LETTERA DI ITAI RYB ALL'ESERCITO

24 febbraio 2003
A: 310 - Riserva

Ogg: servizio come ufficiale della riserva nella vostra unità

Spesso, come qualsiasi cittadino che legge l'ebraico, vengo a sapere dei
successi delle nostre forze, della determinazione con cui affrontano il
nemico palestinese, del giudizio assennato esercitato dai nostri soldati
allo scopo di evitare eccessive sofferenze agli innocenti, dei nostri
soldati che notte e giorno stanno a guardia di confini e checkpoint e delle
donne soldato che prendono parte attivamente alle operazioni di polizia. E
ora, la vostra unità ha ritenuto opportuno chiamarmi a dare una mano in
questa impresa gloriosa.

Ci ho pensato e non sono in grado di accettare il vostro invito. La mia
formazione è inadeguata e non mi consente di essere annoverato tra le
"nostre forze", nessun corso militare mi ha mai insegnato come si fa ad
affamare i civili e, anche se decideste di destinarmi a un quartier generale
militare, temo che non avrei dimestichezza con gli articoli del magazzino
dei rifornimenti che servono per chiudere un'università né con le parole in
codice da usare in rete per segnalare la morte di una donna durante il parto
o un uomo anziano trattenuto a un posto di blocco. E poi, sono certo che
sarei considerato chiaramente incapace ad assimilare questi compiti perché
penso che assegnarli, o persino sostenerli passivamente, sia un crimine.

Ci ho pensato e non trovo in me la buona volontà necessaria per assumere, o
supportare, compiti di polizia come l'imposizione di una non-legge il cui
solo scopo è offendere, reprimere e limitare i soggetti che la subiscono,
una non-legge imposta esclusivamente a un solo gruppo etnico e che quindi
crea un sistema razzista intollerabile, una non-legge imposta su una
popolazione civile di cui l'esercito israeliano si è posto come obiettivo la
completa disintegrazione.

Ci ho pensato e sono arrivato alla conclusione che non provo alcun desiderio
di appartenere alle "nostre forze", non finché la loro presenza ostinata
sarà garantita a spese del sangue e della terra del popolo palestinese, non
finché l'arbitrarietà del cuore e il prurito di un dito sul grilletto
determineranno chi deve vivere e chi deve morire e i blocchi stradali
genereranno la loro giornaliera dose di repressione, non finché i confini
nazionali lungo i quali le "nostre forze" sono dispiegate saranno un
fantasma criminale.

Ci ho pensato e non è mia intenzione scambiare pacche sulle spalle con i
"nostri soldati", in servizio notte e giorno, senza mai fare domande sullo
scopo dei loro compiti. In particolare, non sono in grado di servire come
ufficiale, la responsabilità e la vergogna che sopporto come cittadino
israeliano in questi giorni bui sono più che sufficienti.

Ho ricevuto la vostra comunicazione che mi richiama al servizio militare
nella riserva il 6 aprile 2003. Chiedo che venga portato all'attenzione
delle persone incaricate il fatto che intendo rifiutare di prestare
qualsiasi tipo di servizio finché gli obiettivi dell'esercito israeliano
includeranno la repressione di un intero popolo.

Saluti,

Tenente (Ris.) Itai Ryb
ID militare: 5152275