argentina svezia 1 a 1

L'ARGENTINA E' FUORI DAI MONDIALI.questo campionato del MONDO sta confermando poche squadre che sulla carta sembravano forti e imbattibili, non avendo calcolato l'unione e la forza delle avversarie. E' VERO l'argentina e' piena di campioni - calciatori magnifici - ma tutti dalla personalita' individuale e per mettere in campo un collettivo avrebbero dovuto prepararsi per questo un mondiale un intero anno. COSI' la SVEZIA fa vedere cosa vuol dire - fiato nelle gambe - collettivita' e rocciosita' - L'ARGENTINA NON PASSA e non solo va anche sotto di un goal recuperato su calcio di rigore - anche se le occasioni avute sono state tantissime. - aveva iniziato come l'ITALIA - vincendo - ed ora speriamo non facciano entrambi la stessa fine. POSSIAMO SEGNALARE in rosso - anche la serieta' e quanto per alcune squadre contano questi mondiali di calcio 2002 - ( con che cosa pensate sia andata avanti la squadra del giappone - o della corea ? ) IL MESSICO non scherza per la sua caparbieta' e gli svedesi hanno fatto vedere la stessa cosa - scendendo in campo con delle magliette gialle che ricordano il brasile - certo biondi - ma lo hanno imitato.... loro sono detro L'ARGENTINA FUORI. e ci dispiace - dispiace non veder tanti campioni del mondo ancora far girare la palla - deve riflettere l'allenatore ... potevano veramente dare una mano alla crisi economica della loro nazione sollevando il morale di tanta gente ridotta alla fame - ma questo gli interessera' a persone che prendono soldoni tutti i giorni ai quali l'umano e' stato fatto dimenticare da firme e contratti miliardari ?

Solo un pareggio per i biancocelesti che sono fuori dal Mondiale
Bene la Svezia, solida e concreta, che vince il "girone di ferro"
L'Argentina delle stelle
fermata dal muro svedese

di ANDREA DI NICOLA

BATISTUTA in lacrime in panchina è il volto dell'Argentina che non è riuscita a superare il muro svedese e che si trova fuori dal mondiale. Un'altra delle protagoniste della vigilia, quella che per i bookmaker era la favorita per la vittoria finale, si trova inaspettatamente fuori dopo il girone eliminatorio. Per quanto sorprendente il verdetto del girone di ferro dei mondiali è giusto. La concretezza e la solidità svedese hanno avuto la meglio sui più quotati e più tecnici avversari che nonostante il gran possesso di palla non sono mai riusciti a trovare la giocata del ko.

I ragazzi di Bielsa hanno giocato bene manovrando con Ortega e Aimar, si sono resi pericolosi con gli inserimenti dei centrocampisti, Zanetti e Sorin su tutti, e per almeno trenta minuti del primo tempo hanno meritato di vincere. Aimar non ha fatto rimpiangere Veron, Ortega è apparso trasformato rispetto alle precedenti esibizioni, Sorin e Zanetti trovavano il tempo giusto per inserimenti micidiali. La colpa dei biancocelesti è di non aver concretizzato le due nitide occasioni del primo tempo con Sorin.

Passata la buriana gli svedesi hanno ulteriormente avvicinato le linee dei difensori e dei centrocampisti creando un muro praticamente invalicabile. Concentrati, attenti, mai in vera sofferenza, gli svedesi si sono trovati casualmente in vantaggio con il primo tiro in porta. Una bellissima punizione da 30 metri che Svensson mette all'angoletto alla destra di Cavallero.

L'Argentina è choccata. Bielsa tenta il tutto per tutto: cambia Batistuta, mai pericoloso, con Crespo, mette dentro Veron e Kily Gonzales per Almeyda e Sorin ma la mossa non ottiene i risultati sperati. Anzi. La squadra, sbilanciatissima, si espone al contropiede svedese che colpisce la traversa con Andersson. L'elaborata manovra argentina non riesce quasi mai ad aggirare la difesa e così il forcing produce solo un tiro al volo di Zanetti che Hedman respinge a fatica. Allo scadere è Ortega che si procura d'esperienza il rigore che poi sbaglierà. Fortuna che Crespo è pronto a raccogliere e mettere in rete. Il pareggio carica i sudamericani che tentano il tutto per tutto, tanto che anche il portiere Cavallero lascia la porta e va in avanti. Ma è tutto inutile. Le lacrime di Batistuta al suo ultimo mondiale certificano lo sconforto di un intero Paese