Il Comune di
Noto verso il fondamentalismo religioso? Giorgio Giannone Ci
è stato sempre detto che lintervento
militare in Iraq era assolutamente necessitato dal fatto
di portare in quel Paese democrazia, e cultura di
ispirazione occidentale. Cardine essenziale della
cultura occidentale è la democrazia in
relazione alla gestione della politica in
contrapposizione allassolutismo,e la laicità
riguardo ai rapporti fra potere politico ed autorità
religiosa in contrapposizione al fondamentalismo che
viceversa caratterizza alcuni sistemi di ispirazione
islamica . La
cosa che colpisce a guerra conclusa,almeno per quanto
riguarda lIraq, è che invece di esportare principi
occidentali forse abbiamo importato costumi
propri dei popoli che dovevamo occidentalizzare. Il Comune di Noto ,senza
rendersene conto ha un primato in proposito,e cioè
quello di aver istituito la figura di ispirazione
bizantina dellassessore alla Chiesa; Il
problema oltrechè a costituire una novità nel quadro di
gestione della politica di un Ente Amministrativo come il
Comune,sicuramente laico per definizione,presenta aspetti
di evidente incostituzionalità. Si legge nella delega
che è conferito la rubrica dei rapporti con la Chiesa,ed
già è grave luso del singolare ,che lascia
intendere che il Comune di Noto vuole intrattenere
rapporti con una sola chiesa, senza specificare neanche
con quale chiesa lassessore dovrebbe relazionarsi
ed intrattenere i rapporti, ciòè se si tratti della
chiesa
Valdese,Ortodossa,Evangelica,Cattolica,Protestante,Battista
,Metodista, o chissà quale altra, ma dal fatto che si
usi il singolare; è come se il Ministro degli esteri si
occupasse dei rapporti con un solo Stato della Comunità
internazionale, o se il Ministro del Lavoro curasse i
rapporti solo con i dipendenti di una determinata
azienda.Lart. 8 della Costituzione
Repubblicana sancisce cheTutte le confessioni
religiose sono egualmente libere davanti alla
Legge.Ed allora se si voleva garantire
laspetto dei rapporti fra il Comune e le singole
religioni,si doveva istituire una delega ai RAPPORTI
CON LE RELIGIONI,in quanto sarebbe stato limitativo
anche un assessorato alle chiese che inesorabilmente
avrebbe escluso tutte le religioni che non costituiscono
una chiesa ponendosi ugualmente in contrasto
con la Carta Fondamentale dello Stato.Il Sindaco, Gli
assessori, e qualsiasi istituzione prima di
insediarsi nel ruolo loro assegnato giurano fedeltà
alla Repubblica Italiana ed alla sua Costituzione,e
non ad altre entità od ad altre Leggi o codici. Quanto
avvenuto si ritiene di notevole gravità in quanto il
titolare della delega nel momento in cui giurava fedeltà
alla Costituzione Italiana si poneva contro la stessa
violandone i principi fondamentali come gli artt.3, 7 e.
8 ,e ciò imporrebbe una seria riflessione non limitata
alla sola Amministrazione ma anche allintero
Consiglio Comunale ai partiti politici ed ai cittadini. Quel giuramento non è un atto
simbolico o di stile ma ha un significato di enorme
valenza per chi lo presta e per la collettività che lo
esige,che non può giammai ridursi ad atto formale.
