CLONAZIONE In questi giorni è ripresa la
discussione sulla clonazione e il pensiero corre subito
all'arroganza di certa scienza (incarnata qualche mese fa
dalla Clonaid). Essa, applicata a tecnologie di dubbia
efficacia e lasciata in mano all'avidità di fama e
guadagno di alcuni spregiudicati scienziati, è
alimentata dal declino dell'etica sociale e dalla vanità
delluomo moderno che ancora crede
nellutopistico mito scientista, considerato deus ex
machina delle ambiziose follie umane. Non pago di generare un comune
normale figlio (forse ritenuto insufficiente per
assicurarsi la discendenza della sua presunta, ma
improbabile, superiore razza), luomo moderno si è
spinto grazie alla mano tesa di alcuni prezzolati
apprendisti stregoni da laboratorio, sino alla mostruosa
ed aberrante idea di farsi clonare, nella convinzione di
avere maggiori garanzie che il suo patrimonio
genetico e intellettuale, non andrà disperso o
annacquato con il resto dell'infima umanità. A parte la pazzia di una simile
pretesa, arrivando anche un giorno a tale possibilità
(data l'attuale precarietà e insuccesso delle tecniche
in atto), non sarà mai possibile riprodurre un individuo
simile ad un altro in tutte le sue dimensioni:
spirituali, intellettuali e morali. Senza scordare poi che
lunicità e lindividualità della persona
è generata dallanima (o come si voglia
chiamarla
), principio e nucleo vitale di ogni
essere umano. Il giorno che la tecnologia sarà
affinata, si potrà arrivare nella migliore delle ipotesi
a riprodurre un "involucro" materialmente
simile ad un'altro, ma sostanzialmente e spiritualmente
diverso nella sua essenza più intima: l'uomo è qualcosa
di profondamente altro e diverso di un banale processo
evolutivo o di clonazione! Comprendere l'impossibilità a
replicarsi "interiormente" e pertanto di
non poter mai diventare copia perfetta di se stessi,
significherebbe non perdere tempo a vagheggiare
impossibili chimere. Naturale che molti ricercatori o
istituti di ricerca non entreranno mai nel merito
delle implicazioni filosofiche, antropologiche e
religiose della clonazione, giacchè
controproducenti ai loro interessi. Tuttavia, non possiamo imputarli di
immoralità assoluta: in fondo non fanno altro che
rispettare le regole del libero mercato: tutto si vende e
tutto si compra, corpo umano compreso. E poi, per quale motivo negare
alluomo moderno il diritto e la libertà di
realizzare il suo delirio di onnipotenza e immortalità?
Lasciamolo nellillusione e nellinferno di
diventare ciò che mai sarà! Vanità delle vanità, tutto è
vanità... gianni.toffali@inwind.it
Dossobuono Verona |