BELLA CIAO - IL SITO CHE
CENSURA
di doriana goracci
Per me è un diritto ed un
dovere esporre quanto accaduto il 2 agosto in
rete, fatto piccolo piccolo, banale accaduto che ritengo
invece
sostanzialmente e formalmente di allarmante gravità,
inserito purtroppo
in giornate di una sempre più vasta drammaticità fuori
e dentro
l'Italia in vacanza.
Scrivo il 1° agosto sul sito Bellaciao Italia un
articolo dal titolo
NOI-VOI*TU-IO, (questo è il link
http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=14460#forum8401),
iniziano i commenti, ne viene "moderato" uno,
ritengo a mia volta di
commentare questa discriminazione rivolgendomi alla
redazione parigina,
non credo ai miei occhi..sono "moderata" anche
io, interviene un altro
assiduo collaboratore denunciando e appoggiando la mia
richiesta, è due
volte moderato anch'esso, allora egli tenta la
pubblicazione come
articolo di questa censura, appare tutto per poche ore,
di fatto tutto
viene spazzato-eliminato prima di notte, senza
spiegazione alcuna. Non
rimane traccia di niente, probabilmente pochi avranno
letto e capito,
rimane l'articolo con i commenti purgati.
Ora dico che da circa 1 anno collaboro sempre più
attivamente e con
passione a questo sito, non è superfluo dire
gratuitamente e
volontariamente, nato in Francia e poi espansosi in
Inghilterra e
Spagna .Lo spazio di fatto è gestito tecnicamente e
graficamente da
Parigi, contiguo a Rifondazione e all'area della Sinistra
Europea e al
Movimento sopratutto, così come cita il link
http://bellaciao.org/it/collettivo/chi_siamo.php
Mi sembra quindi una straordinaria opportunità per la
libertà
d'espressione in cui impegnarmi e da diffondere: un sito
realmente "in
movimento" in cui crescere e confrontarmi, perchè a
me affine, non
accettando di stare mai seduta al convitato di pietra di
qualsiasi
bandiera e colore.
Ma evidentemente (almeno per me e pochi altri?) i sintomi
della
malattia censoria, avvertiti già tutti da tempo, sono
diventati una
realtà morbosa che di fatto sminuisce, confina il
dissenso.
L'attuale governo ricorre alla fiducia per campare e si
dice
disponibile all'allargamento, difatto a chi, al
Movimento? No a quella
destra che sventola come spauracchio a chi dissente.
Come non interpretare un "Bella ciao!" come
beffardo saluto,
avvertimento oggi di scarico e sdoganamento perchè le
parole disturbano
il governo amico e i suoi amici, i delegati alle
istituzioni che
"devono lavorare in pace"?
Ritrovo sempre più una forma singolare di mobbing nelle
liste di
discussione, di risposte fredde e silenzi a
domande ed istanze
precise, si confida comunque nell'autoeliminazione,
quando come nel mio
caso la censura deve essere rapida e veloce, gli
"scripta manent"
devono fare poco, pochissimo rumore e non danneggiare
nessuno.
Coerenza, ragionamento ed emotività non possono non
farmi informare
tutti quelli a cui mi sono rivolta con frequenza in
questi anni.
Non rinuncio così facilmente alla parola, alla lotta,
alla denuncia
come persona-donna-cittadina. Reclamo l'applicazione
dell'articolo 11
della Costituzione e dell'articolo 21, reclamo le regole
dettate da
essa, disattese così ampiamente e sfacciatamente, il
diritto per tutti
di esistere con dignità.
E se questo , come ritengo, è un tentativo repressivo,
pari a migliaia
di piccoli altri, di
eliminare-sommergere-soffocare-spegnere lo
scontento, il disagio collettivo, l'organizzazione
autonoma da partiti
e sigle della protesta sociale culturale politica, bene
si sappia
allora che così come mi sono "prestata" ad
essere una donna contro la
guerra, di pari passo ho fatto e farò, con ulteriore
convinzione,
resistenza senza se e ma a questa censura, che si
annuncia come una
squallida notte senza fine.
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