Il vento della
poesia non soffia più. È morto Pierangelo Bertoli di red.
Pierangelo Bertoli non ha probabilmente mai ottenuto i riconoscimenti che il suo coraggio e il suo talento meritavano. Entrato a pieno diritto a far parte di quella scuola emiliana che da Lucio Dalla a Gianni Morandi attraverso Francesco Guccini, Vasco Rossi arriva fino a Ligabue e ai gruppi del nuovo rock, Bertoli è stato un autore che conosceva bene il linguaggio della musica americana e che non ha mai diviso il suo lavoro artistico da un dichiarato impegno politico. Nato a Sassuolo (Modena) aveva cominciato a occuparsi attivamente prima del sociale che della musica. Costretto su una sedia a rotelle, grazie all'interessamento del suo amico Francesco Guccini ha esordito nel '76 con un album dichiaratamente polemico intitolato «Eppure soffia». Il suo momento di maggior popolarità è stato durante gli anni '80 quando ha interpretato la sua canzone più celebre, «Pescatore» insieme a Fiorella Mannoia, pubblicando anche un album antologico in cui rende omaggio a colleghi come Paolo Conte e Fabrizio De Andrè. Proprio sul finire di questo decennio nel disco «Tra me e me» Bertoli ha inserito una canzone, «Sogni di rock and roll» dell'ancora sconosciuto Luciano Ligabue, rimasto legato a lui da sincera amicizia. Probabilmente la sua scelta più sorprendente è stata quella di partecipare al Festival di Sanremo, lui sulla sedia a rotelle, impegnato a sinistra, sul palco che rappresenta da sempre «la tradizione». Eppure, insieme ai Tazenda, pescò nel suo repertorio uno dei suoi maggiori successi, «Spunta la luna dal monte». In fondo in questa canzone così legata ad atmosfere folk c'è la sintesi di quella che è stata la musica di questo personaggio singolare che ha sempre goduto del rispetto assoluto anche dei più intransigenti artisti rock italiani come Modena City Ramblers con i quali ha anche collaborato: le tradizioni della sua terra (c'è più di un suo brano in dialetto) ma anche il rock americano e il country, più una certa vena poetica utilizzata per dare maggiore leggibilità al suo messaggio politico così lontano dai compromessi tipici dell'ambiente in cui Pierangelo Bertoli si era fatto strada davvero «a muso duro». Era molto legato alla sua terra ed era spesso impegnato in iniziative di solidarietà e beneficenza. Tra i suoi amici più cari c'era padre Sebastiano Bernardini, il cappuccino vicino alla Nazionale cantanti. Il 10 novembre scorso Bertoli aveva cantato per i detenuti del carcere di Sant' Anna a Modena e nella città estense nel giugno precedente aveva partecipato al Festival della canzone dialettale esibendosi in diversi brani in modenese. Appena poche settimane fa era tornato sul mercato discografico dopo quattro anni di assenza con un nuovo album, «Trecentouno guerre fa», con quattro brani inediti e la riproposta di alcuni suoi pezzi storici, tra cui «Pescatore». |
LUTTO NELLA
CANZONE D'AUTORE Addio
a Pierangelo BertoliNato a Sassuolo
(Modena), aveva 60 anni. Tra i suoi successi ricordiamo
«Eppure soffia», «A muso d'uro» (1979), «Maddalena»
(1984), «Una strada» (1989), «Spunta la luna dal
monte» ROMA, 7 OTTOBRE 2002 -
Pierangelo Bertoli non ha probabilmente mai ottenuto i
riconoscimenti che il suo coraggio e il suo talento
meritavano. Entrato a pieno diritto a far parte di quella
scuola emiliana che da Lucio Dalla a Gianni Morandi
attraverso Francesco Guccini, Vasco Rossi arriva fino a
Ligabue e ai gruppi del nuovo rock, Bertoli è stato un
autore che conosceva bene il linguaggio della musica
americana e che non ha mai diviso il suo lavoro artistico
da un dichiarato impegno politico. |
Ha contribuito
al lancio di Luciano Ligabue Morto il cantante e autore Pierangelo
Bertoli Aveva 60 anni. Tra i suoi successi «Pescatore»
in duetto con Fiorella Mannoia e «Spunta la luna dal
monte» con i Tazenda ROMA - È morto stanotte, al
Policlinico di Modena, il cantante Pierangelo Bertoli.
Nato a Sassuolo (Modena), aveva 60 anni. |
Morto
Pierangelo Bertoli 7 ottobre 2002 ROMA. È morto stanotte, al Policlinico di Modena, il cantante Pierangelo Bertoli. Aveva 60 anni. Tra i suoi successi ricordiamo «Eppure soffia», «Sera di Gallipoli» e «Per dirti t'amo» (1976), «A muso d'uro» (1979), «Maddalena» (1984), «Una strada» (1989), «Spunta la luna dal monte» (presentata al Festival di Sanremo del 1991 insieme al gruppo sardo Tazenda). Il cantante e autore - che da anni era bloccato su una sedia a rotelle - aveva contribuito, circa dodici anni fa,anche al lancio del conterraneo Luciano Ligabue. Nato a Sassuolo il 5 novembre del '42, Pierangelo Bertoli ha esordito nel '76 con l'album 'Eppure soffia'. Un disco che mette subito in chiaro quali saranno i temi della sua produzione: impegno sociale, riscoperta delle radici, denuncia ma anche canzoni d'amore nel senso classico. 'Figlio' della stessa scuola musicale emiliana cui appartengono Dalla, Ligabue, Carboni, Morandi e anche Guccini e Vasco Rossi, Bertoli arriva al successo nel '79 con 'A muso duro', una sorta di 'manifesto poetico' che rivela lo spessore dell'autore. All'inizio degli anni '80, anche le classifiche scoprono Bertoli grazie all'album 'Certi momenti' con il singolo 'Pescatore', cantato in duetto con Fiorella Mannoia. Ma il pezzo più 'forte' dell'album è quello omonimo, in cui Bertoli si schiera a sostegno dell'aborto scagliandosi contro la Chiesa. Gli anni '80 sono particolarmente prolifici per lui, con la pubblicazione di 'Album', 'Frammenti', 'Dalla finestra' e 'Petra'. Nell'86 Bertoli celebra i dieci anni di carriera con 'Studio & live', doppio album antologico. L'anno dopo, nasce il progetto 'Canzoni d'autore' come omaggio a cantautori vecchi e nuovi della scena italiana, tra cui Conte e De Andrè. Quasi a sorpresa, arriva un buon successo e un piazzamento onorevole in classifica, e 'Spunta la luna dal monte' diventa anche un album di 'best' che resta uno dei più graditi al grande pubblico tra i tanti di Bertoli, tanto da vincere il disco di platino. Bertoli torna a Sanremo anche nel '92 con 'Italia d'oro', una canzone-invettiva molto amara che suona come una specie di profezia su Tangentopoli, che sarebbe scoppiata da lì a poco. L'autore denuncia sofferenze, ingiustizia e truffe politiche. Bertoli aveva appena pubblicato il nuovo album dal titolo 'Trecentouno guerre fa', che lo ha visto tornare sulla scena dopo qualche anno di silenzio. L'album contiene quattro inediti e 14 brani in totale, tutti pezzi 'storicì di Bertoli come 'Pescatore', 'Spunta la luna dal monte', 'La fatica', 'Favola', 'Oracoli' e 'Così'. |
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