REFERENDUM Caro Cofferati, approvo la tua decisione
di attendere, per pronunciarti, l'esito della
discussione del direttivo CGIL .
Credo tuttavia che la tesi di Epifani, secondo la
quale il SI
potrebbe
conferire maggior autorità alla legge di
iniziativa popolare da te presentata , sia molto
equilibrata. Il referendum é
semplificatorio, ma occorre un segnale forte
per confermare la validità dei 5 milioni di
firme raccolte.
Penso che la soluzione finto-riformista di
astenersi, per non arrivare al quorum necessario , sia una pessima
decisione. Ritengo che lasciare la libertà di voto
ai militanti e ai cittadini, sia essenziale,
in questo momento.Se abbiamo deciso che
il centralismo democratico é morto ,sepolto
sotto le rovine del Muro di Berlino,
risuscitarlo oggi per il referendum ,
costituirebbe una violazione ulteriore della
libertà di discussione e di pensiero dei militanti e dei
cittadini . L'estensione dell'articolo 18 a tutti i
lavoratori che non ne godono ancora , é un
diritto, e non riguarda la gestione dei rapporti
economici all'interno dell'azienda(grande o
piccola che sia ) . No al licenziamento
arbitrario senza giusta causa.Troppi sono stati gli abusi. Dovrebbe
essere integrato nella Costituzione Europea.
la tua legge dovrebbe poi essere votata in parlamento,
per lasciare il governo alle sue responsabilità.
Credo inoltre che a questo referendum debbano essere
coniugati i quesiti contro le leggi della vergogna, oggi più che mai , per sostenere il
coraggio e la determinazione dei magistrati che non hanno
ceduto alla prepotenza del Polo , per il
trionfo dello stato di diritto nel paese.
Si,
all'abrogazione delle leggi-vergogna.
DI MARA
MUSCETTA
|