La borghesia ha perso il potere!!!

di Jacopo Fo


(ma nessuno lo ha ancora trovato)

  Il primo indizio che qualche cosa di grosso e' cambiato nel mondo l'ho avuto anni fa quando la Fiat ha lanciato sul mercato la Duna che doveva essere uno dei modelli di punta della casa torinese. Ma il pubblico, chissa' perche', ha contraddetto il parere dei piu' pagati esperti di marketing. "La Duna fa schifo!" Ha mormorato qualcuno e alla fine solo pochissimi eccentrici l'hanno comprata. E l'hanno comprata non perche' pensassero che fosse bella ma proprio perche' era talmente brutta che e' diventata un simbolo dell'anticonformismo piu' selvaggio e autolesionista.
Fu allora che mi chiesi: "Ma com'e' che Agnelli, con tutti i soldi, gli appoggi e i mezzi di comunicazione che ha al suo servizio, non e' riuscito a convincere tutti che la sua nuova auto e' un capolavoro?"
Sicuramente si sara' incazzato di brutto: "Ma come!?! Sono il piu' potente degli italiani e questi pezzenti si permettono di avere gusti diversi dai miei?"
Perche' a lui, pover'uomo, la Duna piaceva tantissimo.
Ma non ci sono stati cazzi e alla fine l'Avvocato ha dovuto cedere e smettere di produrre quello schifo, rimettendoci una quantita' tale di soldi che per consolarsi ha chiesto un mutuo allo stato: 30 mila miliardi da restituire in 30 anni al tasso agevolato dell'1% annuo. A quei tempi l'inflazione stava al 17%.
Aver fermato il nucleare in Italia, e aver ucciso la Duna sono sicuramente le due piu' grandi vittorie ottenute dal movimento progressista negli ultimi 30 anni.
Ma la Duna non fu il solo disastro che colpi' i signori del mondo.
La Ranx Xerox e tutti i colossi che dominavano il mondo dell'elettronica degli anni '70 sono ancora li' che piangono per via che si sono fatti fregare alcune centinaia di miliardi di dollari solo perche' non avevano previsto che milioni di persone avrebbero desiderato possedere un personal computer e ricevere e-mail pornografiche.
E dopo l'affare del PC hanno mancato quello di internet.
Oggi nelle poltrone degli uomini piu' ricchi del mondo siedono molti che sono diventati multimiliardari perche' hanno avuto un'idea geniale e l'hanno saputa sfruttare. A volte non era neanche un'idea tanto geniale, solo una turbata, come fregare alla Ranx Xerox l'idea del mouse, delle icone e dei menu' a scomparsa (vedi la storia di Bill Gates).
Tutti gli ultimi 20 anni sono costellati di storie, legate al mondo dei pc, dei software e di internet. Giovani di belle speranze hanno costruito fortune immense inventando programmi, portali, motori di ricerca, chat, forum, mailing list.
I grandi gruppi si sono lasciati fregare 99 volte su cento da microaziende gestite da universitari in piena esplosione ormonale.
In tutta la storia del mondo non e' mai esistito un periodo nel quale cosi' tante persone siano diventare super ricche in cosi' poco tempo, partendo da un garage e con un migliaio di dollari.
Ma la capacita' di capire il mercato non ha reso multimiliardari solo coloro che si sono dedicati ai computer. Nel settore della finanza e' successo lo stesso. All'inizio le grandi banche non capirono assolutamente che cosa era diventata la borsa dopo l'informatizzazione dei meccanismi di acquisto e vendita.
Anche qui manager con la bocca che sapeva ancora di latte si sono fatti avanti con idee strepitose e hanno spennato i grandi gruppi che dominavano il mondo.
La situazione e' ormai talmente ingovernabile che un ragazzino di 15 anni inglese e' riuscito a guadagnare 800 mila dollari in pochi mesi facendo girare e-mail che predicevano l'esplosione delle quotazioni delle azioni che lui aveva preventivamente comprato.
Una buona fetta degli uomini che oggi sono tra i piu' ricchi del pianeta non hanno mai prodotto nulla in vita loro, si sono limitati a dare la caccia alle informazioni finanziarie, a elaborarle e poi utilizzarle per decidere che azioni comprare.
Oppure sono semplicemente diventati bravissimi a far circolare informazioni positive su azioni che avevano comprato. Il crollo di decine di giganti come la Enron dovrebbe far capire qual e' l'attuale livello di incontrollabilita' del mercato.
