CARO VECCHIO SINDACATO, ADDIO!

di daniele castellazzi

Ebbene si, e non credo che sono solo io a notare cio’ che sta avvenendo.

Nonostante il Sindacato abbia origini lontane nel tempo ed abbia notevolmente contribuito attraverso le lotte a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori in modo tale che la classe politica nel 1970 fu “costretta” a varare l’importante STATUTO DEI LAVORATORI, ogni tanto viene contestato e criticato dai lavoratori.

Sono lavoratori che strumentalmente vogliono provocare? Sono lavoratori che complottano occultamente?     Niente di tutto ciò, è gente che non si sente più tutelata come una volta.     E nel Comune di Casale funziona tutto bene?  Anche qui, caro vecchio Sindacato addio!   Non ci vuole la lente d’ingrandimento per capire che qualcosa non va!

Ad esempio la CISL per conto proprio, indice un’assemblea dei lavoratori per discutere di un determinato argomento. A sua volta, la CGIL ne indice un’altra su un altro tema. Mi chiedo:” Gli argomenti trattati riguardavano la crisi del sistema televisivo e la sua responsabilità  nell’attuale crisi dei valori di questa società?”

Niente di tutto questo, erano temi di valenza sindacale, il contratto, il t.f.r.!!

 La UIL, esiste ancora? Se è ancora presente, tace e quindi acconsente.  Leggere:”La CISL invita i lavoratori…ecc.  oppure la CGIL invita i lavoratori…ecc” mi ha provocato un notevole disagio perché sono sempre stato abituato ( fin dal 1977 quando ho iniziato a lavorare) a percepire la presenza dei tre Sindacati uniti nelle iniziative che riguardavano i lavoratori.

Questo è quanto appare in modo palese.  Meno palese, ma non per questo meno discutibile, è quando vedo i sindacalisti (degli ormai opposti schieramenti) che a turno, varcano periodicamente la soglia dell’Ufficio Personale.   E’ evidente a tutti che tale ufficio è deputato a gestire i rapporti sindacali.    Anni fa, le cose procedevano diversamente.

I delegati dall’Amministrazione  incontravano la RSU, in tempi precisi e ben definiti e non accettavano di buon grado incontri con il singolo sindacalista al di fuori di quanto concordato. I problemi sindacali dovevano essere affrontati in tale sede ed era interesse di tutti che in quel momento fossero presenti tutte le parti. Ora si ha l’impressione che ognuno voglia farsi la sua trattativa personale. Visto che il lavoratore dovrebbe essere tutelato indipendentemente dal possesso di una tessera, invito tutti a riflettere.

C’è un decadimento generale ed il Sindacato non ne è esente. In una delle ultime assemblee unitarie, un delegato RSU (in modo chiaro ed inequivocabile) non ha acconsentito alla mia richiesta inerente  il conteggio dei voti contrari  durante una votazione. Gli altri sindacalisti hanno taciuto. E’ penoso constatare che in quell’episodio, la libertà sindacale sia venuta a mancare non a causa della classe “padronale” (come molte volte è successo)  ma a causa del Sindacato stesso. Comunque sia, io credo che se il Sindacato non recupera il ruolo che  egli stesso si è assegnato fin dall’inizio della sua storia, andrà incontro ad insuccessi clamorosi.

Concludendo, vi invito a unirvi a me nella veglia funebre del Sindacato del Comune di Casale.   Se poi, volete esprimere la vostra opinione, metto a disposizione la mia casella di posta  progressiv70@hotmail.it   risponderò a tutti.

Cordiali saluti                            Daniele Castellazzi

                                                                                              Stampato in proprio_Trino 15/4/2007