Notiziario
del Campo Antimperialista ... 23
agosto 2006 ... http://www.antiimperialista.org
«Noi
salutiamo i dirigenti e i popoli
dellAmerica latina. Essi hanno resistito
eroicamente ai banditi americani, per questo sono
stati per noi una fonte di forza morale. Essi
stanno indicando la via ai popoli oppressi.
Andate per le strade di Beirut e stupitevi!
Avrete la testimonianza di come il nostro popolo
ha abbracciato Chavez ed Ernesto Che Guevara.
Quasi in ogni casa vi imbatterete in poster del
Che o di Chavez»
Dallntervista
con Sayyed Hassan Nasrallah Segretario
Generale di Hezbollah libanese NOI,
LA SINISTRA ANTIMPERIALISTA E LA SITUAZIONE IN
MEDIO ORIENTE 18 agosto => http://www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=4687&Itemid=55
Discorso di Hassan
Nasrallah alla televisione libanese al-Manar
9 agosto
=>
http://www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=4674&Itemid=136
Questo
Notiziario contiene:
1. IL
PROGRAMMA DEL CAMPO 2006
2. TUTTO IL RESTO E ARIA FRITTA
3. MA COME? NON SIETE ISLAMO-FASCISTI?
4. UNA FRASETTINA SINTOMATICA
5. LETTERA DI UN COMPAGNO SU EBREI E ISRAELE
..................................................................................
1.
IL PROGRAMMA DEL CAMPO 2006
PRIMA GIORNATA - Venerdi
1 settembre
- Inizieremo la mattina di
venerdi 1 settembre con unaanalisi del
mondo politico palestinese dopo due intifade e il
fallimento, sia degli accordi di Oslo che della
Road Map. Cercheremo di capire le ragioni della
vittoria elettorale del movimento di Resistenza
Islamica, HAMAS, e le sue cause piu
profonde, guardando dunque alla crisi profonda,
non solo di al-Fatah, ma pure delle tradizionali
organizzazioni comuniste come il FPLP e il FDLP.
Relatore Wilhelm Langthaler, portavoce
internazionale del Campo e un esponente della
Resistenza palestinese.
- Venerdi pomeriggio si svolgera il primo
forum. Di ritorno dal Venezuela Gernot Bodner,
dellUfficio Permanente del Campo,
esporra la proposta del Presidente Chavez
di costituire un Fronte antimperialista
internazionale, obbiettivo, preme ricordarlo, che
e la ragione per cui venne costituito il
Campo negli anni 90.
SECONDA GIORNATA sabato
2 settembre
Nella
mattina due sessioni dinchiesta. La prima
su Hezbollah. Relatore, di ritorno dal Libano, Leonardo
Mazzei. La seconda sulle Corti Islamiche
somale, su cui si son dette tante scemenze
islamofobe. Relatori Tusio De Iuliis, per
anni operatore di pace in Somalia e Miguel
Martinez, analista.
- Il pomeriggio, il Forum-tavola rotonda
affrontera la questione della spettacolare
metamorfosi della sinistra italiana e del suo
punto dapprodo. Relatori, Marino Badiale,
autore del libro Il mistero della sinistra, e il
filosofo Massimo Bontempelli.
TERZA GIORNATA domenica
3 settembre
- In
mattinata linchiesta si soffermera
sulla situazione in Iraq. Si fara il punto
non solo sulla Resistenza, ma sulle complesse
dinamiche sociali che stanno portando il paese
sullorlo di una guerra doppia: quella di
liberazione contro gli occupanti e quella
fratricida che oppone varie comunita, con
uno sguardo rivolto al progetto
nordamericano di spezzare lIraq in
tre protettorati coloniali e alla politica
dellIran, apparentemente funzionale al
disegno imperiale. Relatori: Wilhelm
Langthaler, e un esponente della Resistenza
irachena.