Il fatto che nella super aristocrazia dei mega ricchi (parliamo di quelli che guadagnano centinaia di milioni di dollari all'anno) siano entrati centinaia di nuovi personaggi sbucati dal nulla e' molto interessante. La mistica borghese narra da due secoli la storia del capitalista che si e' fatto da solo. Ma fino agli anni ottanta si trattava di casi sporadici. E, di solito, chi si era arricchito lo aveva fatto in modo, piu' o meno, criminale.
A partire dagli anni ottanta assistiamo alla caduta di interi imperi finanziari che non sanno aggiornarsi e capire i gusti del pubblico e le nuove domande del mercato e questi retrogradi vengono sostituiti da geni rampanti che intuiscono le mode e i bisogni, e sono bravissimi ad assecondarli.
Questo fatto ci pone una prima domanda epocale: "Si puo' ancora parlare di potere assoluto di una casta di capitalisti quando buona parte di questi si fa fregare il posto da una masnada di arricchiti?"
Per un secolo e mezzo il ricambio al vertice della piramide sociale e' stato minimo. Sono poche centinaia le famiglie si sono spartite il grosso della torta dall'invenzione del motore a vapore a oggi.
E molte di queste famiglie erano gia' ai vertici della piramide quando per essere potenti bisognava avere il sangue blu.
Ora converrete che se un gruppo di uomini ha il potere sul mondo ci tiene a conservarlo.
Certo, e' sempre esistita la possibilita' che un gruppo di potenti faccia fuori un altro gruppo di potenti ma per farlo dovevano camminare sui loro cadaveri. La grande novita' della nostra epoca e' proprio che quelli che stanno in cima alla piramide non riescono piu' a impedire che altri prendano il loro posto perche' il potere non e' piu' determinato dalla forza militare o dalla semplice ricchezza ma dalla capacita' di prevedere i gusti dei consumatori.
  In certe situazioni i consumatori hanno determinato cambiamenti enormi imponendo al mercato prodotti che non erano proposti da gruppi economici ma dai consumatori stessi.
L'esempio piu' eclatante di questa nuova possibilita' e' Linux. Si tratta di un sistema operativo (che e' il modo nel quale un computer lavora, il programma di base) inventato da un ragazzo, una decina di anni fa. Era un sistema operativo molto migliore di Windows ma questo genio si rese subito conto che lo strapotere di Bill Gates e le sue politiche monopoliste, gli avrebbero impedito di arrivare al mercato. E inoltre lui aveva realizzato solo il cuore del programma: per rendere appetibile il suo sistema a milioni di persone avrebbe dovuto sviluppare tutte le applicazioni specifiche (programmi di scrittura, contabilita', navigazione su internet, ecc, compatibili con quel sistema operativo). Per farlo servivano risorse economiche immense. Allora ebbe un'idea rivoluzionaria.
Mise il programma a disposizione, gratuitamente, su internet, chiedendo a chiunque lo utilizzasse di regalare a sua volta le applicazioni che aveva elaborato.
Nel giro di pochi anni Linux e' diventato enorme con migliaia di pezzi aggiunti via via da chi lo utilizza e costantemente aggiornati e perfezionati da moltissimi programmatori volontari.
Oggi Linux e' l'unico sistema operativo al mondo a contrastare potentemente il monopolio di Windows. Lo userebbero il 20% dei server e milioni di utenti. Inoltre, recentemente, il governo tedesco lo ha scelto per i computer di tutta l'amministrazione pubblica ed e' diventato il sistema operativo ufficiale dei computer venduti in Cina.
Non e' un evento di poco conto e non e' neppure un caso isolato.
L'invenzione da parte di un altro ragazzo di un sistema di scambio di file musicali ha messo in ginocchio le case discografiche.
La diffusione dei sistemi di connessione a internet e alla rete telefonica tramite reti di trasmettitori radio sta ottenendo un risultato ancor piu' travolgente. Con antenne che costano poche centinaia di euro, si permette a chiunque si trovi nel raggio dell'antenna di connettersi gratuitamente ad alta velocita' a internet e di telefonare.
Citta' come Los Angeles o San Francisco sono quasi completamente servite da una rete di qualche centinaio di antenne che connettono quotidianamente migliaia di persone. E le grandi multinazionali che hanno speso miliardi per le connessioni telefoniche e le fibre ottiche sono ora nel panico.
E va nella stessa direzione anche la scatola che registra i programmi televisivi e ti permette di saltare la pubblicita' e vedere quel che vuoi, quando vuoi...
Le moderne tecnologie permettono ai consumatori di affrancarsi dai prodotti imposti dalle grandi multinazionali e trovare vie efficienti, economiche indipendenti e autogestite.
