IL SISTEMA ADULTOdi LAURA TUSSI Non si considera letà adulta come aperta ai processi di cambiamento. Subentrano assenza di cultura e vecchie mentalità nella convinzione che ladulto è in grado di autopromuoversi in quanto tale con la capacità di self help. Per una sbagliata mentalità chi desidera acculturarsi e fare esperienze educative non ha bisogno di essere tutelato dalliniziativa pubblica, che dovrebbe invece promuovere le condizioni affinché ogni territorio diventi area di educazione permanente. Le offerte educative per letà adulta necessitano che lesperienza del cambiamento venga vissuta collettivamente perché lessere e lagire collettivi diventino valore culturale e sociale contro lalienazione e lindividualismo. Una corretta strategia educativa deve garantire su un piano territoriale offerte capaci di interferire significativamente con i continua adulti. Si tratta di riscrivere il tempo libero degli adulti nei continua che devono diventare esperienze capaci di mettere ladulto nella condizione di sperimentarsi. La rigenerazione dei continua è loggetto delleducazione degli adulti, per cui ogni operatore professionale che si rivolge agli adulti deve porre la teoria del cambiamento a guida delle proprie riflessioni e azioni. I servizi educativi si pongono problemi per potenziare la formazione degli adulti. Subentra inesistenza o sporadicità di interventi che ritengono il diritto alla formazione una risoluzione per le povertà post-materialistiche (intellettuali, morali, informative). Spesso si ritiene che solo qualche iniziativa per listruzione degli adulti sia sufficiente quando in realtà si lega solo alla dimensione di adultità. La teoria dellincompiutezza dellindividuo e il continuum da sollecitare per evitare linvecchiamento sono le fonti più idonee con cui rilanciare leducazione degli adulti. In Italia non esiste una legge nazionale che indirizza gli interventi locali e gli ordinamenti regionali sono inorganici, per cui il mutamento radicale per allargare i quadri di percorsi educativi ricade nel diffondere nei territori il maggior numero di proposte per coinvolgere gli adulti in modo diretto. Nel ruolo dellente locale il sistema locale è un organismo vivo che indaga i bisogni di fasce di popolazione più deprivate. La rete di interazioni territoriali che stimolano le risorse di diversi servizi pubblici e privati, quali biblioteche e musei, coprono la domanda di informazione. Il comune ricopre la funzione di promozione diretta di diverse iniziative, supportato da altri enti locali; fornisce strumenti culturali che permettono allindividuo di esplicitare senso di cittadinanza e appartenenza. Loperatività comunale si esplica con larea della domanda compensativa, per chi desidera colmare lacune della propria formazione; con larea della domanda innovativa per chi vuole rinnovare il proprio patrimonio conoscitivo a partire da standard medio alti di capacità e competenze; con larea della domanda espansiva per le esigenze di acculturazione riguardanti le relazioni educative a livello ludico, creativo, artistico. Per questo occorre costruire reti di servizio su basi territoriali: il territorio deve essere organizzato per soddisfare gli interessi intellettuali e relazionali, come in unaccademia platonica con la rigenerazione di mente e corpo attraverso le relazioni. Per questo occorre puntare su laboratori di formazione. I laboratori strumentali sono funzionali a compiti che ladulto vuole praticare e perfezionare: servirsi di lingue, perfezionare lattività professionale. I laboratori relazionali nellassociazionismo e nella produzione aggregativa sono luoghi in cui si sperimenta la relazione tra gli adulti e le altre generazioni. Nei laboratori di cittadinanza si impara ad essere cittadini, a discutere diritti e doveri e momenti in cui ci si incontra per risolvere i problemi del proprio ambiente con solidarismo e cooperazione. Nei laboratori creativi ladulto investe le energie più vicine alla dimensione della ludicità, della proiettività, dellavventurosità, nella realizzazione artistica, musicale, poetica e teatrale, sperimentando il piacere di essere dilettanti in diversi campi. Il desiderio disinteressato di espressività cerca nellallestimento di mostre e concerti collettivi una legittima aspirazione alla socializzazione tramite latto creativo. I laboratori cognitivi costituiscono una palestra di produzione mentale con i circoli di lettura, le discussioni culturali, i cineforum per contrastare latrofia del disuso dellintelligenza. Il mondo adulto è ricco di persone che inconsapevolmente educano i loro coetanei (medico, assistente sociale, uomo politico). Letichetta di educatore è comunque unattribuzione fastidiosa perché si parla di educazione e pedagogia solo per i non adulti, per questo siamo convinti che non occorre istituire scuole o diplomi per educatori di adulti. Il vero prerequisito delleducazione è la metodologia con cui costruiamo il rapporto e imbastiamo la comunicazione. |