- Il pomeriggio il Forum sulla scottante
questione del sionismo e di come esso utilizza i
massacri nazisti per giustificare a posteriori il
genocidio israeliano in palestina. Il rabbino
ebraico ortodosso Moshe Friedman
spieghera perche si possa essere
antisionisti senza con cio essere
antisemiti, mentre Miguel Martinez si
soffermera sulla struttura tentacolare del
partito americano-sionista in Italia e di come
esso sia capace di condizionare e ricattare il
mondo politico e culturale occidentale.
QUARTA GIORNATA lunedi 4
settembre
-
Linchiesta questa volta si appuntera
sulla recente situazione afgana, partendo dalle
forze resistenti, non solo talibane. Lo faremo
mettendo a fuoco la storia recente del paese,
demolendo i tanti luoghi comuni della propaganda
imperialista e mostrando perche la pretesa
imperiale di esportare la democrazia sia non solo
ipocrita ma votata al fallimento. Relatore
Moreno Pasquinelli.
Il Forum del pomeriggio avra la forma di
una tavola rotonda. E ancora pensabile e
possibile una rivoluzione sociale in Occidente?
Sara socialista? E quali ne saranno le
eventuali forze propulsive? Su questi tempi
si confronteranno Silvio Serino di Red
Link, Roberto Massari di Utopia Rossa, Moreno
Pasquinelli del Campo Antimp. e altri. La
tavola rotonda sara moderata da Yurii
Colombo delle edizioni la Giovane talpa.
QUINTA GIORNATA
Finite
le sessioni pubbliche la giornata di Martedi 5
settembre il Campo la dedica a se stesso.
Sara sottoposto allattenzione dei
militantti un importante Documento generale di
bilancio e di orientamento.
Il Campo della Polvese e,
come gli altri anni, un evento pubblico e ogni
antimperialista puo parteciparvi. Non
e tassativo pernottare nellostello.
Tutte le informazioni per
raggiungere lisola Polvese.
http://www.antiimperialista.org/index.php?option=com_content&task=view&id=4307&Itemid=68
I TRAGHETTI CHE DA SAN FELICIANO PORTANO
ALLISOLA
POLVESE: Ore: 09.15 10.30
11.40 12.50
14.40 15.20
16.30
17.10
*17.50
19.00
..........................................................
2.
TUTTO IL RESTO E ARIA FRITTA
Mentre lesercito israeliano, in barba al
cessate il fuoco, continua le sue incursioni in
Libano, il governo sionista ha intimato alla
Middle East Airlines, la compagnia di bandiera
libanese, che tutti i suoi voli facciano uno
scalo ad Amman, in Giordania. Nel corso della
sosta, con il permesso del Re-fantoccio Abdallah,
gli aerei verrebbero controllati per accertare...
che non trasportino armi per Hezbollah.
Questa notiziola la dice lunga su come i sionisti
e gli USA concepiscano il Nuovo Medio
Oriente. Come ha mostrato il recente
conflitto nel sud del Libano, non e
piu sufficiente che Israele abbia, sul
piano della forza, lassoluto predominio
nellarea. Israele ha bisogno di una
gigantesca cintura di sicurezza composta, almeno,
da tutti i paesi confinanti. Una fascia di paesi
satelliti, vassalli e innocui. Uno spazio
vitale di nazista memoria. Egitto e
Giordania lo sono da tempo. Con la Road Map lo
doveva diventare il Bantustan palestinese. Anche
in Libano le cose sembravano mettersi per la
meglio: grazie al torbido attentato al primo
ministro Hariri non solo pareva possibile
mettere il Libano sotto tutela. Il ritiro delle
serviva come apripista per il rovesciamento del
regime baathista di Damasco. Invece... Invece,
grazie prima alla vittoria elettorale di di Hamas
in gennaio e alla spettacolare azione armata di
Hezbollah del 12 luglio poi, questo progetto
e andato in fumo. Costretti ad una rabbiosa
reazione, gli israeliani si sono dati la zappa
sui piedi, sia dal punto di vista tattico che
strategico. Mentre Hamas, malgrado un embargo
assassino, non si piega; la Resistenza nazionale
libanese ha tenuto testa allassalto
di Tsahal (mostrandone le evidenti crepe),
mentre, sul piano strategico, Israele ha
vanificato un decennio di successi nella sua
politica di infeudamento dei suoi paesi
confinanti. Cosi si spiega il morboso interesse
di Israele ad internazionalizzare il conflitto
libanese e, con esso, di quello palestinese.