E quando questo succede i signori del mondo possono solo piangere sul denaro perduto e mettersi a produrre quel che i consumatori esigono. L'alternativa e' farsi spazzare via da qualcuno capace di rispondere alla domanda di merci diverse.
Non c'e' via di scampo. E questo e' il cuore della nuova natura del potere oggi nel mondo.
  Per millenni i vertici delle societa' guerriere e schiaviste hanno mantenuto il potere, sostanzialmente, grazie alla loro forza militare. Se non volevi sottostare al potere dell'imperatore dovevi avere un esercito piu' forte del suo senno' eri morto.
L'avvento della borghesia e' stato determinato dall'invenzione della macchina a vapore. Improvvisamente la pura forza militare di un esercito dipendeva dalla capacita' di produrre armi tecnicamente migliori e in quantita' maggiori.
In una guerra i fabbricanti d'armi e i banchieri che li finanziavano erano diventati piu' importanti dei generali e del coraggio dei loro soldati.
Ma lo sviluppo delle tecnologie ha spostato il fulcro dell'attivita' economica dalla capacita' di produrre alla capacita' di vendere.
L'era post-industriale e' contraddistinta da una capacita' ormai enorme di produrre, i magazzini sono pieni, ci sono troppe merci prodotte e non ci sono piu' compratori sufficienti. Serve chi sappia aumentare il numero dei compratori.
Vince chi e' capace di capire cosa produrre e come venderlo.
E' la durissima legge della domanda e dell'offerta. Quando non c'e' piu' domanda di macchine da scrivere la tua capacita' di offrirle sul mercato e' zero. O hai i computer o non vendi niente.
Quando i computer arrivarono sul mercato gli industriali che ancora producevano macchine da scrivere dovettero letteralmente buttarle via tutte.
Posso essere l'imperatore ma non ho in nessun modo il potere di imporre ai consumatori di scrivere come voglio io.
Se hanno visto un computer lo vogliono. Non esiste potere al mondo che possa andare contro una decisione dei consumatori.
Il che vuol dire che oggi i consumatori sono piu' potenti degli uomini che stanno in cima alla piramide del potere?
Da una parte possiamo dire di si' dall'altra parte possiamo rispondere di no.
Il mondo e' tuttora in mano dei signori che stanno in cima alla piramide. I mercanti d'armi, i trafficanti di petrolio, e alcuni gruppi finanziari costituiscono la lobby piu' potente e riescono a rallentare i tempi di crescita delle tecnologie ecologiche, rovinare i contadini poveri con dazi e speculazioni sulle materie prime, accaparrare aree commerciali, miniere e giacimenti di petrolio.
Controllano le televisioni, i giornali, i governi. Fanno affari con la mafia, strozzano la concorrenza, organizzano guerre e trattati commerciali, disegnano gli oleodotti che attraverseranno il mondo e brevettano il dna della gente, e delle piante.
La loro forza e' immensa. E sembra proprio impossibile che i consumatori riescano realmente a unire il proprio potere d'acquisto individuale e trasformarlo in potere economico. Troppe barriere di tipo culturale impediscono la presa di coscienza delle potenzialita'. Ma e' una questione di cultura. Solo di cultura. Una gabbia costituita da punti di vista distorti ci impedisce di vedere che siamo liberi. Le catene sono state spezzate, i carcerieri sono fuggiti... Questo discorso sembra solo follia se osserviamo come milioni di persone siano alienate da questo sistema di valori perverso.
Ma resta comunque il fatto che ormai i signori del mondo non possiedono piu' il dominio incondizionato sull'umanita'.
Essi non comandano piu' schiavi, sudditi o sterminate moltitudini di salariati pezzenti.
Oggi i consumatori possono comprare o non comprare.
I potenti del mondo pagherebbero qualunque cifra per poter fare quel che vogliono senza rendere conto a nessuno. Invece devono vivere costantemente collegati ai dati di vendita, con l'ansia che li divora ogni volta che viene fuori qualche fenomeno che i loro specialisti (come al solito) non hanno previsto. Ma e' vita questa? Neanche una guerra possono fare senza tenere gli occhi incollati ai sondaggi d'opinione.
I consumatori sono terribili: comprano e votano.
Ma le due azioni non sono equivalenti. Il vero potere non sta nel voto ma negli acquisti.
Per cambiare qualche cosa con il voto devi conquistare piu' del 50% degli elettori.
Ma basta che il 5% dei consumatori decida di non comprare piu' un prodotto per scatenare il caos.
