NAPOLI,
LAMA FISCHIATO
DOMANI TUTTI A MONTALTO DI CASTRO!
ROSSI
FIORI DI MARZO/6 Concludiamo, con questo numero
6 di rossi fiori di marzo, la prima fase di questa
esperienza di giornalismo della memoria dedicata al
77, con un occhio particolare con la Puglia
in movimento ieri, per interrogarci sul domani.
Abbiamo lesigenza di approfondire i suggerimenti
e le collaborazioni che stanno nascendo attorno
a quello che vuole essere un progetto del recupero
della memoria non solo dei fatti , ma anche
dei nomi e dei visi di quei giovani e giovanissimi che
coi loro corpi, con il loro innocente slancio fecero
sognare alla nostra generazione di poter toccare il
cielo.
E in Puglia, come in tutto il Sud , dare
lassalto al cielo in quel mese di marzo fu
LOTTA CONTINUA 19 MARZO 1977
NAPOLI,IN 40000:LAMA PROVOCA, A MIGLIAIA LO
FISCHIANO Nella cronaca di questo
sciopero generale il giornale Lotta Continua
parla di confusione operaia in un corteo che vede la
parte più legata alle confederazioni, blindata a
qualunque parola dordine estremista e
dallaltra parte gli operai di fabbriche in crisi,
studenti dei professionali, paramedici e
femministe, col sangue agli occhi, a gridare
la loro contestazione alla politica dei sacrifici
accettata dai sindacati e dal PCI , gridando gli stessi
slogan contro Cossiga e Andreotti e onorando Lorusso, che
si ascoltano per tutta la penisola.
Sono quelli della CIRIO in lotta contro i licenziamenti,
quelli dellITALSIDER coi famosi
cinquanta dai caschi gialli ed il loro
ritmato marciare al grido di- ITALSIDER NON SI
TOCCA! -
capaci di far accapponare la pelle a qualunque
servizio dordine sindacale
-Roma, Bologna ci serva da lezione, ora più che
mai rivoluzione-
Slogan che a rileggerli oggi fanno sorridere, ma
che danno il senso dei tempi di allora. Tempi in cui
sullautostrada Pomigliano-Napoli la polizia ferma i
pulman dellAlfasud per perquisirli,
quella
fabbrica è un covo di autonomi MILANO
Consigli
di fabbrica e studenti ironizzano con Bevenuto gridando
SACRIFICI, SACRIFICI BOLOGNA: TRENTIN COERENTE:
Gli studenti non possono parlare dal palco E IN PUGLIA? BARI.
(Non solo nella capitale fioriscono i fiori del
male
i baresi battono tutti 10 a zero
e
Ndr)
FUGGE
IL CISLINO ROMEI, PARLANO OPERAI E STUDENTI
-lunico comizio legittimo è quello della
base-
con questo grido 300 dipendenti della Hettemarks guidano
lassalto al palco sul quale un povero sfortunato
segretario confederale della CISL, un certo Romei ,
avrebbe intenzione di parlare. Gli va bene con una
precipitosa fuga coperto dal servizio
dordine, dopo di che, di fronte
ai disoccupati organizzati del CIAPI, della lega di
Ceglie del Campo, degli operai dellAFP di
Giovinazzo, della Sirti, del gruppo Breda ecc, a parlare
sono un operaio della Hettemarks, uno della Petite Pierre
e un universitario del movimento studenti
fuorisede
.i soliti fuorisede, vere prime donne del
movimento77..
FOGGIA.
In 4000 corteo operaio con in testa la Frigo-Donnia e
dopo lo scioglimento assemblea studentesca E NEL RESTO DEL SUD?
MESSINA; 5000 in corteo ma poi gli studenti abbandonano
la piazza perché impediti di parlare loro rappresentanti
PALERMO: 10000 in corteo con operai che applaudono
gli studenti contestatori
CROTONE
IN STATO DI ASSEDIO
Ieri sera, 18 marzo i carabinieri hanno invaso e
distrutto la sede di Lotta continua, i manifesti e gli
striscioni preparati per lo sciopero generale. Città
presidiata e cariche durante lo sciopero la cronaca della
giornata, Si respira stato di assedio LA VIGNETTA:OGGI 19 SAN GIUSEPPE
LAVORATORE
E un san Giuseppe barbuto , con le braccia
incrociate ed un cartello Chiuso per Sciopero
che ci fa ricordare che oggi è una delle festività
rapinate ai lavoratori per essere sacrificate
sullaltare della produttività insieme ad altre
festività, tramite un accordo governo-sindacati.