Nellimpossibilita di costruirsi uno
spazio vitale, la cintura di
sicurezza sarebbe assicurata dalla presenza ai
suoi confini di truppe ONU-NATO, il cui compito
sarbbe appunto quello di difendere la vulnerabile
fortezza israeliana. Che lItalia dei prodi
berlusconiani si sia offerta prontamente alla
bisogna non stupisce, come non puo stupire
che questa impresa sia presentata,
anchessa, come missione di
pace. Ci sono, e vero, due linee che
si affrontano dentro il governo. Non tanto sul
fatto che si debba disarmare Hezbollah, ma se a
farlo debba essere direttamente la
soldataglia europea, o se questa debba perseguire
lobbiettivo per interposta persona,
aiutando lesercito libanese.
Quello delle regole dingaggio
non e che un eufemismo o una metafora.
Tutti daccordo sulla sostanza che ci sia bisogno
di un Nuovo Medio Oriente senza
terroristi, ovvero spazzando via
chiunque sia ostile ad Israele, e quindi alla
politica imperiale statunitense. Qui casca il
secondo asino, quello di un presunto ruolo
interpartes dellEuropa. Non ce
mai stato, non ci sara. Se la Francia di
Chirac doveva essere un baluardo
dellindipendenza europea dagli USA, la sua
politica libanese, sfacciatamente neocolonialista
e anti-Hezbollah, ha confermato che la saldatura
atlantica tra USA ed Europa non solo non si sta
spezzando ma, con leventuale uscita di
scena di Bush e della sua camarilla neocon, si
conferma come un blocco strategico di ferro. Gli
europei vanno in Libano non per evitare che ci
vadano gli americani, ma su loro richiesta
esplicita e per tutelare comuni interessi
imperialistici. Lultimo asino che cade
nella polvere e quello dellONU. Chi
invocava le Nazioni Unite come arbitro imparziale
dei conflitti o addirittura come sentinella della
pace, ha di che meditare. La Risoluzione 1701
(approvata anche coi voti cinese e russo!) non
solo non contempla neanche lontanamente una
punizione esemplare di Israele (come la Carta
dellONU prescrive per ogni paese che ne
aggredisca un altro); la mancata condanna
dellinaudita aggressione israeliana non
soltanto nega la doverosa legittimita della
Resistenza libanese, ma ne prevede lo
smantellamento.
E evidente che tranne pochi paesi, tra cui
il Venezuela di Chavez, che ha rotto le sue
relazioni dipolomatiche con Israele, tutta la
congrega di stati e staterelli che compongono la
cosiddetta comunita internazionale si
trova, al fondo, daccordo almento su un punto, ma
che e il punto dei punti: spazzare via con
Hezbollah ogni forza combattente antimperialista.
Il che fa di questa comunita una
internazionale congrega di vassalli agli ordini
dellimpero americano. I colpi portati delle
sole forze combattenti, dallAmerica latina
allAsia, non sono certo sufficienti a far
crollare questa nuova santa alleanza globale.
Ce bisogno che altre crepe si aprano,
che nuovi fronti sorgano, ed essi sorgeranno se,
come ci auguriamo, nuove generazioni di
antagonisti raccoglieranno il testimone delle
odierne Resistenze. Non e questione di
anni, forse occorreranno dei decenni, ma il solco
e tracciato, la via duscita
dallimpero indicata. La meccanica dei
conflitti condurra prima o poi alla
costituzione di un unco fronte antimperialista
internazionale. Chi non lavora per questo sbocco
perde il suo tempo.
