un'altra medaglia al valore per la polonia |
caduta sul campo |
E' uno spareggio fra le due
delusioni del Gruppo D. Portogallo e Polonia si
incontrano con la consapevolezza che chi perde è fuori e
non ha più chance di recupero. Un finale imprevisto per
le due europee del girone sorprese dalla freschezza di
Corea e Stati Uniti che hanno vinto le prime partite per
pareggiare lo scontro diretto andando così a 4 punti. Il
Portogallo di Rui Costa, Figo, Conceicao più della
Polonia deve far dimenticare la pessima prova
dell'esordio contro gli Stati Uniti, (partita persa 3 a
2) causata, per altro, proprio dalla scarsa vena dei suoi
giocatori più importanti oltre che dalle incomprensibili
scelte del tecnico. Per rimediare all'errore Oliveira ha
deciso di tenere fuori il numero dieci del Milan e gli ha
preferito Joao Pinto. Oggi, Figo e compagni, dovranno
dare il tutto per tutto per chiudere degnamente un ciclo
importante per la nazionale portoghese, un ciclo che ha
fruttato due campionati mondiali under 20. Situazione
altrettanto difficile per la Polonia che, per di più,
non può contare su stelle di valore mondiale, e così il
suo tecnico, Jerzy Engel (se esce sconfitto perde anche
la panchina) si affida a Olisadebe, nigeriano
naturalizzato proprio per questi mondiali. La Polonia si
affida ad un classico 4 - 4- 2 e spera di ripetere la
vittoria, proprio contro il Portogallo ai Mondiali
dell'86 e che valse la qualificazione. PORTOGALLO: Vitor Baia, Frechaut, Couto, Jorge Costa, Rui Jorge, Paulo Bento, Petit, Sergio Conceicao, Joao Pinto, Figo, Pauleta. POLONIA: Dudek, Kozminski, Waldoch, Hajto, Mi. Zewlakow, Krzynowek, Swierczewski, Kaluzny, Zurawski, Olisabede, Kryszalowicz. ARBITRO: Dallas (Scozia) (10 giugno 2002) |
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