Questi operai , la maggior parte terroni che in
concomitanza di festività infrasettimanali si davano
malati o ferie improvvise per poter lasciare laminatoi,
fonderie, reparti verniciatura o scocca e per un ponte a
casa , al paesino natio. Ora, con il nuovo accordo son
sistemati e in ferie si va(per chi ha un lavoro) solo
quando lo dice il padrone!
Oggi invece il sogno è passarle da moderni zombies negli
ipermercati aperti pure domenica-notte alla ricerca della
MERCE-FETICCIO, droga per attutire langoscia di una
vita senza speranza in un mondo destinato
allautodistruzione
FRANCESCO
LORUSSO:DEPISTAGGI, FORSE SI ESUICIDATO
Mentre si cerca di far passare da parte di certi
inquirenti lidea di un manifestante armato
. Da unaltra parte dItalia
si richiede di riaprire linchiesta su un altro
compagno ammazzato lanno prima:
RIAPRIRE LINCHIESTA SULLASSASSINIO DEL
COMPAGNO PIERO BRUNO
E
una vicenda vergognosa dove tre giudici romani nonostante
la confessione di carabinieri e squadre speciali del
quinto distretto di PS, che hanno sparato uccidendo Piero
Bruno di Lotta Continua , hanno archiviato la sentenza.
La sentenza del giudice istruttore Lacanna (di fucile )
.-La colpa per la perdita della vira umana è da
ascrivere allirresponsabilità di chi, insofferente
della civile vita democratica, semina odio esasperando le
passioni politiche
Piero Bruno contestava duramente questa società.
ebbene questa lo ha giudicato :Morte! DOMANI TUTTI A MONTALTO DI CASTRO
Domenica 20 marzo 1977 alle ore 10. Festa della Vita a
Montalto di Castro, contro gli insediamenti
nucleari nella zona, contro luso antiproletario
dellenergia, contro gli inquinamenti per il diritto
della vita.
Alla
loro voglia di ucciderci nelle piazze, in fabbrica,
, di alienazione, dinquinamento riparte da qui la
nuova fase di lotta degli anni 80 che seguiranno lo
stritolamento del Movimento e il riflusso.
Riparte da questultimo titolo in fondo
allultima pagina di questo Lotta continua del 19
marzo 1977.
In quella festa della vita si ritroveranno in tanti e
negli appuntamenti successivi ancora di più .
A Montalto come a Trino Vercellese e poi nelle lotte
contro i missili Cruise e contro le centrali a Carbone e
contro gli F-16 a Crotone.
Chi pensava che carceri speciali, teoremi Calogero,
eroina e normalizzazione potessero aver definitivamente
spento lo spirito del 77, ebbene ora si dovrà
ricredere.
Quei visi intravisti alla Sapienza il 16 febbraio, a
Bologna l11 marzo e ancora nelle cronache da noi
narrate in questi sei numeri di rossi fiori di Marzo li
ritroveremo decisi, convinti col sorriso sulle
labbra insieme a noi pugliesi a Cerano
(BR) a contestare la Megacentrale a Carbone, a Carovigno
o Avetrana contro il progetto di una centrale
nucleare, a circondare laeroporto di Sigonella o
quello di Gioia del Colle o di Crotone, alla Maddalena o
a Montalto, tutti determinati a NON ARRENDERCI MAI!
Ed è di quella stagione meravigliosa di lotte sul
territorio pugliese, insieme alle popolazioni, che presto
vorremo narrarvi,
Se ceravate anche voi
scriveteci,
partecipando attivamente al Progetto Memorie Autonome
Pugliesi.
PROGETTO MEMORIE AUTONOME
PUGLIESI
A cura dellOsservatorio sui Balcani di Brindisi osservatoriobrindisi@libero.it Brindisi 19 marzo
2007
trentanni dopo
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