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3.
MA COME? NON SIETE ISLAMO-FASCISTI?
Una vera
e propria tempesta e stata scatenata contro
lUCOII a causa di uninserzione a
pagamento in cui i nostri fratelli musulmani
hanno avuto la sfrontatezza di
paragonare le stragi israeliane a quelle naziste.
La nostra solidarieta e piena e
incondizionata. Loperazione dellUCOII
e stata la adeguata e tempestiva risposta
allassalto scatenato dopo i non-attentati
di Londra che hanno consentito
allimperatore Bush-Stranamore di parlare di
fascisti islamici. E bastato
riaffermare cio che e per vasti
strati popolari e senso comune per far
innervosire il partito trasversale
americanista-sionista, che infatti e caduto
nella trappola, costretto in pochi giorni a
passare dalloffensiva contro i fascisti
islamici, alla penosa difensiva per cui esso non
sarebbe fascista ma democratico. I
democratici, come noto, massacrano a
fin di bene, per democratizzare e incivilire le
loro vittime sacrificali, mentre i fascisti, in
quanto male assoluto, lo facevano a
fin di male. In verita, se distingueva il
fascismo il fatto di massacrare chiunque si
opponesse alla sua visione del mondo, la
democrazia imperialista non agisce diversamente:
in modo ancor piu efficiente tende a
spazzare via come terrorista qualsiasi cosa osi
contestarla avazando unaltra cocezione del
mondo. Tirannide era quella fascista, tirannide
quella democratica.
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4.
UNA FRASETTINA SINTOMATICA
Il
quotidiano il manifesto si pretende comunista ma
non passa giorno che non faccia incazzare i pochi
comunisti in circolazione. Il manifesto e
la dimostrazione lampante che la discriminante
che conta per il potere non e dichiararsi o
meno comunisti. La discriminante e se stai
a fianco delle forze che resistono
allimperialismo o meno. Il manifesto,
dietro ad una oscillante schizzofrenia
filopalestinese non perde occasione, in
realta, per difendere Israele e il suo
diritto a difendersi. Lo fa a volte in maniera
subliminale, spesso pelosa ed ellittica. Altre in
maniera che rasenta il ridicolo, come il 20
agosto scorso, nelleditoriale di Mariuccia
Ciotta (??????). Mariuccia e costernata
dalla logica della guerra, dallodio che
divide palestinesi e israeliani. Tenta di
indicare due immagini che
indicherebbero invece unaltra strada
diversa da quella della lotta e della resistenza.
Quali sarebbero? La prima e quella di
DAlema che passeggia tra le macerie della
Beirut proletaria e sciita bombardata da Israele.
Li mariuccia vede un abbraccio che supera
tutti gli schieramenti e che da una lezione
scandalosa (!?) ai teorici della
forza, dove essi sarebbero sia i sionisti che
Hezbollah. E quindi viva lintervento
dellONU in Libano a sedare il conflitto! Ma
e la seconda immagine che ci ha fatto
letteralmente piegare dalla risate. E
quando Mariuccia si riferisce al generale
libanese Adnan Daoud. Daoud e quel signore
che il governo ha fatto arrestare come traditore
in quanto, allarrivo degli invasori
israeliani, non solo non ha opposto resistenza,
ma, bellamente, si e fatto immortalare
dalla TV sionista mentre offriva il te agli
stessi ufficiali israeliani che stavano
massacrando i suoi connazionali.
Ebbene, sentite quali cervellotiche cazzate si
inventa la Mariuccia: «Due atti di guerra
mancati, quelli di DAlema e del generale
Daoud, ci congratuliamo con loro. Per la
capacita di praticare una forma
altra della politica attraverso il
vissuto diretto, senza parlare per conto di
altri, e che si fa comunicazione sensibile in
prima persona singolare, e scarta
dallenunciazione del bene e del
del vero.». A quali strambe pippe
mentali si e costretti a ricorrere per
difendere comunisticamente il bombardatore di
Belgrado e un generale passato al nemico!
