Il no degli
intellettuali americani di Riccardo Staglianò,
tratto da "la
Repubblica", 12 marzo 2003
Quattordicimila intellettuali
americani contro la guerra. Gli accademici Usa ieri hanno
comprato una pagina pubblicitaria sul New York Times per
mettere nero su bianco la loro opposizione alla
prospettiva di un attacco allŽIraq. «Non è stata
offerta alcuna prova schiacciante di unŽimminente
minaccia alla nostra sicurezza nazionale tale da
giustificare lŽuso della forza militare», si legge nel
testo che spiega le ragioni del gesto.
E per questo, per il fatto di essere una guerra «di
scelta» e non «di necessità», lŽesercito di
accademici arruolati via Internet in meno di 60 ore da
Joshua Cohen, direttore della prestigiosa rivista Boston
Review, la definisce «moralmente inaccettabile» e
chiede al governo di non farla. Una petizione, spiega
Cohen al telefono dal Massachusetts, nata la settimana
scorsa da una provocazione europea: «Un mio amico
professore di scienze politiche in Olanda mi aveva
mandato un messaggio che chiedeva: "Dove sono finiti
gli intellettuali americani?". E così, punto sul
vivo, ho deciso di dimostrargli che cŽerano ed erano per
la stragrande maggioranza contrari allŽintervento
bellico contro Saddam».
Per prima cosa, quindi, ha messo insieme gli oltre 50
mila dollari che servivano per pagare la pagina sul
quotidiano newyorchese: «Ho fatto una colletta tra
colleghi universitari e altre persone che sapevo
sensibili allŽargomento, con donazioni da 500 a 1000
dollari lŽuno». Poi è scattata la raccolta di firme
sul sito della rivista, facilitata da una catena di
SantŽAntonio via posta elettronica. La risposta è stata
sbalorditiva: nella lunga lista di nomi che corre intorno
allŽannuncio sul Times figurano, tra gli altri, i premi
Nobel Eric Chivian e Walter Gilbert, i filosofi Robert
Dahl e Martha Nussbaum, il critico letterario Edward
Said, lŽex ministro del lavoro Robert Reich, le star del
femminismo Gloria Steinem e Susan Sontag e inoltre
Natalie Zemon Davis, Richard Sennett, Judith Butler,
Sherry Turkle e Martha Nussbaum.
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