Oramai per ciò che è avvenuto possiamo solo
rammaricarci, ma è necessario modificare
immediatamente la delega, o forse sarebbe meglio
abolirla del tutto, in caso contrario dovremo prendere
atto che il Comune di Noto si pone contro la Costituzione
della Repubblica Italiana,subendo gli effetti dalla
cultura fondamentalista religiosa che tutti ci
eravamo proposti di combattere a favore della laicità e
della democrazia,ripetendosi ciò che avvenne 2000 anni
orsono fra Greci e Romani allorquando i vincitori furono
culturalmente sopraffatti dai vinti. Noto 02.04.2007. VESTIVAMO ALL'AMERICANA... Una canzone in voga qualche anno fa recitava : noi siamo figli delle stelle.., ma a rifletterci bene siamo figli anche delle strisce. In un mondo caratterizzato dalla globalizzazione, ed in un contesto dove il multilateralismo campeggia quotidianamente in ogni argomento culturale politico etico e sociologico non è possibile sorvolare sul problema relativo ai nostri rapporti con chi sta dallaltra parte di un oceano che diventa sempre più piccolo per la velocità dei mezzi di collegamento reali,ma soprattutto telematici, e che un tempo era un continente lontanissimo avvolto fra le nebbie del mito e della leggenda raggiungibile a costo di faticosissimi e lunghissimi viaggi della speranza, e che ora è virtualmente a portata di mause con la tastiera di un computer ed è realmente possibile far colazione a Milano e pranzare a New York . Specialmente per noi Siciliani esiste una vicinanza di sangue con il popolo americano, basti pensare ai tanti soldati americani che venuti in Sicilia durante la seconda guerra mondiale ne approfittavano per portare i saluti dei genitori ,a parenti residenti in Sicilia che avevano qui lasciato nella grande ondata migratoria degli inizi del 900., e la dice lunga sullimpossibilità di far paragoni fra quellintervento americano in Italia ,ed altri interventi in altri contesti come quello Iracheno. Sul piano culturale non possiamo certo nascondere che specialmente i cinquantenni di oggi, spesso militanti nelle file della sinistra italiana, specialmente in quella che per comodità viene indicata come radicale hanno origini culturale e di ispirazione filosofica ed ideologica anche nellesperienza di quei ragazzi che a partire degli anni 60 proprio in America ebbero il coraggio di contrapporre in modo forte ed estremo lidealità di un mondo basato sulla pace , la giustizia ,la libertà ,luguaglianza,e soprattutto il massimo e pieno rispetto delluomo nel contesto naturale ,ad un mondo che andava sempre caratterizzandosi per larroganza di un potere sempre più aggressivo e minaccioso. Lesperienza in Viet-nam, con il suo epilogo rappresentò un momento di riflessione proprio per quel tipo di potere ,e rafforzò anche sul piano politico il movimento di contestazione che arricchiva sul piano degli ideali il dibattito politico anche in Europa. La Beat Generation ,Jack Keruac, Allen Ginsburg ,Gregory Corso,H.Miller,nella letteratura che si diffondeva in Italia per il tramite di Fernanda Pivano ,i movimenti filosofici dellundergrownd , le musiche allora rivoluzionarie ed allinizio poco comprese del jazz, del Country, o del Rock rappresentavano le fonti ispiratrici dei nostri migliori autori , e contenevano le radici culturali ed ideologiche di quello che sarà il maggio francese ed il movimento del 68 in Italia . Per tornare ai giorni nostri e continuare nel parallellismo ,sul piano politico diciamo solo che i cinque punti salienti del programma democratico enunciato da Nancy Pelosi per i Democratici al Congresso americano, sembrano scritti dallala più estrema della sinistra italiana. Partendo da queste premesse, accusare o sospettare la sinistra italiana,o parte di essa di antiamericanismo è un errore gravissimo e molto spesso unoperazione in perfetta malafede. Fanno rabbrividire quei politici che fanno gli americani di circostanza, o per convenienza , ricordandoci Alberto Sordi in un famoso film degli anni 60. Quello che spesso viene criticato non è, e non potrebbe mai essere il rapporto con il Popolo Americano, ma un certo tipo di politica estera che proprio i nostri amici americani stanno subendo. Le critiche allimperialismo di G.W. Bush non vengono dalla sinistra italiana, ma se riusciamo ancora a comprendere ciò che ascoltiamo e leggiamo, è chiaro che quel modo di agire è contestato proprio dal popolo americano che lo ha bocciato senza appello nelle ultime elezioni per il Congresso , ed ha riservato il pieno tracollo del gradimento ad un Presidente che ignorando la volontà popolare ,dimostra di sconoscere quella democrazia che si propone di esportare.
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