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5.
LETTERA DI UN COMPAGNO SU EBREI E ISRAELE
«Nel
vostro ultimo notiziario avete usato la formula:
"le truppe dassalto ebraiche passano
la frontiera e iniziano, grazie al semaforo verde
di Bush e ai
bla-bla-bla delle grandi potenze, una vera e
propria invasione".
Vorrei invitarvi a un utilizzo consapevole del
linguaggio. In queste drammatiche
circostanze, è più che mai necessario separare
con la massima cura il
concetto di "governo di Israele" da
quello di "Stato di Israele", e
entrambi da quello di "ebreo /
ebraico". Anche da parte di chi, come voi (e
certo non
come me), ritiene legittima e possibile la
scomparsa dello Stato di Israele. A invadere il
Libano e a trasformarlo in un campo di macerie
sono, in primo luogo, degli
"israeliani", e "israeliane"
sono le loro truppe. L'antisemitismo è in
agguato, e ci vuol poco o niente a passare dalla
riprovazione per il comportamento di un governo
guerrafondaio (israeliano), all'accusa verso
un'intera cultura (israelita). Fare un simile
favore agli eredi bolsi del nazifascismo non mi
sembra una grande idea».
Jacopo Perugia
Caro Jacopo,
Ben sappiamo la
differenza che corre tra e categorie «ebraico» e
«israeliano». Al prossimo Campo, tanto per dire, un
rabbino ortodosso, spieghera come, dal suo
punto di vista, lidea sionista della
costituzione di uno stato ebraico in Palestina, non
abbia nulla a che fare con lautentica religione
ebraica. Come lui alcune correnti ortodosse ebraiche
per cui la Torah e la legge suprema, sono
radicalmente antisioniste e considerano lo stato
dIsraele un crimine contro lumanita
e ne propongono la cancellazione (al punto che alcuni
di loro sono stati ricevuti da poco a Tehran). Siamo
bel lieti di dialogare e lottare assieme a questi
ebrei antisionisti, la nostra causa e comune:
dare la Palestina ai palestinesi. Non possiamo
tuttavia ne discettare sui tanti ebraismi per
stabilire quale sia quello verace; ne
sostituire ai criteri di giudizio politici quelli
religiosi, ne infine fare nostra una semantica
settaria o teologica. Che ci siano dei cattolici i
quali ritengono che il Vaticano abbia tradito lo
spirito del Vaticano II. e sia un covo di vipere o
che il Papa Ratzinger sia lanticristo, nulla
toglie al fatto che la Chiesa romana e una
chiesa cristiano-cattolica e non buddista o
scintoista. Che il genocidio degli indios in America
sia stato un crimine anticristiano non inficia che
quel genocodio fu perpetrato dalla cattolicissima
Sapagna in nome della croce. La bandiera dello stato
israeliano come del suo esercito e la stella di
Davide, un simbolo religioso. Si diventa cittadini
israeliani dichiarando di essere ebrei, a prescindere
dalla propria nazionalita, appartenenza
linguistica o etnica. E anzi
sufficiente essere discendenti di qualche ebreo anche
da terza generazione. Non e colpa nostra se il
mostro sionista ha voluto uno stato in base a criteri
religiosi. Che poi il sionismo abbia violato o meno
Bibbia e Torah non e fatto che ci riguardi. Non
solo noi, ma tutti quanti considerano gli israeliani
ebrei, ed usano infatti i due aggettivi come
sinonimi. Che questo tu lo percepisca come sintomo di
antisemitismo dimostra non il nostro presunto
antisemitismo, ma fino a che punto la campagna di
intossicazione in corso (che punta a liquidare come
antisemitismo lantisionismo e a illegalizzarlo)
stia scavando a fondo. Noi non facciamo alcun favore
a nessuno, mentre tu, senza avvedertene. lo fai ai
macellai sionisti.
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