Il danno costituito dalla diminuzione delle vendite e' limitato ma ha un effetto collaterale spaventoso. Il fatto che una multinazionale sia sotto boicottaggio rischia di creare nervosismo tra i piccoli investitori cosi' da spingerli ad abbandonare il titolo. E, se loro lo vendono, subito li segue l'esercito di quelli che giocano in borsa seduti in pigiama davanti al pc. Anzi, alcuni iniziano a scommettere pure che quell'azione crollera' ancora. Cosi' il panico si diffonde nelle banche che decidono anch'essi di vendere e a quel punto il titolo precipita. Le multinazionali sanno che esiste questo rischio. Ed e' per questo che il boicottaggio di un'azienda si e' rivelato un tipo di lotta tanto efficace.
Lo si e' sperimentato piu' volte con successo: contro la Nike, la Glaxo, la Del Monte e parecchie altre aziende che hanno capito che conveniva venire a patti e accettare le richieste dei consumatori.
Ma ancora oggi il Movimento non ha messo al centro della sua strategia il potere che ci viene dal nostro essere dei consumatori. Non si crede che sia possibile convincere tante persone a realizzare scelte cosi' complesse.
Ma che alternative abbiamo?
Il voto? La guerra civile? L'opposizione non violenta? Lo sciopero? I cortei? I convegni?
A quali risultati ci ha portato utilizzare questi sistemi di lotta per 40 anni?
La sinistra e' allo sbando perche' la sua azione politica e' inconcludente.
  I potenti del mondo stanno in cima a questa folle piramide insanguinata senza piu' avere il modo per contrastare il potere dei popoli.
La sterminata massa dei consumatori senza nome e' piu' potente di tutto il loro denaro e dei loro eserciti. Non serve ne' ucciderli ne' confiscare i loro beni. E' sufficiente smettere di comprare i loro prodotti. Un'azione semplice e indolore.
Un'azione che e' assolutamente legale.
Elementare.
Anche un vecchio puo' schierarsi in prima fila in questa battaglia e fare piu' danni di un atleta palestrato. Puoi cambiare il mondo anche se non riesci a fare le scale. Finche' sei vivo compri qualche cosa e finche' compri qualche cosa puoi fare danni.
E' un'azione che oggi ci sembra impossibile perche' troppo complessa da pensare. Inimmaginabile mettere d'accordo tanta gente...
Eppure il nuovo mondo, il mondo migliore e' li', a portata di mano e restera' steso sulla carreggiata della storia, alla merce' di questa lobby di petrolieri, fino a quando la gente non capira' che nessun esercito puo' marciare contro i consumatori che non vogliono piu' lavarsi i denti con la Pasta del Capitano perche' preferiscono il dentifricio "Furia Operaia" alla menta piperita prodotta dal commercio equo e solidale.
Ma oltre alla possibilita' teorica oggi abbiamo anche l'urgenza economica.
Siamo in una fase di gravissima crisi economica e i salari sono sempre piu' rosicchiati nel loro potere d'acquisto. Parallelamente la qualita' di molti prodotti e servizi offerti dal mercato e' in caduta libera: mucca pazza, pollo scemo, Coca Cola al topicida...
La consociazione degli acquisti potrebbe innanzi tutto permettere ai consumatori di sviluppare enti di controllo e di certificazione simili a quelli messi  in atto da Altroconsumo. Si compra insieme per risparmiare e per essere sicuri della qualita' dei prodotti.
Ma su questo fronte la consociazione degli acquisti potrebbe ottenere un altro vantaggio enorme. Oggi ci sono centinaia di innovazioni tecnologiche che farebbero risparmiare milioni, ogni anno ai consumatori.
Ad esempio, grazie alle nuove tecnologie i costi del servizio telefonico sono crollati ma i consumatori hanno avuto sconti molto relativi. E non tutti li hanno ottenuti.
In Italia ad esempio abbiamo tariffe di telefonia e di connessione a internet che sono enormemente piu' alte di quelli pagate dagli utenti Usa.
La convenzione di telefonia proposta dal sito alcatraz.it e quella proposta da altroconsumo.it hanno dimostrato che un gruppo di consumatori che si consociano riescono a ottenere condizioni eccezionali. Addirittura potremmo dotarci di connessioni telefoniche tramite una rete di antenne autogestite (che potremmo installare rispettando semplici criteri che le rendono innocue per la salute).
