteca Nazionale Braidense (Milano) alla presenza del Prof. Franco Della Peruta e del Prof. Luciano Pazzaglia |