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Lettera a Riccardo Barenghi di germano monti. Barenghi, questa volta hai proprio esagerato: arrivi ad accusare alcuni settori della sinistra radicale e movimentista di aver individuato nel segretario del PRC il male maggiore, in base al meccanismo perverso dellindividuazione del nemico principale non nellavversario, ma nel compagno di strada.
Tutto questo, senza considerare gli insulti e le menzogne che da tre anni autorevoli esponenti (bertinottiani) del PRC rovesciano sui compagni e le compagne del Forum Palestina, additati in pubblico ed in privato di essere settari, autoreferenziali, unilaterali, ambigui sul terrorismo e, naturalmente, antisemiti, senza che queste infami calunnie si fermino nemmeno di fronte al ridicolo. Tutto questo, senza considerare che il PRC, o meglio la sua maggioranza bertinottiana abbia mai messo in campo una seria mobilitazione a sostegno di un popolo che da decenni è vittima di unoccupazione ed una colonizzazione che Joseph Halevi non esita a definire un genocidio. Antisemita pure lui? Quanto a Gennaro Migliore, il banalissimo motivo per cui non è stato fatto salire sul palco del 13 novembre è che non cera alcuna ragione per cui questo dovesse avvenire, dato che nessuno aveva comunicato agli organizzatori il suo desiderio di salire sul palco e prendere la parola. Secondo te, Barenghi, se io (per dire) mi presentassi allimprovviso sotto il palco del comizio finale della Festa dellUnità o di quella di Liberazione e pretendessi di salire, cosa mi direbbero gli addetti al servizio dordine? Prego, si accomodi? Non facciamo parte di quelli che cercano affannosamente il nemico a sinistra, e lo dimostra proprio lampiezza delle adesioni alle iniziative a fianco del popolo palestinese, in cui la tanto decantata sinistra alternativa si ritrova materialmente unita, in pratica con la sola eccezione di Bertinotti e dei suoi amici, forse più tesi alla ricerca del riconoscimento di affidabilità da parte della sinistra moderata e del centro ancor più moderato. Non stiamo nei corridoi del tanto odiato palazzo, cerchiamo solo di unire i tanti amici del popolo palestinese e della pace in Palestina ed in Iraq; se parlamentari e rappresentanti istituzionali si uniscono con coerenza a questo movimento di solidarietà, non possiamo che esserne felici. La coerenza, appunto: dalla riunione strategica dei movimenti a Beirut al Forum Sociale di Londra, tutti hanno invitato a mobilitarsi contro il Muro dellApartheid e per ladozione di sanzioni nei confronti di Israele. E quello che ci aspettiamo da chi era sul palco del 13 novembre ed anche da chi non è riuscito a salirci: non è mai troppo tardi. Germano Monti Forum Palestina |