Vorrebbe dire avere una rete telefonica indipendente e risparmi strabilianti. Impossibile? Troppo ambizioso? La Banca dei Poveri del Bangladesh lo sta facendo da anni e offre telefonia a basso costo in 36 mila villaggi, diventando cosi' la seconda compagnia di telefonia cellulare del paese Hanno dato lavoro a 36 mila donne, per lo piu' anziane o invalide, che ora vendono telefonate grazie alla dotazione di un cellulare e di un pannello solare per ricaricarlo (visto che nei villaggi non c'e' corrente elettrica). E hanno creato questa impresa quando ancora non esistevano le tecnologie di connessione antenne-internet che ora esistono e che sono piu' efficienti e molto meno costose.
Cosa succederebbe se il Movimento scegliesse di impegnarsi veramente in questo campo spostando qui l'adesione di massa che si e' vista nei cortei per la pace?
Se i consumatori si uniscono e razionalizzano i loro consumi possono ottenere risparmi a catena. Il prezzo di un prodotto e' determinato solo in minima parte dal suo costo di produzione materiale. Al costo iniziale di materie prime e lavorazione si sommano i costi di gestione, pubblicita', vendita, trasporto, stoccaggio ecc. Se i consumatori si consociano possono ottenere prodotti al prezzo "costo vivo". La pubblicita' non serve piu', la rete di vendita e' costituita dai consumatori stessi e quindi smette di essere un costo, i trasporti possono essere ridotti razionalizzando i punti di rifornimento e i tempi delle consegne possono essere scaglionati, evitando lo stoccaggio. Pensare di poter acquistare le merci migliori sul mercato al 50% del loro prezzo corrente e' assolutamente realistico anche calcolando il costo per l'organizzazione degli acquisti collettivi.
Se si sviluppasse realmente un simile movimento si otterrebbe anche un ulteriore effetto.
Esiste un gruppo di nuove tecnologie ecologiche che sono ormai sperimentate da anni e che hanno dimostrato efficienza e affidabilita'.
Queste invenzioni sono boicottate dalle grandi multinazionali in ogni modo.
Il controllo delle fonti energetiche e' l'ultimo vero potere che resta nelle mani dei signori del mondo.
Vi ricordate la storia della fusione fredda? Coprirono di ridicolo per anni questa scoperta accusando quei poveracci che l'avevano realizzata di essere dei truffatori. Ora, dopo poco piu' di 10 anni la fusione fredda e' una realta' indiscussa. Ancora non ha un utilizzo pratico, e' vero. Ma ormai e' chiaro che e' stata affossata per parecchi anni solo perche' era un'invenzione commercialmente pericolosa. E ancora nessuno sta investendo in modo sufficiente in ricerche su questo argomento. E' piu' urgente costruire portaerei che consumano mille litri di gasolio al minuto.
Ci sono centinaia di altre innovazioni che hanno raggiunto l'efficienza ma che non vengono usate o si impiegano solo in alcune zone del pianeta. In Germania hanno dieci volte piu' pannelli solari che in Italia. E noi abbiamo molto piu' sole di quanto ne godano i tedeschi...
E la regione italiana dove sono concentrati il maggior numero di pannelli solari e' il Trentino Alto Adige dove sono per lo piu' tedeschi. E' una questione razziale?
Gli italici sono coglioni?
L'auto ad aria compressa, i carburanti alternativi, i rotori e le torri a vento, le microturbine, gli impianti di cogenerazione di elettricita' e calore, di fitodepurazione dell'acqua, di compostaggio dei rifiuti organici, i motori a idrogeno, sono poco o per niente utilizzati solo perche' i petrolieri hanno paura che si compri meno petrolio.
Lo sanno anche loro che oggi abbiamo la tecnologia per sostituire i combustibili fossili in dieci anni, con fonti rinnovabili. Ma cercano di resistere. Ogni anno che guadagnano sono miliardi di dollari che si mettono in tasca.
La rivoluzione dei computer non colpiva direttamente gli interessi effettivi della lobby che comanda sul mondo.
Le tecnologie ecologiche si'.
E' una partita grossa, una partita vitale.
I consumatori teoricamente potrebbero consociarsi e diventare i finanziatori e i compratori di queste nuove invenzioni.
Nel momento in cui questo avvenisse i signori del petrolio si troverebbero sbalzati fuori dal vertice della piramide come successe ai produttori di macchine da scrivere quando arrivo' il pc.
Allora ci resterebbe da fare i conti soltanto con i mercanti di armi ma, a quel punto, il 34% dei consumatori avrebbe un conto bancario etico e milioni di persone si rifiuterebbero di comprare azioni o prodotti di chiunque sia implicato in qualunque modo nella produzione di armi.
Quando il genere umano ti mette sotto embargo economico non puoi resistere.
Tocca che ti metti a produrre cannoni antigrandine e a trasformare i cingolati in trattori. Oppure ti estingui.